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La Scienza del Pranayama (Traduzione: David De Angelis)
La Scienza del Pranayama (Traduzione: David De Angelis)
La Scienza del Pranayama (Traduzione: David De Angelis)
E-book197 pagine2 ore

La Scienza del Pranayama (Traduzione: David De Angelis)

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La pratica del Pranayama è stata vista con timore in alcuni ambienti a causa di certe limitazioni, vale a dire, l’assoluta necessità della vicinanza ad un Guru perfezionato, le restrizioni dietetiche e cose simili. Sri Swamiji spiega qui in termini chiari le stravaganze di tali timori e ha stabilito dei metodi molto semplici e sicuri. Questo libro contiene lezioni adatte a tutti i tipi di Sadhaka. Coloro che seguiranno le istruzioni speciali indicate verso la fine del libro, potranno essere sicuri del loro successo e della loro sicurezza.
            Pranayama è un Anga importante nello Yoga Ashtanga. È necessario a tutti in ugual misura nella vita quotidiana, per assicurarsi una buona salute e per avere successo e prosperità in ogni ambito della vita. Come questo sia possibile, è spiegato in queste pagine. La scienza del rilassamento è un dono davvero prezioso per i lettori e tutti possono trarne beneficio.
LinguaItaliano
Data di uscita19 giu 2019
ISBN9788834144947
La Scienza del Pranayama (Traduzione: David De Angelis)

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    Anteprima del libro

    La Scienza del Pranayama (Traduzione - Sri Swami Sivananda

    riservati

    NOTE DEGLI EDITORI

    È superfluo per noi sottolineare i meriti di questo argomento o del suo autore, Sri Swami Sivanandaji Maharaj. Sri Swamiji vive già nei cuori delle persone del mondo come un ‘salvatore infallibile’. Il metodo Swamiji, presenta temi complessi riguardanti lo Yoga, in uno stile semplice e inimitabile con convincenti rassicurazioni e in modo unico e impareggiabile. È considerato autorevole soprattutto perché Swamiji non è solo un medico esperto, ma anche un vero e proprio Yogi e Jivanmukta.

    La pratica del Pranayama è stata vista con timore in alcuni ambienti a causa di certe limitazioni, vale a dire, l’assoluta necessità della vicinanza ad un Guru perfezionato, le restrizioni dietetiche e cose simili. Sri Swamiji spiega qui in termini chiari le stravaganze di tali timori e ha stabilito dei metodi molto semplici e sicuri. Questo libro contiene lezioni adatte a tutti i tipi di Sadhaka. Coloro che seguiranno le istruzioni speciali indicate verso la fine del libro, potranno essere sicuri del loro successo e della loro sicurezza.

    Pranayama è un Anga importante nello Yoga Ashtanga. È necessario a tutti in ugual misura nella vita quotidiana, per assicurarsi una buona salute e per avere successo e prosperità in ogni ambito della vita. Come questo sia possibile, è spiegato in queste pagine. La scienza del rilassamento è un dono davvero prezioso per i lettori e tutti possono trarne beneficio.

    Ci sentiamo molto incoraggiati dalla calorosa accoglienza che hanno avuto le edizioni precedenti grazie ai nostri cari lettori, e ci auguriamo che sempre più Sadhaka si dedicheranno a questo aspetto importante del Sadhana nelle loro pratiche spirituali quotidiane, e che possano sentire personalmente la felicità e la gioia che li condurranno alla celestiale ‘Vita Divina’.

