Un Oggetto del Desiderio

Di Jenny Twist

Hannah e Rea, in vacanza a Tangeri, sono preoccupate nello scoprire che due personaggi loschi le stanno seguendo. Poi incontrano il misterioso Toby che a sua volta sta seguendo i due uomini. Vuole scoprire perché quegli uomini siano interessati alle ragazze. Ma le ragazze non ne hanno idea. Non sono molto preoccupate visto che il giorno successivo sarebbero partite per Chefchouen. Lui si offre di accompagnarle personalmente, in segreto. Lui è davvero chi dice di essere? O è parte del problema?

Tutto sembra procedere al meglio, fino a che Rea scompare.

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 19 lug 2019
• ISBN: 9781547589746

Anteprima del libro

Meriti

Editore: Emily Eva Editing

http://emilyevaediting.weebly.com/

Artista di Copertina: Novel Prevue

http://www.novelprevue.com/cover-art.html

Dedica

Ai miei nipoti, Tom e Oliver

Le persone sono attratte da oggetti del desiderio; e poi si pentono della lussuria che si sono concesse, perché hanno seguito un fantasma e si sono ritrovate ancor più lontane di prima dalla Realtà.

― Rumi

UN OGGETTO DEL DESIDERIO

Il giovane passò correndo attraverso il soukh, schivando le bancarelle, con due poliziotti al suo inseguimento. La sua mano destra frugava nella camicia alla ricerca della pistola; è stato per questo che ho afferrato la mia amica Rea e l’ho gettata a terra. Per un attimo ho visto il volto dell’uomo con la pistola, mentre mi sfrecciava accanto, aveva gli occhi pieni di terrore.

Cosa? Cosa? disse Rea, rimettendosi a sedere. Stavo per dirle che ora era tutto a posto quando i poliziotti quasi ci travolsero. Uno era magro e in forma ma l’altro era sovrappeso e stava chiaramente facendo molta fatica per restare al passo. Attenzione, il tardo pomeriggio non è il momento migliore per inseguire i criminali in Marocco. Il poliziotto grasso ansimava rumorosamente e aveva due grosse chiazze umide sotto le maniche della sua uniforme.

Poi, proprio quando ci eravamo appena rialzate e stavamo scuotendo la polvere dai nostri vestiti, altri due uomini ci passarono accanto, anche loro correndo. In qualche modo sembravano ancora più minacciosi dell’uomo con la pistola e dei poliziotti. I loro occhi guizzavano da parte a parte mentre correvano e io indietreggiai contro una bancarella, sentendomi improvvisamente debole.

Cosa sta succedendo? Rea si alzò e guardò gli uomini mentre sparivano nel dedalo delle bancarelle.

Non lo so, risposi, ma aveva una pistola. Quello che stavano inseguendo. Stai bene?

Rea mi fece un sorriso. Non ho niente che un gin tonic non possa curare.

Che sfortuna. Dovrai aspettare fino al nostro rientro in hotel. Qui non vendono alcool nei bar.

Merda, l’avevo dimenticato. Non preoccuparti, Hannah, aspetterò.

E continuammo a passeggiare, fermandoci a guardare i prodotti mentre camminavamo. C’era un bell’assortimento in mostra – sciarpe di seta, tappeti, oggetti in pelle, narghilè, ornamenti d’ottone, candele, erbe e spezie, vestiti – sembrava non finire mai – una girandola di colori e profumi. Alcune bancarelle avevano in terra delle ceste con le occasioni e Rea all’improvviso si avventò su una di queste come un gatto sulla sua preda. Oh, guarda! esclamò, Non è meravigliosa? Teneva posata sul collo una collana. Che ne pensi?

Personalmente credevo fosse abbastanza volgare, troppo grande, e con troppe pietre e troppo oro. Mi ricordava quelle collane che si vedono nelle opere d’arte dell’antico Egitto – quasi un incrocio fra una collana e una corazza.

Un po’ eccessivo, dissi.

Rea è l’essere umano più bello che abbia mai visto. La conosco da quando ero troppo piccola per ricordalo e non ho mai visto nessun altro così perfetto. Quando cammina in una sala, tutte le conversazioni si interrompono. Gli uomini le girano intorno come falene attratte da una fiamma e lei neanche se ne accorge.

Ignorò il mio commento. Chiedigli quanto costa.

Non ho bisogno di chiederlo, risposi. È scritto sul cesto. Costa tutto cinquanta.

Smise di sorridere. E’ un po’ costoso.

Dirham, dissi. Dividi per dieci. Cinque euro.

Evviva! urlò e corse dal proprietario della bancarella agitando una banconota da cinque euro. Lui sembrava confuso, ma tutti gli uomini sembrano confusi quando vedono Rea.

Mettimela, disse, tenendosi i capelli sollevati dal collo in modo che potessi allacciarle il fermaglio. Poi allargò le braccia. La mia collana del potere! declamò