Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Undercover: Operazione Julie - La Verità
Undercover: Operazione Julie - La Verità
Undercover: Operazione Julie - La Verità
E-book369 pagine5 ore

Undercover: Operazione Julie - La Verità

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Si dice che l'Operazione Julie sia la <>. Questa è la storia vera di uno di solo quattro detective sotto-copertura dell'Operazione Julie.

L'Operazione Julie è ancora oggi il punto di riferimento per tutte le operazioni sotto-copertura e gli addestramenti britannici. Nel 2011 la BBC ha affermato che questa grandiosa ed unica operazione di polizia fu l'inizio della guerra contro le droghe.

Stephen Bentley era uno dei quattro detective sotto-copertura coinvolti nell'Operazione Julie, uno dei più grandi colpi antidroga del mondo. Assieme al suo partner sotto-copertura, si infiltrò nella gang producente circa il 90% dell'LSD nel mondo e scoprì una trama per importare copiose quantità di cocaina boliviana nel Regno Unito.

La malavita conobbe l'autore come Steve Jackson. Come riuscì ad infiltrarsi con successo nelle due gang? Dovette fare uso di droghe? E come lo influenzò <>?

Scoprite le risposte ed entrate nella mente di Steve Jackson, detective sotto-copertura.

Un affascinante, diretto, onesto resoconto di un insider che in realtà era un outsider... un racconto di avidità oltraggiosa, lussuria, violenza e prodezza di pochi uomini che avevano un obiettivo ammirevole e di come lo gestirono. Una prospettiva dall'interno del traffico di droga, raccontata con fascino, intelligenza e in certi casi con umorismo da un uomo talentuoso, particolarmente qualificato a raccontare la storia vera, che più di tutti era un decente uomo onesto. Semplicemente una bella lettura. - Estratto di una recensione.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita6 apr 2019
ISBN9781547581184
Undercover: Operazione Julie - La Verità
Autore

Stephen Bentley

Stephen Bentley is a former British police Detective Sergeant, pioneering Operation Julie undercover detective, and barrister. He now writes in the true crime and crime fiction genres and contributes occasionally to Huffington Post UK on undercover policing, and mental health issues. He is possibly best known for his bestselling Operation Julie memoir and as co-author of Operation George: A Gripping True Crime Story of an Audacious Undercover Sting. Stephen is a member of the UK's Society of Authors and the Crime Writers' Association. His website may be found at www.stephenbentley.info where you may subscribe to his newsletter. Stephen also writes crime fiction in the Undercover Legends series as part of a writing team under the pen name of David Le Courageux. You can listen to Stephen talking about his Operation Julie undercover days on the BBC Radio 4 Life Changing programme/podcast.

Autori correlati

Correlato a Undercover

Ebook correlati

Biografie e memorie per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Undercover

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Undercover - Stephen Bentley

    Undercover: Operazione Julie – La verità

    di

    Stephen Bentley

    Ringraziamenti

    Ai miei genitori, che hanno amato me e i miei fratelli. Hanno sempre fatto il meglio per noi.

    Alle <> nella mia vita che in vari momenti mi hanno aiutato, mi hanno fatto ridere, mi hanno fornito una storia, mi hanno comprato dei drink, mi hanno incoraggiato sul viaggio della vita e mi hanno aiutato a diventare una persona migliore. Sono troppo numerose per menzionarle tranne una. Grazie Zabrina – <>

    Avete fatto tutti la vostra parte.

    Anche in memoria di Peter, il mio amato fratello, migliore amico e confidente.

    Prima o poi, il più fortunato tra noi farà tre sconvolgenti scoperte. Scoperta numero uno: ognuno di noi ha, in vari gradi, il potere di far stare gli altri meglio o peggio. Scoperta numero due: far stare meglio gli altri è molto più divertente che farli stare peggio. Scoperta numero tre: far stare meglio gli altri generalmente fa stare meglio noi.

