Il marinaio e la sirena- Dreamscapes - i racconti perduti - volume 25

Di Caterina Franciosi

Lui era solo un giovane marinaio e lei solo una giovane creatura del popolo del mare. Un evento fortuito li fece incontrare e cambiò le loro vite per sempre, anche se le loro strade non si sarebbero mai incrociate…

• Lingua: Italiano
• Editore: editrice GDS
• Data di uscita: 20 apr 2018
• ISBN: 9788867828036

Anteprima del libro

Caterina Franciosi

IL MARINAIO E LA SIRENA

Caterina Franciosi

Il marinaio e la sirena

Editrice GDS

Via Pozzo 34

20069 Vaprio d’Adda-Mi

www.gdsedizioni.it

Ogni riferimento a cose, luoghi o persone sono da ritenersi del tutto casuali

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI

Addio per sempre mia gioia,

addio per sempre mia bella,

addio dolce amore.

Devi lasciarmi per il Re

Ed io ti lascio il cuore.

Il re fa rullare i tamburi

Fabrizio de André

PROLOGO

Il Marinaio salpò all’alba.

Le prime luci tingevano il mattino di rosa e arancio e i colori si mescolavano sulla superficie dell’acqua, creando screziature che attiravano numerosi pesci cangianti. Appena si accorgevano del luccichio, saltavano fuori dall’acqua per acchiapparlo, catturando invece i bagliori del sole che li rendeva simili a tanti piccoli fuochi d’artificio.

Le onde portavano fino alla spiaggia tutta quella luce, che rotolava beata sui granuli di sabbia bianchissima, fino a cozzare contro la casa del Marinaio in un’esplosione di lampi abbaglianti.

La barchetta da pesca ormeggiata a pochi passi da riva dondolava seguendo il placido sciabordio delle onde, pronta a partire per l’ennesimo viaggio, fedele al padrone dopo innumerevoli anni di lealtà e complicità.

Il vecchio Marinaio uscì dalla porta di casa, la chiuse e si fece scivolare la chiave nella tasca della giubba, poi, schermandosi gli occhi con una mano, entrò nel capanno degli attrezzi, per uscire poco dopo con un fagottino lungo e sottile tra le mani. Di nuovo, serrò la porta e ripose la chiave in un’altra tasca, poi si diresse a passi brevi e stanchi verso la barca.

Sciolse gli ormeggi, cercando di tenere a bada il tremito alle mani che condizionava i suoi gesti ormai da diversi anni, lanciò un ultimo sguardo alla casa, osservandola come per imprimersi ogni dettaglio nella mente. Poi voltò le spalle e si diresse verso il mare aperto.

I pesci cangianti gli saltellavano intorno, disperdendosi nella scia della barchetta, e qualcuno