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Protocollo Kreisau
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E-book356 pagine3 ore

Protocollo Kreisau

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Info su questo ebook

Roma, 31 dicembre 2021, due ricercatori hanno attivato un dispositivo che potrebbe risolvere la terribile pandemia che sta decimando il mondo, una macchina del tempo che dovrebbe riportarli ad un anno prima della comparsa del virus per consegnare alle Autorità il vaccino risolutore, ma qualcosa non va secondo le
previsioni e potrebbe cambiare il destino della Storia dell’Umanità per come la conosciamo oggi.
Questo è un romanzo di pura fantasia, nel quale vivono ed interagiscono personaggi storici realmente esistiti e moderni personaggi di fantasia. Prende spunto da fatti storici realmente accaduti ma ciò costituisce solo un espediente narrativo per conferire veridicità alla narrazione.
Il romanzo è corredato da una Postfazione esauriente, composta da 88 pagine con 416 note.
 
LinguaItaliano
Data di uscita4 set 2023
ISBN9791281053014
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    Anteprima del libro

    Protocollo Kreisau - Nicola D'Alessandro

    PREFAZIONE

    Perché questo libro? È la prima domanda che ti fanno e la risposta è molto facile e anche molto complessa.

    I lettori hanno diritto di conoscere la genesi di un lavoro e la fatica che c’è dietro ogni pagina, con quanta accuratezza sono state acquisite le informazioni, quali scelte sono state fatte affinché questo romanzo sia degno di essere letto.

    "La vita è troppo breve per leggere libri brutti", diceva Schopenhauer.

    Se si racconta una storia, bisogna decidere come si sono svolti gli accadimenti, quando, dove, in quale sequenza. Questa è una storia di pura fantasia nella quale vivono personali storici realmente esistiti e personaggi fantastici: i personaggi storici spesso realizzano attività fantastiche. L’azione è drammatica e ricca di suspence, ma il tono narrativo si impronta sempre all’ironia, sottolineando la dimensione fantastica.

    Le vicende narrate mettono in rilievo certe "storture" della società del tempo. Attraverso una vicenda così complessa vengono proposti temi e problemi che oggi, di fronte agli interventi sempre più pesanti dell’uomo sull’ordine naturale, appaiono di grande attualità.

    Due grandi scienziati, Hans Betme e Leo Szilard, discutevano sulla necessità di tenere un diario per fermarsi a riflettere e annotare con un viaggio dentro se stessi.

    L’autore ritiene che deve cambiare l’atteggiamento del rapporto tra uomo e la natura. In tal modo si definirà l’identità dell’uomo e del modo di soggiornare nel mondo, ciò limiterà anche se non eliminerà i danni ecologici. Questo afferma anche A. Auer in Etica dell’ambiente, Queriniana, Brescia, 1988.

    Tuttavia, il primo a subire variazioni è l’uomo che viene proiettato nel futuro con tutte le sue possibilità ma anche con tutte le sue paure. Perciò l’opera AA.VV. Q’est ce que l’homme? Facultes Universitaires Saint-Louis, Bruxelles, 1982, percorre l’intensa problematicità che attraversa il tema degli umanesimi contemporanei. Si conclude con Gehlena, L’uomo-la sua natura ed il suo posto nel mondo, Feltrinelli, Milano, 1990.

    L’uomo scopre, nel primo caso, il suo posto nell’universo, nel secondo il suo posto nella natura che deve essere faticosamente e continuamente ricercato e costruito. 

    Questo romanzo ci aiuta a vedere oltre l’immediato, ci insegna a non aver paura, a non credere che il nostro mondo sia il migliore o il peggiore degli altri.

    Un mondo di fantascienza presenta molti segni di speranza e pone le basi per una cultura ed una società nuova. La narrazione, agile nello stile, è ricca di colpi di scena che mettono in evidenza sentimenti profondi e che mostrano la capacità di ascolto ed il desiderio di conoscenza che danno origine a nuovi modi di vivere.

    Le riflessioni affidate a queste pagine lasciano al lettore la libertà di scegliere per percorrere nuove strade che ci spingano oltre la paura e l’indifferenza.

