Come imparare a sognare: Disimparando a farlo

Di Andrea Branzanti

"Può un dettaglio avere la forza di cambiarci la vita? L incessante e instancabile scorrere del tempo ci addormenta in abitudini torpose e di quest'ultime facciamo baluardi con cui difenderci dalla vita stessa.
Poi qualcosa accade, fuori dall ordinario… e ci sveglia,riportandoci a sognare, a sentirci vivi.
Così il quotidiano sferzato da nuovi colori assume leggerezza e respiro, lo schema di abitudini si rompe, e quel semplice dettaglio ci illumina di stupore e si tramuta in un semplice e rinnovato sentire…
Zoe, noa, reinardo, sara ed il signor magrini hanno un appuntamento con la realtà, o con l’illusione, a voi la scelta.. a voi ed alla vostra opinione di realtà, opinione che per definizione non può mai essere sbagliata..."

• Lingua: Italiano
• Editore: Cavinato Editore
• Data di uscita: 20 mar 2017
• ISBN: 9788869825163

Anteprima del libro

Andrea branzanti

COME IMPARARE A SOGNARE (DISIMPARANDO A FARLO)

CAVINATO EDITORE INTERNATIONAL

Andrea Branzanti

Come imparare a sognare

(disimparando a farlo)

Prima edizione: Cavinato Editore International – 2017

Isbn: 978-88-6982-516-3

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IL CONDOMINIO

Quella sera mi ero posto per tempo di vedetta alla finestra della mia mansarda.

Allora vediamo, il binocolo per osservazioni ravvicinate, il treppiede del telescopio, il telescopio, una bibita

(rigorosamente chinotto), e lo sgabellino tutto fare.

Pronto per le mie osservazioni notturne, e soprattutto pronto per trarne profitto.

Si perché non è che io sia un appassionato di spionaggio ne benche meno uno squallido guardone; no no, sono semplicemente una personcina complessa con annesse insicurezze, crisi esistenziali, sfiducia nel domani ecc.

E alla fine direi che è come un equazione perfetta, voglio dire che  tutto questo razziocinio sul senso della vita (chi siamo, dove andiamo, perché ci andiamo), l’introspezione analitica di sé stessi e tutto questo lavorare di materia grigia (con inoltre coinvolgimenti animici piuttosto seri), beh tutto questo porta il soggetto in questione a scelte drastiche; drastiche e possibilmente spettacolari.

Non è che abbia in mente qualcosa di preciso ma spero che qualcosa mi verrà in mente a seguito di tutte queste cazzo di ore di osservazione notturna.

Lo so cosa state pensando, ma cosa c’entra questo discorso sul senso della vita, col fatto di fare il guardone dalla finestra?

C’entra, c’entra, la vita scorre, ogni minuto accadono cose mirabolanti, in ogni parte di questo mondo, il fatto è che noi non siamo pronti ad acchiapparle; le nostre migliori occasioni sono sfumate per mancanza d’attenzione; be io ho deciso di esserlo, sarò attentissimo, cazzo e se dovessi trovarmi di fronte alla giusta situazione, sarò pronto.!!

Con calma comunque, bisogna valutare bene, non vorrèi andare ad infilarmi in qualche situazione pericolosa, non sono certo un rambo tutto coraggio, muscoli, e cervello da criceto down, io!

Per ora pensavo a qualcosa che mi dia risalto, che mi porti in qualche modo alla ribalta in maniera non troppo impegnativa, che so qualche vecchina da seviziare in modo blando, o qualcuno su cui scaricare un po’ di tensione (qualcuno di inoffensivo comunque).

E non è neanche che io sia cattivo, anzi tuttaltro, è che debbo scaricare questa inquietudine, questo odio che talvolta mi sorprende nel sonno fino a torcermi le budella. Quindi devo liberarmene nella maniera meno dolorosa possibile.

Se no sarei credo una persona pacifica e tranquilla; in sostanza non è colpa mia se talvolta mi comporto un pò cosi, diciamo al di sopra delle righe, è che devo; come per un leone sbranare la gazzella indifesa, non gliene si può fare una colpa (anche se mi guardo bene dal toccare chicchessia, sono più un seviziatore psicologico io). Ed in effetti sono tutti concordi nel giustificarlo, il leone. Certo che però visto dalla parte della gazzella deve essere seccante;

me lo immagino io il suo ragionamento: "Ma minchia che cosa centro io se questo qui c’ha fame? Fatti una brucata come tutti noi altri! E poi cos’è sta storia della legge naturale! Qui noi siamo sbranate vive! Dilaniate; dopo una corsa estenuante a cuore in gola, con la vita che ti scorre davanti come in un film (un po’ monotono devo dire) e alla fine anche la beffa dell’approvazione, della giustificazione! E’ la legge della natura! della sopravvivenza. E sti cazzi!! E io non ho diritto a vivere? Che almeno mi si compianga un pochino; se proprio devo