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Frequency - Buio e nebbia
Frequency - Buio e nebbia
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E-book167 pagine2 ore

Frequency - Buio e nebbia

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Info su questo ebook

La vita di Devon procedeva tranquilla, regolare, fino a quando non trovò un oggetto dalle particolari capacità. Un oggetto che, se esposto alle vibrazioni del brano "Bohemian Rhapsody" dei Queen casualmente contenenti una particolare frequenza sonora in grado di attivarlo, poteva collegarsi con la sua controparte in un altro universo e fare da estremi di un ponte tra le due realtà mediante il principio dell'entanglement quantistico. Ma qualcuno aveva bisogno di questo oggetto. Una misteriosa organizzazione mascherata da casa farmaceutica; ed era intenzionata ad ottenerlo ad ogni costo. Un costo che per Devon fu l'uccisione della sua famiglia che si trovarono per caso sulla strada dell'organizzazione. L'unico a salvarsi fu proprio lui, grazie all'aiuto del suo amico Walter. Iniziò per Devon un percorso di latitanza, fino a giungere alla vendetta verso l'uomo che aveva materialmente ucciso i suoi genitori. Ma, come il sicario era un semplice strumento dell'organizzazione, c'era una mano dietro di lui, la quale aveva dato l'ordine. Il principe Anchisi avrebbe presto conosciuto la vera essenza della sofferenza e di come la collera di un figlio, a cui erano stati portati via i propri cari, avrebbe portato solo morte e distruzione facendo terra bruciata attorno a sé. 
LinguaItaliano
Data di uscita20 dic 2016
ISBN9788822879622
Frequency - Buio e nebbia

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    Anteprima del libro

    Frequency - Buio e nebbia - Renato Garofalo

    VI

    Avviso importante

    Ogni riferimento a persone esistenti, organizzazioni, o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

    Sinossi

    La vendetta è un bisogno, il più intenso e profondo che esista, e ognuno deve soddisfarlo, non fosse che a parole. Se lo soffochiamo, ci esponiamo a turbe gravi. Più di uno squilibrio – forse addirittura tutti gli squilibri – scaturisce da una vendetta che abbiamo troppo a lungo differito. Osiamo esplodere! Qualunque malessere è più sano di quello provocato da una rabbia accumulata.

    (Emil Cioran - filosofo rumeno) 

    La vita di Devon procedeva tranquilla, regolare, fino a quando non trovò un oggetto dalle particolari capacità. Un oggetto che, se esposto alle vibrazioni del brano Bohemian Rhapsody dei Queen casualmente contenenti una particolare frequenza sonora in grado di attivarlo, poteva collegarsi con la sua controparte in un altro universo e fare da estremi di un ponte tra le due realtà mediante il principio dell'entanglement quantistico. Ma qualcuno aveva bisogno di questo oggetto. Una misteriosa organizzazione mascherata da casa farmaceutica; ed era intenzionata ad ottenerlo ad ogni costo. Un costo che per Devon fu l'uccisione della sua famiglia che si trovarono per caso sulla strada dell'organizzazione. L'unico a salvarsi fu proprio lui, grazie all'aiuto del suo amico Walter. Iniziò per Devon un percorso di latitanza, fino a giungere alla vendetta verso l'uomo che aveva materialmente ucciso i suoi genitori. Ma, come il sicario era un semplice strumento dell'organizzazione, c'era una mano dietro di lui, la quale aveva dato l'ordine. Il principe Anchisi avrebbe presto conosciuto la vera essenza della sofferenza e di come la collera di un figlio, a cui erano stati portati via i propri cari, avrebbe portato solo morte e distruzione facendo terra bruciata attorno a sé. Perché il karma, quando ci si mette, è veramente bastardo. Inseguimenti, sparatorie, mistero, vendette, rivalità e pericoli inimmaginabili attendono Devon, Walter e Mike (una vecchia conoscenza di Devon) nel primo episodio di questa incredibile saga.