    GIUSEPPINA PIZZI LABIA

    INTRODUZIONE

    Roma, 31 dicembre 2021, due ricercatori hanno attivato un dispositivo che potrebbe risolvere la terribile pandemia che sta decimando il mondo, una macchina del tempo che dovrebbe riportarli ad un anno prima della comparsa del virus per consegnare alle Autorità il vaccino risolutore, ma qualcosa non va secondo le previsioni e potrebbe cambiare il destino della Storia dell’Umanità per come la conosciamo oggi.

    Questo è un romanzo di pura fantasia, nel quale vivono ed interagiscono personaggi storici realmente esistiti e moderni personaggi di fantasia. Prende spunto da fatti storici realmente accaduti ma ciò costituisce solo un espediente narrativo per conferire veridicità alla narrazione. Eventuali riferimenti, anche indiretti, a fatti e persone della nostra epoca attuale, sono puramente casuali, così come le azioni e i pensieri descritti nel presente romanzo ed attribuiti ai personaggi storici sono da considerarsi frutto della fantasia dell’autore.

    Il romanzo è corredato da una Postfazione esauriente, composta da 88 pagine, diretta a illustrare criticamente il testo tramite  416 note che, a loro volta, contengono link a pagine web, siti istituzionali e scientifici.

    Si tratta di un enorme lavoro che ha richiesto tanta pazienza al fine di mantenere come priorità assoluta la qualità e la rilevanza culturale, offrendo al Lettore la conoscenza immediata di realtà industriali, scientifiche, militari, di personaggi, luoghi, circostanze storiche, acronimi, documenti noti o, addirittura, sconosciuti. Si spazia dalla fisica teorica, ad esempio la curva di tipo tempo chiusa, alla Teoria della relatività, dalla lista del molibdeno al conte Attolico, da Hitler al barone Ernst Heinrich von Weizsäcker, dallo scramble agli Sherpa...

    Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passand (Albert Einstein)

    PROLOGO

    Era quasi mezzanotte, i festeggiamenti di San Silvestro stavano per scattare ma per Raffaella e Filippo la concentrazione era tutta per quel benedetto strumento che avrebbe eliminato la pandemia e li avrebbe trionfalmente condotti verso un più che meritato doppio premio Nobel per la fisica e la medicina con la riconoscenza dell’Umanità intera.

    Già, l’Umanità, decimata nel numero, da quando era comparso quello stramaledetto virus era ormai una scheggia impazzita; ne falcidiava quasi più la follia indotta dalla paura e dagli sconvolgimenti sociali derivati che il virus stesso. Questo era lo sconfortante quadro che li aveva spinti, come una straordinaria ed irresistibile forza propulsiva, a dover trovare una soluzione definitiva al problema e, con essa, magari, una decisamente meritata consacrazione nel consesso scientifico mondiale, al quale fino ad allora avevano partecipato solo come Sherpa¹ di altri e più titolati interpreti.

    Raffaella D’Amico, 39 anni, lucana, Ricercatrice presso l’Istituto IRCCS SS. Apostoli² di Roma, Centro di riferimento nazionale per la prevenzione e diagnosi delle malattie infettive ad elevata contagiosità e della epidemiologia, aveva messo a punto un vaccino totalmente rivoluzionario. Era capace di immunizzare un soggetto, anche in tenera età, in modo permanente dal virus e da tutte le sue eventuali innumerevoli mutazioni, un vero colpo da maestro per una studiosa della virologia ed immunologa, sempre all’ombra del suo mentore, il Direttore del Dipartimento Professor Toscano, ma sua vera ispiratrice e costante sostegno.

    Filippo Fassoli, 42 anni, torinese, Astrofisico dell’Osservatorio universitario di Monte Rotondo, è un convinto assertore della teoria delle Curve Temporali Chiuse, dette CTC³, che in linea teorica consentirebbero di viaggiare a ritroso nel tempo. I suoi studi pionieristici avevano aperto nuove prospettive sulla fattibilità di una Macchina del tempo grazie al teletrasporto. Era infatti riuscito a teletrasportare luce e persino interi atomi in non luoghi, ma sino a quel momento si era trattato di un trasporto di informazione e non di materia, tantomeno organica come l’essere umano.