    - Laura Huxley

    Prologo

    Questa seconda edizione è stata ora espansa per contenere materiali e capitoli addizionali. Le ragioni dietro ciò sono molteplici. In parte derivano dalla scoperta di documenti freschi, come la dichiarazione volontaria alla polizia di Richard Kemp, datata 30 dicembre 1977. Quel documento mi fornisce del materiale, gettando luce su diversi enigmi notevoli dell’Operazione Julie. Primo, posso rivelare chi informò sulla guida della polizia da parte di Richard Kemp sulla confisca di LSD, valutata nel 1977 a 7,5 milioni di sterline. Secondo, posso anche rivelare probabilmente l’ultima scorta rimasta di un po’ della più raffinata LSD mai creata. Mi occupo anche della diceria secondo cui la Principessa Margaret si sia avvalsa del prodotto di Kemp.

    Un ulteriore ragione consisteva nell’espandere le mie vedute riguardo la cosiddetta ‘guerra contro le droghe’. Vi fu poco tempo per quella, prima della pubblicazione della prima edizione.

    Inoltre, sentivo che era richiesta una risposta per i lettori che, avendo letto la prima edizione, erano curiosi riguardo certe questioni. Una di queste questioni era il ‘gioco all’interno del gioco’ - Smiles e io. Grammaticalmente si dovrebbe dire Smiles e me, ma per ora lasciamolo come scherzo privato. Quando sarà giunto il momento, vi farò sapere tutto sull’umorismo dietro di esso. Smiles era lo spacciatore che cominciai a conoscere bene durante i miei giorni sotto-copertura. Ho aggiunto del materiale in più su ciò che stesse accadendo nella mia testa come Steve Jackson, poliziotto sotto-copertura, inclusi i miei pensieri su chi Bill, il gangster canadese, e Blue realmente fossero.

    Ora è un momento buono come un altro per ringraziare tutti i miei lettori che hanno comprato e letto la prima edizione. Grazie anche per le recensioni. Tutti voi avete aiutato a spingere la prima edizione di questo libro nella lista Best Seller del Regno Unito.

    Che cosa fu l’Operazione Julie?

    L’Operazione Julie fa venire in mente a molte persone una particolare investigazione di polizia del Regno Unito nella produzione di LSD ad opera di due criminali durante la metà degli anni ‘70. L’investigazione coinvolse 11 forze di polizia per tutta l’Inghilterra e la Scozia per un periodo di due anni e mezzo. Risultò nello sfacelo di una delle più grandi operazioni di manifattura di LSD nel mondo. Culminò nel 1977 con dei sequestri iniziali di sufficiente LSD da creare 6,5 milioni di pasticche con un valore illegale di 6,5 milioni di sterline.

    Il Libro del Guinness dei Primati una volta mostrò questi sequestri come i più grandi al mondo per valore illegale. Circa 120 persone furono arrestate nel Regno Unito e in Francia, e oltre 800.000 sterline vennero scoperte nei conti Swiss Bank.

    Nel 1978 apparvero 15 imputati alla Bristol Crown Court. La maggior parte degli accusati vennero dichiarati colpevoli a causa della mole di prove incriminanti. Richard Kemp venne dichiarato colpevole e gli vennero assegnati 13 anni di prigione, così come Henry Todd. Nigel ( Leaf ) Fielding e Alston Hughes ( Smiles ) vennero condannati ad 8 anni. In totale, i 15 imputati ricevettero 124 anni di prigione.

    Come risultato del sequestro, venne stimato che il prezzo di ogni pasticca andava da 1 dollaro a 5 dollari a testa, e l’Operazione Julie aveva rimosso il 90% dell’LSD dal mercato Britannico. Si è pensato che l’LSD prodotto dai due laboratori fosse stato esportato in oltre 100 paesi. In totale, 1,1 milioni di pasticche e abbastanza cristalli di LSD da crearne altre 6,5 milioni vennero scoperti e distrutti. Il valore totale illegale dell’LSD sarebbe stato di 7,6 milioni di sterline.

    La BBC ha detto che l’Operazione Julie diede inizio alla ‘Guerra contro le Droghe’ ¹. Io sono poco convinto che quella dichiarazione, fatta nel 2011, sia corretta. Non credo che qualsiasi tipo di guerra fosse esistita, allora. Divenne ovvio a qualsiasi spettatore, al tempo, che poté vedere il legame che si sviluppò tra i tanti membri della gang di droghe e i detective coinvolti nell’Operazione Julie – in molti casi si forgiò un rispetto reciproco.

