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Guarisci e vinci con il Sistema Meta
Guarisci e vinci con il Sistema Meta
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E-book171 pagine2 ore

Guarisci e vinci con il Sistema Meta

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Info su questo ebook

Francesco Attorre è Medico, Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico, Mental Coach, Formatore e anche Scrittore, Musicista e Cantautore.

La sua attenzione si rivolge alle persone con particolare riguardo ai temi della genitorialità, del disagio, delle dipendenze, della sessualità.

Francesco Attorre è un instancabile innovatore nell’ambito terapeutico, in cui porta avanti la sua ricerca con inesauribile passione e sperimentando con successo nuove metodologie a distanza per poter arrivare a tutti.

“Prediligo un rapporto “tu per tu” con i pazienti, provando ad essere un ‘amico’ speciale, un Trainer in grado di fornire un modo nuovo e diverso di vivere la vita”.

È, inoltre, un convinto sostenitore della Cult Therapy, approccio che accosta l’arte e la cultura, viste attraverso la lente della psicologia, come strumento terapeutico di forte impatto con la gente.

Autore anche di “Ansia e panico. Conoscerli e sconfiggerli”; “Ai confini della coscienza – domande e risposte con lo psicoterapeuta”; “Luna: Quando non hai vie di uscita, le ferite dell'amore diventano la tua unica salvezza”; “Da cuore a cuore. Come amare e amarsi: manuale per una vita di coppia felice”
LinguaItaliano
Data di uscita23 gen 2018
ISBN9788827807569
Guarisci e vinci con il Sistema Meta

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    Anteprima del libro

    Guarisci e vinci con il Sistema Meta - Francesco Attorre

    stessa.

    Prefazione

    Di cosa stiamo parlando e perché potrebbe essere davvero importante?

    Stiamo parlando di una terapia psicologica rivoluzionaria, che pone le sue radici in una innovativa visione del rapporto tra mente, corpo e mondo circostante, operando sulla emozione generata dalle immagini mentali e sui pensieri profondi in modo creativo, così da generare una idea di sé nuova e diversa ed una emozione di sé legata a quella idea, capace di guarire i disturbi della mente, del corpo, infine quelli dell’anima.

    Una teoria ed una tecnica medica in grado non solo di curare ma anche e soprattutto di riscrivere un percorso di vita orientato al successo ed alla autorealizzazione nel presente della propria vita.

    Il Sistema Meta è clinica, è terapia medica in cui la psicologia incontra la fisica quantistica e diviene strumento concreto ed immediato di benessere e cambiamento.

    Ciascun essere umano è prima di tutto energia in rapporto con altra energia in uno scambio costante in entrata ed in uscita che nelle sue variabili oscillazioni insegue lo stato di equilibrio, definito omeostasi, di stabilità cioè sia interna che esterna. Lo stato di salute e di benessere dipende da questa omeostasi e dal suo grado di stabilità.

    Il Sistema Meta non fa altro che riportare in tempi brevi mente e corpo al più alto grado di omeostasi possibile, ricostruendo i collegamenti interni di comunicazione ai diversi livelli riparando le lesioni psicologiche che ne sono state la causa, e di conseguenza consentendo al corpo di riparare i danni somatici, nella misura in cui non sono diventati biologicamente irreparabili.

    Questo diviene possibile attraverso l’azione, mediata dallo sprouting, ossia dal germoglio istantaneo e progressivo dei pensieri emozionali creativi, sul campo energetico umano, in cui interagiscono sistematicamente la componente elettromagnetica, elettrostatica, termica, magnetica, visiva e sonora. Ciò permette infine alle molteplici frequenze dei campi relativi al cervello, al cuore ed all’intestino, di vibrare all’unisono, ripristinando benessere ed orientando i comportamenti esterni in funzione di percorsi ossia scelte in grado di potenziare quel benessere appena conseguito spingendolo verso un livello evolutivo superiore. Quello appena descritto è nient’altro che il successo nella vita.

