Sherlock Holmes e il massacro dei Crosby, ovvero il caso della soluzione sanguinaria

Di Gary Lovisi

Giallo - romanzo breve (60 pagine) - Un’oscura rete di inganni e depistaggi...

Ispirato dal dottor Hans Gross di Vienna, Holmes ricostruisce la “scena del crimine” sotto lo sguardo perplesso del dottor Watson.

Un’altra storia citata da Watson nel canone, ma mai scritta da lui. La famiglia del noto banchiere Crosby viene brutalmente assassinata e Scotland Yard è a un’impasse. Holmes è convocato da Lestrade e scopre che intorno al turpe massacro qualcuno ha steso un’oscura rete di inganni e depistaggi.

Gary Lovisi è stato nominato agli Edgar Mystery Writers of America nella categoria Miglior Racconto per il suo apocrifo sherlockiano The Adventure of The Missing Detective. È un cultore del Canone, collezionista e autore di vari articoli e racconti che hanno come tema le avventure del grande detective. Dirige la rivista Paperback Parade e ha recentemente curato l’antologia sherlockiana The Great Detective: His Further Adventures (Wildside Press). Il suo prossimo libro, The Secret Adventures of Sherlock Holmes, vol. 3 (Ramble House), raccoglierà quattro suoi apocrifi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 16 mag 2017
• ISBN: 9788825402193

Anteprima del libro

a cura di Luigi Pachì

Gary Lovisi

Sherlock Holmes e il massacro dei Crosby, ovvero il caso della soluzione sanguinaria

ROMANZO BREVE

Traduzione di Lia Tomasich

Prima edizione maggio 2017

ISBN 9788825402193

© Originally published in The Strand Magazine #26, Jan. 2009, copyright 2009 & 2015 by Gary Lovisi. All Rights Reserved.

Titolo originale: The Notorious Crosby Murders

Edizione ebook © 2017 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Traduzione: Lia Tomasich

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Indice

Il libro

L'autore

Sherlock Holmes e il massacro dei Crosby, ovvero il caso della soluzione sanguinaria

Prologo

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

In questa collana

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Il libro

Un’oscura rete di inganni e depistaggi...

Ispirato dal dottor Hans Gross di Vienna, Holmes ricostruisce la scena del crimine sotto lo sguardo perplesso del dottor Watson.

Un’altra storia citata da Watson nel canone, ma mai scritta da lui. La famiglia del noto banchiere Crosby viene brutalmente assassinata e Scotland Yard è a un’impasse. Holmes è convocato da Lestrade e scopre che intorno al turpe massacro qualcuno ha steso un’oscura rete di inganni e depistaggi.

L'autore

Gary Lovisi è stato nominato agli Edgar Mystery Writers of America nella categoria Miglior Racconto per il suo apocrifo sherlockiano The Adventure of The Missing Detective. È un cultore del Canone, collezionista e autore di vari articoli e racconti che hanno come tema le avventure del grande detective. Dirige la rivista Paperback Parade e ha recentemente curato l’antologia sherlockiana The Great Detective: His Further Adventures (Wildside Press). Il suo prossimo libro, The Secret Adventures of Sherlock Holmes, vol. 3 (Ramble House), raccoglierà quattro suoi apocrifi.

Dallo stesso autore

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Prologo

Forse il caso più raccapricciante di cui il mio amico, Sherlock Holmes, si è mai occupato, è stato quello del massacro della famiglia Crosby. Con sua somma irritazione, era stato interpellato solo quando ogni traccia era ormai svanita. Nonostante tutto, con la sua eccezionale analisi delle prove non solo ha risolto il crimine, ma ci ha condotto fino a uno dei più brutali e infidi assassini mai conosciuti dall’epoca di Jack lo squartatore, mettendo addirittura la sua carriera e quella di Lestrade in grave pericolo.

Capitolo 1

Quel freddo giorno d’inverno del 1894, l’ispettore Lestrade di Scotland Yard era già nell’abitazione dei Crosby a Marleybone in attesa del nostro arrivo. Gli agenti avevano interdetto l’area al pubblico, in quanto gli omicidi avevano attirato l’attenzione di molti curiosi. La stampa popolare non aveva esitato a trasformare in un delirio collettivo l’interesse morboso e di cattivo gusto che si era diffuso tra una certa parte di pubblico.

– Meno male che siete venuti, signor Holmes e dottore – disse Lestrade, stringendoci la mano. – Lieto che siate riusciti ad arrivare con così poco preavviso.

– Lasci stare, Lestrade – disse acido Holmes. Al mio amico bruciava ancora di non essere stato chiamato a partecipare all’indagine fin dall’inizio. Notai però una scintilla nel suo sguardo ora che stava finalmente per mettersi al lavoro. – Dunque, cosa avete per noi?

– Una storia raccapricciante questa volta, purtroppo – disse Lestrade, facendoci strada all’interno della casa. – Avete letto i giornali, vero?

Annuii. Era dal ’88, dai tempi di Jack lo squartatore, che i londinesi non provavano così tanto orrore o interesse per un crimine. Negli ultimi tempi il caso della famiglia Crosby aveva dominato la stampa e tutta Londra non faceva che parlare delle brutali uccisioni. Si trattava di un caso agghiacciante: un noto banchiere e uomo d’affari aveva barbaramente assassinato l’intera famiglia. Il fatto che un tale delitto potesse essere avvenuto in seno all’alta società aveva scosso le fondamenta dell’Impero.

Il crimine si era consumato la notte di domenica. Maria Crosby era stata selvaggiamente accoltellata e i suoi due bambini soffocati dal marito, Alexander Crosby. Dopo il massacro l’uomo era fuggito, rendendosi irreperibile. La polizia lo stava attivamente ricercando. I corpi erano stati scoperti l’indomani mattina presto dalla governante, Josephina. Fino a quel momento, nonostante una serrata battuta di ricerche, la polizia metropolitana non era riuscita ad acciuffare lo sciagurato che si era ben nascosto o che forse, come molti dicevano, aveva già lasciato il paese diretto in America, Canada o addirittura Australia.

– I giornali dicono che si è trattato di un delitto passionale, Holmes, che Crosby era geloso delle attenzioni che la moglie riceveva dagli altri uomini. In preda a un raptus di rabbia incontrollata, l’ha uccisa. Lei era più giovane di lui, e anche molto bella. Pare fosse una spagnola dal sangue caliente, come si dice di quel popolo.

Holmes sorrise bonariamente. – Argentina – corresse.

– D’accordo, argentina. Allora che cosa ne pensa? – chiesi.

– Non ne penso nulla. Assolutamente nulla, Watson – rispose Holmes, con mio grande disappunto. Speravo che non tornasse a fare il difficile. A volte, riusciva davvero a mettere a dura prova la pazienza delle persone.

– Dunque, Lestrade, non avete ancora catturato Crosby – disse Holmes all’ispettore, con una punta di sarcasmo.

Lestrade si fermò un istante, guardò attentamente il mio amico e disse: – Be’, no, non ancora. In realtà, non abbiamo il minimo indizio su dove si nasconda. Questo è il motivo per cui i miei superiori di Scotland Yard mi hanno permesso, sia pure con ritrosia, di convocarla, signor Holmes. Fin dal principio hanno voluto evitare distrazioni.

Holmes restò in silenzio ma io non potei fare a meno di commentare quell’affermazione.

–