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Psicoaromaterapia: Viaggio alla scoperta di sé con gli oli essenziali
Psicoaromaterapia: Viaggio alla scoperta di sé con gli oli essenziali
Psicoaromaterapia: Viaggio alla scoperta di sé con gli oli essenziali
E-book250 pagine3 ore

Psicoaromaterapia: Viaggio alla scoperta di sé con gli oli essenziali

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Info su questo ebook

Valido supporto per tutti gli operatori del benessere (psicologi, naturopati, infermieri, operatori olistici, musicoterapisti), Psicoaromaterapia è perfetto anche per chi desidera cominciare ad ascoltare se stesso, alla scoperta della propria realtà interiore e della propria essenza.

Il rituale di guarigione che viene descritto in Psicoaromaterapia è un cammino evolutivo di conoscenza e di crescita esistenziale attraverso il quale si assiste alla trasformazione di parti profonde e sconosciute di se stessi per raggiungere la piena e autentica espressione individuale. L’olio essenziale diventa simbolo e compagno di viaggio nel percorso di ritorno al Sé originario.

Usare gli oli essenziali in psicoterapia rappresenta un metodo innovativo. Attraverso il sistema olfattivo si accede direttamente alla propria biblioteca mentale ed emozionale e affiorano immagini, sensazioni, ricordi. Ansia, angoscia, panico, depressione, dolore, stress sono situazioni di disagio psichico che possono trovare sollievo grazie all’uso degli oli essenziali e alle loro funzioni benefiche, che alimentano rilassamento, attenzione, concentrazione e memoria.

Basandosi su numerose ricerche scientifiche e grazie alla sua esperienza di psicoterapeuta, Sandra Perini porta alla luce il potere dell’aromaterapia sulla psiche umana, sulla salute e sul benessere mentale ed emotivo.
LinguaItaliano
Data di uscita31 mar 2020
ISBN9788868206338
Psicoaromaterapia: Viaggio alla scoperta di sé con gli oli essenziali

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    Anteprima del libro

    Psicoaromaterapia - Sandra Perini

    Fortuna

    Prefazione

    Iniziando la lettura di questo libro ci attende un intero mondo di possibilità e di affascinanti scoperte. È il mondo dei profumi, nelle sue forme naturali, le più pure e potenti, conosciute come materie aromatiche. Questo termine racchiude tutta la loro magnificenza, oli essenziali, essenze e assoluti rappresentano la parte più nobile del regno vegetale, l’anima delle piante. Liquidi preziosi, estratti da erbe, fiori, resine, legni, foglie, scorze, frutti e radici. Tecniche tradizionali, conosciute e tramandate nel corso della storia, a cui si affiancano studi e ricerche dei nostri giorni.

    L’aromaterapia è un sistema complesso e integrato: non è solo dedicato alla prevenzione e alla cura delle malattie e dei disturbi, ma è anche in grado di fornire risposte, soluzioni e spunti a una ampia gamma di problemi e di condizioni che ci troviamo ad affrontare ogni giorno. Gli oli essenziali rappresentano un sistema terapeutico e medicinale in totale armonia biochimica con il corpo, capace di sostenerne i processi fisiologici e di riportare ordine e armonia. Il loro sistema di trasmissione e diffusione è così efficace e sofisticato da lasciare senza parole, la loro concentrazione è tale da rendere possibile l’impiego di poche gocce, nelle più svariate modalità, per ottenere risultati apprezzabili.

    Ma gli oli essenziali hanno anche altro da donarci, non si dimostrano solo una risorsa per il corpo fisico. Grazie alla loro fragranza, giungono alla sfera della nostra psiche, nei reami della mente, dove dispiegano tutto il loro cuore ardente. Creature di luce o di ombra, quando si accostano alla nostra vita ci trasportano in un mondo misterioso e affascinante, dove effluvi ed emozioni si incontrano, dove le memorie si elicitano e i desideri si palesano.

