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Attrazione senza veli (eLit): eLit
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Attrazione senza veli (eLit): eLit
E-book175 pagine2 ore

Attrazione senza veli (eLit): eLit

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Info su questo ebook

Graeme Hamilton è lo scapolo più sexy di Hollywood. Lara Withfield la sua più grande fan. Per il mondo sono due estranei, ma lei ha un succoso segreto: il matrimonio che credevano annullato da cinque anni è ancora legale. Come può comunicarglielo? Ovviamente saltandogli addosso durante un raduno di scatenate fan, mascherata! La ricompensa che cerca è il sesso capace di farle tremare la terra sotto i piedi e lui sembra più che disposto ad accontentarla.
LinguaItaliano
Data di uscita29 set 2017
ISBN9788858976104
Attrazione senza veli (eLit): eLit
Autore

Karen Foley

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Attrazione senza veli (eLit) - Karen Foley

    successivo.

    1

    Lara Whitfield camminava nervosamente avanti e indietro nella sua stanza d'albergo, incerta sul da farsi ora che si trovava a Las Vegas e con ogni probabilità nello stesso albergo in cui alloggiava anche lui. Non aveva mai preso parte a un raduno di fan prima di allora e non sapeva che cosa aspettarsi. Di certo non aveva immaginato un'affluenza così massiccia di donne in preda all'eccitazione come quelle che aveva incontrato nella hall dell'albergo, ansiose di vedere dal vivo il loro idolo, il sex symbol Graeme Hamilton.

    Lara rimaneva sempre un po' sconcertata quando pensava all'enorme riscontro che Graeme aveva ottenuto in così poco tempo. Nonostante fosse un bravo attore, non aveva riscosso un gran successo fino a quando non gli era stato proposto di interpretare il personaggio del bel tenebroso Kip Corrigan, protagonista della serie televisiva Galaxy's End. L'episodio pilota che era andato in onda due anni prima lo aveva reso famoso da un giorno all'altro. Non c'era donna in America che non si fosse innamorata di lui e, a giudicare dalle scene che Lara aveva visto nella hall, in centinaia si erano presentate lì nella speranza di vederlo.

    La suoneria del cellulare la distolse dalle sue riflessioni. Rovistando nella borsa trovò il telefono e dando una occhiata al display sorrise. Si era dimenticata di chiamare Valerie quando era arrivata in albergo. La sua collega, nonché compagna di stanza e migliore amica, era protettiva nei suoi confronti peggio di una madre.

    «Ciao, Val, sono arrivata senza problemi.»

    «Meno male, perché non sentendoti mi sono preoccupata da morire» rispose Valerie in tono esasperato.

    Lara si avvicinò alla finestra e scostò la tenda. Sotto di lei, Las Vegas brulicava di attività. «Sto bene e non capisco perché tu ti debba sempre preoccupare tanto.»

    «Forse perché hai la tendenza ad andare in giro con la testa tra le nuvole? Non sarei rimasta sorpresa se fossi salita sul volo sbagliato e ora ti trovassi da qualche parte in Europa.»

    «Tranquilla, per quanto impossibile ti possa sembrare, sono davvero a Las Vegas» confermò Lara risistemando la tenda. «Mi dispiace che tu non sia qui con me. Mi sento un po' sola.»

    «Mi dispiace, ma come mi hai fatto notare tu stessa, questa è una questione che devi risolvere per conto tuo. E poi chi aiuterebbe Christopher a portare avanti il progetto teatrale se fossimo entrambe a Las Vegas?»

    Lara si sforzò di ignorare i sensi di colpa che provava ogni volta che pensava all'impegno che aveva preso, ripetendosi che in fondo sarebbe stata lontana per non più di una settimana e che i bambini non avrebbero avuto nemmeno il tempo di sentire la sua mancanza.

    La passione per la recitazione e per il teatro l'accompagnava fin da quando era piccola. I suoi genitori avevano divorziato quando lei aveva quattro anni e suo padre si era trasferito a Washington D.C. per seguire la carriera politica. Lara era cresciuta nella tenuta di sua madre appena fuori Chicago, sempre in attesa di poterla vedere mentre lei girava il mondo impegnata a catturare un marito dopo l'altro.

    I momenti che trascorreva insieme a suo padre, invece, consistevano in feste e serate durante le quali veniva relegata in un angolo e dimenticata o affidata alle cure della governante.

    La solitudine l'aveva aiutata a sviluppare la fantasia. Nei momenti di sconforto immaginava di essere una principessa rinchiusa in un castello con creature fantastiche che le tenevano compagnia.

    Crescendo aveva sfruttato la sua fertile immaginazione ottenendo un diploma di sceneggiatrice. Pur rifiutandosi di usufruire delle conoscenze di famiglia per ottenere successo, non aveva esitato a usare il fondo che suo padre aveva istituito a suo nome per aprire, nella zona ovest di Chicago, una scuola di recitazione per i bambini meno fortunati. Se c'era qualcuno che aveva bisogno di sfuggire anche per poche ore al giorno alla sordida realtà in cui si trovava, questi erano proprio i bambini che frequentavano il suo programma.

