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Il segreto libro 3: Il segreto, #3
Il segreto libro 3: Il segreto, #3
Il segreto libro 3: Il segreto, #3
E-book111 pagine1 ora

Il segreto libro 3: Il segreto, #3

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Info su questo ebook

Il segreto-Libro 3: Il potere della mente è il terzo capitolo della serie. Troviamo di nuovo tutti gli elementi che rendono appassionante questa storia

Tess è ben decisa a restare al fianco di Sam ma sarà in grado di mantenere la sua promessa costi quel che costi? E Sam avrà l'autocontrollo necessario a mantenere il suo segreto intatto?

Troverai la risposta a queste e molte altre domande in questo fantastico libro che ti terrà con il fiato sospeso fino alla fine.

Un'altra emozionante storia di amicizia e lealtà che verranno messe alla prova fino in fondo.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita18 set 2019
ISBN9781071502181
Il segreto libro 3: Il segreto, #3

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    Anteprima del libro

    Il segreto libro 3 - Katrina Kahler

    Libro 3

    Il potere della mente

    Tess...

    L’atteggiamento calmo e impassibile di Sam mi sconvolse più dell’espressione terrorizzata di Jake. Sorprendentemente, non colsi alcuna traccia di rabbia sul suo volto.

    Sam sembrava piuttosto come in trance, totalmente inconsapevole di quanto stava accadendo intorno a lui. Jake, invece, era raggomitolato in un angolino del capanno. Alzando lo sguardo, capii perché era tanto spaventato: una miriade di attrezzi sportivi volteggiavano all’impazzata sopra la sua testa.

    Non solo semplici palle e innocui cerchi, ma anche oggetti molto più pericolosi.

    Senza dire una parola, Sam si voltò verso Jake e gli attrezzi ricaddero a terra, mancando la testa del povero Jake per un pelo.

    Poi, con mio sommo orrore, vidi un giavellotto sfrecciare a tutta velocità contro Jake. Il ragazzo si rannicchiò ancor di più contro il muro, proteggendosi il volto con le mani.

    SAM!!!! urlai con tutte le mie forze, BASTA!!!!

    Distratto dal mio grido, Sam perse la concentrazione e il giavellotto piombò a terra con un tonfo, proprio ai piedi di Jake.

    Io ero sgomenta. Sam, che diavolo stai facendo? È una follia!! Avresti potuto ucciderlo!

    Jake approfittò del momento per scappare via. Notai di sfuggita il terrore nei suoi occhi, mentre urlava una minaccia alla volta di Sam.

    Le parole di Jake mi angosciarono Me la pagherai, stramboide!

    Poi Jake sparì nel buio della notte, correndo al sicuro verso i ragazzi che girellavano davanti all’entrata della sala da ballo.

    Tornai in me, afferrai Sam per un braccio e lo trascinai fuori. Non avevo la minima idea del perché lui e Jake fossero nel capanno degli attrezzi e non osai fare domande. Sapevo solo che dovevamo andarcene e in fretta. Se Jake aveva intenzione di mantenere la sua minaccia, allora io e Sam eravamo in guai seri.

    Tanto per cominciare, quella era un’area ad accesso vietato e non avremmo dovuto trovarci lì senza permesso. Poi, se Jake avesse raccontato a qualcuno quello che era successo nel capanno, le conseguenze sarebbero state inimmaginabili. Il capanno era nel caos, c’erano palloni, mazze da baseball, guantoni e attrezzature sportive di ogni genere sparse ovunque. Ma perdere tempo a riordinare sarebbe stato troppo rischioso. Dovevamo sparire da lì, subito. Spensi la luce e richiusi la porta.

    Riflettei. Il racconto di Jake sull’accaduto sarebbe sembrato troppo inverosimile, tuttavia alcuni ragazzi avevano già etichettato Sam come quello strano e avrebbero creduto a qualsiasi diceria sul suo conto, anche la più incredibile. Inoltre, sembrava che nel capanno fosse passato un tornado. Lunedì il signor Dawson, l’insegnante di ginnastica, avrebbe visto quel disastro e a quel punto ci sarebbero state molte domande e si sarebbe cercato il colpevole. Anche rimettendo tutto a posto, il nostro precisissimo insegnante avrebbe notato che qualcosa non andava.

    Mi guardai intorno, e condussi Sam il più lontano possibile da Jake. Era meglio evitarlo e non dare troppo nell’occhio, altrimenti lunedì saremmo stati i principali sospettati.

    Prendemmo una stradina al buio che portava sul retro della scuola. Avevo intenzione di rientrare al ballo di soppiatto, passando da un’entrata secondaria. Con mio grande sconcerto la porta, solitamente aperta durante il giorno, era stata bloccata, probabilmente per impedire ai ragazzi che partecipavano alla serata danzante di andare a giro per la scuola.

    Sospirai e mi rivolsi a Sam che fin ad allora mi aveva seguito docilmente. Dobbiamo tornare all’entrata principale, speriamo che nessuno ci noti

    Sam annuì debolmente, senza proferire parola. Sapevo che era sopraffatto da tutto quello era successo, ed anche io ero sconvolta. Anche se al buio non riuscivo a vederlo in faccia, capivo che si stava guardando intorno spaventato e preoccupato.

    Girammo l’angolo e ci imbattemmo in un gruppetto di ragazzi che chiaccheravano e ridevano. Cercai di superarli senza guardare nessuno. Sentì, però, che qualcuno mi chiamava, così fui costretta a fermai.

    Tess! Dove ti eri cacciata? Tahlia mi sorrise sorpresa. Ti ho cercata dappertutto!

    Oh, um, fa così caldo nel salone balbettai. Avevo bisogno di una boccata d’aria fresca!

    Thalia stava per rispondere, quando Sam apparve al mio fianco. Thalia alzò le sopracciglia, incuriosita.

    Um, ci vediamo dentro, borbottai, prima che potesse farmi delle domande.

    Ripresi ad avanzare ed entrai nel rumore della sala da ballo, seguita da Sam.

    Quando ormai pensavo che ce l’avessimo fatta, mi sentii afferrare per un braccio per essere trascinata nel bel mezzo di un trenino conga che passava di lì. Tutti quanti ballavano, attaccati al compagno di fronte, cantando la canzone che risuonava a tutto volume dagli altoparlanti.

    Dai, Tess, è divertente! urlò Lacey; gli occhi le brillavano per l’eccitazione.

    Scossi la testa e provai a divincolarmi, ma lei non mollò la presa. Mi ritrovai così costretta ad unirmi al trenino, ballando lungo tutto il perimetro della sala. Quando finalmente riuscii a tornare indietro, di Sam non c’era più traccia.

    Lo cercai con lo sguardo tra la folla dei ragazzi che ballavano e chiaccheravano felici, illuminati dalle luci da discoteca. Tutti sembravano divertirsi un sacco. Mi sembrava impossibile aver fatto parte di quel gruppo spensierato solo fino a poco prima. Tutto era cambiato, quando ero andata a cercare Sam.

    Non riuscivo a non pensare a quello che avevo visto nel capanno e a cosa sarebbe successo se non fossi arrivata in tempo. Sembrava tutto così irreale, come se avessi semplicemente sognato.

    Su insistenza di Lacey, tornai in mezzo alla pista a ballare

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