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Pirro il Distruttore
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E-book162 pagine1 ora

Pirro il Distruttore

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Info su questo ebook

Pirro è la Cascata di Fuoco che distruggerà le genti.
Benvoluto dagli dei e temuto dagli uomini, imparerà le arti della guerra dai migliori della sua epoca.
Protetto dalla Goeteia e affiancato dalla misteriosa Lilitu, costruirà pezzo per pezzo il trono sul quale sedersi per governare il mondo.
Fino all’avversario più ostico.
Roma.
LinguaItaliano
Data di uscita13 gen 2018
ISBN9788894323009
Pirro il Distruttore

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    Anteprima del libro

    Pirro il Distruttore - Angelo Berti

    POLIFEMO 1

    ANGELO BERTI

    PIRRO

    IL DISTRUTTORE

    A cura di Francesco La Manno

    Copyright

    ISBN: 978-88-943230-0-9

    Polifemo n.1

    Curatore della collana: Francesco La Manno

    Editing: Francesco La Manno e Annarita Guarnieri

    Illustrazione: Francesco Saverio Ferrara

    Progetto grafico e impaginazione: Mala Spina

    Prima edizione gennaio 2018

    Copyright (Edizione) ©2018 Italian Sword&Sorcery Books

    Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e delle convenzioni internazionali. Nessuna parte di questo ebook può essere riprodotta e diffusa con sistemi elettronici, meccanici o di altro tipo senza l’autorizzazione scritta dell’autore.

    Questo libro è un’opera di fantasia. La sua pubblicazione non lede i diritti di terzi. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, è assolutamente casuale.

    Associazione Culturale Italian Sword&Sorcery

    Via Lanza, 40

    15033 – Casale Monferrato (AL)

    C.F. 91033550061

    Cell. 3384480217

    https://hyperborea.live/italian-swordsorcery-books/

    Email: francescolamanno@hotmail.it

    Indice

    Frontespizio

    Copyright

    Italian Sowrd&Sorcery

    PIRRO IL DISTRUTTORE

    1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9

    10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 -19

    20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29

    30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39

    L’autore

    Il crepuscolo della stregoneria

    ITALIAN SWORD&SORCERY

    Di Francesco La Manno

    Coloro che ci seguono sono a conoscenza del fatto che ormai da anni ci occupiamo di diffondere lo sword and sorcery mediante interviste, saggi, recensioni, articoli, racconti e romanzi. Hyperborea, il nostro sito web viene aggiornato quotidianamente (https://hyperborea.live/) e vede la partecipazione di importanti studiosi e scrittori, non solo italiani ma anche stranieri come Howard Andrew Jones e Seth Lindberg.

    L’obiettivo che ci siamo prefissi è quello di proseguire il movimento letterario nato quasi un secolo or sono dalla penna di Robert E. Howard, antesignano dello sword and sorcery e ideatore di personaggi immortali come Conan il Cimmero, Kull di Valusia, Solomon Kane e James Allison, e da quella di Clark Ashton Smith, Henry Kuttner, C.L. Moore e Norvell W. Page, che ebbero grande successo sulle riviste pulp dell’epoca come Weird Tales e Unknown Worlds.

    Occorre considerare che dopo la Seconda Guerra Mondiale c’è stata una battuta d’arresto a causa della chiusura di quelle riviste, ma tra gli anni ’60 e ’80 l’heroic fantasy è tornato in auge in America soprattutto grazie allo Swordsmen and Sorcerers’ Guild of America (SAGA), un’associazione di scrittori fondata da Lin Carter, Lyon Sprague de Camp e John Jakes, i quali volevano riportare alla luce questo genere letterario; dal 1973al 1981, sono state infatti pubblicate cinque antologie con la Ballantine Adult Fantasy.

    Altre importanti antologie di sword and sorcery sono state pubblicate tra il 1977 e il 1979 da Andrew J. Offutt con il titolo di Swords Against Darkness (Zebra Books) e hanno visto partecipare autori del calibro di Poul Anderson, David Drake, Ramsey Campbell, Andre Norton e Manly Wade Wellman.

