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La vita un viaggio senza fine: La meditazione con le persone malate di tumore
La vita un viaggio senza fine: La meditazione con le persone malate di tumore
La vita un viaggio senza fine: La meditazione con le persone malate di tumore
E-book85 pagine1 ora

La vita un viaggio senza fine: La meditazione con le persone malate di tumore

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Info su questo ebook

Questo libro nasce dall’unione di intenti di professioniste, Anna Grazia Fiorani e Loredana Buonaccorso, con esperienze e competenze diverse, che hanno maturato e nutrito la motivazione ad incontrarsi nelle loro discipline, per mettere al servizio della Vita strumenti, tecniche, significati, ma soprattutto presenza nella relazione con le persone malate di tumore. La presenza deve tenere conto delle Leggi della Vita, sostenendoci nel fare un passo ‘indietro’ rispetto all’idea di aver compreso che cosa sia nel profondo la malattia, favorendo questo atteggiamento di ascolto e osservazione, come base per sostenere la capacità di esprimere amore che appartiene a tutti gli esseri umani.
LinguaItaliano
Data di uscita16 lug 2020
ISBN9788863530742
La vita un viaggio senza fine: La meditazione con le persone malate di tumore

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    Anteprima del libro

    La vita un viaggio senza fine - Anna Grazia Fiorani

    La tensione è tale che il Mondo freme. Gli eventi sono in pressione. A tutti i livelli le energie della Luce sono impegnate a fondo per salvarlo dalla distruzione, mentre le tenebre si insinuano, con maschere luminose, decise ad annientare ciò che la Luce crea e, dove possibile, a demolire le basi stesse dell’opera creativa. Nell’epoca grave dell’Armageddon è specialmente necessario sapere quali sono le forze che causano le azioni di ogni singolo giorno, di ogni singolo evento, di ogni fenomeno; poiché è l’ora della decisione, e non ci sono mezze misure sulla via del Mondo del Fuoco.

    Maestro Morya

    In copertina: Buddha Śākyamuni, in manifestazione come Bhaiṣajyaguru, il Signore dei Medicamenti, che espone la scienza medica al suo numeroso seguito. È raffigurato al centro del palazzo celestiale dove impartisce i suoi insegnamenti, sul trono divino fatto di pietre preziose che soddisfano ogni desiderio e in particolare di berillo giallo, bianco e azzurro. Bhaiṣajyaguru, è seduto sul trono nella sua forma del corpo-di-buddha di emanazione, ha il colore del berillo azzurro e reca tutti i suoi segni maggiori e minori. È noto anche come ‘Re dello splendore del berillo’, poiché i raggi splendenti da lui emessi fugano le tenebre dell’ignoranza, della collera e del desiderio, curando tutti i malesseri fisici causati dallo squilibrio dei tre umori. Ha la mano destra rivolta verso l’esterno nel gesto che significa suprema generosità; essa regge il frutto e il gambo di una pianta di mirabolano, panacea universale. Nella mano sinistra tiene una ciotola da mendicante piena di nettare che cura le malattie, riporta in vita i morti e previene l’invecchiamento. 

    Nella tradizione canonica, il futuro Risvegliato, il Buddha, decise di abbandonare la sua vita principesca, al riparo dalla sofferenza del mondo, dopo aver visto un malato, un vecchio e un funerale. Da quel momento iniziò una ricerca, durata anni, attraverso la quale trovare una risposta all’origine della sofferenza, che lo aveva colpito nella sua forma più diretta e visibile, la specie dei malanni biologici dell’uomo. Dopo aver conseguito l’Illuminazione, spiegò le cause della sofferenza e la loro possibile risoluzione nella classica formula conosciuta come le ‘Quattro Nobili Verità’. L’ordine in cui queste verità sono esposte segue la logica di una diagnosi medica.

    Nel Buddhismo primitivo la terapia aveva come oggetto essenzialmente la mente. La medicina, come scienza che cura la sofferenza, era intesa per coloro che la praticavano come possibilità di sviluppare fino alla perfezione le virtù della compassione e della generosità. Venne infatti annoverata tra le cinque scienze principali, insieme alla scienza ‘interiore’ della parola del Buddha, alla grammatica, all’epistemologia e alle arti.

    Tratto da Antica Medicina Tibetana, Tavole. Zanfi Editore; tavole miniate del Berillo azzurro di Sangye Gyamtso (XVII secolo) 

    Impaginazione grafica di Simona Murabito

    Correzioni bozze Graziano Fornaciari e Antonella Bersani

    ISBN: 978-88-6353-074-2

    La vita un viaggio senza fine

    La meditazione con le persone malate di tumore

    Anna Grazia Fiorani e Loredana Buonaccorso

    Copyright 2020

    Non è forse saggio affrontare gli eventi e le sorti secondo le nostre capacità attuali, e riconoscere che come l’uomo penetra la mente divina con intelligenza maggiore che gli animali, altre e maggiori Menti esistano, viventi in regni superiori della natura che certamente intendono la vita in modo più vero e accurato di lui? È possibile, infatti, che l’evoluzione (quale compresa e concepita dall’uomo) sia, in ultima analisi, solo un frammento di un processo più vasto di quel che la sua mente finita possa contenere. (Alice A. Bailey)

    Nella prima parte del libro sono riportati i contributi di Loredana Buonaccorso, psicologa psicoterapeuta, mentre nella seconda parte è riportata l’esperienza di Anna Grazia Fiorani, psicomotricista e insegnante di meditazione.

    INDICE

    Prefazione dell’editore

    Parte prima

    Imparare a vedere: malattia oncologica e cambiamento

    La malattia oncologica: dualità tra sofferenza e cambiamento

    La psicologia accanto alla malattia oncologica

    Conclusioni

    Parte seconda

    Come e perché nasce questo progetto

    Lo sviluppo del progetto

    La pratica della meditazione nella malattia oncologica

    Respirazione e meditazione: strumenti per conoscere il corpo fisico

    Conclusioni

    Format dell’intervento

    Postfazione

    Prefazione dell’editore

    Anna Grazia e Loredana, oltre ad essere due amiche, sono due persone brave e competenti, dedicate interamente alla ricerca del bene comune. In modo particolare la loro attività è volta alla ricerca di come sia possibile alleviare le sofferenze umane in questo scorcio di millennio, cosa che non è poi così scontata. Questo libro è veramente una perla rara, perché affronta finalmente in maniera precisa ed approfondita una tematica così significativa come quella della meditazione vissuta da pazienti oncologici. Già parlare di meditazione sapendo di che cosa si tratta, per esperienza, e non basandosi su stantii luoghi comuni, non è una cosa così banale, soprattutto in un mondo tanto superficiale come quello in cui viviamo. Portare poi la consapevolezza a quello che si può realizzare con questa possibilità, appartenente all’antica e sapiente tradizione yogica, è veramente cosa non comune.

    Richiamare l’attenzione sulle realtà più profonde che governano la vita umana in seno a un’umanità ormai alienata quasi completamente da se stessa è un’opera veramente rivoluzionaria, tanto più se si propone questo, che può essere solo un cammino di conoscenza, a delle persone coinvolte in una malattia

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