    La consapevolezza superiore

    È una facoltà, una competenza cognitiva ed emozionale allo stesso tempo, in virtù della quale è possibile vedere e sentire ciò che normalmente non è concesso. Una forma di «visione interna» in cui tutti e cinque i sensi giocano un ruolo importante, che permette di sentirsi ad un livello così profondo da confondersi con l’energia vitale di partenza, con l’essenza, qualcosa di diverso dall’anima, di cui diremo oltre. È quella energia vitale che fisicamente, clinicamente, guarisce. La Coscienza espansa, che nel Sistema Meta diviene «Illuminazione Creativa», agisce attraverso i Neuroni appartenenti al Sistema Limbico prima, le diramazioni del Sistema Neurovegetativo poi, infine, le cellule ed i tessuti, per curare e guarire sia il somatico che lo psichico. Ciò diviene concretamente possibile se l’apparato delle convinzioni interne che costruiscono l’immagine di Sé e del mondo si orienta verso il «salto evolutivo» ovverosia verso un piano di libera espressione di sé superiore, cioè avanzato. Diversamente l’energia vitale perde il proprio dinamismo e si fa statica, rallentando i processi non solo di guarigione ma anche di mantenimento della omeostasi stessa, cioè dell’equilibrio interno dell’organismo.

    Comunicazione ed Adattamento: sarebbe impossibile la vita senza di loro

    Le prime cellule, formatesi nel brodo primordiale, all’origine della vita, non sarebbero sopravvissute all’azione dei raggi ultravioletti se non fossero state in grado di comunicare tra loro avvicinandosi. Avevano bisogno di imparare a percepire nel giusto modo il mondo esterno per non esserne sopraffatte. Per questo hanno lentamente sviluppato il Sistema nervoso, che ha consentito loro di dotarsi di recettori per decodificare i tanti messaggi provenienti dall’ambiente circostante riuscendo a reagire nel modo migliore possibile così da garantirsi la sopravvivenza. La comunicazione dunque tra le cellule ed il mondo esterno è stata un passaggio evolutivo fondamentale per la sopravvivenza delle cellule stesse. Successivamente hanno cominciato a comunicare tra loro, scambiandosi messaggi. Il sesso è nato come «scambio» tra quelle cellule che si erano avvicinate di più e che si erano accorte, non soccombendo a causa degli ultravioletti, che qualcosa dell’altra cellula le aveva rese più forti, ferite ma non prossime a morire.

    La comunicazione intracellulare ed intercellulare

    Quanto sia importante la comunicazione, come fenomeno in sé, lo dice la storia: tra la comparsa dei primi organismi unicellulari e quella degli organismi pluricellulari c’è un tempo di circa 2 miliardi di anni. Si pensa che questo tempo sia stato necessario per far sviluppare ad un livello adeguato i meccanismi di comunicazione grazie ai quali diviene possibile coordinare l'azione delle singole cellule di un individuo. Un dato che è imprescindibile riguarda il fatto che senza i segnali provenienti dalle altre cellule, le cellule degli organismi superiori non riuscirebbero nemmeno a sopravvivere.

    Questo elemento lo portiamo avanti, sotto forma di comunicazione tra noi, per tutta la vita. Non possiamo in nessun modo impedirci di comunicare, infatti non possiamo non farlo. Anche quando restiamo immobili, ed in silenzio, finiamo per comunicare. Ne moriremmo. Ecco allora come la relazione tra persone, o tra persone ed ambiente, diviene indispensabile alla vita stessa, al di là di qualsiasi altra considerazione. Il corpo umano è composto da oltre 70 trilioni di cellule che comunicano fra di loro attraverso sostanzialmente due tipi di segnali fisiologici:

    1) Segnali elettrici ovvero alterazioni del potenziale di membrana delle cellule;

    2) Segnali chimici ovvero molecole che vengono secrete per lo più nel fluido extracellulare.

    Questi segnali raggiungono il loro bersaglio, formato a sua volta da altre cellule e da organelli delle cellule stesse, che poi produrranno l’effetto finale.

    L’insieme dei meccanismi molecolari che sono in grado di generare una specifica risposta ad un segnale extracellulare, prende in biologia il nome di trasduzione, cioè la conversione di un messaggio da un linguaggio ad un altro mantenendone integra l’essenza.

    Una cellula sta bene solo se riesce a trovare l’equilibrio giusto con le altre cellule e l’ambiente circostante, esattamente come accade per la persona. Nessun essere umano potrà mai stare bene e fare piena esperienza del successo se non riesce a creare un equilibrio importante e significativo con il contesto e con gli altri esseri umani che in modo diverso vengono a far parte del suo mondo circostante. Per questo diviene fondamentale il processo di comunicazione basato sia sulle parole che sui comportamenti, sui gesti.