    In questo periodo storico sono state pubblicate opere fondamentali come la saga di Kane, di Karl Edward Wagner; il ciclo di Elric di Melniboné, di Michael Moorcock; le Cronache di Ambra di Roger Zelazny e le storie di Imaro, di Charles Saunders (ancora inedite in Italia).

    Dagli anni ’80 in avanti, lo sword and sorcery ha nuovamente perso terreno, dato che il grande pubblico ha cominciato a prediligere l’high fantasy. Nonostante ciò, alcuni scrittori hanno continuato a pubblicare libri di questo genere, ottenendo un grande successo. Tra essi spiccano David Gemmell con la saga dei Drenai, delle Sipstrassi, dei Rigante e quella sulla guerra di Troia; Harry Turtledove con i cicli di Videssos e Glenn Cook con The Black Company (mai tradotta in italiano).

    Volgendo lo sguardo al nostro Paese, dobbiamo rilevare che vi è stato un movimento analogo a quello americano, che ha raggiunto l’interesse del pubblico per la qualità delle opere prodotte ed è riuscito anche a suscitare l’interesse dei critici d’oltreoceano. Si tratta dell’Italian SAGA, la cui prima apparizione risale al 1979, con la pubblicazione per Fanucci di Heroic Fantasy, un’antologia di racconti di sword and sorcery curata da Gianfranco de Turris, Sebastiano Fusco e Gianni Pilo in cui, accanto agli autori americani più famosi, apparivano le storie di Adalberto Cersosimo, Luigi de Pascalis, Massimo Pandolfi e Gianluigi Zuddas. A esse ne sono seguite altre che hanno visto la partecipazione tra gli scrittori di Franco Forte, Donato Altomare, Mariangela Cerrino, Enzo Conti, Adalberto Cersosimo, Tullio Bologna, Adolfo Morganti e tra i saggisti Giuseppe Lippi, Domenico Cammarota e Alex Voglino.

    Questo movimento è andato scemando negli anni e oggi purtroppo le pubblicazioni di sword and sorcery latitano. Tra i pochi autori che continuano a scrivere libri di questo genere vi sono Andrzej Sapkowski con la sua saga di The Witcher, Howard Andrew Jones con The Chronicles of Sword and Sand e Ahmed Saladin con Il Trono della Luna Crescente. Mentre l’opera di divulgazione viene svolta da siti come Black Gate.

    A ben vedere, sul mercato odierno dominano altri sottogeneri del fantasy come l’urban fantasy, lo young adult, il paranormal romance, l’high fantasy e, ultimamente, il grimdark fantasy. Attraendo il pubblico adulto, quest’ultimo è andato a sostituire lo sword and sorcery, senza tuttavia esserne all’altezza. Peraltro, non si può inoltre non evidenziare che spesso molteplici romanzi pubblicati sotto l’etichetta di fantasy storico in realtà non hanno alcun elemento fantastico e sono destinati solo a essere una mera operazione commerciale.

    Ora, tenendo presente quanto dianzi affermato, la situazione non è rosea. Tuttavia crediamo fortemente che lo sword and sorcery non sia morto e che meriti maggiore attenzione da parte dei lettori, considerando che una preponderante fetta di essi non conosce nemmeno le principali opere, i più importanti autori e gli elementi distintivi del suddetto genere di speculative fiction.

    La rivalutazione della fantasia eroica non può avvenire solo attraverso alcune sporadiche pubblicazioni, poiché esse non hanno la forza di modificare i gusti del grande pubblico e nemmeno di andare a toccare la sensibilità dei palati più raffinati. Proprio per questo abbiamo fondato l’Associazione Culturale Italian Sword&Sorcery, il cui obiettivo è quello di coinvolgere editori, scrittori, critici, giornalisti, intellettuali, illustratori e comunque gli appassionati del genere.