    Sebbene sinonimo di LSD, l’Operazione Julie scoprì anche un grosso piano di importare grandi quantità di cocaina in Gran Bretagna. Due poliziotti sotto-copertura scovarono quella trama. Questo libro parla di come i detective sotto-copertura si infiltrarono nelle gang di droghe che avevano a che fare con l’LSD. E allo stesso tempo scoprirono il piano della cocaina. Io ero uno di quei due detective, l’altro era Eric Wright.

    Nello scrivere questo libro ho avuto l’inestimabile assistenza del ‘Llanddewi Brefi Log’ - il resoconto giornaliero del lavoro sotto-copertura svolto da me ed Eric Wright. Ho anche fatto affidamento sulle copie delle testimonianze che avevo contemporaneamente salvato al tempo l’investigazione dell’Operazione Julie. I ricordi di quei giorni sono ancora vividi, ma quei documenti aggiunsero dei dettagli chiave.

    Un appunto per i miei lettori americani: potreste notare dei riferimenti nel mio libro all’entità di <>... potrebbe aiutarvi sapere che l’Inghilterra e il Galles sono una singola, legale giurisdizione. La Scozia e l’Irlanda del Nord hanno i loro propri sistemi legali. Quindi, vi sono tre giurisdizioni legali separate nel Regno Unito.

    Il libro non è né pro né anti-droghe. Certe persone cercheranno sempre con attenzione. Non difendo l’utilizzo di droghe illegali e credo che non siano necessarie per vivere una vita significativa. Certe volte si risolvono all’opposto. E, in altre occasioni, alcuni finiscono col perdere la vita per via di abuso di droghe. Non ho alcuna intenzione, né desiderio, di fare la predica a qualcuno.

    Vi chiedo che voi accettiate questo libro per ciò che è – un onesto resoconto di un uomo comune che svolge un lavoro fuori dall’ordinario. Un lavoro che non molti fanno. Miro ad aiutarvi a capire com’è essere un detective sotto-copertura... un infiltrato.

    ¹ Operazione Julie: Come un raid LSD diede inizio alla guerra contro le droghe.

    http://www.bbc.com/news/magazine-14052153

    Chi sono io?

    Il canadese poteva essere un assassino. Di certo, un grande giocatore che ebbe a che fare con grandi quantità di eroina e cocaina. La Bolivia è la fonte della polvere di cocaina. Arrivò al suo controllo  in una forma quasi al 100%. Nel momento in cui raggiunse le strade di Londra, divenne una bestia alterata. Se fortunati, avreste potuto avere una purezza del 45%.

    Non controllò la catena di distribuzione fino ai rivenditori di strada. Non ve n’era bisogno. Molto più rischioso ma ancora più importante, nel momento in cui vendette un ‘carico’ da una sterlina a me, Steve Jackson, aveva ottenuto un considerevole profitto.

    Io sono l’uomo britannico che stava parlando al canadese in un nightclub di Liverpool nel 1976. Coca, Charlie o Neve, per usare alcuni dei suoi nomi, rimase la conserva della ricchezza nel 1976. Costosa, ma popolare con le rock star. Esisteva un massiccio mercato e una grande opportunità per profitto in Gran Bretagna.

    L’accordo era stato steso sul tavolo. Il canaedese e io entrammo a far parte di una cospirazione per importare seri carichi di cocaina in Gran Bretagna.

    L’umore del canadese cambiò. Perché? Non mi fu per nulla chiaro. Senza di lui a rivelare troppi dettagli, il canadese mi aveva impressionato con il piano.

    Bolivia – A posto!

    Una barca go-fast in posizione – A posto!

    Una hostess per portare il contrabbando in Gran Bretagna – A posto!

    Prezzi e sconti per quantità – A posto!

    Snap! L’umore cambiò, eccome!

    Voi ragazzi siete della polizia?

    Sbam! Questa domanda mi colpì come un fulmine a ciel sereno. Le parole rollarono nella mia testa come rombi di tuono.

