Sherlock Holmes e un caso di “giuri-imprudenza”

Di Robert Perret

Giallo - racconto lungo (29 pagine) - La sparizione di due teste, un delitto efferato e una giovane innocente in prigione.

Un’insolita richiesta di aiuto da parte dell’investigatore Shea vede Sherlock Holmes nelle vesti dell’investigatore Baker negli Stati Uniti alle prese con la sparizione di due teste, un delitto efferato e una giovane innocente in prigione, condannata a morte secondo la legge americana. Riuscirà il Grande Investigatore privato a svelare la verità prima che la giovane Lisa Billings venga giustiziata?

Robert Perret è uno scrittore e bibliotecario che vive sulle dolci colline del Palouse nell'Idaho settentrionale. Ha scritto molti racconti sul Grande Detective, alcuni dei quali possono essere trovati nella raccolta Dead Ringers: Sherlock Holmes Stories della MX Publishing. È membro della John H. Watson Society, della The Sound of the Baskervilles, e della Doyle's Rotary Coffin.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 13 feb 2024
• ISBN: 9788825427677

Anteprima del libro

Sherlockiana

A cura di Luigi Pachì

Delos Digital

Robert Perret

Sherlock Holmes e un caso di giuri-imprudenza

RACCONTO LUNGO

Traduzione di Anna Astarita - La traduzione è stata realizzata in collaborazione con il Master di II Livello in Traduzione Specializzata - Sapienza - Università di Roma

ISBN 9788825427677

© 2019 by Robert Perret

Titolo originale: A Case of Juris Imprudence

Edizione ebook © 2024 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Traduzione di Anna Astarita - La traduzione è stata realizzata in collaborazione con il Master di II Livello in Traduzione Specializzata - Sapienza - Università di Roma

Copertina di Dante Primoverso

Collana a cura di Luigi Pachì

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Indice

Copertina

Il libro

L’autore

Sherlock Holmes e un caso di giuri-imprudenza

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Il libro

La sparizione di due teste, un delitto efferato e una giovane innocente in prigione.

Un’insolita richiesta di aiuto da parte dell’investigatore Shea vede Sherlock Holmes nelle vesti dell’investigatore Baker negli Stati Uniti alle prese con la sparizione di due teste, un delitto efferato e una giovane innocente in prigione, condannata a morte secondo la legge americana. Riuscirà il Grande Investigatore privato a svelare la verità prima che la giovane Lisa Billings venga giustiziata?

L’autore

Robert Perret è uno scrittore e bibliotecario che vive sulle dolci colline del Palouse nell'Idaho settentrionale. Ha scritto molti racconti sul Grande Detective, alcuni dei quali possono essere trovati nella raccolta Dead Ringers: Sherlock Holmes Stories della MX Publishing. È membro della John H. Watson Society, della The Sound of the Baskervilles, e della Doyle's Rotary Coffin.

Dallo stesso autore

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Holmes era seduto vicino alla finestra a osservare quell’insolita strada americana, ampia e piana, che si prolungava a perdita d’occhio. Era così diversa dalla sua amata Londra, con i suoi vicoli oscuri e passaggi tortuosi, avvolta dalla nebbia e dal mistero. Aveva perso quel posto per lui così familiare. Holmes aveva compiuto, per una giusta causa, il penultimo sacrificio e aveva rinunciato a ogni aspetto della sua vita oltre che alla sua esistenza animale. Quel fatidico giorno, Londra aveva perso Sherlock Holmes oltre il confine delle cascate Reichenbach, ma lui credeva piuttosto che fosse vero il contrario. Un timido bussare alla porta interruppe la sua meditazione e gli sfuggì dalle labbra un sospiro, che il fumo della sigaretta, si portò via. Paventò d’essere tradito da una pipa, fatta con una di quelle orrende pannocchie predilette giù al Sud. Lì, il tabacco era fresco e in gran quantità ma troppo dolce. Aprì la porta e vide un uomo in abito scuro che stava torcendo il cappello, quasi in segno di contrizione.

– Il signor Baker, devo presumere?

– Detective Shea, suppongo. – Holmes fece all’uomo il gesto di entrare.

– Può chiamarmi Gus – Shea porse la mano.

Holmes invece di stringerla, la prese energicamente e portò l’uomo in fondo alla stanza e lo depositò davanti a una sedia. Poi chiuse la porta e tornò al suo posto, accanto alla finestra. Holmes sapeva che stando seduto in quella posizione sarebbe stato oscurato dalla luce esterna mentre il suo visitatore sarebbe stato completamente illuminato affinché ogni suo minuscolo tic saltasse all’occhio. Infine, Shea si sedette.

– Sono davvero felice di conoscerla, signor Baker. Il detective Hargrave a New York ha parlato molto bene di lei. È irregolare per la polizia consultare investigatori privati, capisce?

– Ho molta familiarità con le cose irregolari. Su cosa, esattamente, vorrebbe consultarmi?

– Suppongo che lei abbia letto i giornali e che sia a conoscenza della storia di Lisa Billings?

– La giovane donna che ha ucciso i suoi genitori con un’ascia? Brutta storia, ma conclusa, o almeno così pensavo.

– È in attesa dell’esecuzione e sono io che ho condotto l’indagine che ha portato alla sua condanna.

– Congratulazioni, sono sicuro che ha giovato alla sua carriera. Non riesco a capire il motivo di questo incontro.

– È solo che, beh, la cosa non mi convince. Ho questo peso sullo stomaco che mi tormenta, una cosa tremenda, durante la quiete della notte. Credo sia innocente, signor Baker.

– Quali prove la portano a crederlo?

– Niente di tutto questo, ad essere sincero. Il suo caso è uno dei migliori che abbia mai visto. Il movente ce l’ha, dato che il padre ha sostituito così rapidamente la madre defunta con una matrigna che spesso litigava con lei e il patrimonio della famiglia è stata prosciugato da tutte quelle relazioni. Il fatto che sia stata colta in flagrante mentre distruggeva le prove e bruciava i vestiti nella fornace, credo come tutti, che sia incriminante. La mancanza di un alibi, lo strano comportamento, le incoerenze negli interrogatori: tutto quadra.

– Ciononostante, è preoccupato?

– Terribilmente, signor Baker.

– Non è affatto facile condannare a morte una persona, ancora di più se si tratta di una bella ragazza. I suoi dubbi sono del tutto naturali, anche lodevoli, ma conosco bene questo caso,