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Il custode del cimitero
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E-book112 pagine1 ora

Il custode del cimitero

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Info su questo ebook

Sette racconti del terrore di impronta gotica accomunati dalla figura di Cornelius Stone, custode del cimitero di L., cittadina inglese di fantasia sempre cornice di eventi inspiegabili. Grazie alle sue facoltà paranormali svela al Lettore dimensioni ignote, narra di manufatti dai poteri spaventosi, di vampiri antichi e moderni, di medium formidabili, di enigmi, di spettri vendicativi e di demoni.

Cornelius Stone di volta in volta protagonista, voce narrante o semplice comparsa, apre il tetro cancello del suo camposanto e tra pomposi monumenti funebri, illacrimate lapidi ricoperte di licheni e cripte abbandonate, guida il Lettore attraverso i suoi incubi più spaventosi.

“Non c’è racconto degno di questo nome se dalla prima parola non suscita l’interesse del lettore che deve giungere all’ultima riga per comprendere la soluzione finale”, scriveva Baudelaire. È indubbio che i racconti di Giuliano Conconi possiedano una simile caratteristica. Sono un labirinto, una ragnatela che sfodera tutti i colori della notte e colui che, anche solo per caso, si lasci catturare dalla prima parola, non può più tirarsi indietro ma è costretto a proseguire. L’analisi e il ragionamento si fondono con l’immaginazione visionaria, creando storie indimenticabili in cui l’incubo si allea con la follia, l’amore con la morte. Suggestioni gotiche ci ricordano che il confine tra il Bene e il Male non è sempre così netto come si crede.
LinguaItaliano
Data di uscita1 mag 2016
ISBN9788863968552
Il custode del cimitero

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    Anteprima del libro

    Il custode del cimitero - Giuliano Conconi

    Ringraziamenti

    Prefazione

    In virtù del ruolo di giurato del Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co. ho avuto e ho la fortuna di leggere molte opere di ottima fattura, nonché l’onere di sceglierne tre ogni anno, una sola per sezione, su centinaia di partecipanti, e di premiarle – onere e onore che divido con i miei compagni di giuria, naturalmente.

    Non posso affermare di rammentare alla perfezione ogni testo che ha partecipato al Premio anche se sul momento gli ho dedicato tutta la mia attenzione. Di molti è rimasta la tematica, di altri una sorta di memoria… ma di alcuni! Esistono storie che entrano nell’anima, personaggi capaci di rimanere scolpiti nella mente sino alla fine dei ricordi, e Cornelius Stone, il Custode del Cimitero, rientra senza dubbio alcuno in questa categoria.

    Ho incontrato il Custode al mio debutto in giuria. Ricordo che mi arrivò di fronte, si presentò e – forse senza neppure stupirsi… proprio come nelle sue partite di carte – se ne tornò tra le cripte con il primo premio in tasca.

    Non contento, il nostro Giuliano Conconi ha ben pensato di inserire questo indimenticabile becchino in una serie di racconti più o meno legati alla sua misteriosa e un po’ spettrale esistenza, regalandoci una raccolta eccellente.

    Lo stile dell’autore è accattivante, una sorta di gioco a incastro che aumenta a dismisura nel candido Lettore la voglia di arrivare al dunque ovvero al momento in cui lui, Stone, entra in scena… perché il Custode, carismatico e affascinante come pochi, non è soltanto l’atipico eroe di avventure noir ma la vera e propria chiave di volta che trasforma un buon racconto in uno straordinario.

    Quando è giunta nelle mie mani questa raccolta, confesso di essermici gettato con passione e curiosità, estraniandomi da tutto e da tutti. Ho impiegato pochissimo tempo per finirla. E non riesco a immaginare che si possa leggere diversamente che tutta d’un fiato.

    Apre la partita il racconto vincitore di sezione del Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co. del 2014 e finisce… col gemello perfetto. Nel mezzo un insieme di degni compari… E sì il più bello in assoluto. Non vi svelerò il titolo per non rovinarvi la sorpresa.

    E sia, abbasso il sipario e vi lascio in compagnia della narrazione di un grande Autore e Amico.

    Nicola Cantalupi

    Introduzione

    Questa raccolta di racconti nasce in seguito alla partecipazione al Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co., edizione 2014, organizzato dalla Giovane Holden Edizioni.

    Mi ero iscritto al concorso mosso dalla voglia di mettermi alla prova: avevo scritto uno dei miei primi racconti, Il custode del cimitero, e volevo avere un’opinione da parte di persone terze e, soprattutto, del settore.

    Il giudizio è infine giunto, sia con la vittoria sia attraverso la lusinghiera motivazione della Giuria. Voglio riportarla qui di seguito per ringraziare ancora una volta la Prof.ssa Antonella Padolecchia e gli scrittori Nicola Cantalupi e Simona Bertocchi per le parole spese nei confronti del mio lavoro.