    Gli orari del centro, che era aperto solo di pomeriggio e durante il fine settimana, permettevano a Lara di lavorare nel tempo che le rimaneva libero come scrittrice freelance per diverse riviste. Con gli introiti ricavati riusciva a guadagnare quanto bastava per pagare le bollette, ma era il programma teatrale quello in cui investiva più tempo ed energie.

    Christopher era stato il suo insegnante di drammaturgia all'università e, venuto a conoscenza dell'avventura in cui intendeva lanciarsi, aveva dato la sua disponibilità ad aiutarla. Solo dopo aver lavorato insieme per più di sei mesi si era deciso a chiederle di uscire con lui. Lara aveva rifiutato l'invito, ma dopo qualche insistenza aveva deciso che, se non voleva trascorrere il resto dell'esistenza da sola, con la sola compagnia della sua fantasia e dei ricordi, forse era arrivato il momento di dare una svolta alla sua vita privata.

    Christopher era un uomo intelligente e dolce e, anche se non le faceva battere forte il cuore, sarebbe stato un ottimo compagno.

    Peccato che Lara non riuscisse ancora a lasciarsi andare completamente. A frenarla erano i ricordi legati a Graeme, quelli che aveva cercato di esorcizzare attraverso i suoi scritti erotici.

    Fino a quando non fosse riuscita a dimenticarlo e a smettere di scrivere storie con lui come protagonista, fingendo di ispirarsi al personaggio di Kip Corrigan, non si sarebbe liberata del suo fantasma. E fino a quando non avesse sciolto il legame che la univa a lui, non avrebbe potuto intraprendere una relazione costruttiva con Christopher.

    «Non gli hai detto che venivo qui, vero?» chiese a Valerie.

    Non osava pensare a come avrebbe reagito Christopher se avesse saputo che si trovava a Las Vegas, da sola, a un raduno di appassionati di film di fantascienza. L'avrebbe considerata completamente pazza.

    «Certo che no, rilassati. Come avevamo concordato gli ho detto che avevi bisogno di restare qualche giorno da sola per metabolizzare la perdita di tuo padre. È convinto che tu sia nella casa al mare di tua madre a meditare sul significato della vita.»

    «È questo che gli hai lasciato credere?»

    «Be', sì, eccetto che per la meditazione. Sa quanto la morte di tuo padre ti abbia turbato, soprattutto considerando il fatto che non sei riuscita a riconciliarti con lui. Capisce che hai bisogno di un po' di tempo per riprenderti.»

    Lara respirò a fondo. Detestava mentire, ma in quel caso le sembrava di non avere altra scelta. «Va bene, grazie, e grazie anche per esserti offerta di sostituirmi alla scuola. Abbraccia Alayna da parte mia e dille che tornerò in tempo per la recita. Ho la sensazione che non mi abbia creduto quando le ho detto che sarei stata via solo per qualche giorno.»

    «Lo farò. So che hai un debole per lei ed è vero che sentirà la tua mancanza, povero tesoro.» Durante il breve silenzio che seguì entrambe pensarono alla ragazzina di appena nove anni, dagli occhi enormi, la cui madre era stata uccisa da un proiettile vagante. L'ennesima vittima innocente che si era trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Alayna si era affezionata molto a Lara e quando era a teatro non la lasciava mai un istante.

    I bambini stavano provando Il Mago di Oz e Lara aveva promesso ad Alayna che sarebbe stata presente la sera dello spettacolo, di lì a tre settimane.

    «Allora, l'hai già visto?»

    Lara intuì che si riferiva a Graeme. «No, non sono ancora uscita dalla mia stanza. Non immagini quanta gente ci sia qui. Migliaia di fan. Non sono sicura di farcela.»

    «Lara, ce la devi fare. Graeme merita di sapere la verità.»

    «Lo so, ma... In tutti questi anni l'ho immaginato in un certo modo e se fosse cambiato?»

    «Tutti cambiamo, fidati, anche tu sei cambiata, tanto che potrebbe non riconoscerti.»

    Lara rise. «Non ne sarei tanto sicura.»

    «Io sì, però» ribatté Valerie, perentoria. «Quando ti ho conosciuto eri talmente riservata da apparire scostante.»

    «Avevo il cuore infranto.»

    «Esatto. Ma guardati ora: insegni recitazione a un gruppo di bambini disagiati, scrivi racconti erotici che vengono pubblicati su Internet ed esci con un tuo ex professore che tra parentesi è anche il docente più sexy di tutta l'università. Io direi che hai fatto davvero tanta strada.»

    Lara rise. Christopher era davvero sexy? Certo era bello con i capelli sempre scompigliati e il sorriso facile, ma Lara non lo aveva mai considerato sexy.

