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L'odalisca bionda
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E-book380 pagine5 ore

L'odalisca bionda

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Info su questo ebook

Conosciuta per caso nella sua Venezia, Walter si sente legato alla donna da una promessa, sperata prima e cercata poi, l'Odalisca bionda potrebbe rappresentare l'inizio di una nuova vita. Walter, affiancato dal suo avventuroso cugino Tony, affronta il clima e le insidie del deserto Arabo, con un'unico scopo, trovare la sua anima gemella
LinguaItaliano
Data di uscita28 dic 2017
ISBN9788827803301
L'odalisca bionda

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    Anteprima del libro

    L'odalisca bionda - Sergio Galletta

    2013

    Capitolo I

    - Arrivo in Medio-Oriente -

    Appena sbarcati dall'aereo della compagnia di bandiera Israeliana, i due si avviarono al ritiro bagagli e li, trovarono ad attenderli Benjamin Begin, un amico di Tony, il quale li accolse con un grande abbraccio, una volta terminate le presentazioni, Walter infatti lo conosceva solo di nome grazie ai racconti del cugino, prese a tempestare il suo vecchio compagno d'armi di domande.

    La curiosità lo stava martoriando, e sperava di avere almeno un riassunto, su come Tony avesse trascorso quegli anni, non si vedevano da quando entrambi, avevano lasciato la Legione Straniera, fino ad ora non vi era più stata occasione di incontro, presi dallo sforzo di reimpostare le loro vite, si erano trascurati a vicenda, ed i loro contatti, negli anni trascorsi, si erano limitati a qualche lettera e alcune telefonate molto brevi, giusto per far capire, l'uno all'altro di essere ancora vivi.

    Le dimostrazioni di affetto che si scambiavano i due, non erano dei semplici convenevoli, anzi era alquanto evidente, quanto fossero legati da amicizia profonda, d'altronde tutte le peripezie, quelle dure prove di sopravvivenza, che avevano dovuto affrontare ai tempi della Legione, unite alle privazioni, condivise nel passato, avevano cementato il legame tra i due camerati, la ferrea disciplina della Legione plasma il carattere ed il corpo dei suoi soldati, quante volte poi, avevano dovuto coprirsi a vicenda nel corso di quei sei lunghi anni.

    Tanto durava infatti il periodo di arruolamento, e tutte quelle battaglie, i pericoli affrontati assieme, la lotta per la sopravvivenza in un ambiente così ostile come il deserto, lontano da ogni affetto familiare, tutto questo, aveva fatto si che si creasse fra i due uno stretto legame, che andava oltre la semplice amicizia, fino a divenire qualcosa di così importante da risultare inattaccabile dal tempo, erano l'uno la famiglia dell'altro, l'unico anello che li teneva legati alla vita civile, l'unica speranza di tornare alla normalità, una volta congedati.

    Walter informò l'amico israeliano, sulle loro immediate intenzioni, si sarebbero trattenuti a Tel Aviv qualche giorno, lui e Tony avrebbero avuto perciò, abbastanza tempo da dedicare alle rievocazioni, avrebbero potuto raccontarsi ogni cosa con calma, tutto ciò che avevano fatto nel corso degli anni precedenti, sin nei minimi dettagli, quello che dovevano fare ora era ritirare i bagagli ed avviarsi verso il loro Hotel.

    Era necessario che si fermassero qualche giorno in città, dovevano procurarsi tutto il materiale che sarebbe servito loro, per poter iniziare la loro impresa, inoltre servivano apparecchiature militari, di non facile reperibilità, oltre naturalmente alle armi, che non avevano potuto portare con loro in volo, ma alle quali non volevano assolutamente rinunciare, anche se sapevano entrambi che avrebbero avuto qualche difficoltà.

    D'altronde non avevano potuto informare prima, di tutte le loro necessità, il loro ormai comune amico, Benjamin sapeva solo quello che gli avevano potuto comunicare telefonicamente, il resto sarebbe stato meglio riferirglielo a voce, una volta che fossero arrivati in Israele, infatti non è che uno possa entrare tranquillamente in un'armeria ed acquistare delle mitragliette, loro poi cercavano delle pistole particolari, fortunatamente i soldi non mancavano ed entrambi , sia Walter che Tony, volevano il meglio di quello che poteva offrire il mercato clandestino del Medio-Oriente.

