Il Manipolatore

Di Argia Granini e Antonella Beccaria

Un assassinio inspiegabile, quasi un’esecuzione, costringe una tranquilla cittadina di provincia a interrogarsi sui personaggi che entrano a vario titolo nella storia.
Lucio Girone, il morto, è un essere mite e con problemi di salute, fisici e mentali. Andrea Carli, il presunto colpevole, è un personaggio ambiguo, con precedenti penali di scarsa rilevanza. E poi c’è Adele, una donna innamorata. Quale segreto lega i tre protagonisti?

• Lingua: Italiano
• Editore: Giraldi Editore
• Data di uscita: 7 ott 2016
• ISBN: 9788861551466

Anteprima del libro

Argia Granini e Antonella Beccaria

Il Manipolatore

Questo libro è liberamente ispirato a indagini condotte da Eagle Keeper Service Group. Tuttavia personaggi e luoghi citati sono invenzioni delle autrici e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Dunque qualsiasi riferimento a fatti, luoghi e persone è assolutamente casuale.

© 2016 Eagle Keeper Service Group Srl

Via del Lavoro, 57

40033 Casalecchio di Reno - Bologna

Copertina di William Bonzi

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati.

Proprietà letteraria riservata

© Giraldi Editore, 2016

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ISBN 978-88-6155-146-6

Edizione digitale realizzata da Fotoincisa BiCo

Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale o utilizzato dall’autore ai fini della creazione narrativa.

PREFAZIONE

a cura di Cinzia Gennarelli

Eccoci giunti al terzo romanzo della collana Le indagini di Nic, con un racconto in cui l’investigatore – Nic per l’appunto – si trova ad affrontare un caso ancora più complesso e articolato, sfoderando tutto il suo acume investigativo e soprattutto la caparbietà e perseveranza nell’addivenire a una soluzione. Per Nic, nulla è come sembra e nulla viene lasciato al caso. In questo terzo romanzo, questa asserzione assume connotazioni ancora più profonde.

Come disse il noto filosofo e militare cinese Sun Tzu "La strategia si fonda sull’astuzia; è messa in moto dalla prospettiva di un guadagno, è analitica o sintetica, a seconda delle trasformazioni del nemico".

E Nic, o meglio Ugo Vittori – fondatore ed Amministratore Unico dell’agenzia investigativa Eagle Keeper Service Group srl –, lo sa molto bene. Sa quanto sia indispensabile in ogni singolo caso, in ogni singola indagine, conoscere a fondo il proprio nemico, quanto sia necessario studiare la giusta strategia per arrivare al risultato, quanto sia importante utilizzare intelligenza e astuzia – conscio del vero significato che questi termini assumono nell’attività investigativa. Ed è evidente che Nic, alias Ugo Vittori, è dotato di uno straordinario acume investigativo, laddove per acume si intende proprio l’acuta, pungente intensità di qualità, proprietà, emozioni, sentimenti nonché penetrante finezza e sottigliezza dell’intelletto, sinonimi tutti di perspicacia e prontezza mentale.

Questo ha permesso alle giornaliste e scrittrici, Argia Granini e Antonella Beccaria, di riuscire brillantemente nella realizzazione di un progetto editoriale, tanto ambizioso quanto complesso, ovvero quello di rappresentare – sotto forma di romanzi – l’attività articolata e intricata che ogni giorno Ugo Vittori e il suo staff svolgono nella lotta alla frode assicurativa. Un fenomeno di dimensioni sempre più preoccupanti nella quotidiana vita sociale del nostro paese, dall’impatto significativo non solo per gli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto per la collettività.

Così è nato il progetto editoriale Le indagini di Nic, pensato e ideato da Ugo Vittori – da sempre innamorato del suo lavoro e alla guida di una delle realtà imprenditoriali più importanti nello scenario italiano e internazionale, nel peculiare settore delle agenzie investigative dedicate all’antifrode assicurativa. Dal 2000, Vittori in primis e la società da lui condotta sono al fianco delle imprese assicuratrici per risolvere casi di frode sospetta o consumata, con impegno, professionalità, passione e instancabile perseveranza.

Il terzo romanzo, dal titolo alquanto evocativo e concretamente rispettoso dell’identità del caso realmente accaduto (e brillantemente risolto da Eagle Keeper), raggiunge il lettore con tale forza narrativa e ricchezza di eventi, da indurci a giungere alla fine quasi senza fiato. Una lettura piacevole e scorrevole al punto tale che dopo le prime pagine si rimane con il desiderio di conoscere il seguito.

Ancora una volta le due scrittrici sono riuscite a creare un mix perfetto fra azione, sentimento, intrighi, passione – fra la vita reale di tutti i giorni e la sfera di una professione di certo affascinante ma poco conosciuta e compresa –, enfatizzando quanto la soluzione di un caso investigativo sia anche e soprattutto il trionfo della giustizia, la vittoria dell’orizzonte etico, il ristabilimento di regole vitali infrante, il ripristino di un intero ordine sociale.

Queste le sfumature raffinate e da un certo punto di vista energiche con cui viene descritto il personaggio dell’investigatore Nic, protagonista di tutti i romanzi, – e del suo valoroso staff che in questo terzo libro entra di gran impeto nell’impianto narrativo – che sempre più piace al lettore, che ne apprezza gesti e parole, comportamenti ed emozioni. Le parole diventano un cammino che si intraprende sempre più frettolosamente per vedere cosa c’è dietro la prossima curva… con tanta attenzione ai particolari e tanto amore e dedizione per il caso de Il Manipolatore.