    Seguì un assassinio simulato. Un doppio colpo da una pistola semi-automatica silenziata favorito da sicari professionisti in tutto il mondo. Un’esecuzione a corto raggio.

    Lui alzò una mano vicino alla mia testa. Il  puntò il suo indice e il medio uniti nell’imitare un’arma. Le dita toccarono la mia pelle.

    Mimò silenziosamente con la bocca il suono scoppiettante silenziato, mentre due proiettili immaginari facevano schizzare le mie cervella fuori dalle ferite aperte dall’altra parte della mia testa.

    Pop! Pop!

    ***

    Dal 1976 al 1980 Steve Bentley il detective divenne Steve Jackson il trafficante di droga, che ritornò in Steve Bentley, l’ufficiale di polizia. Io sono entrambi gli uomini, e questa è la mia storia.

    La depressione non è per nulla divertente. I miei superiori mi avevano accennato, no, ordinato di frequentare i Quartier Generali di Polizia della Hampshire Police a Winchester, nel marzo del 1980.

    Guidai a Winchester da Farnborough. Il tragitto sembrò lungo ben 20 miglia. La radio si spense nella macchina. Nessuna cassetta nello slot. L’unico rumore era nella mia testa. Un rumore rotante. Ma silenzioso! Più come un rumore ronzante. Ma silenzioso! Il rumore può essere silenzioso. Non avevo idea di ciò che stessi facendo, salvo il fatto che avevo un appuntamento col dottore della forza di polizia e il Deputy Chief Constable ( DCC ). Il DCC è come un Assistente Commissario di Polizia, negli Stati Uniti.

    In uno stato di confusione, riuscii a passare attraverso le entrate di quartier generali di polizia a più piani. Mi introdussi alla reception mostrano il mio distintivo. Lei, l’addetta alla reception, mi aspettava e mi disse di prendere l’ascensore fino ai piani più alti dell’edificio. Lì, un posto mi attendeva. Aspettavo anche le convocazioni da uno degli dei. Sembrava come un flashback ai giorni di scuola e venire spedito a vedere il becco. Come un bravo ragazzo, aderii e aspettai.

    La strada verso il piano degli dei sembrava disseminata di facce di persone a me familiari. Alcune di esse mi erano sconosciute, ma pareva che loro mi conoscessero. In alcune occasioni, qualcuno mi salutò. Una sorta di nervoso saluto convulso, non un tipo di saluto <>. Ero consapevole ma inconsapevole. Sembrava come un vuoto. Come guardare un film muto ma con me come uno degli attori.

    Avevo un appuntamento alle due. Un buon tempo, dovuto al fatto che le mie recenti abitudini includevano giacere a letto almeno fino a mezzogiorno. Mi sedetti su una sedia in corridoio ed aspettai. Fissai il pavimento, fissai le pareti e fissai il soffitto. Nessuna finestra da cui guardare fuori. Aspettai e fissai. I rumori ronzanti silenziosi vorticavano ancora nella mia testa. I miei pensieri erano una tela vuota con schizzi di colore invisibile.

    E’ reale? Lo sto sognando? I miei pensieri non abbandonavano la mia testa.

    Sergente Bentley. Una donna in un’uniforme da infermiera mi fece trasalire.

    Sì.

    Prego, entri.

    Lei gesticolò verso una porta con una targhetta che recitava ‘Medico di Polizia’.

    Guardando il mio orologio, vidi che le lancette avevano raggiunto le tre del pomeriggio. Ricordai di aver pensato: Ho aspettato qui sin dalle due meno un quarto!

    Il dottore si introdusse. Si premurò di dirmi la sua specialità – un medico generale. Non uno psichiatra o uno psicologo.

    Cominciò con: Allora, qual è il problema?

    Non lo so, io. Me lo dica lei.

    E’ stato malato fuori servizio per qualcosa come tre mesi. E’ corretto?

    Già.

    Quando ha intenzione di ritornare?

    Subito dopo questo incontro.

    Oh! Bene.

    Già, ritornerò subito a casa dopo questo incontro.

    Capisco. Pensavo che lei...

    Lo so che cosa ha pensato intendessi.

    Quindi, riguardo un ritorno a lavorare?

    Non ne ho idea.