    Al contrario di Tony, il suo amico Israeliano era un tipo di statura media, intorno al metro e settantacinque, dal fisico piuttosto tarchiato anzi proprio massiccio, i tratti marcati del volto rendevano lo sguardo duro, quegli occhi chiari, sulla carnagione olivastra, sembrava ti studiassero fin dentro i più profondi recessi dell'animo, piccole cicatrici sparse qua e la, non erano altro che i segni lasciati da anni di lotte e di guerriglia, combattute per la Legione, nelle varie regioni Africane.

    Sempre basandosi sui racconti del cugino, Walter sapeva che una volta ritornato a casa, Benjamin aveva continuato ad infiltrarsi, oltre le linee di confine in Medio-Oriente, nel ruolo di agente ombra, per il Mossad, il servizio segreto del suo paese, adesso però aveva passato la sessantina, e con il beneplacito dei Servizi segreti e del Governo Israeliano, si era ritirato da ogni attività, ma da buon combattente quale era sempre stato, continuava ad allenarsi ed a mantenersi in forma, oltre che a frequentare gli ambienti vicini al Mossad, il mantenere attivi i suoi agganci politici poteva sempre tornare utile.

    Nel corso degli anni, di militanza nei Servizi Segreti del suo paese, si era creato un curriculum di tutto rispetto, ricco di innumerevoli missioni, il più delle volte portate a buon fine, ma soprattutto sopravvivendo alle più pericolose, grazie anche al suo particolare addestramento, si era meritato il rispetto e la più alta considerazione dei suoi superiori, aveva molti amici fra gli agenti ancora in attività e, parecchi di loro lo avevano affiancato in missioni importanti, senza considerare poi che, nel corso degli ultimi anni, aveva addestrato diversi giovani, il suo aiuto si sarebbe rivelato certamente prezioso, soprattutto nella preparazione della missione, che attendeva Walter e Tony.

    Tornando ai due ex-commilitoni, a dimostrazione del fatto che, anche dalle vicende considerare violente o peggiori che dir si voglia, a volte si riesce ad ottenere qualcosa di positivo, bastava guardarli mentre si abbracciavano, con il passare dei minuti Walter li osservava e si rendeva conto, di quanto forte fosse il legame di amicizia, ma anche come fosse profondo il sentimento di rispetto reciproco .

    Evidentemente l'esperienza nella Legione era stato un toccasana per suo cugino, aveva contribuito a plasmarne il carattere, lui ricordava un Tony impulsivo ed esuberante nella sua gioventù, a volte poteva apparire anche un po' superficiale e menefreghista, mentre adesso sembrava proprio un altra persona, la Legione evidentemente, aveva saputo tirar fuori il meglio, da ognuno dei due.

    Dopo aver espletato le formalità doganali, in maniera piuttosto sbrigativa, grazie soprattutto all'aiuto del loro amico Benj, così lo chiamava amichevolmente Tony, questi li accompagnò all'Hotel, uno dei migliori della città, dove aveva riservato un paio di camere per loro, una volta registrati e sistemati nelle loro stanze, si dettero appuntamento per la sera a cena, nel corso della quale, con calma e tranquillità, avrebbero messo al corrente, il loro amico dei particolari della missione, poi magari avrebbero anche potuto pianificare le prime fasi operative, Benj disse loro che avrebbe approfittato dell'appuntamento per consegnare loro un dossier, contenente le mappe particolareggiate delle zone, che i due avrebbero dovuto attraversare, oltre ad una descrizione minuziosamente dettagliata del sito interessato dall'operazione ed in più una serie di preziose informazioni.

    Grazie alle sue vecchie conoscenze, Benjamin era riuscito a procurarsi un sacco di materiale utile, comprese alcune mappe satellitari aggiornate, ogni singola informazione era stata memorizzata sull'Hard-disk, di un palmare di ultima generazione, alimentato da un sistema di batterie ricaricabili ad energia solare, Walter fremeva dalla voglia di conoscere cosa li attendeva, avrebbe anche voluto rivolgergli un sacco di domande, prima fra tutte se avesse avuto qualche notizia su Ester, anche se lo considerava improbabile, visto il tipo di vita che la donna conduceva, rinchiusa in una prigione dorata l'harem dello Sceicco, ma seppe trattenersi e rimandò il tutto alla cena.

