Quando il gabbiano oltrepassa il mare

Di Bruna Regina

Inquietudini profonde che si placano nella contemplazione estatica della Natura, siano tramonti infuocati o il progressivo verdeggiare di un albero a primavera. Il fascino silente della neve che cade e copre di una candida coltre tutto il paesaggio fino a trasformarlo in qualcosa di diverso, un paesaggio fiabesco, con atmosfere oniriche che producono in lei sensazioni d’incanto. Leggendo le sue poesie si percepisce appieno la contaminazione tra arte e vita, il volo dei gabbiani o quello dell’airone, la tenera farfalla o la leggiadra libellula che si librano verso l’infinito tentando di dominare forze irrazionali che la ragione spesso non sa controllare ma delle quali l’artista sa cogliere l’essenza.

• Lingua: Italiano
• Editore: Meligrana Giuseppe Editore
• Data di uscita: 1 ago 2016
• ISBN: 9788868152062

Bruna Regina

Bruna Regina nell’anno accademico 1982/83, si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Bari con una tesi di anatomia artistica di alcune opere pittoriche e satiriche su Honoré Daumier.

Anteprima del libro

Quando il gabbiano oltrepassa il mare

poesie

Bruna Regina

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Copyright Meligrana Editore, 2016

Copyright Bruna Regina, 2016

Tutti i diritti riservati

ISBN: 9788868152062

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INDICE

Frontespizio

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Copertina

Premessa

Introduzione alle poesie

Introduzione ai disegni

Quando il gabbiano oltrepassa il mare

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Premessa

L’uomo come il gabbiano insegue il metafisico pensiero dell’esistenza. Raccoglie tra i fiati dei venti, nei cieli di brivido azzurrino, immensi gesti, forme, e pian piano il suo passo diviene sapiente. Come il gabbiano dalle lunghe ali bianche attraversa il grande mare della vita, nel suo moto trova l’infinito e fra i crepi bui d’esso depone i suoi melanconici segreti. A quelle crespate sponde del grande mare affida il suo destino.

L’Autrice

Introduzione alle poesie

Bruna Regina nell’anno accademico 1982/83, si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Bari con una tesi di anatomia artistica di alcune opere pittoriche e satiriche su Honoré Daumier.

Sicuramente la scelta di un autore come Daumier pittore francese dell’Ottocento, è rivelatore della personalità di Bruna Regina. Infatti, cito dalla sua tesi Daumier è interprete moderno della sua epoca, non per la tecnica ma per il fatto che concepisce l’arte, la vita e la politica non come tre cose inscindibili ma legate le une alle altre e capaci di influenzarsi vicendevolmente.

Ho avuto l’opportunità di vedere molte tavole realizzate da Bruna Regina nel corso degli anni e sebbene si noti una evidente evoluzione stilistica, pur tuttavia sono sempre presenti dei richiami tematici caratterizzanti la sua opera: robuste radici ben abbarbicate nel terreno, germogli che si contorcono in spirali che vanno poi ad allargarsi e riescono a emergere occupando lo spazio bianco.

Ci sono volute e ghirigori, fiori e figure sinuose quasi serpentiformi, vortici e arabeschi tracciati con minuziosità e precisione. I colori sono tutti presenti, in alcune opere prevale il nero ma è soprattutto l’oro con il suo luccichio che mi ha colpito, per l’esplicito richiamo a Klimt.

L’oro infatti, usato da Klimt in maniera quasi sistematica e applicato in foglia, aveva lo scopo di separare i personaggi raffigurati, staccarli da ogni legame con la realtà fisica per proiettarli poi in una dimensione nuova, quella dell’Arte e della Poesia eterna.

Ho trovato tutto questo nelle