    Da una costola di tale associazione è nata Italian Sword&Sorcery Books, etichetta digitale indipendente interamente volta alla pubblicazione di opere di sword and sorcery scritte da italiani. Al riguardo, non vogliamo limitarci a essere meri epigoni dei maestri che ci hanno preceduto, ma abbiamo in animo di continuare a percorrere questo sentiero cercando comunque di innovarlo, attraverso nuovi stili e contaminazioni.

    In ogni volume di Italian Sword&Sorcery Books saranno presenti anche un’introduzione e un saggio finale che contribuiranno a chiarire meglio agli appassionati la natura e le caratteristiche del genere, fornendo spunti critici di approfondimento e di riflessione.

    La collana Polifemo (che richiama l’omerico ciclope) comprenderà tutte quelle opere che possono definirsi di fantasia eroica mediterranea, genere letterario tanto caro a Donato Altomare, autore di classe sopraffina e presidente della World SF Italia. Con tale espressione si intendono tutti quei racconti e romanzi in cui i nostri eroi (o meglio antieroi), che si distinguono non per la loro possanza fisica ma per la loro astuzia, si troveranno ad affrontare in incredibili avventure intrise di mistero e magia perfidi negromanti, demoni infernali e mostri aberranti in un’ambientazione che richiama i miti, le tradizioni e i territori del mare Nostrum.

    Angelo Berti è il primo ad aprire le danze. L’Autore ha già all’attivo molteplici pubblicazioni e da anni è diventato una figura di riferimento non solo del fantasy ma di tutta la narrativa dell’immaginario per la sua attività di divulgatore e di conferenziere. Oltre a ciò, è da sempre membro di Italian Sword&Sorcery e ha creduto in questo progetto sin dalla sua nascita.

    Per quanto concerne Pirro il distruttore, si tratta di un romanzo con ambientazione storica in cui vengono narrate le gesta del condottiero Molosso in chiave sword and sorcery, con elementi ucronici e retrofuturistici.

    Angelo ci conduce nel bel mezzo dell’età dei Diadochi, periodo di guerre in cui i generali di Alessandro Magno si combatterono per la spartizione del suo impero, ormai dissolto dopo la sua morte. In questo mondo antico e orientaleggiante non è il più forte a prevalere ma il più scaltro. Infatti non sono sufficienti poderosi eserciti e sagaci strateghi per vincere le guerre, dato che valgono di più i complotti orditi per spodestare sovrani e per conquistare i regni.

    Qui emerge il protagonista, Pirro. Figlio di Eacide, re dell’Epiro, e di Ftia si troverà sin dalla nascita lontano dalle sue terre, esiliato per le continue lotte di potere e per le sedizioni di un popolo assai restio al dominio prolungato di uno stesso governante. La sua vita sarà caratterizzata da una continua presenza del soprannaturale che gli permetterà di salvarsi in più occasioni, ma lo vedrà diventare un burattino nelle mani degli dei.

    Dotato di un’intelligenza e di un’ambizione sfrenata, il Molosso apprenderà a menadito l’arte della guerra e dell’intrigo, ma non solo. Verrà anche a conoscenza delle segrete tecnologie di Alessandro Magno. In tale circostanza si palesa l’elemento retrofuturistico, dal momento che questi strumenti bellici non sono mai stati utilizzati in quell’epoca storica. I temuti buoi lucani infatti non potranno essere messi a confronto con il dirompente impatto delle Macchine della Morte che, grazie alle loro lame rotanti, faranno a pezzi gran parte dell’esercito romano durante la battaglia di Eraclea.

    Il soprannaturale giocherà un ruolo fondamentale nell’economia della storia, in quanto Pirro vedrà una presenza costante del divino e verrà istruito sin dalla giovane età nell’arte della stregoneria da Borea. Peraltro, a seguito del suo esilio forzato presso Tolomeo, gli verrà affiancata Lilitu, donna orientale bellissima, dotata di

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