    Come convenuto qualche ora prima, i tre amici cenarono nel ristorante dell'albergo, nel corso della serata Tony e Benjamin rievocarono alcuni aneddoti, risalenti al periodo trascorso nella Legione, mentre Walter si limitava ad ascoltare, era sinceramente ammirato dal racconto di quelle che sembravano avventure tratte da un romanzo, più che dei fatti reali, ma chi li aveva vissuti era li e stava cenando assieme a lui.

    Terminato il pasto passarono al bar dell'hotel, li si sistemarono comodamente spaparanzati su dei freschi divani, foderati di un fine tessuto quindi, sorseggiando un brandy iniziarono spiegando a Benjamin i dettagli dell'operazione, il quale era già stato messo al corrente da Tony delle loro intenzioni, ma soltanto a grandi linee, senza poter scendere in particolari, più che altro Tony aveva riferito all'amico solo quello che gli sarebbe servito per permettergli di procurarsi quante più informazioni fosse possibile.

    Quando Tony lo chiamò da Ferrara per chiederne l'aiuto, Benjamin non esitò un solo istante, gli diede la propria piena e totale disponibilità infatti, non appena messo giù il telefono, aveva provveduto a chiamare certi suoi amici, che sapeva ancora lavorare negli uffici del Mossad, per attivarli affinché effettuassero le ricerche per suo conto.

    Ora Benjamin li stava appunto informando, con dati aggiornati sulla situazione della zona interessata dall'operazione, aveva raccolto mappe topografiche dettagliate, previsioni e statistiche meteo dell'altopiano, oltre naturalmente ad ogni tipo di indiscrezione sullo Sceicco e sulle le sue proprietà, praticamente li stava mettendo al corrente di tutto quello che era riuscito a sapere, grazie all'aiuto dei suoi ex compagni del Mossad, e non era poco, alla fine i due cugini conoscevano la zona come se ci fossero già stati un sacco di volte.

    Il problema non è tanto il come muoversi, nella zona di Ha'il disse Benjamin, rivolgendosi ad entrambi.

    Bene! E allora, qual'è? gli chiese Tony, precedendo di un soffio Walter.

    Una volta arrivati laggiù dovrete cavarvela da soli...

    "E allora....? chiese a sua volta Walter, incuriosito.

    Allora!? Il problema è come farvi arrivare sul posto, senza dare troppo nell'occhio, come sapete non è che sia una classica meta di turismo per gli occidentali!

    Lo sappiamo, cosa cacchio vuoi che vadano a fare degli Europei in mezzo al deserto?! gli rispose Tony, che proseguì

    Anche se ci vedono arrivare? Al massimo saranno incuriositi

    Almeno è quello che si spera, o no? disse Walter, rivolgendosi a Benjamin e guardando il cugino come per avere una conferma.

    Già!! Perché se quello che avete in mente vi riesce, secondo voi non lo collegheranno alla vostra apparizione in zona?

    Sicuramente lo faranno alla nostra sparizione, Benj ha ragione cugino Tony aveva capito quali fossero le perplessità del loro amico.

    E' vero, che scemo si rimproverò Walter colpendo la sua fronte con la mano, in un gesto di disappunto e aggiunse:

    Una volta partiti per il ritorno non importerebbe poi molto, ma all'inizio avremmo addosso gli occhi di tutti, il che ci renderebbe difficoltoso muoversi liberamente

    Dobbiamo farvi arrivare sul posto in modo che sembri una cosa naturale! Inusuale forse, ma del tutto normale preciso Benjamin.

    Ragazzi un problema alla volta, altrimenti ci incasiniamo prima ancora di iniziare e basta esclamò Walter.

    Intanto pensiamo a come arrivarci,.... sul posto disse Tony guardando verso Benjamin, per cercare di capire se l'amico avesse già una qualche idea in mente, ma questi prosegui nelle sue considerazioni.

    In aereo è escluso, non potreste portare armi con voi

    Chissà! Forse nemmeno c'è un' aeroporto!!! Al massimo avranno una pista privata per l'Sceicco fu il commento di Walter

    Abbiamo troppo materiale da trasportare! E c'è sempre il problema delle armi aggiunse Tony

    Dobbiamo arrivarci per forza in auto, ma deve essere nostra non a noleggio, ...e preparata bene disse Walter che stava già ideando un piano mentalmente.