    L'autore

    Renato Garofalo è nato a Napoli, l'11 febbraio del 1990, dove vive tutt'oggi. I suoi studi differiscono molto dal tipo di carriera che ha deciso di intraprendere. Infatti ha conseguito il diploma di Geometra, che non gli è servito a molto. Ciò lo ha spinto ad optare verso una nuova strada. Da sempre appassionato di automobili, ha comunque coltivato negli anni una certa passione per la scrittura, che lo ha portato a lavorare nei precedenti due anni alla pubblicazione di questo libro, alla realizzazione della macrostoria della correlata saga, facendola nascere dapprima come sceneggiatura, ed in seguito rivista come racconto. Alcune sue idee fanno riferimento ad alcuni maestri del cinema horror e fantascientifico, tra i quali Ridley Scott, John Carpenter e Sam Raimi, ed artisti surrealisti tra cui Hans Ruedi Giger. Oltre che il secondo episodio della saga di Frequency (a cui è già a lavoro), tra i suoi progetti ne figurano già altri del genere, sia collegati ad essa, sia intraprendenti nuove strade.

    Per contattare l'autore, potete inviare una mail al seguente indirizzo di posta elettronica:

    iwanttobelieve815@gmail.com

    Antefatti

    Il nostro mondo nel corso della sua esistenza è sempre stato oggetto di eventi di ogni genere. Un granello di sabbia, citando William Blake, in un infinito deserto in costante evoluzione governato dalle leggi della fisica che ne influenzano il tutto. Per le leggi della meccanica quantistica, esiste una teoria chiamata del multiverso secondo la quale, in parole semplici, in ogni singolo istante si creano infiniti universi paralleli che differiscono tra loro per grandi o piccole differenze. Differenze che possono consistere nella diversa composizione degli oggetti, magari fatti in materiali diversi, colori diversi, densità diverse. Argomento che ovviamente si estende alle cose, come anche alle persone, animali e tutta la materia in genere. Ci sono quindi infiniti universi paralleli, tutti con una combinazione di differenze diverse. Che appunto possono essere grandi o piccole. Le possibili combinazioni sono infinite. Universi simili e diversi al nostro, dove sono state fatte scelte diverse, che ne hanno mutato l'immagine, rispetto alla nostra versione. Ovviamente questi universi sono tutti separati tra loro tramite il cosiddetto tessuto della realtà. Una specie di barriera, che separa i due universi nel tempo e nello spazio rendendoli indipendenti (come degli acquari da quarantena, quelli che si usano per tenere i pesci di varie specie separati tra loro prima di essere poi trasferiti nell'acquario principale). Spazi separati da una lastra di vetro. Il tessuto della realtà fa appunto da lastra di vetro. Accade però, che in particolari circostanze, che mettono in moto i molteplici meccanismi della meccanica quantistica e le leggi fisiche in genere, il tessuto della realtà possa presentare dei punti deboli. Delle zone, in cui il confine tra i due universi è assai tangibile. Uno di questi punti deboli può essere considerato un punto di passaggio, un ponte tra due realtà. Nella nostra storia bisogna tenere bene in considerazione tale fenomeno, facente esso da punto cardine della stessa, e sulla quale ruoterà l'intera vicenda. In questo caso in particolare, una vibrazione, emessa in un particolare punto del mondo, aprì una sorta di portale verso un altro universo; simile al nostro, ma non uguale, e non altrettanto sicuro, se non molto più pericoloso. Una vibrazione, che entrando in collisione col tessuto della realtà, già precario, lo squarciò, creando una finestra che dava su un universo parallelo. Dopo tale fenomeno, però, accadde qualcosa che nessuno avrebbe potuto prevedere. Esiste un fenomeno della meccanica quantistica, che non solo è uno dei più curiosi e controversi, ma anche, seguendo certi ragionamenti, uno dei più inquietanti. Nello specifico, viene definito entanglement quantistico. In pratica, due particelle, dopo essere entrate in contatto, possono, se le condizioni lo permettono, rimanere connesse tra loro, anche a miliardi di anni luce di distanza, anche oltre il tessuto della realtà. Se una delle due cambia, l'altra istantaneamente farà la stessa cosa. Ovviamente è un concetto esteso a tutta la materia, sia non vivente che vivente.

