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Giacomo Casanova - Il codice San Marco I
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E-book108 pagine1 ora

Giacomo Casanova - Il codice San Marco I

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ROMANZO BREVE (59 pagine) - STORICO - Casanova contro Valmont (il cinico seduttore de "Le relazioni pericolose") in una gara all'ultima conquista amorosa, sullo sfondo di un'indagine complessa e misteriosa.

Venezia, 1754. Casanova, affiancato dal fedele Le Duc, viene mandato dall'Avogadore Zaguri a occuparsi del caso di un uomo trovato morto in un canale. Sembra trattarsi di un semplice incidente, ma non lo è. Durante il sopralluogo nella locanda dove la vittima alloggiava, si scopre che il compagno di camera della vittima è da giorni nascosto, in fin di vita; poco prima di morire, invoca San Marco. Tutto porta a pensare che si siano uccisi a vicenda, dopo una lite. Perché? Tra i bagagli manca un cofanetto, a cui i due tenevano in maniera ossessiva. Che cosa conteneva? Le vittime erano professori tedeschi di antichità all'università di Lipsia, provenienti da Alessandria d'Egitto. Con chi erano in affari, a Venezia? Il mistero si infittisce quando Casanova scopre che anche due persone al seguito del potente ambasciatore di Francia sono interessate al caso: il visconte de Valmont, con cui il Nostro si troverà coinvolto in una straordinaria gara di seduzione; e Isabelle de Castel-Bajac, avventuriera bellissima ma pericolosa, di cui si innamorerà perdutamente.

Daniele Pisani, nato nel 1983, è un ingegnere ambientale con la passione per la scrittura (numerose pubblicazioni con Delos Digital), la lettura (lettore onnivoro e appassionato di libri e fumetti di ogni tipo) e la pittura (allievo del maestro Felice Bossone). Nel 2012 è stato finalista al Premio Alberto Tedeschi con un apocrifo sherlockiano, uscito in seguito per Delos Digital e intitolato "Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel". Vive in provincia di Milano.
LinguaItaliano
Data di uscita11 ott 2016
ISBN9788865308783
Giacomo Casanova - Il codice San Marco I

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    Giacomo Casanova - Il codice San Marco I - Daniele Pisani

    Daniele Pisani

    Giacomo Casanova

    Il codice San Marco I

    Romanzo breve

    Prima edizione ottobre 2016

    ISBN 9788865308783

    © 2016 Daniele Pisani

    Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Giacomo Casanova - Il codice San Marco I

    Titolo

    Prima parte

    Prefazione

    I

    II

    III

    IV

    V

    VI

    VII

    VIII

    IX

    X

    XI

    XII

    XIII

    XIV

    XV

    XVI

    XVII

    XVIII

    XIX

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

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    Il libro

    Casanova contro Valmont (il cinico seduttore de Le relazioni pericolose) in una gara all’ultima conquista amorosa, sullo sfondo di un’indagine complessa e misteriosa.

    Venezia, 1754. Casanova, affiancato dal fedele Le Duc, viene mandato dall’Avogadore Zaguri a occuparsi del caso di un uomo trovato morto in un canale. Sembra trattarsi di un semplice incidente, ma non lo è. Durante il sopralluogo nella locanda dove la vittima alloggiava, si scopre che il compagno di camera della vittima è da giorni nascosto, in fin di vita; poco prima di morire, invoca San Marco. Tutto porta a pensare che si siano uccisi a vicenda, dopo una lite. Perché? Tra i bagagli manca un cofanetto, a cui i due tenevano in maniera ossessiva. Che cosa conteneva? Le vittime erano professori tedeschi di antichità all’università di Lipsia, provenienti da Alessandria d’Egitto. Con chi erano in affari, a Venezia? Il mistero si infittisce quando Casanova scopre che anche due persone al seguito del potente ambasciatore di Francia sono interessate al caso: il visconte de Valmont, con cui il Nostro si troverà coinvolto in una straordinaria gara di seduzione; e Isabelle de Castel-Bajac, avventuriera bellissima ma pericolosa, di cui si innamorerà perdutamente.

    L'autore

    Daniele Pisani, nato nel 1983, è un ingegnere ambientale con la passione per la scrittura (numerose pubblicazioni con Delos Digital), la lettura (lettore onnivoro e appassionato di libri e fumetti di ogni tipo) e la pittura (allievo del maestro Felice Bossone). Nel 2012 è stato finalista al Premio Alberto Tedeschi con un apocrifo sherlockiano, uscito in seguito per Delos Digital e intitolato Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel. Vive in provincia di Milano.