                                                                                          - LA SOCIETÀ DELLA VITA DIVINA

    INTRODUZIONE

    Oggi, per spostarsi velocemente, il mondo materiale ci mette a disposizione le ferrovie, i battelli, gli aeroplani e così via, ma gli Yogi affermano che secondo la cultura dello Yoga, il peso del corpo può essere ridotto a tal punto da poter volare nello spazio a qualsiasi distanza in un istante. Essi sanno preparare un unguento magico, che applicato alla pianta dei piedi dona il potere di attraversare qualsiasi distanza sulla terra in un tempo molto breve. Secondo i principi di Khechari Mudra, estendendo e posizionando la lingua sulle aperture nasali posteriori, essi sono in grado di volare. Inoltre, tenendo una pillola magica in bocca riescono anche a muoversi nello spazio verso qualunque luogo in un batter d’occhio. Quando siamo ansiosi di sapere come stanno in nostri cari in una terra lontana o straniera, scriviamo una lettera o inviamo un telegramma urgente. Ma gli Yogi affermano che con la meditazione (Dyana), essi sono in grado di sapere tutto ciò che accade in qualsiasi parte del mondo con una proiezione della mente o viaggiando mentalmente la distanza richiesta in pochi secondi. Lo Yogi Lahiri, il cui Samadhi è ancora a Varanasi, è andato a Londra per vedere lo stato di salute della moglie del suo superiore. Per collegarci con un amico distante, il mondo materiale ci fornisce telefoni e ricevitori wireless, ma gli Yogi affermano che tramite i loro poteri dello Yoga, sono in grado di sentire tutto, da qualsiasi distanza, anche la voce di Dio e di altri esseri invisibili del firmamento. Al giorno d’oggi, quando un uomo soffre di una malattia, ha a disposizione medici, farmaci, iniezioni e così via, ma gli Yogi affermano che con un semplice sguardo, con un semplice tocco o recitando un Mantra, non solo la malattia può essere curata ma si può addirittura dare la vita ad un uomo morto.

    Questi Yogi con una concentrazione continua e persistente ottengono i vari poteri dello Yoga, noti come ‘Siddhis’. Coloro che acquisiscono questi Siddhis, sono conosciuti come Siddhana. Il processo attraverso il quale ottengono e Siddhis, è chiamato Sadhana. Pranayama, è uno dei Sadhanas più importanti. Attraverso la pratica dell’Asana, è possibile controllare il corpo fisico e attraverso il Pranayama, è possibile controllare il corpo sottile e astrale o il Linga Sarira. Poiché esiste una connessione intima tra il respiro e le correnti nervose, il controllo del respiro conduce al controllo delle correnti vitali interiori.

    Il Pranayama occupa un posto molto importante nella religione indiana. Ogni Brahmachari, e anche ogni Grihastha, deve fare pratica tre volte ogni mattina, mezzogiorno e sera nelle sue venerazioni quotidiane durante Sandhya. Questo precede ogni pratica religiosa degli Hindu. Prima di mangiare, prima di bere, prima di decidere di fare qualsiasi cosa, si dovrebbe eseguire prima il Pranayama, in modo che la natura della determinazione sia chiaramente enunciata e considerata prima della mente. Il fatto di precedere qualsiasi tentativo della volontà è una garanzia che quel tentativo sarà coronato dal successo e la mente sarà diretta a determinare il risultato desiderato. Qui, potrei fare riferimento all’impresa della mente, praticata dagli Yogi Hindu, sotto il nome di concentrazione su cento cose. Con il ‘Satavadhana’, vengono poste cento domande a un Satavadhani, o alla persona concentrata, in rapida successione da diverse persone; alcune testano la memoria verbale dell’esecutore; altre testano la potenza di calcolo mentale e altri provano a testare le sue doti artistiche, senza lasciargli mai il tempo di ragionare sulle domande che gli sono state poste. L’esecutore inizia, ricreando le domande in qualsiasi ordine, nel rispetto di tali domande, con le risposte. Questo viene generalmente svolto in tre o più turni, egli dà in ogni turno solo una parte della risposta ad ogni domanda e poi continua da dove ha lasciato nel turno seguente. Se le domande riguardano la natura di problemi matematici a cui si richiede una soluzione, egli fornirà le risposte insieme ai problemi, avendoli risolti mentalmente.

