Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

L'infermiere e il pazzo
L'infermiere e il pazzo
L'infermiere e il pazzo
E-book85 pagine1 ora

L'infermiere e il pazzo

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Il saggio conduce il lettore in maniera colloquiale ed informale, ma allo stesso tempo rigorosa, tra i meandri del rapporto "normale/pazzo". Da un lato il paziente, dall'altro l'infermiere; sullo sfondo il loro medesimo contesto sociale da cui entrambi vengono valutati. L'analisi della pazzia attraverso un'ottica sociale e multidisciplinare. Il saggio si presenta con una introduzione-saggio sulla pazzia di stampo antropologico, un'intervista ad infermiere specializzato con successivi commenti. Un danzare leggero tra discipline diverse per meglio gustare il forte sapore della pazzia nel paziente, ed il suo retrogusto agro-dolce nell'infermiere.
LinguaItaliano
Data di uscita2 feb 2018
ISBN9788827811399
L'infermiere e il pazzo

Leggi altro di Leonardo Massi

Correlato a L'infermiere e il pazzo

Ebook correlati

Psicologia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su L'infermiere e il pazzo

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    L'infermiere e il pazzo - Leonardo Massi

    Indice

    RINGRAZIAMENTI

    INTRODUZIONE

    INTERVISTA A GAUDIO

    INTERVISTE MANCATE

    APOLOGIA (NON RICHIESTA) DELL’INFERMIERE

    L’ALTRO POLO UMANO

    BIBLIOGRAFIA

    BIOGRAFIA DELL’AUTORE

    L’INFERMIERE E IL PAZZO

    LEONARDO MASSI

    Prima Edizione finite di stampare nel mese di Giugno 2013

    Titolo: L’infermiere e il pazzo

    Copyright © 2013 Leonardo Massi

    Design di copertina © 2013 Seneca Edizioni

    Immagine di copertina di Leonardo Massi

    Pagine del libro inclusa bibliografia: pp. 88

    ISBN:  9788827811399

    Youcanprint Self-Publishing

    Tricase (LE)

    Tutti i diritti sono riservati.  È vietata ogni riproduzione, anche parziale, su qualsiasi supporto.  Le richieste per l’utilizzo della presente opera o di parte di essa in un contesto che non sia la lettura privata devono essere inviate a:

    Seneca Edizioni ; Ufficio diritto d’autore ; Strada del Drosso, 22 ; 10135 Torino

    Telefono 011.32.73. 958  ;  Telefax 011.37.131.194

    (Prima Edizione) Stampata da Global Print, Gorgonzola (Milano), Italy

    Questa è la Seconda Edizione, ogni diritto è riservato all’autore (incluso l’immagine di copertina).

    All rights reserved.  No part of this book shall  be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording, or otherwise, without written permission from the author.  No patent liability is assumed with respect to the use of the information contained herein.  Although every precaution has been taken in the preparation of this book, the publisher and author assume no responsibility for errors or omissions.  Nor is any liability assumed for damages resulting from the use of the information contained herein

    Le richieste per l’utilizzo della presente opera o di parte di essa in un contest che non sia la lettura private, così come ogni altra domanda o richiesta, possono essere inviate all’autore medesimo al seguente indirizzo email:

    leonardomassi@ymail.com

    Warning and Disclaimer

    Every effort has been made to make this book as complete and as as accurate as possible, but no warranty or fitness is implied.  The information provided is on an as is basis.  The author and the publisher shall have neither liability nor responsibility to any person or entity with respect to any loss or damages arising from the information contained in this book.

    PRESENTAZIONE OPERA

    Il saggio conduce il lettore in maniera colloquiale ed informale, ma allo stesso tempo rigorosa, tra i meandri del rapporto normale/pazzo.  Da un lato il paziente, dall’altro l’infermiere; sullo sfondo il loro medesimo contesto sociale da cui entrambi vengono valutati.  L’analisi della pazzia attraverso un’ottica sociale e multidisciplinare.  Un danzare leggero tra discipline diverse per meglio gustare il forte sapore della pazzia nel paziente, ed il suo retrogusto agro-dolce nell’infermiere.

    Il vero mistero del mondo è il visibile non l’invisibile…

    Lord Henry , da Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

    La vita va morsa, anche con la dentiera!

