Lezioni di scrittura creativa

Di Marco Bevilacqua

Oggi si fa un gran parlare di scrittura creativa. Ma di cosa si tratta? Anche considerando separatamente i termini, è difficile dare una risposta precisa alla questione. Ogni scrittura è inoltre, in un certo qual modo, creativa... con i tempi che corrono soprattutto quella della lista della spesa: una casalinga che si adoperi per compilare un elenco che le consenta di risparmiare, al giorno d’oggi ha forse bisogno di più creatività di quanta ne sia necessaria per scrivere un articolo di cronaca locale! Provocazione a parte, scrittura creativa non è altro che la traduzione dell’americano creative writing, con ciò però intendendosi una particolare disciplina di insegnamento, avente come oggetto e fine la scrittura di una storia di fantasia.
Oltre a questo suo dominio naturale, la scrittura creativa si sta facendo strada in campi fino a qualche tempo fa impensabili. Basti pensare al successo dello storytelling, applicato ai più svariati ambiti: impresa, politica, internet, pedagogia, etnografia, ecc...
In questo agile libretto Marco Bevilacqua, che insegna Scrittura Narrativa presso “Acca Academy – Accademia di Comics, Creatività ed Arti visive” (ex Scuola Internazionale di Comics) e conduce Laboratori di Scrittura e Lettura nelle scuole di ogni ordine e grado, espone con chiarezza l’utilità della scrittura creativa come materia d’insegnamento e i passi fondamentali per renderne agevole la fruizione agli allievi, nell’ambito sia scolastico sia extrascolastico.

• Lingua: Italiano
• Editore: Le Mezzelane Casa Editrice
• Data di uscita: 28 gen 2018
• ISBN: 9788833280424

Anteprima del libro

biografiche

Parte prima

La scrittura creativa

La scrittura creativa

Materia di insegnamento?

Oggi si fa un gran parlare di scrittura creativa.

La sua presenza è attestata in Italia in svariati ambiti: università, scuole pubbliche e private, enti e associazioni.

Forse per quel senso di debito culturale che alcuni avvertono nei confronti dell’America, dove cattedre di scrittura creativa esistono da svariati decenni, o forse perché le preferenze didattiche o hobbistiche degli italiani stanno realmente mutando.

Fatto sta che, se università e scuole iniziano, seppur timidamente, a inserire a scopi didattici lezioni di scrittura creativa nei loro curricula studiorum, all’interno di enti e associazioni questa materia ha scopi per lo più di intrattenimento e di stimolo culturale, a discapito della sistematicità dell’insegnamento.

Ma cos’è la scrittura creativa?

Anche considerando separatamente i termini, è difficile dare una risposta precisa alla questione. Ogni scrittura è inoltre, in un certo qual modo, creativa... con i tempi che corrono soprattutto quella della lista della spesa: una casalinga che si adoperi per compilare un elenco che le consenta di risparmiare, al giorno d’oggi ha forse bisogno di più creatività di quanta ne sia necessaria per scrivere un articolo di cronaca locale!

Provocazione a parte, scrittura creativa non è altro che la traduzione dell’americano creative writing, con ciò però intendendosi una particolare disciplina di insegnamento, avente come oggetto e fine la scrittura di una storia di fantasia.

Va da sé che, nella locuzione scrittura creativa, il termine creativa si intenda riferito all’ambito artistico-letterario, il che esclude tutte le scritture non-creative e prive di pretese artistico-letterarie, quali scritture saggistiche, giornalistiche, professionali, ecc… lista della spesa compresa.

Meno facile intuire, invece, che il termine scrittura non si intende limitato al puro atto di vergare parole su un foglio di carta o di battere i tasti del computer, ma che indica altresì tutta quella complessa serie di attività che vanno dall’invenzione dell’idea allo sviluppo della stessa passando per numerose tappe intermedie, per giungere al processo di revisione e all’individuazione delle case editrici potenzialmente adeguate al testo prodotto e al contatto con le stesse.

La scrittura creativa è, dunque, una disciplina che consta di varie sottodiscipline, inerenti ciascuna a un’attività o a un particolare aspetto delle attività indicate sopra.

La scrittura creativa serve davvero?

Come hanno fatto Leopardi o Manzoni a scrivere ciò che hanno scritto e a pubblicarlo senza frequentare una scuola di scrittura? si chiederà qualcuno. Oppure: È davvero necessario studiare per imparare a scrivere un romanzo? Non basta abbandonarsi all’istinto?

Beh, ci sono alcuni fuoriclasse per i quali bastano il talento personale e una buona preparazione letteraria. In linea di principio, è necessario però ricordare che, almeno per certi aspetti, riuscire a orientarsi per arrivare alla pubblicazione era un tempo più facile di oggi.

Questo per due motivi principali.

Oggi esistono moltissime case editrici e il mercato editoriale è decisamente più complicato che in passato. Questo significa che il bagaglio di conoscenze richieste a un autore è attualmente più stratificato e complesso.

Le condizioni di aumentato benessere e la diffusione capillare dei mezzi di comunicazione, libri compresi, hanno fatto sì che, rispetto al passato, molte più persone aspirino oggi a diventare autori o ad avere a che fare con la scrittura. La risposta a queste aspirazioni è stata l’invenzione delle scuole di scrittura.

Da quanto detto è quindi chiaro che l’acquisizione di corrette informazioni sul mestiere di scrivere sia oggi più necessaria che in passato, se si vuole seriamente tentare di veder trasformato il proprio testo in un libro e stare al passo con tempi in cui i saperi di base da acquisire, anche da parte di uno scrittore, crescono continuamente di numero.

Naturalmente, talento personale e solida formazione letteraria