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Voci al risveglio
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E-book112 pagine31 minuti

Voci al risveglio

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Info su questo ebook

L’ulivo è un albero che, nella sua lunga vita, è signore del tempo più di quanto non lo siano gli uomini che, succedendosi negli anni, credono di possederlo. I suoi tronchi rugosi e contorti, sono depositari di un a storia centenaria, di cui le varie generazioni rappresentano solo modesti capitoli. Sotto le sue ombre l’autore immagina di rivivere fatti e pensieri della sua vita, cominciando dalle esperienze estremamente drammatiche vissute da bambino

nei castelli romani durante la guerra, nei mesi del fronte di Cassino e dello sbarco di Anzio. Gli allarmi e i bombardamenti erano continui. Colpiti per lo più obbiettivi civili, in particolare istituti religiosi, fra cui il convento delle Clarisse ad Albano Laziale. Il comando tedesco impone, armi alla mano, lo sfollamento dell’intera popolazione. 15.000 persone vengono accolte per volontà di Pio XII nelle ville vaticane di Castel Gandolfo, che gli Alleati purtroppo non risparmiano, violando la cosiddetta extraterritorialità di quei luoghi. Infatti, il 10 febbraio del 1944 il collegio di Propaganda Fide, ivi situato, venne distrutto da un terrificante bombardamento. Fu uno strage: 700 morti, e l’autore era lì, scampato per puro miracolo. Alcune poesie rievocano le esperienze sconvolgenti di quel bambino in mezzo a un vero e proprio inferno, e contengono riflessioni sulla guerra, sull’inutile insegnamento della storia, come pure un severo giudizio su quegli uomini cosiddetti “grandi” che devono la loro presunta grandezza al sacrificio di tanti loro simili.

Per mesi, tra fame e terrore, si vive in una spelonca sulle rive del lago. Poi l’esodo verso le Marche, a Maiolati Spontini, nei castelli di Jesi, dove la guerra causa altre sofferenze descritte in alcuni componimenti che parlano di violenze, razzie e retate compiute dai militari germanici ormai in ritirata.

Ma l’ulivo, nel suo rigoglioso ambiente agreste, è testimone anche di esperienze liete , che trovano un’eco, sotto il titolo “La natura”, in alcune poesie dedicate a vari animali, come la volpe e persino l’umile lombrico, o uccelli come l’upupa, la gazza ladra, o la capinera , che suggeriscono spunti e meditazioni sul mondo degli uomini. Appartengono a questa ispirazione bucolica anche descrizioni, a volte melanconiche altre volte divertenti, di paesini e paesaggi agresti dell’Umbria e della Toscana visitati in brevi viaggi. L’ultimo capitolo, intitolato “Pensieri”, suggerito dalla consapevolezza di una vita ormai al tramonto, esprime, in tono particolarmente lirico, meditazioni sull’esistenza umana nei suoi molteplici aspetti, sottolineando in modo struggente, l’alternarsi delle sorti umane, fra sofferenze, gioie, dolorosi ricordi e rimpianti, nell’inesorabile scorrere del tempo.

LinguaItaliano
Data di uscita28 mar 2016
ISBN9788892581746
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    Anteprima del libro

    Voci al risveglio - Giorgio Badiali

    Giorgio Badiali

    Voci al risveglio

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    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write (http://write.streetlib.com)

    un prodotto di Simplicissimus Book Farm

    Premessa

    Qualcuno fra i pochi lettori di queste pagine noterà che molte delle poesie qui pubblicate sono composte in date assai ravvicinate e se ne chiederà la ragione. Il fatto è che, a parte alcune sollecitate dall’attualità, tutte le altre rispondono a un’ispirazione che risale ad anni lontani. Ho sempre respinto la tentazione di dare ascolto a questo richiamo, che mi avrebbe distratto dai miei studi e impegni professionali. Una volta sgravato da questi oneri, ho sentito il bisogno, a torto o a ragione, di dare via libera a questo estro che ha periodicamente bussato alla mia porta. Sicché, quando ho deciso di farlo, le varie composizioni sono sgorgate di getto, come se la mia mente le avesse elaborate in segreto e custodite in attesa di avere il permesso di uscire.

    PROLOGO

    Al mio ulivo

    Eri già vecchio

    negli anni che furono,

    gli anni della mia giovinezza.

    Nel mio tramonto

    la tua età non ha volto, 

    la tua vecchiaia

    mi sembra eterna.

    Tu continuerai a vivere;

    tu che hai visto nel tempo

    succedersi,

    intorno ai tuoi ceppi scavati,

    tante effimere presenze:

    chi ti ha posseduto

    senza amarti,

    abbandonandoti all’assedio

    di rovi e ginestre selvagge,

    e chi ti ha curato,

    con amore,

    nutrendo le tue radici,

    sfoltendo i tuoi rami

    in cerca di luce.

    Il rigore di gelidi inverni

    e le varie vicende umane

    ti hanno lasciato indenne,

    pur imprimendo,

    sui tuoi tronchi contorti,

    tracce di secoli.

    Pensieroso mi aggiro

    sotto le tue ombre antiche,

    immaginando di rileggere,

    nel libro delle tue memorie,

    le pagine della mia vita.

    Settembre 2013.

    A mon olivier

    Tu étais dejà vieux

    dans les années qui furent,

    les années de ma jeunesse.

    A la fin de ma vie,

    ton âge n’a pas de visage,

    ta vieillesse me semble éternelle.

    Tu continueras à vivre,

    toi,

    qui as vu

    se succéder,

    autour de tes flancs blessés,

    tant de présences ephémères:

    ceux qui t’ont possédé

    sans t’aimer,

    t’abandonnant

    au siège

    des ronces

    et des genêts sauvages,

    et ceux qui ont pris soin de toi

    avec amour,

    nourrissant tes racines,

    ouvrant tes branches

    aux rayons du jour.

    La rigueur

    d’implacables hivers

    et l’oeuvre

    parfois néfaste de l’homme

    ne t’ont pas touché,

    tout en imprimant

    sur tes membres tordus

    les traces

    des siècles passés.

    J’erre pensif

    sous tes ombres antiques,

    imaginant relire,

    sur le livre de tes mémoires,

    les pages de ma vie.

    Septembre 2013.


    [1] La versione in francese di questa ode è un omaggio a mia moglie Nicole.

    VICENDE DI VITA

    Il

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