    Anonima Pensionata Milanese

    RINGRAZIAMENTI

    Non posso cominciare senza ringraziare persone che nemmeno sanno quanto mi senta profondamente in debito con loro.  Un approccio multi disciplinare all’argomento mi porta a ringraziare molte persone, tra cui due su tutte: l’infermiere Claudio ed il tecnico Simone Magi.  Inoltre vorrei esprimere la mia gratitudine ai prof. Desideri e Nocentini per avermi dato un brillante esempio di ricerca accademica; al prof. Brilli per la cura con cui si dedicava all’insegnamento della Matematica, ed al prof. Cincilla per le sue lezioni (e la metodologia didattica utilizzata) ai tempi del Liceo.  Un grazie a tutta la famiglia estesa ed ai due nuovi arrivati: Enrico Bertoni e Nicoleta Gherghina.  Un grazie particolare a Veronica Massi, Francesca Massi, Andrea Tanci, e per ultima ma non l’ultima, Georgiana Gherghina, per l’immancabile appoggio.  Vorrei ringraziare tutti gli alunni a cui ho avuto il piacere di insegnare in questi ultimi due anni (professione che inizialmente nemmeno avrei voluto intraprendere), i pochi studenti del Besta, i tanti del Mazzotti e i crepuscolari del corso serale Sirio.  Mi piacerebbe nominarli tutti, uno ad uno, ma per motivi di spazio rimando ciò ad altra sede (che di sicuro non sarà quella degli scrutinii finali…) e mi limito qua nel ringraziarli collettivamente.  Per ultimo lasciate che ringrazi tutti coloro che non posso più toccare con queste mani.

    INTRODUZIONE

    Si vogliono qua esporre e presentare due condizioni umane. L’infermiere ed il pazzo.  Ognuno di loro viene presentato con modalità diverse, come diversi sono i loro contesti sociali.  L’infermiere attraverso un’intervista di stampo antropologico, il pazzo attraverso un letterario dipinto impressionista (allusione che si comprenderà nel capitolo a lui dedicato), che di certo non è né meno vero né meno serio del primo. 

    Questa introduzione in verità la si potrebbe leggere e comprendere meglio dopo aver letto l’intervista vera e propria.  La si potrebbe quindi saltare e leggere successivamente, un po’ come si fa con un ipertesto; dove però al posto di un comando che traduca digitalmente il nostro volere vi è solo il passare leggero della mano sui bordi di queste pagine.  Sfogliatele perché sono vere, in tutti i sensi.  A questo punto (giustamente!) mi si potrebbe obiettare dicendo a che pro ho messo questa introduzione all’inizio.  In verità l’ho messo all’inizio solo e soltanto in omaggio a quel senso di sicurezza che molti di noi hanno nel seguire ciò che tradizionalmente si è sempre visto fare così.  E non vi è niente di più certo e tradizionale che un’introduzione posta all’inizio.

    Lo scritto è incentrato su un’intervista ad un infermiere di un centro di igiene mentale, intervista di stampo antropologico e che quindi necessita di una qualche iniziale chiosa.  Parliamo un attimo di antropologia.  Secondo la definizione di Devoto e di Olii presente nel vocabolario LeMonnier, l’antropologia è "La scienza che studia i tipi e gli aspetti umani soprattutto dal punto di vista morfologico, fisiologico, psicologico".  Definizione che si adatta ad uno studio antropologico da campo, come può essere quello condotto a suo tempo da Malinowski. Ben si adatta anche alla prolifica definizione di Tylor, ma che tuttavia ritengo non rispecchi appieno gli studi di antropologia contemporanei. [La definizione di Tylor:  La cultura o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità o abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro di una società .  Tylor 1970 (1871) p.1]  Questi ultimi sono infatti meno esotici e per certi versi forse anche meno descrittivi ed ostensivi degli studi di antropologia classica, ma per altri aspetti sono ben più introspettivi.  Ad ogni modo la precedente definizione si rivolge e calza alla perfezione a quel tipo di antropologia che per l’appunto è ormai definibile classica, ovvero quell’antropologia concepita e applicata fino a qualche decina di anni fa.  Riguardo alla prima parte della definizione di Devoto e Olii,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1