Il Pescatore di idee
Di Sara Creola
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Anteprima del libro
Il Pescatore di idee - Sara Creola
Albatros
Nuove Voci
Ebook
© 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma
www.gruppoalbatrosilfilo.it
ISBN 978-88-567-8115-1
I edizione elettronica gennaio 2017
Alla mia famiglia
La filosofia non serve a nulla, dirai;
ma sappi che proprio perché priva del legame di servitù
è il sapere più nobile.
(Aristotele, Metafisica I, 2, 982b)
Si rovina un ragazzino nel modo più sicuro,
se gli si insegna a considerare il pensare allo stesso modo
più alto del pensare in un altro modo
.
(Friedrich Nietzsche)
"Sara, per me l’amicizia non è un biscotto, ma una salamella.
Quando c’è lei tutti ridono e fa subito gruppo!".
Matteo, 6 anni. Per me un genio!
Che bello pensierare insieme!
.
Marco Paolo, 4 anni
Prefazione
Benvenuti a "porto domandoso", un porto dove è obbligatorio porsi delle domande. Da qui salperemo in vista di approdi fantastici e stimolanti che ci regaleranno sorprese, riflessioni e, perché no, anche interrogativi da portare con noi come risorse preziose. Degni compagni di avventura e di vita.
Prendiamo i remi e voghiamo tutti insieme!¹ E sì, perché il nostro viaggio pensieroso
non sarà privo di fatica e di difficoltà, ma l’unione fa la forza!
Allora coraggio, prepariamo il nostro bagaglio filosofico: non preoccupatevi, è leggero, costa poco ed è alla portata di tutti. Per essere filosofi infatti basta avere occhietti ben aperti, ossia essere curiosi, non aver paura di meravigliarsi e soprattutto di PORSI DELLE DOMANDE!
Ma il nostro viaggio ci porterà anche a tuffarci nella storia per ripercorrere insieme, a suon di ricette, le tappe dell’Unità italiana e per rivivere insieme a Colombo i preparativi e le emozioni della scoperta dell’America. Scoperta o non scoperta? A voi intrepidi marinai-lettori il compito di rispondere. Ma anche in questo caso la filosofia ci accompagnerà, già perché per rendere questo viaggio stimolante oltre che divertente ho corredato ogni storiella con una sorta di eserciziario e con dei laboratori che hanno l’obiettivo di essere un esempio del valore educativo che questo libro vuole ricoprire e che si rivolgono agli adulti, ai genitori e agli insegnanti che potranno utilizzare il testo, facendolo così parlare
, con i propri bambini-ragazzi. Gli esercizi presenti in realtà potrebbero essere un buon allenamento per tutti! Essi sono spunti per suggerire come questo testo possa essere utilizzato.
Per me esso ha infatti tre piani di lettura: il pubblico competente di filosofia e storia può sorridere e divertirsi nella lettura; i lettori non addetti ai lavori
possono incuriosirsi alle tematiche e perché no approfondire la conoscenza, e poi c’è l’utilizzo che ne faccio io, ossia catturare l’attenzione dei ragazzi con storielle divertenti e accattivanti per poi intavolare con loro un discorso che esuli dai contenuti stretti e che mi permetta di offrire loro lo strumento fondamentale della vita, il pensiero!
E allora… salpiamo consapevoli che questo viaggio ci cambierà, ma in meglio, e che ci arricchirà di strumenti e di esperienze che saranno fondamentali nella nostra vita, anche da grandi! Non è forse importante avere un proprio pensiero e saperlo difendere? Non è forse bello avere una capacità critica-argomentativa verso il mondo e ciò che accade invece che essere istruiti dalla TV e dalla pubblicità che ci vorrebbero tutti uguali? Io dico di sì. Chi la pensa come me… mi segua in questo viaggio!
1 Cfr. Alessandra Parodi, Tutti a bordo… con filosofia!, La Memoria del Mondo Libreria Editrice, Magenta, novembre 2014.
COPIAmo!!! Ovvero Il mito del Demiurgo… a modo mio! (Platone, Timeo)
C’era una volta in Grecia nella splendida città di Atene un maestro geniale e importantissimo. Sapeva un sacco di cose e aveva idee spettacolari. Insegnava in una scuola chiamata Accademia e il suo nome era Aristocle, ma tutti lo chiamavano con il nomignolo di Platone perché aveva le spalle larghe. Insomma non era bellissimo, ma intelligentissimo sì!
Purtroppo per i suoi amici Platone non era un abile cuoco; il suo pane era sempre nero nero e duuuuuuuuuurrrrrrrrrrro come il sasso, le torte erano sempre afflosciate e crude dentro (e spesso non erano dolci, ma salate perché il nostro amico mentre cucinava pensava ad altro e, così, capitava spesso che confondesse i barattoli delle spezie!)… riusciva persino a bruciacchiare e rompere la frittata! Sì, perché se la dimenticava sul fuoco perso nei suoi pensieri e nella preparazione delle lezioni da tenere a scuola. I suoi amici, tra cui il mitico Socrate, non erano felici degli inviti a cena e se potevano rifiutavano cortesemente improvvisando malanni o impegni dell’ultimo momento.
Platone, che citrullo non era proprio, si affliggeva per questo:
«Sono una nullità! Nemmeno un uovo riesco a cucinare! Misero me, che vergogna! I miei amici non vogliono più venire a mangiare a casa mia».
«Fatti coraggio, mio caro Platone», esclamò un giorno il maestro Socrate, «non è il caso di vergognarsi dei propri