    Il legame indissolubile tra profumi e psiche è conosciuto da millenni. L’autrice, con chiarezza ed essenzialità, guida alla scoperta di questo legame profondo. L’originalità dell’impostazione e gli stimoli che offre al lettore regalano una lettura polivalente, in grado di affascinare il neofita e l’esperto. Le forme concettuali del pensiero, con una robusta preparazione psicologica e scientifica, sfumano con le intuizioni e le epifanie.

    Dopo aver stabilito i quadri tematici, si inizia il viaggio alla scoperta di sé, dove si toccheranno la trasformazione delle forme vitali, le dinamiche relazionali, i rapporti con gli altri, la valutazione del proprio operato, il rifiuto o l’accettazione, per arrivare a un punto in cui gli usuali contrasti tra emozione e ragione, tra reale e irreale, saranno superati. Un luogo dove il cuore sente in migliaia di modi diversi, dove diventa esperienza della mente.

    Le parole faticano a esprimere il profumo come mezzo di comunicazione con la psiche, è un linguaggio nuovo e infinito. Filosofi, psicologi, artisti, profumieri amano discutere di profumi, che invadono la nostra vita e al contempo sfuggono nel momento in cui sussurrano meraviglie e segreti.

    L’autrice avvicina a questo linguaggio, insegna a discutere con le fragranze, ad ascoltare se stessi e a familiarizzare con questi alati messaggeri che ammaliano, inebriano, seducono e guidano. Un linguaggio universale che con i suoi colori, odori, consistenze e nomi è possibile interpretare, per giungere alla scoperta della propria realtà interiore.

    Non mi resta quindi che augurarvi buona lettura!

    Luca Fortuna

    Introduzione

    La via delle essenze ha caratterizzato la mia vita.

    Essenza come profumo della natura, delle persone, dell’anima. L’essenza è ciò che determina la realtà sensibile e sovrasensibile, conscia e inconscia.

    La malattia è una realtà olistica determinata da una discordanza di voci tra i livelli energetico, psico-emozionale e fisico. Si rende quindi necessario un metodo che consideri l’individuo nella sua interezza e gli restituisca il ruolo di protagonista all’interno del suo particolare e irripetibile processo di guarigione.

    I protocolli di intervento in questa complessità non aiutano. Non funzionano.

    L’utilizzo degli oli essenziali nell’approccio psicoterapeutico rappresenta in sé un metodo innovativo, un rituale di guarigione. Attraverso il sistema olfattivo si accede direttamente nella propria biblioteca mentale ed emozionale e affiorano immagini, sensazioni, ricordi. Una molecola aromatica raggiunge il lato più primitivo ed enigmatico della persona, perlustra i luoghi bui dell’esistenza che reclamano il diritto di esistere. L’accesso a questo mistero avviene solo se, con coraggio, si rinuncia alla comprensione logica e ci si affida con stupore alle proprie intuizioni.

    "Buon naso non mente": l’olfatto rivela, delicatamente o impetuosamente, le tracce perdute del proprio destino. In vent’anni di pratica psicoterapeutica nessuno strumento si è mai rivelato così intimamente efficace.

    Si può spiegare il come ci si ammala, ma non sempre si comprende logicamente ed emotivamente il perché… L’olio essenziale offre una risposta, mostra le ragioni della sofferenza; diventa un compagno di viaggio portatore di vibrazioni positive e terapeutiche. Dialoga con le frequenze della persona e le modifica. Tutto è energia! Più saremo in grado di superare le sensazioni e di sviluppare intuito, più riusciremo a cogliere il senso della realtà.

