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L'eresia della verità
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E-book95 pagine1 ora

L'eresia della verità

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Info su questo ebook

Luigi Ciotti è un prete particolare che ha sempre inteso saldare il Cielo e la Terra, la sfera spirituale con l’impegno civile, il messaggio del Vangelo con gli articoli della Costituzione. Gli scritti raccolti in questo libro – alcuni d’occasione, altri più meditati – sono testimonianza della sua concezione della vita, del mondo, della Chiesa, della politica. Vi si ritrovano fatti e temi di prepotente attualità: i poveri e i mercanti del tempio, le dipendenze, la strada, la giustizia e il perdono, il dominio delle mafie e la voglia di reagire, gli “scossoni” di papa Francesco. Fatti e temi all’apparenza eterogenei ma legati da una chiave di lettura unica e in qualche misura eretica: quella secondo cui la verità si vede dalle periferie, mentre il centro, il potere mostrano sempre più di essere ciechi.
LinguaItaliano
Data di uscita20 mar 2017
ISBN9788865791547
L'eresia della verità

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    L'eresia della verità - Luigi Ciotti

    Ciotti

    L’eresia della verità

    Edizioni Gruppo Abele

    © 2017 Edizioni Gruppo Abele Onlus

    corso Trapani 95 - 10141 Torino

    tel. 011 3859500 - fax 011 389881

    www.edizionigruppoabele.it

    edizioni@gruppoabele.org

    isbn 978-88-6579-154-7

    Progetto grafico di copertina a cura di Elisabetta Ognibene

    Il libro

    Luigi Ciotti è un prete particolare che ha sempre inteso saldare il Cielo e la Terra, la sfera spirituale con l’impegno civile, il messaggio del Vangelo con gli articoli della Costituzione. Gli scritti raccolti in questo libro – alcuni d’occasione, altri più meditati – sono testimonianza della sua concezione della vita, del mondo, della Chiesa, della politica. Vi si ritrovano fatti e temi di prepotente attualità: i poveri e i mercanti del tempio, le dipendenze, la strada, la giustizia e il perdono, il dominio delle mafie e la voglia di reagire, gli scossoni di papa Francesco. Fatti e temi all’apparenza eterogenei ma legati da una chiave di lettura unica e in qualche misura eretica: quella secondo cui la verità si vede dalle periferie, mentre il centro, il potere mostrano sempre più di essere ciechi.

    L’autore

    Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’Associazione Gruppo Abele Onlus e di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, è impegnato dal 1965 sulla strada nella tutela e promozione dei diritti dei più deboli e nella difesa della legalità contro tutte le mafie.

    Indice

    Introduzione

    Gli scossoni del Papa

    Nelle periferie di Papa Francesco

    Mafia e politica, storie di vecchia data

    La Chiesa e le mafie

    Inseguire i propri sogni senza dimenticare i propri limiti

    La rivoluzione incompiuta di Basaglia

    Contro la corruzione le leggi non bastano

    Un’etica della Terra

    «Sono cambiati i volti, non i bisogni e le speranze…»

    «Non sono e non mi sento un esempio»

    «L’antimafia è un fatto di coscienza»

    «Non lasciamo solo il Papa»

    Lea e Denise, donne forti contro la mafia

    «I dubbi? Scomodi ma essenziali compagni di strada»

    L’inganno della mafia devota

    Eroina, il ritorno

    Attualità di don Milani

    Una giustizia che nasce dall’incontro

    Il sogno dell’insegnamento

    Introduzione

    L’idea di questa raccolta di testi – scritti tra l’inizio del 2014 e la fine del 2016 – nasce dall’avere colto, rileggendone alcuni, un tratto comune.

    Si tratta infatti di pagine che affrontano temi diversi con forme e registri diversi (perché un conto è rispondere a un’intervista, un altro scrivere una prefazione o un articolo) ma partendo tutti da un identico presupposto etico.

    Questo presupposto potremmo chiamarlo – ma poco importa definirlo, importa praticarlo, viverlo – responsabilità della parola.

    Ma cos’è una parola responsabile?