    Quando, una sera a cena, l’anno prima, si erano trovati a chiacchierarne amabilmente davanti ad un bicchiere di Prosecco riserva speciale, la pazza idea si era fatta strada in Raffaella: tornare indietro nel tempo e consegnare alle Autorità sanitarie nazionali il suo nuovo e rivoluzionario vaccino da distribuire in tutto il mondo, prima che a Wuhan⁴ si scatenasse il putiferio.

    Ma, per fare ciò, Filippo doveva costruire a tempo di record un dispositivo che, mettendo in pratica la sua bellissima ed affascinante teoria, consentisse loro di teletrasportarsi al 1° gennaio 2019, con al seguito il vaccino, in quegli stessi ambienti dell’Istituto scientifico SS. Apostoli di Roma. E Filippo ci era riuscito, aveva realizzato il Kairos-1, il primo dispositivo di teletrasporto di materia organica della storia dell’Umanità. Con Raffaella avevano scelto quel nome dalla divinità dell’antica Grecia che indicava il Tempo inteso come momento giusto, la buona occasione, il momento nel quale accade qualcosa di speciale, il momento propizio da cogliere nella sua veloce istantaneità, fondamentale per il futuro perché permette di leggere gli eventi.

    I test che avevano effettuato su alcune cavie da laboratorio avevano dato risultati incoraggianti, ovviamente limitati allo spazio-tempo dell’Istituto romano per le necessarie esigenze di verifica, i topolini, attivata la macchina, erano prima spariti e poi ricomparsi, un po' spaesati ma in ottima forma psico-fisica.

    I PREPARATIVI

    La pazza idea dei due ricercatori, fin dall'inizio, era stata partecipata al Professor Toscano che, dopo un iniziale momento tra l’incredulità e lo scetticismo, aveva poi aderito al progetto anche perché, se qualcosa fosse andato storto, ci avrebbero rimesso le penne solo i due ricercatori visionari destinati al teletrasporto. In caso positivo, ci poteva scappare un bel premio Nobel pure per lui, ragion per cui perché non provarci? L’ostacolo più grande da superare, tuttavia, era non tanto il Ministro, che era persona estremamente intelligente ed a volte geniale nelle decisioni adottate, quanto l’elefantiaco ed ottuso apparato buro-tecnocratico del Ministero della Sanità pubblica che non avrebbe consentito l’approvazione di un progetto a metà tra il folle ed il visionario. Bisognava, quindi, bypassare l’apparato ed ottenere udienza dal Ministro Fortuna in persona per illustrargli il progetto e le risultanze dei test sino ad allora effettuati per ottenerne l’autorizzazione a procedere.

    Ma, in questo, il Professor Toscano era un vero fuoriclasse. Di origini siciliane, il Direttore del Dipartimento di virologia ed immunologia dell’Istituto portava i suoi settantadue anni con tali leggerezza e stile da dimostrarne una ventina in meno. Tutto ciò anche grazie alla bellezza ed avvenenza della sua Kate, la moglie inglese sposata in seconde nozze una decina di anni prima, che gli aveva regalato anche gli agi e le prerogative della casata nobiliare d’origine.

    Il Professore si era costruito una fama internazionale di scienziato non solo per i suoi studi e pubblicazioni, spesso anche grazie ai suoi solerti e premurosi collaboratori, quanto per le sue innate e spiccate capacità relazionali e di grande affabulatore, nonché alla perfetta padronanza dell’uso della lingua inglese, fondamentale nel consesso scientifico internazionale.

    Ottenuta, quindi, udienza dal Ministro, il Professor Toscano realizzò il suo capolavoro oratorio e riuscì a convincere Fortuna che quel progetto apparentemente folle era invece fattibile e lui aveva le persone giuste per realizzarlo. Il Ministro concesse l’autorizzazione a proseguire nella progettazione, ne seguì a breve la sua validazione⁵ con il nominativo, appunto, di Kairos. Fu quindi classificato Segretissimo secondo la nomenclatura militare, patrimonio informativo solo per poche ed elette persone ai più alti livelli di governo.