    Numerose ricerche scientifiche hanno considerato le funzioni benefiche apportate dagli oli essenziali nel disagio psichico: ansia, angoscia, panico, depressione, rilassamento, dolore, attenzione, concentrazione, memoria, stress e nella riabilitazione sanitaria. In questo libro esprimo le mie idee e, sebbene siano basate su un’ampia bibliografia scientifica, le conclusioni a cui giungo sono spesso il risultato di riflessioni e intuizioni personali. L’impianto teorico attinge da filoni diversi, tra cui le neuroscienze, la psicologia, la filosofia antica, la noetica, l’antroposofia e infine dalle lezioni del maestro Luca Fortuna.

    È presentato in tre parti: nella prima viene fatta una panoramica storica e scientifica degli oli essenziali, dell’aromaterapia e della psicoaromaterapia, con un’attenzione particolare alla scelta di un prodotto genuino e alle tecniche di utilizzo. La seconda parte descrive il senso dell’olfatto: come la molecola raggiunge i vari distretti del sistema nervoso centrale. Una sezione cospicua viene riservata al ruolo della malattia, alla stesura di un rituale aromaterapico di guarigione con la formulazione di architetture olfattive mirate. Nell’ultima parte verranno trattati gli oli essenziali singolarmente. Il lettore, esploratore audace del Sé, potrà emergere con una consapevolezza diversa, più profonda.

    La libertà non è fare ciò che si vuole ma essere finalmente ciò che si è: diventare se stessi.

    Questo libro può essere un valido supporto per tutti gli operatori del benessere (psicologi, naturopati, infermieri, operatori olistici, musicoterapisti) che desiderano approfondire e sperimentare il potere dell’aromaterapia per sostenere la salute psicofisica della persona.

    Ho visto i miei pazienti trasformarsi con gli oli essenziali: incuriositi e conquistati dalle essenze, diventano alchimisti di loro stessi e diffondono la loro nuova essenza. Meraviglioso! Grazie.

    Sebbene io sia una cultrice dell’approccio olistico, ciò che viene descritto vuole offrire un supporto complementare e sinergico alla medicina tradizionale. Le informazioni riguardanti gli oli essenziali e le miscele aromatiche presentate nel libro hanno carattere divulgativo e se ne sconsiglia l’utilizzo senza la supervisione di un medico.

    Parte I

    1.

    Storia delle piante aromatiche

    Fin dall’antichità l’uomo è stato affascinato dall’uso delle erbe aromatiche, traendo da esse nutrimento e medicamenti. Giungono ai nostri giorni convinzioni e usi tradizionali attinenti alla sfera emozionale, spirituale e magica; tutto ciò prende vita nelle narrazioni mitologiche e nelle leggende che si sono conservate nel tempo. Associato a ogni pianta vi è un codice botanico, un archetipo, un principio spirituale.

    In origine la pianta aromatica nasce come strumento della divinità creato per comunicare con l’uomo. Si pensava che fosse stata contrassegnata dal Creatore con alcune caratteristiche più o meno manifeste per simboleggiarne le virtù terapeutiche. Questa credenza era nota come la dottrina dei segni.

    Nell’evoluzione si perde piano piano questa prerogativa per lasciare spazio al pensiero razionale e scientifico, che vede la pianta ridotta alle sue funzioni e alle possibili applicazioni in campo erboristico, cosmetico e medico. Ora, questi aspetti non sono più sufficienti a spiegare l’intero processo di guarigione: esiste l’oltre, l’impalpabile. Le ultime scoperte della fisica quantistica e della teoria dell’informazione ci restituiscono il concetto di unicum. Ogni cosa è diversa dalla somma delle sue singole parti.

    I primi aromaterapeuti sono stati i sacerdoti delle grandi culture del passato, che effettuavano le fumigazioni nei templi: erbe e legni aromatici venivano bruciati nei rituali e nelle pratiche religiose per purificare se stessi e l’ambiente, per onorare il culto religioso.

    L’essenza e la fragranza della pianta è stata creata dagli dei come dono agli uomini per garantire la salute e l’abbondanza; di conseguenza la fumigazione veniva svolta per ottenere benevolenza e protezione. Essa rappresenta il ponte, simbolo trascendente del divino, che permette il dialogo tra la dimensione umana mortale e la dimensione divina immortale.