    Hmm. Okay, mi dica come si sente.

    Di merda.

    Per favore, sia più esplicito.

    Come della fottuta merda. Così è abbastanza esplicito?

    Il mio niente nella mia testa non mi permetteva di essere esplicito. Non riuscivo a spiegare che cosa mi stesse turbando. Sapevo come ci si sentisse, ma si trovava in una profonda parte di me che non potevo vedere o toccare. Sapevo che era lì. Aveva una crudezza come una ferita aperta. Al posto della franchezza che trovavo impossibile, feci una domanda.

    E’ riservato? Tra me e lei. Roba tra dottore e paziente.

    Beh, ho il dovere di fare un rapporto sulla tua forma per lavorare.

    La parola ‘beh’ all’inizio di una risposta di solito fa presagire male, secondo la mia esperienza. E’ simile all’uso delle parole ‘con tutto il rispetto’ quando vi rivolgete ad un argomento con cui non vi trovate d’accordo.

    Guardi, con tutto il rispetto, come può fare un rapporto quando non è qualificato?

    Mi scusi...

    Ha sentito. Lei non è qualificato. Riesce a vedere qualcosa di fisicamente sbagliato in me?

    No.

    Bene, allora. Io ho chiuso!

    Il corridoio e la sedia mi diedero di nuovo il benvenuto. Non desideravano parlare, e io non avevo bisogno di spiegare loro niente di niente. Aspettai per le convocazioni nell’ufficio del DCC. La sua segretaria mi parlò dopo essere stato ad aspettare per un’ora. Sono ora le quattro e mezza del pomeriggio. Lei si scusò con me, dicendomi che il DCC era stato inaspettatamente coinvolto in una lunga, ma importante chiamata al telefono.

    Okay, grazie. Ma non stavo pensando per nulla ‘okay’.

    Importante? Che cosa c’è di più importante di mantenere un appuntamento con me? Questa è la mia futura messa in discussione. I miei pensieri stavano ancora ronzando. ‘DCC?’ Era conosciuto per la sua faccia scontrosa e la reputazione da uomo duro. Il ruolo del DCC in tutte le forze di polizia è conosciuto come un giudice di questioni disciplinari interne. Il treno dei pensieri continuava... ‘Forse delle teste rotoleranno?’

    Giuro di aver visto delle teste decapitate che rotolavano lungo il corridoio. Risi a crepapelle. ‘Verrò aspramente rimproverato?’ sbucò fuori il mio successivo pensiero. ‘Forse il fallimento di Fosbury¹ potrebbe essere un buon modo per entrare nell’ufficio del DCC?’ Questi pensieri attraversarono la mia testa nello stesso momento di <> dei Procol Harum.

    A quel punto, la lucidità ritornò. Divenne così chiaro che cosa dovessi fare. Mi alzai dalla sedia silenziosa, camminai verso l’ascensore e ripercorsi il mio viaggio fino al piano degli dei in riservatezza. Sapevo di aver preso la mia decisione. Che si fottessero tutti!

    Nessuno nella storia della Hampshire Police aveva osato andarsene da un appuntamento del genere prima o dopo quel giorno.

    Mi venne chiesto di essere esplicito. Questo è esplicito. Non avevo lavorato per i tre mesi precedenti al mio appuntamento col DCC. Avevo riferito di essere malato. Avevo visto che il mio stesso dottore aveva confermato la depressione. Il mio dottore aveva riferito il mio caso ad un ospedale locale per far sì che io vedessi uno psichiatra. Fallii nel seguire gli appuntamenti.

    La depressione non è più uno stigma come lo era negli anni ‘80. Non potevo sopportare che avessi bisogno di aiuto. Il mio orgoglio e la mia testardaggine indicavano che mi vergognavo troppo da ammettere che non ero più sotto controllo. Che cosa aveva causato la mia depressione?