    Questa facoltà di concentrazione della mente è spesso mostrata non solo con riferimento all’intelletto ma con riferimento anche ai cinque sensi. Un numero di campane vengono contrassegnate in modo diverso e i suoni vengono studiati e memorizzati mentalmente con il segno che gli è stato dato. Un numero di oggetti di forma e colore simili che potrebbero ingannare l’occhio di una persona ordinaria, vengono mostrati una volta al ‘Avadhani’ con il loro contrassegno. Mentre egli si occupa di altre faccende, se una campana suona o uno degli oggetti appare improvvisamente ai suoi occhi, immediatamente menzionerà il segno della campana o il numero dell'oggetto mostrato. Allo stesso modo, verrà testata anche l’intensità del suo tocco. Tale impresa della mente è dovuta all’allenamento che ricevono praticando giornalmente il Pranayama.

    Il Prana può essere definito come la più sottile forza vitale presente in ogni cosa, che diventa visibile sul piano fisico sotto forma di movimento e azione, e sul piano mentale come pensiero. La parola Pranayama, pertanto, significa l’equilibrio delle energie vitali. È il controllo dell’energia vitale che freme nei nervi di una persona. Muove i suoi muscoli e gli permette di sentire il mondo esterno e di elaborare i suoi pensieri interiori. Questa energia è di una tale natura che può essere chiamata vis viva dell’organismo animale. Il controllo di questa forza è ciò a cui mirano gli Yogi tramite il Pranayama. Colui che arriva a padroneggiare ciò, non è solo il conquistatore della sua stessa esistenza sul piano fisico e mentale, ma il conquistatore del mondo intero. Il Prana è l’essenza stessa della vita cosmica, quel sottile principio che ha permesso l’evoluzione dell’intero universo nella sua forma presente, e che lo spinge verso il suo obiettivo finale. Per lo Yogi, l’intero universo è il suo corpo. La materia che compone il suo corpo è la stessa che ha evoluto l’universo. La forza che pulsa attraverso i suoi nervi non è diversa dalla forza che vibra nell’universo. Per lui la conquista sul corpo, pertanto, significa la conquista sulle forze della natura. Secondo la filosofia degli Hindu, tutta la natura è composta da due sostanze principali. Una è chiamata Akasa o etere e l’altra Prana o energia. Si può dire che corrispondano alla materia e alla forza degli scienziati moderni. Tutto quello che nell’universo possiede una forma o un’esistenza materiale, si è evoluto da questa sostanza sottile onnipresente e penetrante, 'Akasa'. I gas, i liquidi, i solidi e l’intero universo che comprende il nostro sistema solare e milioni di enormi sistemi simili al nostro, e anche qualsiasi tipo di esistenza che può essere usata con la parola ‘creato’, sono i prodotti di questa sottile e invisibile Akasa, che alla fine di ogni ciclo ritorna al punto iniziale. Allo stesso modo, tutte le forze della natura note all’uomo come la gravitazione, la luce, il calore, l’elettricità, il magnetismo, tutto ciò che può essere raggruppato sotto il nome generico di ‘energia’, creazione fisica, correnti nervose, sono note come pensiero e forze animali, e anche altre forze intellettuali possono essere considerate la manifestazione del Prana cosmico. La loro esistenza ha inizio dal Prana, e nel Prana infine si placano. Ogni tipo di forza presente in questo universo, fisico o mentale può essere risolta in questa forza originale. Non ci può essere nulla di nuovo, tranne questi due fattori in una delle loro forme. La conservazione della materia e la conservazione dell'energia sono le due leggi fondamentali della natura. Mentre una insegna che la somma totale di Akasa che forma l'universo è costante, l'altra insegna che la somma totale di energia che fa vibrare l'universo è anch’essa una quantità costante. Alla fine di ogni ciclo, le diverse manifestazioni dell’energia si calmano e diventano potenti, così anche l'Akasa diventa indistinguibile, ma all’inizio del ciclo successivo le energie ricominciano da capo e

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