    Dello stesso autore

    Daniele Pisani, Blue diamond Chew-9 ISBN: 9788867753079 Daniele Pisani, Qubix9001 Chew-9 ISBN: 9788867754731 Daniele Pisani, Giacomo Casanova Omicidio a Rialto History Crime ISBN: 9788867755493 Daniele Pisani, Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel Sherlockiana ISBN: 9788867757244 Daniele Pisani, Il mostro di Richmond History Crime ISBN: 9788867757541 Daniele Pisani, Il lamento di Lord Blackwolf Odissea Digital ISBN: 9788867758722 Daniele Pisani, Space Castaway Chew-9 ISBN: 9788865305904

    Giacomo Casanova

    (Venezia, 2 aprile 1725 – Dux, odierna Duchcov, 4 giugno 1798)

    IL CODICE SAN MARCO

    aneddoto veneziano del raziocinio,

    scritto da Giacomo Casanova di Seingalt,

    a Dux, in Boemia, nell’anno 1797

    Prima parte

    Prefazione

    Raggiunta l’età in cui posso dire vixi, ho vissuto, e non aspettandomi più nulla dalla fortuna, dovrei aspirare soltanto alla tranquillità di un buon ritiro. Ma spesso, ciò che comunemente chiamiamo tranquillità, in un animo inquieto ha lo stesso effetto di una malattia, che, nel mio caso, si aggiungerebbe a una vecchiaia mal vissuta: darei infatti un occhio, una mano o un piede per tornare alla beata età di venticinque anni.

    Eccellente medico di me stesso, ho sempre cercato, usando il buon senso, una cura adatta a ogni male che di volta in volta mi affliggeva, sia del corpo sia dell’anima. E qui a Dux, in Boemia, nel mio desolato esilio, circondato da gente incolta che parla una lingua barbara, non trovo altro rimedio alla noia che quello di continuare a scrivere queste curiose storie veneziane di uccisioni risolte.

    Così facendo, spero di fare anche la felicità del Principe di Ligne, mio caro amico, che dopo avere apprezzato la prima storia, scritta per lui, me ne ha chieste altre; e dei lettori che, forse, avrò in futuro.

    Orientarmi nel coacervo di documenti, alla ricerca di sufficiente materiale per la seconda storia, non è stato semplice; le molte carte, conservate per vezzo, sono in disordine e lacunose, poiché mai avrei pensato di trarre da esse dei resoconti.

    Al disordine si può porre rimedio, all’incompletezza un po’ meno.

    Tra le avventure meglio documentate, racconterò quella che vide Venezia al centro di un intrigo volto al possesso di un antico manoscritto.

    Essa mi sta molto a cuore, perché mi permette di parlare, tra le altre cose, di una donna che è stata tra le dieci o forse dodici che ho amato di più, tra le diverse centinaia a cui ho fatto girare la testa nella mia lunga carriera di libertino.

    Tale donna non ho potuto inserirla nelle Memorie, la mia opera maggiore: sarebbe stato necessario raccontare le circostanze del nostro incontro, e non avrebbero trovato spazio nella narrazione; e poi, una semplice citazione l’ho ritenuta indegna di lei.

    Stavolta non sarò breve. La vicenda è più complessa e, se mi ostinassi a essere breve, finirei con il diventare poco chiaro: brevis esse laboro, obscurus fio, diceva Orazio.

    Da ultimo, chiedo perdono al lettore se indugio in particolari amorosi, ma sono vecchio e mi è rimasto soltanto il ricordo dei piaceri vissuti.

    I

    Era sabato 16 febbraio 1754, di mattina.

    Mi trovavo a San Moisè, nel mio casino, profondamente addormentato, quando uno scampanellio mi svegliò di soprassalto. Guardai la pendola e imprecai: segnava appena l’ora terza. Dopo la notte libertina vissuta in compagnia di C.C. ed M.M., i miei due angeli, avevo disperatamente bisogno di un buon sonno ristoratore.

    Ora, dei miei amori con queste due creature deliziose, di cui ho narrato approfonditamente nella mia opera maggiore, ricorderò soltanto che, al punto in cui prende avvio questa storia, avevo perso l’esclusività su di loro: l’abate de Bernis, potente ambasciatore di Francia a Venezia, si alternava a me nei triangoli amorosi.

    Come potessi tollerare un rivale senza sentirmi leso nell’onore, è narrato, come ho detto, compiutamente altrove.

    Balzai giù dal letto e corsi alla finestra, nudo come un gladiatore, temendo il peggio.

    M.M era monaca del convento di

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