    Nel 1980 io, Steve Bentley, credetti di essere un agente di polizia in carriera. Ero orgoglioso di ciò che avevo ottenuto nel mio ruolo sotto-copertura durante l’Operazione Julie. Fu il punto più alto della mia carriera nella polizia ed un ricordo che porterò con me nella tomba. Combattei e lavorai duro per arrivare al punto da venire richiamato da Dick Lee per l’Operazione Julie nel 1976. Artigliai la mia via lì e non volli mai che Julie finisse. La squadra Julie divenne un formidabile gruppo di investigatori e avrebbe dovuto avere il permesso di continuare, in particolare per combattere l’importazione da parte delle gang di cocaina ed eroina in Gran Bretagna.

    Il mio stesso ruolo sotto-copertura come Steve Jackson ebbe un prezzo. Divenni dipendente dall’alcol e, ad un grado minore, dipendente dalla cannabis e dalla cocaina. Si dimostrò disastroso per il mio secondo matrimonio, che si dissolse poco dopo la conclusione dell’Operazione Julie.

    A seguito dell’Operazione Julie, arrivò sulla mia strada una promozione. Divenni un Sergente Detective con base a Farnborough, Hampshire. In quel ruolo feci più affidamento sull’istinto che sulla logica. Il lavoro era tutto così troppo semplice e mondano, seguendo le mie gesta sotto-copertura. Arrivai tardi al lavoro fin troppe volte, a causa dei postumi della sbornia per via della bevuta della notte precedente. Incontrai anche la mia futura terza moglie. Lei, o meglio la mia relazione con lei, fu il catalizzatore per il mio crollo in una profonda depressione.

    Quando la incontrai, stavo bevendo pesantemente, follemente. Fermandomi tutta la notte, spesso cadendo in uno stupore sbronzo in un pub. Stavo anche fumando droga.

    Fu amore, tra me e Catherine. La più lunga, intima, passionale e spirituale relazione che avessi affrontato. Mi trasferii con lei mentre ero ancora maritato alla mia seconda moglie ed ero ancora un Sergente Detective a Farnborough.

    Ciò che seguì è probabilmente scarsamente credibile ora, nel 21° secolo. Divenni vittima di un atteggiamento così tipico della forza di polizia nei tardi anni ‘70 e nei primi anni ‘80. I miei superiori obiettarono contro di me perché vivevo con una donna senza un matrimonio. Questa obiezione assunse la forma di trasferirmi a Southampton, a 40 miglia di distanza da Farnborough. Come se non bastasse, si aspettavano che io compiessi i doveri in uniforme come un Sergente e mi assegnarono un ostello per un uomo singolo in cui vivere.

    Ciò era inaccettabile su molti fronti.

    Ero un detective in tutto e per tutto; dalla tenera età dei 21 anni ero stato riconosciuto come un buon acchiappa-ladri. I miei punteggi alti nei test finali della Home Office Detective Training Course mi avevano fatto notare. Dopo il mio trasloco da Merseyside ad Hampshire nel 1971, trascorsi del tempo di nuovo in uniforme. Detestai quel tempo. Lavorai duramente e guadagnai il mio diritto di togliermi la divisa. Non fu facile.

    Ora vidi me stesso di fronte ad uno sfacciato sforzo per separare me da Catherine ed un ritorno forzato ai doveri in uniforme. Non potevo tollerarlo né evitarlo. Ero seriamente depresso per via di questi avvenimenti. Il casino venne esacerbato da una visita di Norman Green, un Soprintendente della polizia che mi conosceva bene e mi teneva in alta considerazione.

    Green arrivò alla casa di Catherine a Farnborough e chiese di parlare con me in privato. Ciò mi sembrò giusto, ma Catherine disse bruscamente a Green che qualsiasi cosa avesse da dire, poteva essere detta di fronte a lei. Lei rimase.

    La mia assenza dal lavoro venne trattata come una sparizione. Evitai di comunicare a qualcuno della mia malattia. Semplicemente smisi di andare al lavoro. La mia scomparsa cominciò ad essere trattata con una certa urgenza quando circolò un comunicato a tutte le forze per un tentativo di localizzarmi.

    Nessuno riuscì a trovarmi, eccetto Green. Non fece nessun progresso nei suoi tentativi di persuadermi a tornare al lavoro e accettare il mio trasferimento a Southampton. Non fece nessun progresso perché dirmi cosa fare senza ascoltare, rinforzava la mia testardaggine. Forse, se mi avesse chiesto di spiegare e raccontare i miei problemi, avremmo potuto fare progressi. Ma ne dubito. Non volevo parlare di lavoro o della parola con la R – responsabilità.