    Se per esempio nei pressi della finestra tra le due realtà, ci sono due oggetti, l'uno uguale all'altro, essendo essi stessi le versioni alternative l'uno dell'altro, ed entrando in contatto vanno in entanglement e uno si rompe, l'altro nell'altro universo, quello con cui era entrato in contatto, si romperà anch'esso senza apparente motivo. Così come, se improvvisamente uno dei due viene fuso, anche l'altro si fonderà per via dell'entanglement che muta lo stato delle particelle in base a quella a cui è connessa. Nella nostra storia, a seguito dell'evento originale, ovvero la prima apertura attraverso lo squarcio tra le due realtà, gli oggetti presenti sulla scena entrarono in entanglement con le loro controparti dell'altro universo. Una volta chiuso il portale, l'entanglement rimase e questi oggetti rimasero connessi per sempre. Dunque, se un oggetto veniva sottoposto alla stessa vibrazione che scatenò l'evento originale, rimanendo connesso con l'altro tramite entanglement, cercava di ricongiungersi alla controparte dell'altro lato, facendo entrambi da estremi di un ponte che attraversava le due realtà. Richiamava l'altro collegandosi ad esso rompendo il tessuto della realtà ed aprendo un portale tra i due universi. E proprio questi oggetti, dalla fine del secondo conflitto mondiale, divennero l'ossessione di un uomo. Un uomo, che fu anche l'indiretto responsabile dell'evento originale. Un uomo che nel tempo, spinto dalla sete di potere, alimentata ancor più dal ruolo che ricopriva, non si fece scrupoli a passare su tutto e su tutti usando ogni mezzo, legale ed illegale. Con i suoi fondi creò una compagnia dal nulla, le HVR Industries, una casa farmaceutica di copertura, dislocata in varie parti del mondo con le sue filiali, il cui vero scopo è quello di appropriarsi di questi oggetti, studiare il modo di usarli, aprire una finestra verso l'altro mondo ed ottenerne tutte le risorse ed i segreti. Nel lontano 17 Dicembre 1989, l'organizzazione localizzò una massiccia anomalia elettromagnetica nei pressi di Ostia, vicino Roma, in Italia. Uno degli oggetti si era attivato sconvolgendo la vita di un giovane ragazzo, il quale si guadagnava da vivere come meccanico. Senza volerlo, si era trovato nel mezzo di una caccia al tesoro mortale che andava avanti dalla fine della seconda guerra mondiale. L'oggetto che il ragazzo aveva trovato dentro il cruscotto di un'auto in uno sfasciacarrozze: una croce militare. Inavvertitamente aveva aperto una finestra verso l'altro mondo facendo sprofondare Ostia nella nebbia per alcuni minuti. Quando l'organizzazione si mise sulle tracce del ragazzo e dell'oggetto, incappò nella famiglia di questi, che venne massacrata dal sicario Jason Van Dillack, perché i genitori non sapevano dove fosse il figlio in quel momento. Tornato a casa, il ragazzo trovò i suoi genitori trucidati e degli uomini che lo stavano aspettando. In seguito ad una prima fuga, Devon, questo il nome del ragazzo, iniziò un percorso fatto di latitanza, indagini, preparazione, per poi sfociare nella vendetta, con l'uccisione del sicario che aveva ammazzato la sua famiglia. Ad aiutare Devon fu Walter, il suo migliore amico. In seguito, una vecchia conoscenza di Devon gli venne lanciata contro. Mike, un vecchio amico col quale credeva di aver chiuso per sempre, in seguito ad un disguido tra i due per una donna molto importante per Devon. Anni prima, i due si giurarono l'un l'altro che se si fossero di nuovo incontrati, uno dei due sarebbe morto. L'organizzazione, ricostruendo la vita privata di Devon tramite le informazioni a cui aveva accesso, arruolò Mike, per poi addestrarlo e sguinzagliarlo contro il ragazzo, il quale si ritrovò faccia a faccia con la sua vera e propria nemesi. Devon aveva già avuto enormi difficoltà ad uccidere Van Dillack tempo prima non avendo alcun tipo di addestramento di combattimento. Con Mike fu anche peggio visto che per lui, uccidere Devon era un fatto personale. Fortunatamente, il ragazzo poteva contare su Walter e i due riuscirono a fermare Mike, senza però ucciderlo. Il fallimento di Mike fu visto dall'organizzazione come un tradimento. Per questo motivo, l'HVR fece uccidere anche la famiglia di Mike. Tradito e privato dei suoi cari, Mike decise di mettere da parte le ostilità contro Devon e strinse, con lui e Walter, un'alleanza col solo fine di vendicarsi. Devon voleva ammazzare l'uomo che aveva mandato Van Dillack, e lo stesso anche Mike. Walter invece, avendo aiutato il suo amico, voleva proteggere la sua famiglia prima che potesse fare la stessa fine di quelle di Devon e Mike, temendo appunto una ritorsione dell'organizzazione, per aver aiutato l'amico. Così i tre si diedero da fare nelle ricerche e vennero a scoprire il nome del mandante degli omicidi. Era il direttore della filiale italiana delle HVR Industries. Il principe Edoardo Anchisi. Un nome che ben presto divenne il pensiero fisso di Devon e Mike. Morto lui, avrebbero avuto la loro vendetta. 