    Venerdì 31 dicembre 2021 era tutto pronto per il grande salto all’indietro nel tempo; le comunicazioni interne top secret e le credenziali con il timbro ufficiale e la firma del Ministro Fortuna e del Direttore del Dipartimento Professor Toscano erano anch’esse pronte. Così i due crononauti potevano accreditarsi presso le Autorità sanitarie senza incappare in insormontabili difficoltà e, in ultima analisi, soprattutto per evitare loro un immediato T.S.O.⁶ una volta che si fossero presentati davanti alle Autorità con una storia incredibile ai più. Ma i due ricercatori non si immaginavano neanche lontanamente cosa sarebbe successo, loro malgrado, un secondo dopo la mezzanotte e, soprattutto, che avrebbero cambiato i destini del mondo, non esattamente come lo avevano immaginato.

    Quello che segue è il fedele racconto, in forma di diario cronologico, giorno per giorno, ora per ora, di quanto accadde…

    IL SALTO

    1. 1° gennaio 2019 - ore 08,00 - laboratorio di microbiologia dell’Istituto IRCCS SS. Apostoli in Roma - Italia, seguono coordinate GPS identificative

    Questo era il gruppo data/orario/località inserito nel dispositivo spazio-temporale creato da Filippo, il tasto per il salto temporale doveva spingerlo lui ma, si sa, la sua innata galanteria non glielo avrebbe mai permesso, e così lasciò l’onore a Raffaella che, anche se attanagliata dall’emozione, lo spinse ed ecco che… i due si ritrovano all’interno del laboratorio di microbiologia ma… dov’era finito Kairos-1? Non c’era. Qualcosa era andato storto, ma cosa? Comunque la valigetta con le fialette c’era - intatta - ed all’interno il preziosissimo vaccino anch’esso intonso ed i documenti top secret con le credenziali di accreditamento presso le Autorità sanitarie pure. Ma cosa era successo, allora?

    Filippo e Raffaella si avviarono verso l’ufficio del Direttore del Dipartimento nel corridoio adiacente al laboratorio e, raggiunta la porta, bussarono con il cuore in gola timorosi di quello che avrebbero trovato. «Avanti» disse il Professor Toscano con il suo inconfondibile tono da Lord inglese mancato. I due ricercatori entrarono un po' timidamente nella stanza. «Raffaella, Filippo, ragazzi, già di ritorno? Forza, non lasciatemi sulle spine e ditemi com’è andata» disse curioso Toscano.

    I due Ricercatori si guardarono perplessi, «Professore, ho attivato la macchina e dopo un tempo che non saprei quantificare ci siamo ritrovati in laboratorio e del dispositivo non c’era più traccia…» disse Filippo omettendo che era stata Raffaella - e non lui - a spingere il tasto di teletrasporto «poi siamo venuti subito da lei, qui in ufficio» aggiunse Raffaella.

    «Che giorno è oggi, Professore?» chiese Filippo con curiosità. «Sabato 1° Gennaio 2022» rispose il Professore. «Dunque, ragazzi, avete fatto, invece di un salto indietro di due anni, un salto in avanti nel tempo di ben… dieci ore. Beh, tutto sommato non sarebbe poi un gran danno se non fosse per il fatto che non abbiamo, ancora, cambiato i destini del mondo e, soprattutto, abbiamo perso il dispositivo per il teletrasporto» aggiunse serafico il Professor Toscano. «Dovremo ricominciare daccapo ed alla svelta se non vogliamo che la popolazione mondiale nel frattempo si riduca ad una delegazione rappresentativa di benvenuto per alieni in cerca di nuova casa» concluse con ironia. «D’accordo Professore, ci rimettiamo subito al lavoro» rispose Filippo. «Mentre io chiamo il Ministro per aggiornarlo sulle… mancate novità…» ribatté il Professor Toscano «ci sentiamo dopo, ragazzi».