Terzo libro della serie Le indagini di Nic, questo romanzo ambientato in Emilia-Romagna – regione ove ha sede l’agenzia investigativa Eagle Keeper – offre un grande realismo che va di pari passo con un significativo aumento dell’azione, forse a discapito di quelle catene deduttive dei precedenti romanzi, pur mantenendo quei fili narrativi trasversali a tutti gli episodi. Per raggiungere la verità e contemporaneamente fare giustizia, il metodo giusto, per quanto fondamentale, non è sufficiente: è necessaria una conoscenza pregressa, un sapere basato tanto sull’esperienza quotidiana, sulla vita, quanto sulla strada, senza mai dare nulla per scontato.

E quel personaggio era stato sospettato di omicidio per la seconda volta. E per la seconda volta l’aveva fatta franca. «Troppe coincidenze», considerò Nic spegnendo il computer.

Introduzione a cura

della Dott.ssa Cinzia Gennarelli

Responsabile Marketing & Comunicazione

Eagle Keeper Service Group srl

Personaggi

Nicola Proietti, Nic, investigatore privato ed ex poliziotto

Claudia Sclavi, compagna di Nic

Marco Monaco, collaboratore di Nic

Marta Zili, segretaria di Nic

Ines Rold, la vicina che si prende cura di Spillo, il cane di Nic

Tommaso Ussari, ispettore di polizia

Matteo Ussari, figlio di Tommaso, nipote adottivo di Nic

Giuseppe Rizzi, boss della ’ndrangheta trapiantato a Roma

Andrea Carli, sospettato dell’omicidio del futuro cognato

Lucio Girone, vittima di un’esecuzione

Adele Girone, sorella di Lucio e fidanzata di Andrea

Riccardo, figlio di Adele Girone

Giovanna Girone, madre di Lucio e Adele

Pietro Girone, padre di Lucio e Adele

Fulvia Finelli, avvocato di Andrea Carli

Mariangela Onofri, prostituta con cui Lucio Girone ha una relazione

Giorgia Toscani, giovane collaboratrice di Nic

Selvaggia Marani, consulente legale dell’agenzia investigativa di Nic

Sonia, ex collaboratrice di Nic

Gianni Esposito, collaboratore di Nic

Silvio Boschi, capo della squadra mobile di Rimini

Alberto Politi, ex di Sonia

Prologo

Speciale Tg Cronaca, 7 Dicembre 2014

Andrea Carli, lei è un genio criminale?

«Per essere geni criminali, ci vuole una cultura enorme che io non possiedo. Non mi ritengo un genio criminale anche perché, per uscire dal carcere, ho dovuto sudare parecchio».

Cosa ha ereditato dai suoi genitori?

«Immobili».

Quanti?

«Un paio».

La accusarono di averli uccisi entrambi per intascarsi l’eredità.

«E sono anche stato assolto».

Le cause della morte di sua madre di fatto sono rimaste vaghe. L’ipotesi più accreditata fu quella del suicidio. Secondo lei, è possibile?

«Sì. È molto probabile perché in famiglia ci sono già stati altri suicidi. Anche sua madre, mia nonna, si tolse la vita. Si ammazzò ingerendo acido muriatico. E suo cognato fece lo stesso gettandosi dal quarto piano di una casa di riposo. Anche un nostro parente di Rimini si è impiccato alla balaustra delle scale. Come vede, siamo una razza con qualche problema».

Un po’ di mesi più tardi morì anche suo padre. Lei avrebbe dovuto accudirlo e quindi la condannarono in appello per omissione di soccorso.

«Vero, ma non è stata colpa mia. L’abbiamo trovato mio figlio e io. Si era addormentato e pensavo stesse meglio. Soffriva molto e ho creduto che i suoi malesseri si fossero placati, che il momento peggiore fosse passato».

E invece era morto. Davvero non gli diede niente perché si addormentasse?

«No, nel modo più assoluto».

Dunque lei non c’entra nulla con la morte dei suoi genitori?

«Certo che no. E poi, se avessi avuto qualcosa da nascondere, mi sarei preoccupato di farli cremare entrambi nel giro di ventiquattr’ore. Ma essendo pulito e non avendo alcuna paura, non ho fatto niente del genere».

Però, alla morte di suo padre, lei chiese immediatamente un certificato di morte che addirittura fu redatto il giorno prima del decesso.

«Fu il medico a sbagliare la data».

Perché chiese quel certificato?

«Per organizzare i funerali nel giro di breve tempo, nell’immediato».

Adesso i guai giudiziari sono ricominciati e si ritrova ancora indagato, stavolta per l’omicidio di suo cognato, Lucio Girone, avvenuto nel 2012.

«Per questa storia ho già trascorso due anni in galera da innocente».

Dove ha conosciuto suo cognato?

«Soffriva di disturbi nervosi e venne ricoverato in una clinica psichiatrica. Me lo ritrovai in camera».

Sempre lì ha conosciuto anche la sorella, Adele Girone, quella che sarebbe diventata la sua fidanzata?

«Sì, è esatto. Prima abbiamo cominciato a scriverci e poi a uscire insieme. Così è nata la nostra relazione».

La sua fidanzata ha mai nutrito sospetti su di lei?

«Ovviamente no. Sia