    Un fuoristrada, una jeep sarebbe l'ideale, o almeno qualcosa di simile sentendo che anche Benjamin si stava allineando alla sua idea, Walter proseguì. Ci sarà utile anche per il ritorno, dato che non potremo usare le strade normali, anche perché non credo che una volta in fuga, ci lasceranno attraversare il paese indisturbati.

    I due cugini ascoltavano, con la massima attenzione, tutto quello che il loro amico gli stava suggerendo, entrambi sapevano, sin dall'inizio, che non sarebbe stata una cosa facile da attuare, proprio per quello avevano posticipato la scelta del modus operandi, a quando sarebbero stati in compagnia dell'amico Israeliano, chi meglio di lui, poteva suggerire la tattica giusta, quindi lasciarono che continuasse nell'elencare i pro ed i contro di ogni scelta, analizzando così ogni alternativa che potesse venire loro in mente.

    Questo non era certo un momento facile, per attraversare i territori del Medio-Oriente, lo sapevano tutti e tre, con quei venti di ribellione che tiravano, dapprima l'Egitto, sull'orlo di una guerra civile, adesso la Siria, dove i ribelli antigovernativi erano più attivi che mai, il Governo-Regime in difficoltà stava ricorrendo persino alla guerra chimica, in barba alle Convenzioni Internazionali, comunque guardassero le cose, non c'era la certezza assoluta ne di riuscire nel loro intento, ne tanto meno di uscire del tutto indenni dal tentativo.

    Aggiungiamoci anche la minaccia costante degli integralisti mussulmani e completiamo il panorama, non certo confortante, la povertà alimentava il malcontento e la voglia di libertà, rappresentando una miccia costantemente accesa, in tutta la regione Medio-Orientale, senza contare i continui raid dei vari pseudo-movimenti di guerriglieri, o delle bande di beduini, ai confini fra i vari stati, costantemente impegnati nel rapire tecnici o sprovveduti turisti occidentali, per pretenderne poi il riscatto dai rispettivi governi, finanziando così le loro assurde guerre di religione.

    E passare dalla Giordania? chiese Walter rompendo il silenzio che si era venuto a creare nella stanza.

    Vero cugino, ad esempio da Elat ad Aqaba ci sono pochissimi chilometri, in un attimo siamo in Giordania, da li poi ce ne sono anche meno per entrare in Arabia Saudita esclamo entusiasticamente Tony, rivolgendosi a Walter e con un cenno di assenso Benjamin aggiunse:

    Già! Potrebbe essere un idea!! Però solo se passaste solo voi due in macchina portando delle attrezzature fotografiche, con le opportune credenziali è chiaro, che comunque no sarebbero un problema.

    Il difficile sarebbe passare avendo a bordo delle armi, per di più di chiara provenienza israeliana anche se l'idea era sua Walter manifestava un certo scetticismo e lo espresse, ma Tony si rivolse all'amico Israeliano chiedendogli Benj! Non conosci nessuno in zona?

    Si! Certo, per entrare in Giordania! Ma è il confine Giordano-Arabo che mi preoccupa, è sempre attentamente sorvegliato disse il loro amico aggiungendo Anche se i due paesi sono oramai quasi amici, o perlomeno si tollerano a vicenda

    Già! intervenne Walter Non sarebbe uno scherzo comunque, figuriamoci poi entrare in territorio Arabo

    Inoltre una volta in Arabia, se predoni o ribelli vari vi fermassero e trovassero il materiale, per non parlare delle armi, non si limiterebbero a prendervi i viveri, potreste considerarvi già morti Benjamin stava cercando di esporre tutti i pericoli che potrebbero incontrare nel corso della loro incursione.

    Potremmo andare con la jeep e parte dell'attrezzatura fino a Elat disse Tony, guardando Walter e Benjamin, quasi ad avere l'approvazione di quel piano estemporaneo, che stava partorendo nella sua mente, ma suo cugino lo interruppe E una volta ad Elat? Rimane sempre il problema delle armi e dell'attrezzatura militare?, Tony gli fece un gesto come per dire di stare calmo e riprese ad esporre la sua idea.