    Il racconto si distingue per la nitidezza delle immagini, la linearità del linguaggio che dà rilievo ai singoli elementi delle sequenze narrative. È una magistrale partita a carte che crea suspense intorno al personaggio del Custode. Il lettore si sente catapultato nella storia come spettatore incuriosito per poi restare meravigliato dal colpo di scena finale. Una lettura piacevolissima, impossibile da dimenticare.

    Trovandomi pertanto ad accettare la proposta della Dott.ssa Miranda Biondi, rappresentante della Casa Editrice e persona squisita, è nata l’idea di scrivere sette storie, tutte in qualche modo collegate tra loro.

    In particolare esse sono accomunate dalla figura del custode del cimitero, Cornelius Stone, personaggio che a volte si limita a svolgere un ruolo di semplice comparsa, facendo un breve cammeo, altre volte invece diviene protagonista o narratore dall’intera vicenda.

    La cittadina teatro degli eventi è indicata solo con l’iniziale L., luogo di fantasia situato in Inghilterra, più un omaggio alla Londra di Dickens che alla – comunque meravigliosa – capitale moderna del Regno Unito, nella quale ho avuto la fortuna di trascorrere alcuni momenti della mia vita.

    Il tempo delle vicende vorrebbe essere quello presente, anche se, per stile e ambientazioni, finisce spesso per richiamare i primi del ’900.

    I personaggi e le situazioni tendono a riproporsi nei diversi racconti, proprio per dare continuità alla narrazione. Continuità non decisa e progettata a tavolino, ma nata in maniera naturale, storia dopo storia, quasi un personale e modesto omaggio a due dei miei autori preferiti in assoluto. Mi riferisco a scrittori come R. E. Howard e H. P. Lovecraft, maestri indiscussi nella creazione dei cicli.

    La letteratura alla quale la raccolta si ispira – almeno negli intenti! – è quella che potremmo definire classica in materia di fantastico e del terrore. La mia infinta passione per artisti come Hoffmann, Poe, Hodgson oltre naturalmente agli autori già citati e ad altri del calibro di Machen, Blackwood, Bierce, Rhode James, Le Fanu, Polidori, Stoker – e molti altri ancora… – spero si riesca a cogliere qua e là durante la lettura.

    Il custode del cimitero, che apre la raccolta e la intitola, vuole essere un omaggio alla tradizione gotica del racconto del terrore. Lo scopo è quello di trasmettere quel brivido del bisbiglio proveniente dall’angolo del focolare o dal bosco solitario che accusiamo sin dalla notte dei tempi e che non c’è modo di razionalizzare.

    Aldilà dello specchio nasce dalla mia venerazione per il Solitario di Providence, in particolare dalla lettura di un frammento contenuto nel Commonplace Book, insieme di fogli di minuta sui quali Lovecraft era solito annotare spunti, appunti e idee da sviluppare.

    I grandi della letteratura del fantastico rimangono una miniera inesauribile d’ispirazione, anche solo attraverso un’immagine evocata o appena accennata.

    Bela Lugosi prende il titolo dal nome del celebre attore ungherese che negli anni ’30 interpretò Dracula nelle pellicole hollywoodiane, e che fu addirittura seppellito con addosso il suo mantello di scena. Questa storia, nata da una suggestione personale vissuta durante l’infanzia, vuole rappresentare in modo grottesco la paura del soprannaturale, narrando la discesa nella follia di una persona all’apparenza rispettabile.

    La tomba di Ailsa Brown è un omaggio a quello che è ricordato come l’enigma delle bare delle Barbados, caso di inizio XIX secolo così particolare da riuscire a destare interesse anche in Sir Arthur Conan Doyle, avido investigatore del mondo dell’occulto.

    Riposa in pace, fratellino caroè il racconto più lungo e per certi aspetti più moderno della raccolta, omaggio alla sterminata letteratura sui vampiri e alla non meno vasta produzione cinematografica incentrata su queste affascinanti creature.

    Foto finish vuole raccontare una vicenda di disagio giovanile e le conseguenze nefaste di una serata fuori controllo, conseguenze che condurranno il protagonista all’interno di un incubo dal quale è impossibile fuggire.

    Le voci dei morti infine chiude la raccolta in maniera speculare rispetto al racconto di apertura. Viene qui riproposta la formula della storia nella storia, facendo diventare il custode del cimitero allo stesso tempo personaggio e narratore. Non manca il colpo di scena finale che, mentre nella prima novella viene utilizzato come apertura della raccolta, calando il lettore nella dimensione del paranormale, nell’ultima serve a chiudere il cerchio, facendo tornare alla concretezza della vita di tutti i giorni. La parola fine viene posta con ironia grazie all’accentuazione di una caratteristica negativa e molto terrena della personalità di Cornelius Stone.

    I racconti non sono proposti nel loro ordine di stesura.

    Tanto per fare un esempio, Le voci dei morti, che nell’indice è ultimo, è stato scritto molti mesi prima di Bela Lugosi, che invece è terzo. Alcuni luoghi ed eventi sono richiamati magari a distanza di tre novelle, ma ogni storia è auto conclusiva e può essere letta

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