    «Christopher è carino» ammise. «Ma per quanto riguarda i racconti erotici ho deciso di darci un taglio.»

    «Che cosa?»

    Lara si sedette sul bordo del tavolino e accarezzò la rivista che aveva acquistato per il viaggio. In prima pagina c'era una fotografia di Graeme Hamilton che la guardava con occhi verdeazzurri e le labbra atteggiate a un mezzo sorriso che gli formava quelle fossette sulle guance tanto amate dalle sue fan.

    «Non posso continuare, Val. Per i miei lettori si tratta solo di storie sexy che hanno come protagonisti i personaggi di Galaxy's End, ma io so che c'è di più» spiegò fissando lo sguardo sulla copertina della rivista. «So che si tratta delle mie personali fantasie erotiche su Graeme e so anche che non è sano continuare ad averne. Se voglio davvero dimenticarmi di lui e crearmi una nuova vita, devo smettere di scrivere di Kip.»

    Il primo piano era così ravvicinato che Lara riusciva a distinguere i singoli peli della barba incolta sul mento. Le piccole rughe agli angoli degli occhi la intenerirono e quando passò la mano sul foglio le sembrò addirittura di sentire sotto le dita la consistenza dei suoi capelli corti.

    «So come ti senti, Lara. Davvero, ma devi considerare che i tuoi racconti hanno un largo seguito. Ho controllato sul sito questa mattina e quello che hai pubblicato ieri sera è stato già letto da più di diecimila persone. Diecimila in un solo giorno, Lara! È una follia. Te ne rendi conto? Non credo che tu abbia idea di quanto siano apprezzati i tuoi racconti sul web.»

    «Be', magari potrei trovare un altro personaggio su cui focalizzare l'attenzione, ma non posso continuare a scrivere di Kip Corrigan. È troppo reale per me e mi riporta alla mente una serie di ricordi che sarebbe meglio relegare nel dimenticatoio. Ho bisogno di trovare un altro soggetto.» Lara lanciò una occhiata all'orologio. «Senti, Val, adesso devo andare. Il ballo in maschera sta per incominciare e preferirei dare un'occhiata in giro prima di lanciarmi in questa avventura.»

    «Va bene, ma chiamami, in qualsiasi momento. Promesso?»

    «Promesso. Ti chiamerò non appena sarò tornata nella mia camera.»

    Lara e Valerie erano state compagne di stanza fin dal primo anno di università e si volevano bene come due sorelle. Dopo la laurea erano andate a vivere nello stesso appartamento e Valerie sapeva tutto di lei, inclusa la ragione per cui si trovava a Las Vegas.

    Lara guardò di nuovo la fotografia, la cui didascalia riportava: Graeme Hamilton, sexy e single! Sexy sicuramente, single non proprio.

    Era indecisa sul da farsi. Doveva racimolare il coraggio necessario per raggiungere l'orda di donne in attesa di poter vedere per un istante il divo più sexy di Hollywood o restarsene per conto proprio fino a quando non avesse avuto l'occasione di incontrarlo da solo? Di nuovo controllò l'orologio. Se voleva unirsi alle altre doveva indossare il costume che aveva portato con sé. Ne aveva ordinato uno che nascondesse la sua identità e che le permettesse di mimetizzarsi nella folla. Non voleva che Graeme la riconoscesse prima che fosse pronta ad affrontarlo. Aveva un piano per il loro incontro che non includeva la presenza di migliaia di fan in festa.

    A due settimane dalla morte di suo padre non era ancora riuscita ad accettare il concatenarsi di eventi che l'aveva portata al raduno annuale dei fan di Galaxy's End. Il suo sguardo si spostò sulla cartelletta che conteneva i documenti legali che si era portata da Chicago. A prima vista sembravano innocui, ma in realtà avevano sconvolto il suo mondo sicuro e ordinato.

    «Maledizione, maledizione, maledizione» imprecò a denti stretti afferrando la lettera disposta sopra la cartelletta.

    La maggior parte della gente si recava a Las Vegas per un matrimonio veloce, lei, invece, ci era venuta per un altrettanto rapido divorzio. Peccato che l'uomo in questione non sapesse nemmeno di essere ancora sposato con lei. Ogni volta che Lara cercava di immaginare come avrebbe reagito alla notizia, le veniva un attacco di panico.

    In un primo momento aveva pensato di lasciare che si occupassero di tutto i suoi avvocati, ma alla fine aveva deciso che sarebbe stato meglio affrontare la questione di persona.

    Lasciandosi cadere sulla poltrona accanto al letto, rilesse la lettera, nonostante ne conoscesse a memoria il contenuto.

    Mia cara Lara,

    quando leggerai queste righe, io non ci sarò più. So che mi disprezzi e non ti biasimo, ma ti prego, non distruggere questo mio scritto senza averlo letto fino in fondo. Mi rendo conto di quanto sia stato difficile per te farmi visita qui in ospedale ieri, ma ti

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