    Fammi finire cugino, una volta caricato il resto delle provviste, attraversare il confine per Aqaba, visto che sono solo pochi chilometri dovrebbe essere uno scherzo, da li potremo entrare facilmente in Arabia, quindi potremmo proseguire per Haql, dove troveremo strade agevoli da percorrere abbastanza velocemente, per arrivare ad Ha'il, se non ci sono problemi, impiegheremo un paio di giorni al massimo! Che ne dite? Si può fare?.

    Rimaneva ancora in ballo il problema delle armi e Benjamin glielo fece notare Sicuro...si può fare, ma come ha detto Walter e le armi..? completamente assorto nei suoi pensieri, Tony non rispose era evidente che stava rimuginando qualcosa, quindi gli rivolse una precisa domanda:

    Benj puoi fare in modo che qualcuno dei tuoi, ci raggiunga in un punto lungo la costa durante il tragitto da Aqaba ad Haql, per consegnarci il materiale e le armi che ci occorrono? l'Israeliano, che aveva intuito il piano, rispose prontamente all'amico.

    Non sarà certo un problema! Voi ditemi solo dove e quando, vi faccio recapitare anche un carro armato!

    Tony si sedette sulla poltrona, era visibilmente soddisfatto della risposta del suo amico e continuò:

    Allora credo che il piano sia pronto, e tutto sommato anche abbastanza semplice annuendo Walter imitò il cugino e si

    sedette, aveva capito anche lui cosa aveva in mente Tony, si limitò ad aggiungere:

    Rimangono da mettere a punto i dettagli, ma abbiamo ancora qualche giorno di tempo per farlo! Si, io direi che così possiamo farcela!

    Mentre pronunciava queste parole, Walter osservava interrogativamente gli altri due che annuirono all'unisono, dopo di che tutti e tre si concentrarono su questa soluzione, continuando a sviluppare i particolari dell'idea di Tony.

    Alla fine il piano prevedeva che, una volta entrati in territorio Arabo, come suggerito da Tony, bisognava raggiungere Ha'il velocemente, passando da un paio di città, prescelte per eventuali tappe intermedie, iniziando da Haql, che era stata scelta come cittadina di partenza.

    Avrebbero proseguito poi verso sud, fino alla successiva tappa, per arrivare quindi alla meta da sud-ovest, aggirando in questo modo il deserto e l'altopiano, che si trovavano alle spalle della città, avrebbero agito e si sarebbero comportati come degli scienziati, studiosi della fauna e flora del deserto, Walter annoverava fra le sue passioni lo studio delle scienze naturali, quindi sarebbe parso più che credibile, senza contare che avrebbero avuto con loro, macchine fotografiche, taccuini e libri vari, un paio di palmari, tende da campo e attrezzature adeguate, insomma tutto l'occorrente per una spedizione scientifica, rivolgendosi a Benjamin, Walter gli chiese:

    Puoi procurarci delle credenziali abbastanza credibili, di qualche istituto internazionale di scienza, Benj? Vi trasformerò in studiosi francesi, visto che ve la cavate bene con quella lingua tutti e due!.

    Sarà comunque bene preparare con cura la jeep, un nascondiglio per le armi e per i visori notturni sarebbe l'ideale! esclamò Tony, che già non stava nella pelle pregustando il sapore dell'avventura.

    Ho le persone adatte per questo disse Benjamin Non vorrei che qualcuno si domandasse cosa se ne fanno degli studiosi di mitra e pistole.

    Un paio di fucili possono anche rimanere in vista, in fin dei conti dobbiamo attraversare un territorio che potrebbe essere ostile! intervenne Walter, prudente come sempre.

    Questo va bene per quello che riguarda l'andata, ma per il ritorno? chiese Tony Dovremo giocoforza attraversare il territorio Giordano, e non scordiamoci di Ester, potremmo averla con noi!

    Già!! Lei non avrebbe documenti se non i suoi, non sappiamo nemmeno se conservi ancora quelli Olandesi, e comunque non sapremmo spiegare la sua presenza disse Benjamin ma Walter lo interruppe

    Non è detto che dobbiamo per forza tornare in Giordania Cos'hai in mente cugino?! chiese Tony

    Se dobbiamo evitare che scoprano dove siamo diretti, ci conviene rimanere in Arabia, più tardi vi spiegherò a cosa ho pensato rispose Walter che stava già elaborando una sua idea

    Sono proprio curioso di scoprire cosa ti passa per la testa esclamò Benjamin, mentre Tony interveniva ancora.