    Capitolo I

    Erano appena le cinque del pomeriggio, e i raggi del tramonto irradiavano la città di Roma con i suoi monumenti, in quel 9 Giugno del 1990. Una data che molti italiani conoscono bene essendosi giocata proprio nella Città eterna, allo Stadio Olimpico, il primo match dei mondiali di calcio Italia 90, partita tra la nazionale italiana e quella austriaca. Pullman di tifosi attraversavano il Lungotevere Maresciallo Diaz in direzione del Foro Italico. Nelle quattro ore successive si sarebbe disputata la partita e molte erano le forze dell'ordine nei dintorni. C'era molta elettricità nell'aria e la città di lì a poco si sarebbe svuotata, con molti tifosi allo stadio e i restanti che non avevano tale fortuna, incollati davanti alla televisione nelle loro case con amici e parenti. Il leggero fischio di freni di un'auto, si sentì in una Piazza di Spagna, ancora piena di persone. Un'Alfa Romeo 75 rossa, che era appena giunta sul posto. Dall'auto scesero due ragazzi, che iniziarono a guardarsi intorno. Devon, quello che guidava, insieme al suo fedele amico Walter. Devon era un ragazzo di vent'anni circa, dalla pelle molto pallida, capelli corti e pizzetto castani, come anche gli occhi. Indossava una giacca di sottile pelle marrone, una maglietta nera, dei jeans e degli scarponcini da trekking grigi.

    Walter invece, era un ragazzo della stessa età di Devon, dalla carnagione mulatta e dai capelli neri, voluminosi, occhi marroni e una muscolatura molto sviluppata.

    Indossava un giubbotto di jeans, una canottiera bianca, dei pantaloni scuri e delle scarpe da ginnastica nere.

    I due erano giunti sul posto, per incontrarsi con Mike, una loro vecchia conoscenza, che aveva informazioni sul mandante del killer Jason Van Dillack, che ebbe l'ordine di uccidere i genitori di Devon. I tre si sarebbero dovuti incontrare sulla scalinata di Trinità dei Monti per discutere sul da farsi.

    - Ehi, eccolo là! - esclamò Walter, puntando verso la scalinata. Devon voltò lo sguardo e lo vide in lontananza. Mike, dalla scalinata, li vide subito e gettò in terra la sigaretta che stava fumando.

    Mike, coetaneo di Devon e Walter, era anche più pallido di

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