    Gli Egizi sostenevano la sacralità del corpo, habitus dell’anima eterna. Un vero e proprio culto che prevedeva l’utilizzo delle sostanze aromatiche in tutti gli aspetti della vita: igienici, medici, cosmetici, magici e spirituali. La cura e la purezza del corpo manifestavano la cura e la purezza dello spirito. Tutte le pratiche quotidiane erano scandite dalle fumigazioni e dall’utilizzo dei balsami creati con misture di piante e resine. Il rituale dell’imbalsamazione ne è un esempio: dopo la morte gli aromi depositati nelle tombe servivano a conservare la forza e la nobiltà d’animo per poter affrontare l’ultimo viaggio e rinascere nuovamente. Un corpo profumato è un corpo incorruttibile.

    Ogni composizione aromatica aveva la sua funzione. A Eliopoli misture di resine venivano bruciate tre volte al giorno: all’alba l’incenso, a mezzogiorno la mirra e al tramonto il meraviglioso kapet (kiphy per i greci) di cui troviamo la ricetta nel famoso papiro di Ebers, il più antico trattato erboristico di cui siamo in possesso.

    Plutarco (46-120 d.C.), scrittore greco, annotò:

    Il kyphi è un profumo composto da 16 sostanze: miele, vino, uva passa, cipero, resina, mirra, legno di rosa; si aggiunge lentisco, bitume, giunco odoroso, pazienza, ginepro, cardamomo e calamo aromatico... ma non a caso, bensì secondo le formule indicate nei libri sacri. […] Il kyphi ha il potere di cullare gli uomini nel sonno, di provocare sogni gradevoli e di allontanare le preoccupazioni quotidiane. Colui che la sera farà una fumigazione di kyphi avrà sicuramente pace e tranquillità.

    Gli influssi benefici degli aromi sulla psiche e sul sistema nervoso erano noti: in Egitto si usavano le fumigazioni per trattare i disturbi mentali, considerati allora possessioni di spiriti malvagi.

    Con il tempo avviene la scoperta della macerazione in olio: se un’erba aromatica viene immersa in una sostanza oleosa il suo profumo rimane più a lungo. Nascono i primi balsami profumati mediante la tecnica della macerazione a freddo o enfleurage, che consisteva nel mettere i fiori tra strati di grasso purificato per ottenere la pommade, ossia un unguento profumatissimo ricco di oli essenziali. Questa tecnica era dedicata soprattutto ai petali di rosa, giglio, loto e gelsomino.

    Alcune piante venivano utilizzate per le proprietà psicotrope: il loto blu e la mandragora usata per le sue proprietà afrodisiache e dotata di potere allucinogeno. La tradizione egizia si espande agli Assiri, ai Babilonesi, agli Ebrei, ai Persiani e ai Greci.

    Nella Bibbia troviamo molti accenni alla sacralità delle essenze. Nel libro dell’Esodo è Dio che consegna a Mosè la formula dell’unguento sacro che potrà essere utilizzato solo per i rituali religiosi:

    L’Eterno disse ancora a Mosè: Procurati degli aromi, dello storace, della conchiglia odorosa, del galbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali; ne farai un profumo composto secondo l’arte del profumiere, salato, puro e santo; ne ridurrai una parte in minutissima polvere e ne porrai un po’ davanti alla testimonianza nella tenda di convegno, dove io ti incontrerò: esso sarà per voi cosa santissima (Esodo 30, 34-36).

    I Greci credevano che la percezione di un profumo fosse il segno della rivelazione di un dio, ecco perché ogni pianta era associata a una divinità: l’alloro ad Apollo e Dafne, il frassino a Poseidone, il mirto ad Afrodite e proprio in base a questa associazione simbolica nasceva

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