    Trovavo irritante il fatto che lui segnalò che io fossi stato trovato a vivere nello squallore. Niente avrebbe potuto essere più lontano dalla realtà. Catherine era una casalinga. Okay, quando la visitò, la casa avrebbe potuto essere un po’ disordinata. I suoi quattro figli vivevano lì e Catherine lavorava di notte all’ospedale locale, perciò forse lei si trovò impegnata il giorno in cui il signor Green fece visita, e non riuscì a riordinare. Sono sicuro che Catherine avrebbe anche apprezzato che io accennassi al fatto che questa visita avvenne senza avvertimento.

    Di certo, si formò un’impressione riguardo la mia pazzia, senza dubbio dato l’ulteriore impulso del mio vivere con una donna e quattro bambini. Gli amici erano preoccupati per me. Alcuni pensarono di me come un avventato.

    Questi erano dei superiori che non avevano idea riguardo il lavoro sotto-copertura, abusi di alcol e droga o una minaccia di assassinio a Liverpool da parte dello spacciatore di cocaina canadese. Green e gli altri si aspettavano che io mi scrollassi di dosso la depressione come un pezzo vagante di cotone sul mio abbigliamento. Spazzolarla via ed andare avanti con le cose – riferire per dovere a Southampton.

    L’ex Sergente Detective 708 Steve Bentley a rapporto per dovere! Come potevo fare rapporto per dovere nel mezzo di un esaurimento nervoso? Mi ci vollero molti anni per realizzare che nel 1980 soffrii più di un’acuta depressione.

    Lasciatemi dire all’inizio che non cerco compassione, né rimpiango gli eventi che accaddero tra il 1976 e il 1980. Pensavo di chiamare questo libro <>. Avevo una canzone dei Beatles in mente.

    ¹ Dick Fosbury fu il vincitore della Medaglia d’Oro di salto in alto delle Olimpiadi del 1968 e perfezionò un nuovo stile di salto.

    Cultura LSD

    L’Operazione Julie viene spesso indicata come un’operazione sotto-copertura della polizia. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità. Una gran parte dell’investigazione richiese una buona routine vecchio-stile del lavoro da detective. Molto di esso riguardava la sorveglianza di obiettivi e sospetti, inclusi alcuni dettagli che mi è vietato scrivere a causa dell’Official Secrets Act britannico. I 25 membri della squadra dell’Operazione Julie che tracciavano o seguivano i veicoli dei sospetti eseguirono questo lavoro di sorveglianza.

    La sorveglianza non era solo limitata a seguire dei sospetti, ma anche case e edifici di business per lunghi periodi. I detective dell’Operazione Julie si atteggiarono anche come turisti e, in un’occasione, come geometri. Tutto fatto per camuffare il fatto che erano degli osservatori.

    Nessuno di questo è vero lavoro sotto-copertura.

    Quando andate sotto-copertura, assumete una identità completamente nuova. Vi mischiate con i cattivi ragazzi e sperate di infiltrarvi. <> è una descrizione migliore del profondo lavoro sotto-copertura. Non è lavorare come un narco ( agente dei narcotici ) o un agente di polizia travestito da compratore di droga. Lui o lei invariabilmente va a finire a casa di notte, lavora un turno e ritorna alla normalità. Trasportano un distintivo e conservano la loro vera identità. L’infiltrazione è un ruolo stressante e impegnativo. Può durare giorni, ore, settimane, mesi o persino anni.

    Solo quattro veri agenti sotto-copertura lavorarono all’Operazione Julie. Eric Wright e Steve Bentley, due dei quattro. Gli altri due andavano e venivano. Non trascorsero giorni, settimane e mesi sotto-copertura, immaginando costantemente di essere qualcun altro. Immaginate di vivere otto mesi della vostra vita ad esistere come un’altra persona.