    Grazie alla comunicazione intercellulare ed intracellulare, è dunque possibile per le cellule fare qualcosa di straordinario, che ha fatto in modo potessero spingersi lontano lungo il canale del tempo, generando vita sino ai giorni nostri: adattarsi. L’«adattamento» è il requisito fondamentale per non gettare la spugna di fronte agli attacchi esterni, riuscendo ad anticiparli e mettendo in moto meccanismi grazie ai quali proteggersi da eventuali danni. Ma perché ci sia un valido adattamento è più che mai importante un altro straordinario task, tipico di tutte le cellule come di ogni realtà complessa, fino agli umani: il cambiamento. Nella cellula tale cambiamento si può esprimere in modi assai diversi, dal mutamento della espressione genica, alla riconfigurazione del citoscheletro cioè il suo scheletro interno, in una modificazione della permeabilità di membrana¹ agli ioni, in una modificazione della espressione genica, ancora nella attivazione della sintesi del DNA o nella «morte» vera e propria della cellula stessa. Quello che è importante sapere è che la cellula, davanti ad un segnale, SI ADATTA E CAMBIA.

    Adattarsi significa necessariamente cambiare, perché certi stimoli possano risultare meno dannosi o addirittura innocui. Ne abbiamo un esempio concreto sulla pelle durante l’estate: se non ci abbronzassimo, liberando melanina che forma un forte schermo protettivo all’interno della epidermide, ci ustioneremmo su tutto il corpo. L’adattamento della pelle, a seguito della abbronzatura, ci scherma ed allo stesso tempo ci consente di acquisire un nuovo carattere estetico, rendendoci anche assai più gradevoli sotto certi aspetti. Ecco allora un meccanismo evolutivo di adattamento che è diventato prezioso per la vita stessa.

    Il Sistema Meta lavora in modo intensivo qui, proprio sul-l’adattamento e sul cambiamento, perché siano due step acquisiti della persona in tempi rapidissimi, consentendole di non subire, bensì di imparare a contenere, mentre impara a scrivere l’immagine autentica di sé e la sua storia.

    Lo fa partendo sempre dal modello cellulare. Quando un segnale giunge alla membrana molto spesso innesca una reazione non direttamente, ma attraverso un messaggero interno alla cellula stessa che raccoglie sapientemente il messaggio venuto dall’esterno e lo porta all’interno. Uno dei più noti in biologia è lui, il cosiddetto AMP ciclico (cAMP)². Quello che accade poi in qualche modo lo innesca proprio il secondo messaggero. All’interno dell’apparato psichico in un certo senso accade la stessa cosa. Uno stimolo esterno non agisce direttamente provocando l’effetto finale, ma si serve di un secondo messaggero che assai spesso è costituito da un «pensiero emozionale», cioè un ricordo o una convinzione a cui l’inconscio vi lega istantaneamente una emozione particolare, a tonalità positiva o altrimenti negativa, quasi mai del tutto neutra. Tale pensiero emozionale produce poi una cascata di effetti che hanno riverberi sia in ambito psichico, con la costruzione di reti di pensieri, sia in ambito fisico, con proiezioni somatiche³ e definizione di aspetti caratteriali e di personalità. Il Sistema Meta fornisce, attraverso metafore e simboli emozionali e creativi, una serie di «secondi» messaggeri psichici in grado di sostituirsi a quelli che tipicamente sarebbero entrati in gioco. L’effettore⁴ di tale sostituzione è l’intuizione creativa, mentre i secondi messaggeri agirebbero al pari dei mediatori antidepressivi come noradrenalina, serotonina e dopamina, per gestire una reazione sia psichica che somatica a tonalità di umore più che mai positiva indipendentemente dal tipo di stimolo agente dall’esterno, o dall’interno.

    Un nuovo concetto di Amore che diviene psicoterapeutico e curativo in senso assoluto.

    Amor, ch'a nullo amato amar perdona, scriveva il Poeta.

    Facciamo un po' di esegesi⁵ e di analisi.

    Amor: è in pratica il soggetto dell’intero verso e costituisce una Annominazione⁶, poiché sono presenti tre parole nel verso che hanno la stessa origine etimologica: amor, amato, amar.

    ch: che, ovvero il quale, si riferisce ad Amor: il quale amor.

    a nullo: nullo deriva dal latino «nullus», che significa nessuno. In questo caso la traduzione è: «a nessuno».

    amato: si riferisce a «nullo», e quindi nel senso comune «a nullo amato» significa «a nessuno che è amato».

    amar perdona: perdona l'amare, nel senso di graziare, risparmiare il fatto di riamare, come se quel riamare fosse una condanna.

    Di quale amore si tratta allora? Dell’amore, che a nessuno risparmia, se amato, di riamare". Un Amore cioè che obbliga chi è amato ad amare a sua

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