    Delusi ed amareggiati, Filippo e Raffaella tornarono in laboratorio per riorganizzare il lavoro e, soprattutto, le idee. «Non capisco dove abbiamo sbagliato. Raffa, hai spinto qualche altro tasto oltre quello di teletrasporto?» chiese Filippo tra il curioso e l’incredulo.

    «Non ricordo bene, ero talmente emozionata che non rammento un granché di quello che è successo» rispose Raffaella.

    «Per caso hai toccato o mosso le due manopole S e T, quelle che regolano lo spazio-tempo?» chiese Filippo con aria tra l’interrogativo ed il piccato.

    «Non lo so, te lo ripeto, non mi ricordo quasi nulla di quel momento, ero molto emozionata e non sono certa che le mie mani fossero completamente sotto il mio controllo» rispose Raffaella abbassando timidamente gli occhi.

    «Bene» disse con una chiara nota di sarcasmo Filippo «se per sventura hai toccato o mosso quelle manopole o anche solo una delle due, siamo nella merda fino al collo e forse oltre. Finché lo siamo solo noi due potrebbe anche andare bene perché ce ne siamo assunti la responsabilità quando abbiamo deciso di fare questa pazzia, ma se è successo dell’altro che non sappiamo allora non so proprio come potremmo cavarcela, dal momento che il dispositivo è pure sparito, con tutto il mio lavoro di un anno». «Mettiamoci a lavorare, Filippo, altro non possiamo fare al momento, dai!» disse Raffaella cercando di eliminare la tensione tra i due. «Ok, rimettiamoci al lavoro e ricostruiamo velocemente il dispositivo. Cerca di concentrarti e fare mente locale sui movimenti che hai fatto nell’attivazione del teletrasporto perché dobbiamo capire cos’è successo se non vogliamo - e non possiamo - ripetere l’errore. Non c’è più tempo!» rispose perentorio Filippo.

    *****

    2. Roma, 1° gennaio 2022, ore 11,00, Lungotevere Ripa n.1, Ministero della Sanità pubblica - Ufficio del Ministro Fortuna, squillò il telefono

    «Pronto? Illustrissimo Signor Ministro sono Toscano dal SS. Apostoli, volevo aggiornarla sull’operazione di teletrasporto». «Caro Toscano, dica pure, ero in febbrile attesa di sue notizie» rispose il Ministro senza celare l’evidente curiosità che lo attanagliava.

    Toscano lo aggiornò sui… mancati accadimenti della notte con il suo tipico tono di voce morbido, quasi musicale e il Ministro Fortuna rispose «Sa, Professore, qualcosa però dev’essere successo, perché i dati che mi fornisce in tempo reale l’Istituto Superiore di Sanità e che sto leggendo in questo momento con lei, evidenziano una drastica caduta dei contagi ed un numero di guarigioni dichiarate che sa davvero del miracoloso!» «In così poche ore, Signor Ministro?» chiese il Professor Toscano incredulo. «Questi sono i dati riportati sulla schermata del mio PC, Professore, a meno che non siano impazziti tutti i sistemi elettronici di rilevazione e tutti gli algoritmi che li alimentano. Ho già disposto le necessarie verifiche che si impongono date le enormi e positive conseguenze che ne deriverebbero» aggiunse il Ministro che concluse la telefonata con «l’aggiorno comunque in serata, dobbiamo essere certi. Anche se i suoi ricercatori al momento non se lo ricordano e sono confusi, hanno in qualche modo portato a termine la consegna del vaccino indietro di due anni, vuol dire che ce l’abbiamo fatta ed abbiamo sconfitto la pandemia!»

    *****

    3. «Senti Raffa, vedi che non riesco a visualizzare le pagine di Google America, devo avere qualche problema col mio browser⁷, puoi vedere un attimo col tuo PC o me lo passi un momento cosi provo io?» disse Filippo dopo l’ennesimo tentativo di collegamento fallito. «Filippo, anche io ho problemi di collegamento, non di connessione perché il WI-FI funziona e dà il massimo segnale» rispose Raffaella. «È strano, perché il server funziona correttamente ma non sono disponibili i dati provenienti da fuori del territorio nazionale, veramente strano!» sottolineò Filippo che non riusciva proprio a raccapezzarsi. Lui di quei dati ne aveva disperato bisogno per riprogrammare il software del teletrasporto.