    Tantissimi miti circondano l’Operazione Julie. Parte di quell’edificio di miti è stato causato da svogliato giornalismo durante gli anni, e tuttora è in corso. Il 2016 è stato il quarantesimo anniversario della formazione della squadra dell’Operazione Julie. Già gli articoli di notizie erano apparsi ritornando alla più grande rovina della droga del Regno Unito mai avvenuta. Lo svogliato giornalismo viene ripetuto ancora adesso.

    Vi furono titoli e storie come <>. E dalla stessa fonte della BBC, <<[Un] altro gruppo di hippy monitorò la magione da un vecchio caravan, e quando irruppero segretamente, abbinarono chimicamente dei campioni di acqua presi dalla cantina a dei campioni di LSD che la polizia aveva precedentemente sequestrato>>. Un articolo del 2011 della BBC parlò di <<...dozzine di agenti sotto-copertura vennero inviate nel Galles occidentale per camuffarsi da hippy e per metterli sotto sorveglianza durante un’operazione di 13 mesi>>.

    Nessuno di quei articoli della BBC è accurato. Ripeto: solo quattro veri agenti sotto-copertura lavorarono sull’Operazione Julie. Eric Wright ed io eravamo due di essi.

    Ciò che segue è una storia vera. Non aspira ad essere l’intera storia dell’Operazione Julie, in quanto quella è ben documentata altrove. L’Operazione Julie, giustamente, è associata alla disgregazione di una delle più grandi strutture di manifattura di LSD e una delle reti di distribuzioni mondiali più grandi che il mondo abbia mai visto.

    Ciò che non è conosciuto è il dettaglio di come il mio lavoro sotto-copertura, col mio partner sotto-copertura Eric, si connettesse in una grande trama per importare cocaina in Gran Bretagna e identificare i giocatori principali in quella cospirazione. E’ una narrazione personale dove spero di farvi dare almeno un’occhiata nel lavoro sotto-copertura della polizia. Farò ciò che non ho mai permesso durante i miei giorni sotto-copertura... vi lascerò entrare nella mia testa.

    Prima che io divulghi i segreti nella mia testa, un paio di parole riguardo gli altri libri scritti sull’Operazione Julie, in quanto c’è una possibilità ragionevole che voi possiate aver letto uno o più di essi.

    Per quanto ne so, questo è il settimo libro che tratta dell’Operazione Julie, sia in tutto e per tutto che usandola come parte di una storia. Solo tre libri pretendevano di essere stati scritti da poliziotti insider all’interno dell’investigazione. Questo è l’unico libro ad essere stato scritto da un insider dall’inizio alla fine, pestando davvero la tastiera e utilizzando le mie parole e sentimenti, al contrario di quanto scritto da un ghost writer.

    Per prima cosa ci fu <> ³ di Colin Pratt e Dick Lee. Dick Lee era l’uomo in carica della Squadra dell’Operazione Julie. Fu una sua creazione e la vide fino alla fine, sebbene a metà strada dell’investigazione il Soprintendente Detective Greenslade lo rimpiazzò. Quella nomina fu politicamente motivata. Lee aveva arruffato troppe piume e persone istituzionali. Vidi Greenslade come un pupazzo vicino alla pensione. Era una persona accondiscendente e un poliziotto convenzionale.

    Colin Pratt era un giornalista del Daily Express, ai tempi dell’Operazione Julie. Questo primo libro venne scritto da Pratt come ghost writer. E’ un libro decente, ben narrato e ben scritto. Sfortunatamente conteneva commenti non necessari e inaccurati riguardo gruppi terroristici ed individui erroneamente associati a questi gruppi. E’, comunque, oltre alla questione che ho menzionato, in gran parte un accurato racconto dell’investigazione. Sono costretto a dirlo perché mi descrive come <>. Per di più, quando viene descritto il team che aveva assemblato, Lee chiese per Steve Bentley <>. Chiaramente, è un libro pieno di verità.

    <>⁴ di Ed Laxton e Martyn Pritchard, pubblicato nel 1978, fu il successivo. Martyn era un agente sotto-copertura con la Thames Valley Police Drug Squad di successo e pieno d’esperienza, prima di continuare con lo stesso ruolo nell’Operazione Julie. Laxton era un giornalista del Daily Mirror e il libro venne scritto da lui come ghost writer. E’ un impressionante racconto

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1