    Ammesso che tutto vada bene a Ha'il.... Walter lo squadrò dalla testa ai piedi mentre, con un attimo di disappunto, esclamava:

    Deve andare bene Tony, o sarà l'ultima cosa che farò!!! Correggo che faremo! la replica di Tony non si fece attendere:

    In fin dei conti, dovremo solo sfuggire alle guardie dello Sceicco, superare un deserto, ….... ma soprattutto, sei sicuro che Ester si ricordi di te Walter?!

    Tony, lo so che sembra assurdo e a volte me lo domando anch'io ma....

    No Walter è proprio da pazzi.... credimi, ma noi non siamo tanto normali, è vero?!

    Non importa cugino, le ho promesso che se avessi potuto l'avrei aiutata e lo farò, o perlomeno ci proverò davvero!

    Ogni promessa è debito disse con fare scherzoso Tony e Walter di rimando riaffermò la sua determinazione

    Lo sai che manterrò la mia parola, costi quel che costi!

    Era davvero una questione troppo importante per Walter, che ancora non sapeva quale fosse, o se addirittura esistesse, il sentimento che provava per Ester, tanto meno sapeva se la donna provasse qualche cosa per lui, ma le aveva dato la sua parola e non scherzava, tanto bastava ad impegnarlo, la sua vita era cambiata in meglio di colpo, anche lui era cambiato nell'intimo più profondo, non si sentiva più timido ed impacciato, non era più titubante nelle decisioni, voleva vivere il resto della sua vita, come aveva sempre sognato, ora poteva e aveva deciso che niente lo avrebbe più condizionato.

    Benjamin aveva assistito, senza intervenire allo scambio di battute dei due cugini, ma rivolgendosi a loro disse: Ragazzi miei, lasciate che ve lo dica, siete dei folli, imbarcarvi in un'avventura del genere, senza neanche sapere se ne vale la pena, solo per mantenere una promessa, siete proprio dei pazzi ma vi ammiro e parola mia, faro quanto posso per aiutarvi!

    Il commento di Benjamin però non rispecchiava il suo pensiero, era chiaro da come li guardava, che al loro posto avrebbe agito allo stesso modo, ma poi quasi a voler sciogliere la tensione, abbozzando un sorrisetto ironico aggiunse:

    Tony che tu fossi un po' folle lo sapevo, ma sembra che questo valga anche per tuo cugino

    Deve essere qualcosa di ereditario Benj! fu la pronta risposta di Tony, ma Walter intervenne

    No Benjamin non è pazzia! Non credo che tu parli sul serio, se conosci mio cugino come dici, dovresti sapere quanto sia importante per noi, il rispetto della parola data....e....

    Dai Walter non prendertela si scherzava! disse Benjamin accompagnando la frase con una sonora risata, Tony che nel frattempo si era avvicinato al cugino aggiunse Comunque sia non fasciamoci la testa prima del tempo!

    Giusto ragazzi disse Benjamin vediamo invece cosa fare per superarle, queste difficoltà, ci sarà sicuramente un modo sicuro per arrivare ad Ha'il!

    E possibilmente anche di tornare indietro ad Haifa.....incolumi.....!! stavolta la risata, che stemperava la tensione del momento fu quella di Walter a cui replicò Benjamin dicendo Assieme alla tua Ester, giusto?

    Giusto!! rispose Tony Sempre se lo vuole naturalmente, ma da quello che mi hai raccontato di lei, credo veramente che ti stia aspettando

    "Vedremo cugino, vedremo... non voglio ancora pensarci per il momento!! ribattè Walter mettendo così fine allo scambio di battute.

    A questo punto Benjamin avrebbe dovuto estrarre dalla sua 24 ore, tutta la documentazione che aveva con se, per consegnarla a Walter e Tony, ma non voleva farlo li nel bar dell'albergo, propose quindi ai due di salire in una delle loro stanze, sarebbero stati lontano da occhi e orecchie indiscrete, la prudenza non era mai troppa, Benjamin si rivolse quindi ai cugini dicendo loro:

    Andiamo su da voi devo dettagliarvi con le informazioni che ho avuto sul conto dello Sceicco, oltre a dirvi tutto quello che sono riuscito a scoprire, sulla zona di Ha'il e sul territorio che dovrete attraversare