    Squillò il telefono del laboratorio «Ragazzi, venite subito nel mio ufficio, di corsa!» ordinò, perentorio, il Professor Toscano «Sono le sette di sera del 1° gennaio 2022 ed il Ministro Fortuna mi conferma che in questo momento il numero dei contagiati nel territorio nazionale è praticamente azzerato, tutti o quasi tutti i ricoverati sembrano miracolosamente guariti negli ospedali italiani. Insomma, cari ragazzi, sembra che ce l’abbiate proprio fatta, ce l’abbiamo fatta a debellare questo maledetto virus, anche se al momento non vi ricordate come avete fatto!» disse con tono entusiastico il Professore e poi aggiunse «non è che il viaggio di ritorno nel teletrasporto induce contestuale amnesia?» «Professore, che splendida notizia!» esclamò piena di orgoglio Raffaella.

    «C’è una questione che non riesco a spiegarmi» ribatté Filippo che, da consumato scienziato, non era affatto convinto di una vittoria di cui non riusciva ad avere né ricordi né prove «non riusciamo a collegarci con i siti web posti al di fuori del territorio nazionale. Infatti, non sono disponibili, su nessun computer, è come se fossero tutti improvvisamente spariti!» concluse Filippo. «Professore, provi lei a collegarsi sul sito della F.D.A.⁸ negli USA o dell’E.M.A.⁹ ad Amsterdam, sui nostri PC risultano inesistenti, non le sembra strano?» aggiunse Raffaella, indicando il PC di Toscano. .«È vero, alla ricerca non ci sono risultati e neanche sui miei preferiti ci sono più i siti web salvati. È molto strano, fatemi chiamare il Ministro, magari lui sa darci una risposta» aggiunse il Professore. «Pronto, Sig. Ministro, sono Toscano, guardi, qui abbiamo un problema coi siti web esteri e… come? Certo, certo, veniamo subito da lei».

    «Ragazzi» disse Toscano «mi sa che abbiamo risolto un grosso problema ma ne abbiamo ora un altro molto più grande, dobbiamo andare di corsa al Ministero, il Ministro mi è parso preoccupato e ci vuole vedere tutti e tre».

    *****

    4. Roma, 1° gennaio 2022, ore 19.30, Lungotevere Ripa n.1, Ufficio del Ministro della Sanità pubblica Fortuna

    «Allora, Signori» disse il Ministro con espressione grave «questa volta partiamo dalle belle notizie e poi passiamo alle brutte, in questo momento il virus sembra si sia improvvisamente dissolto, casi positivi azzerati e tutti i ricoverati sono guariti, questa è la bella, potremmo dire anche bellissima, splendida notizia.

    Tuttavia da numerose segnalazioni pervenute al Ministero dell’Interno da tutto il territorio nazionale sembra che la nostra Nazione sia completamente isolata dal resto del mondo, o meglio che il resto del mondo non esista secondo i canoni che ci attenderemmo. Mi spiego meglio, tra le altre incredibili segnalazioni, ne sono giunte alcune dal confine terrestre che rappresentano i territori stranieri come… calati in un’altra epoca, all’incirca verso la fine degli anni trenta del secolo scorso! Qualcuno ha riferito che ci troveremmo, in particolare, al 1° gennaio 1940! Aggiungo che gli Organi di informazione, nonostante il torpore della giornata festiva post San Silvestro, incominciano ad essere, come dire, un po' nervosi perché la loro rete globale non funziona, hanno perso i contatti con il resto del mondo e stanno ricevendo anche loro informazioni di strani accadimenti alle frontiere di Stato!» «Quindi» concluse il Ministro con aria inquisitoria mista a sarcasmo «vorrei sapere dai nostri due bravi ricercatori che cosa esattamente hanno fatto con quel benedetto dispositivo».

    «Signor Ministro…» cercò di interloquire Toscano. «No, Professore, voglio saperlo direttamente dalla voce di Fassoli

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