    È quella parola che non si ferma al giudizio perché cerca la comprensione, la parola che non scaccia via i dubbi ma li accoglie come parte essenziale della propria ricerca, che non ha paura del diverso e dell’ignoto e che nel silenzio, nella riflessione e nello studio, trova modo di rigenerarsi e rimettersi in cammino.

    Inutile dire come questa responsabilità sia tanto più importante in un’epoca in cui il potenziamento dei mezzi e delle reti di comunicazione ha esteso la comunità dei parlanti e degli scriventi, con esiti non sempre positivi. Beninteso, il diritto di espressione è sacrosanto, è una conquista di civiltà che dobbiamo tenerci stretti. Ma quando è svincolato dall’etica della parola, della scrittura e della lettura (grave problema del nostro Paese, ci ricordava il compianto Tullio De Mauro, è l’analfabetismo di ritorno) rischia di trasformare i discorsi in mezzi di offesa, i giudizi in etichette umilianti, le parole in veicoli non di verità ma di menzogna.

    Di esempi se ne potrebbero fare molti, ma è sufficiente osservare il grado di volgarità e di violenza che ha segnato in questi anni – non solo nel nostro Paese – il dibattito sull’immigrazione, per rendersi conto del divorzio fra parola e responsabilità, tra parola e verità. Se questa raccolta di scritti ha un’aspirazione, è quella di contribuire nel suo piccolo a ridurre la frattura, affrontando con parole magari appassionate ma oneste, temi oggetto di retorica, di demagogia, se non di manipolazione.

    Un’ultima cosa voglio aggiungere riguardo al titolo, che si richiama appunto alla parola verità associandola a un’altra che ne rappresenta in teoria la negazione: eresia.

    Nel tempo delle verità addomesticate o, come si usa dire delle post-verità (nate da false credenze, da saperi indiretti e approssimativi, ma anche dalla volontà di marchiare e screditare) la verità – sempre più indifesa e abbandonata – tende a traslocare dalle parole ai fatti, che nella loro semplice, sobria evidenza non hanno mai bisogno di troppe parole, di sfarzose cornici retoriche o, come si dice oggi, di narrazioni.

    Ma l’eresia della verità non è un fenomeno solo dei nostri giorni. Da sempre la verità è eretica (e dunque errante) perché non si accontenta del riscontro delle parole, dei testi, delle leggi, ma vuole anche quello delle vite, delle scelte, dei comportamenti. Da sempre eretica perché mossa da un desiderio di sapere che agita e cambia le nostre vite, rendendole proprio così degne di essere vissute. Eretica perché impegna la nostra coscienza non meno della nostra intelligenza, intrecciando la ricerca del vero e la costruzione del giusto come facce di una medesima medaglia.

    Nella speranza che gli amici a cui sono rivolte trovino in queste pagine tracce di tale eresia, voglio ringraziare Fabio Anibaldi, amico e collaboratore di lunga data, che ne ha curato la redazione e la pubblicazione.

    I testi che seguono sono articoli, interviste e prefazioni a libri pubblicati dal 2014 a febbraio 2017. Essi vengono qui riportati in ordine cronologico e con titoli redazionali. Le interviste sono riportate nel testo originale, senza tenere conto degli aggiustamenti talora intervenuti in sede di pubblicazione. Si ringraziano i giornali e le case editrici su cui i testi sono comparsi per l’autorizzazione alla pubblicazione.

    Gli scossoni del Papa

    Articolo pubblicato su Famiglia Cristiana, del marzo 2014 in occasione del primo anno di pontificato di Papa Francesco.

    «Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze».

    Non pretendo certo di tracciare bilanci, ma non mi sembra fuori luogo dire che il primo anno di pontificato di Papa Francesco abbia prodotto sulle vite e sulle coscienze di tanti un salutare scossone. Scossone che promette di non assestarsi, se è vero che non c’è giorno in cui il Papa non ricordi la necessità di metterci in discussione, di riconoscere i nostri limiti e le nostre contraddizioni.

    C’è chi ha parlato

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