    Scusa Benjamin! Walter lo interruppe, porgendogli un foglio che aveva estratto dalla tasca dei pantaloni Nel frattempo tieni questa lista, ho elencato qui tutto il materiale che ci occorre

    Benjamin allungò una mano e afferrò la lista aggiungendo Ok, dai qua, la controllerò con calma più tardi ma Tony, che nel frattempo era rimasto a guardare, si rivolse all'amico Poi ci dirai se pensi di riuscire a procurarci il tutto in breve tempo, Benjamin allora diede una rapida scorsa e tranquillizzò i due cugini

    Sarò di più preciso domani dopo averla letta, ma penso che non ci saranno problemi, Walter gli si avvicinò e poggiandogli una mano sulla spalla aggiunse, con un tono complice Sappi che i soldi fortunatamente non sono un problema.

    Benjamin guardò prima Walter e poi Tony, annuendo con il capo e rispose Non preoccuparti Walter, vedrò di fare tutto il possibile

    La cosa importante e che tutto il materiale sia controllato ed efficiente, non badare a spese disse ancora Tony mentre Walter gli faceva eco Non vogliamo correre rischi inutili, solo per risparmiare qualche euro

    Ancora una volta Benjamin tranquillizzo i due dicendo loro Conosco diversi trafficanti, contrabbandieri, insomma gente che non può dirmi di no se chiedo loro qualche favore! Ma ora andiamo di sopra e vediamo di analizzare bene la situazione!

    Arrivati al piano superiore, entrarono nella stanza di Walter e, senza perdere un attimo di tempo, dispiegarono sul tavolo le mappe che Benjamin aveva tirato fuori dalla valigetta, erano carte estremamente dettagliate della zona dell'Arabia Saudita che li interessava, cioè tutta la provincia di Ha'il e il relativo altopiano del Najd, a questo punto le domande di Walter si fecero più specifiche ed incalzanti.

    Iniziò con tutta una serie di richieste sulle caratteristiche del territorio, chiese notizie sul palazzo dello Sceicco, sulla disposizione delle guardie, e avrebbe continuato ancora, ma Tony lo fermò chiedendogli di stare calmo e, attendere l'esposizione che il loro amico avrebbe fatto a breve, quasi sicuramente avrebbero avuto tutte le risposte agli interrogativi posti, oltre a quelli che sarebbero sopravvenuti, inutile farsi prendere dall'ansia proprio adesso.

    Bene! Allora esaminiamo prima le cose che sappiamo esordì Benjamin Il palazzo dello Sceicco si trova appena fuori della città, sono circa quindici minuti di macchina dal centro abitato, addossato alle prime formazioni rocciose dell'altopiano

    Praticamente un piccolo fortino!? chiese stupito Tony,

    In effetti è proprio una fortezza, nemmeno tanto piccola direi, con un muro di cinta tutto intorno alto quasi quattro metri, c'è un' unico ingresso, orientato a sud-est, sempre sorvegliato, almeno un paio di guardie, giorno e notte! continuò l'israeliano, mentre Walter non potè fare a meno di esclamare

    Bene.....un po' più impegnativo del previsto direi.....cazzo!!! Ma almeno c'è un punto debole?? anche Tony volle dire la sua

    E' vero Benj dacci almeno una possibilità, non vogliamo rinunciare prima ancora di tentare qualcosa!!

    Tranquilli ragazzi disse Benjamin continuando la sua esposizione C'è un unico punto, diciamo debole, lungo il perimetro delle mura e anche abbastanza accessibile, se vogliamo, si trova sul lato nord del complesso residenziale!!

    Con un sospiro di sollievo Walter intervenne Meno male!... Ma continua ti prego...

    E' un punto delle mura, sovrastato da uno sperone di roccia, che si protende dall'altopiano verso il Palazzo, arriva fin quasi sopra il muro, ma non è possibile calarsi dall'alto senza essere visti.... continuò Benjamin, Walter esclamò E allora!? ancora una volta espresse tutta l'ansia che tratteneva a stento dentro di se con quella domanda, ma l'amico Israeliano si limitò a sorridere e disse:

    Allora, offre comunque una certa protezione, infatti alla base crea una specie di canalone, non molto largo, che si incunea fra il muro e la roccia retrostante, lo sperone di roccia inoltre vi permetterà di osservare dall'alto, tutto quello che succede all'interno del grande giardino, restando comunque attenti a non farsi scoprire!

