Fuoco amico

Di Rossella Vezzoli

Racconto di fantascienza che parla di una scuola per soccorritrici di emergenza, e delle avventure nelle quali le giovani donne incorrono.

• Lingua: Italiano
• Editore: Rossella Vezzoli
• Data di uscita: 23 lug 2023
• ISBN: 9788835849186

Anteprima del libro

Rossella Vezzoli

Fuoco amico

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Indice dei contenuti

FUOCO AMICO

ROSSELLA VEZZOLI

Questa storia è opera di fantasia e non corrisponde in alcun modo a eventi, dialoghi, fatti o persone reali

Giunsi all’isola con un battello apparentemente più adatto alle traversate di fiume che di mare, dotato di un’ampia ruota che solcava l’acqua simile a quelle che si trovavano sulle imbarcazioni dell’Ottocento, ma per il resto si trattava di una barca estremamente moderna e leggera, con le traversie e i ponti in carbonio e le ampie finestre in vetro smerigliato e blindato che ti permettevano si scorgere i fondali marini e l’infuriare delle onde del mare autunnale.

Il luogo dove si trovava la scuola militare era estremamente isolato, a una notevole distanza dalla terraferma su un isolotto sperduto in mezzo al mare.

La sede della scuola per soccorritrici militari era peraltro leggendaria, incontaminata, dotata del fascino delle isole segrete dove si seguivano o ricercavano antiche tradizioni, ma allo stesso tempo vi si trovavano gli strumenti tecnologici più moderni e alla scuola si imparavano e utilizzavano tecniche dell’infermieristica più avanzata e finanche sperimentale.

Nuvole bianchissime addolcivano l’azzurro-grigio del cielo d’ottobre ed io trascorrevo gran parte della giornata sul ponte del battello, prendendo il sole sulle panchine dai morbidi cuscini in tela cerata.

Seppi apprezzare ogni istante di quella traversata marina che mi portava lontano dalla grande città con i suoi parchi ormai sigillati come preziosi giardini botanici in mezzo a quartieri enormi dove torreggiavano i grattacieli- dormitorio e migliaia di edifici grigi di scarsa raffinatezza architettonica.

Soltanto il centro della città, dove si trovavano i quartieri dei ricchi, era ancora dotato di portici e di qualche albero nei viali, con abitazioni di stile tuttora apprezzabile e di fattura pregiata.

Sull’imbarcazione erano salite anche le mie future compagne di studi, tutte eravamo giunte al porto d’imbarco con genitori e amici e avevamo esibito con grazia leggiadra i saluti ai nostri intimi con l’affetto inequivocabile che ci legava a loro.

Poi mentre l’imbarcazione fendeva docile le onde del mare ci eravamo attardate