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Il geco con le scarpe da ginnastica
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Il geco con le scarpe da ginnastica
E-book89 pagine42 minuti

Il geco con le scarpe da ginnastica

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Info su questo ebook

Tra il serio e il faceto la nonna-geco, "nata" con le Superga ai piedi, racconta se stessa e pezzi della propria vita al nipote Andrea. Si dice, quando si hanno momenti di scoramento, che bisogna guardare avanti. Lei invece crede che guardarsi indietro e trovarci il sorriso o il coraggio di qualcuno che ci ha amato direttamente o tramite qualcun altro e qualcun altro ancora in alcuni momenti sia quello che ci vuole. Hai il naso di zio…, la bocca di nonna… E il cuore? Quello è un po’ di tutti quanti messi insieme. Appassionatamente o meno.
LinguaItaliano
Data di uscita11 ago 2015
ISBN9786050404722
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    Il geco con le scarpe da ginnastica - Carmela Angela Castriota

    57.

    1.

    Catari, Catari pecchè mm’e ddice sti pparole amare…

    Stamattina pure i passeri sono andati al mare.

    Essere geco, appiattirmi su un muro sotto il tetto di una casa non ha impedito all’estate di scovarmi ancora una volta, accidenti!

    E intanto tutti i tg mandano in onda l’ennesimo servizio sulle associazioni di volontariato che si prendono cura ad agosto dei vecchi risoluti a vivere e a vivere pure da soli!

    Con tanto di intervista al poliziotto che consiglia di non aprire la porta a facce troppo cordiali e servizievoli. Si direbbe che siano più rassicuranti i brutti ceffi. Mala tempora currunt, Ninnì.

    Nessun timore della scampanellata dei rappresentanti del Folletto, invece: sono in vacanza.

    Ninnoooooooooooooo, bimbo mio, con un fiore azzurro dietro l’orecchio. Tra i capelli no, non ti sono ancora cresciuti.

    Ninno, la nonna che inutilmente ti ninna per farti addormentare non è così vecchia e così malandata.

    Nessun servizio al telegiornale, dunque. Niente di male. D’estate di solito sui TG, se non sei vecchio e malato, o hai ammazzato o sei morto ammazzato.

    La nonna è un geco.

    Li ho visti per la prima vlta che ero piccola. Nella cucina di casa mia si apriva una finestrella, chiusa da una specie di zanzariera, su cui nelle sere d’estate passeggiavano i gechi. Quando non volevo mangiare, mi mostravano ‘a surigghia’ e minacciavano di aprire la finestra e lasciare entrare tutte quelle che passavano di lì.

    A me le ‘surigghie’, nonostante le affinità elettive, mi facevano schifo e mandavo giù il boccone.

    I miei amati fratelli.

    Amati: participio passato

    I miei amanti fratelli, mi piacerebbe dire.

    2.

    Geco=Rettile dell'ordine degli Squamati , simile alla lucertola, le cui dita sono dotate di parti adesive che gli consentono di muoversi sui muri.

    Ninno, non il topo con gli occhiali dietro gli scaffali di una libreria, ma un geco con una zampa sbilenca che fa due passi al calare del sole.

    Ma mi amerai lo stesso come ami il tuo topo e io amerò te e la tua voglia color fragola.

    A volte, sempre per non dare nell’occhio, faccio il bradipo. Mi allungo lenta, pigra e vivo isolata su un albero a testa in giù.

    Un giorno ti racconterò la favola del bradipo e del condor, promesso.

    3.

    Oggi è domenica e mangio polpette al sugo, così poi faccio pure la scarpetta! Che non si dica che non mi tratto bene! Niente fibre però, per carità!

    Estate senza anguria, pesche, albicocche, melanzane, peperoni, insalatine... E il corpo viaggia nel deserto.

    4.

    Vincenzo mi ha detto, per consolarmi, che il caldo nuoce a tutti quelli che hanno mici, nel senso di Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, non di gatti, e ha detto che potremmo odiare l’estate alla maniera di Bruno Martino, ma con una cover in versione hard rock o heavy metal.

    A noi mici non manca il senso dell’umorismo!

    Vincenzo è un mio ex alunno con cui rido molto. Lui direbbe con cui rido ‘pensosamente molto’.

    Ninno mio, col più bel sorriso del mondo, sei confuso e lo capisco.

    E’ che il geco, pur essendo una bestiolina prudente, un paio di volte nella vita le ha prese, diciamo così. Da piccolo, che nemmeno capiva cosa stava succedendo e da grande, ma ‘ringraziamo il cielo che non è qualcosa di veramente brutto!’

    Se qualcuno vuole ringraziare.

    Io non me la sento.

    La tua bisnonna, se fosse ancora viva, direbbe che al geco poteva andare anche peggio.

    Io obietto.

    Ho un altro punto di vista. 

    5.

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