    Non preoccuparti saremo dei camaleonti ... disse Walter abbozzando una risatina, ma Tony aveva qualcosa da chiedere e si rivolse a Benjamin, che nel frattempo aveva estratto dalla cartellina, una foto satellitare del Palazzo e del terreno circostante.

    Hai parlato di sorveglianza ventiquattro su ventiquattro all'ingresso!? Malungo il perimetro esterno o vicino alle mura non c'è nessuno, che so, una specie di ronda...?

    Si chiaro che c'è, ma tieni presente che sono a casa loro, nel loro paese e con un deserto tutto intorno, la sorveglianza lungo le mura è molto blanda, ogni tanto una delle guardie personali dello Sceicco fa un giro della proprietà, ma molto dipende dal momento in cui sceglierete di agire, di notte non credo che si preoccupino più di tanto!!

    E lei.... Ester, come faremo a sapere dove sarà? gli chiese a sua volta Walter

    Presumo assieme alle altre mogli e concubine dello Sceicco, e cioè nell'harem, ricordi? Quella costruzione bassa su di un unico piano, in fondo al giardino, subito dopo il laghetto e all'ombra dell'altopiano, ebbene si trova proprio vicino alla zona da cui dovreste introdurvi voi due disse Benjamin. Hai già un'idea di come agire?? gli chiese Walter

    Se guardate la documentazione vedrete che vi ho allegato alcune foto satellitari del palazzo, molto particolareggiate

    Eccole!! Le ho trovate esclamò Walter, che nel frattempo stava rovistando dentro la cartellina che Benjamin gli indicava, infatti questa conteneva una serie di foto e di ingrandimenti, tutto materiale fornitogli dai suoi amici del Mossad.

    Dopo vi spiego tutto con più calma continuò Benjamin Ma tenete comunque presente che dovrete adattare costantemente il vostro piano d'azione, in base alla situazione che troverete una volta sul posto

    Tony, che nel frattempo, stava già esaminando le foto, non poté fare a meno di esclamare Complimenti sono foto molto chiare, e anche recenti a quanto vedo!

    Mentre rispondeva all'amico, Benjamin non riuscì a trattenere un sorriso di compiacimento, Ci credo Tony, sono state fatte l'altro ieri, da un satellite militare americano, e sono molto dettagliate, vi potranno certamente servire, non credo che cambierà qualcosa nei prossimi giorni, piuttosto come pensate di muovervi una volta laggiù?

    Walter rispose con estrema sincerità al loro comune amico dicendogli:

    Dobbiamo pensarci Benjamin, non avevamo elementi per preparare un piano dettagliato!

    L'Israeliano aveva uno sguardo perplesso e rivolto ai suoi amici disse loro:

    Ragazzi miei, non occorre che vi ricordi che se vi prendono mentre entrate nel palazzo rischiate, come minimo, di perdere gli attributi maschili

    Tony passava per uno con la battuta pronta ed anche stavolta non si smenti:

    Così Walter potrà rimanere con la sua Ester come eunuco, ha ha ha!

    Vedo che non perdi mai il tuo spirito cugino..., vorrei ricordarti che saremo insieme, cosa pensi di raccontare a tua moglie dopo?

    Hai ragione Walter! Allora credo che sarà meglio non farci prendere, che ne pensi?

    Pienamente d'accordo con te, anzi direi che adesso abbiamo un motivo in più per farcela, ha ha ha

    Ottimo ragazzi, vedo che il buonumore non vi manca, meglio così!!! Ma torniamo al blitz, come pensate di agire

    Allora Benjamin rispose Walter ritornando serio Io direi che la cosa più importante, una volta arrivati sul posto, sia riuscire a contattare Ester ad ogni costo ed in qualunque modo possibile, dobbiamo prima conoscere le sue intenzioni

    E' vero cugino!! intervenne Tony Solo dopo potremo decidere cosa fare e come farlo, ma nel frattempo potremmo comunque preparare un piano dettagliato, dando per scontato il si di Ester e poi rivolgendosi a Benjamin gli disse:

    Ma parlaci un po' del Palazzo come ci si arriva? Vedo che c'è una strada, mi sembra anche sterrata, che congiunge la costruzione e la città

    "No Tony è da escludere assolutamente, neanche a pensarci di arrivare da li,

    il terreno è completamente scoperto, le guardie

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