Canti di Castelvecchio
()
Info su questo ebook
Castelvecchio è la frazione di Barga, in Garfagnana, nel quale Pascoli aveva acquistato una casa in cui soggiornò molto a lungo, dedicandosi alla poesia e agli studi di letteratura classica (sono famose, e tuttora visibili, le tre scrivanie per lavorare nelle tre lingue, italiano, latino, greco). Qui gli parve di aver finalmente ricostituito il "nido" distrutto di San Mauro.
I Canti di Castelvecchio sono fitti di richiami autobiografici e di rappresentazioni della vita in campagna. L'epigrafe iniziale è la medesima di Myricae, dalla quarta bucolica di Virgilio: «Arbusta iuvant humilesque myricae» ("Piacciono gli arbusti e le umili tamerici"; ma Pascoli traduce myricae con "cesti" o "stipe"). In tal modo, Pascoli recupera il legame con la raccolta precedente e la poetica del "fanciullino", accentuandone però la valenza simbolica.
I Canti di Castelvecchio si rivelano inoltre una raccolta interessante per l'uso esteso del linguaggio fonosimbolico, ma soprattutto post-simbolico: abbondano infatti i termini tecnici e gergali tipici della Garfagnana.
Leggi altro di Giovanni Pascoli
Myricae Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInferno: Tradotto in prosa moderna-Testo originale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSotto il velame: Saggio di un'interpretazione generale del poema sacro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mirabile visione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mirabile visione: Abbozzo d'una storia della Divina Comedia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMyricae Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrimi poemetti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMinerva oscura: Prolegomeni: la costruzione morale del poema di Dante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSotto il velame Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoemi italici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl fanciullino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCanzoni di Re Enzio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOdi e inni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMiei Pensieri di varia Umanità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoemi del Risorgimento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNuovi poemetti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPascoliana: 11 capolavori poetici e Il fanciullino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniThe Poems of Giovanni Pascoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoemi conviviali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiacomo Leopardi (1798-1837) La vita italiana durante la Rivoluzione francese e l'Impero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Canti di Castelvecchio
Ebook correlati
Canti di Castelvecchio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoesie di Giosuè Carducci 1850-1900 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNuovi poemetti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPascoliana: 11 capolavori poetici e Il fanciullino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le poesie: La via del rifugio - I colloqui - Le farfalle - Poesie sparse Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScarti d'autore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Altrjeri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMyricae Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlcyone Valutazione: 4 su 5 stelle4/5C'è una certa incertezza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniThanatos, Athanatos Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDal profondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEsilio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLeggenda Eterna - Intermezzo - Risveglio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlcione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna Partita a Scacchi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le poesie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Chimera Vergine Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoesie e novelle in versi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLanterna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniControvento - Controvänt: XV Premio Navile Sezione Poesia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoesie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Foresteria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoesie 1850-1900 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAndare oltre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni124 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPianto rituale tra Nibbiano e Satriano, stanotte: I Girifalchi. Vol. II Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe ragioni del caos Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGocciole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Santo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Poesia per voi
Poesie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe grandi opere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoesie. Libro de poemas - Suites Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Sonetti lussuriosi (i Modi) e Dubbi amorosi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le poesie e i capolavori in prosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDivina Commedia Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Canti: Poems / A Bilingual Edition Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Poesie Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutte le poesie: Versione metrica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOdissea Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Odissea Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe più belle poesie di Gabriele D'Annunzio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAforismi del Mondo Classico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le poesie Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Le più belle poesie d'amore di Torquato Tasso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le poesie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoesie del disamore: e altre poesie disperse Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrincipi e Chansonniers: La poesia dell'antica Provenza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIliade Valutazione: 4 su 5 stelle4/5I Canti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Versi d'amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVerrà la morte e avrà i tuoi occhi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Scoperta de l'America - L'Antico Caffè Greco di Roma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCentootto haiku Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoesie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCanti di Castelvecchio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParole: Le poesie, 1929-1938 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Fiori del Male e tutte le poesie Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Majakovskij. Poesie d’amore e di rivoluzione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5
Categorie correlate
Recensioni su Canti di Castelvecchio
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Canti di Castelvecchio - Giovanni Pascoli
Ebook realizzato da Litterae.eu informatica umanistica a partire da un'opera di pubblico dominio.
Giovanni Pascoli
Canti di Castelvecchio
LA POESIA
I
o sono una lampada ch’arda
soave!
la lampada, forse, che guarda
pendendo alla fumida trave,
la veglia che fila;
e ascolta novelle e ragioni
da bocche
celate nell’ombra, ai cantoni,
là dietro le soffici rócche
che albeggiano in fila:
ragioni, novelle, e saluti
d’amore, all’orecchio, confusi:
gli assidui bisbigli perduti
nel sibilo assiduo dei fusi;
le vecchie parole sentite
da presso con palpiti nuovi,
tra il sordo rimastico mite
dei bovi:
II
la lampada, forse, che a cena
raduna;
che sboccia sul bianco, e serena
su l’ampia tovaglia sta, luna
su prato di neve;
e arride al giocondo convito;
poi cenna,
d’un tratto, ad un piccolo dito,
là, nero tuttor della penna
che corre e che beve:
ma lascia nell’ombra, alla mensa,
la madre, nel tempo ch’esplora
la figlia più grande che pensa
guardando il mio raggio d’aurora:
rapita nell’aurea mia fiamma
non sente lo sguardo tuo vano;
già fugge, è già, povera mamma,
lontano!
III
Se già non la lampada io sia,
che oscilla
davanti una dolce Maria,
vivendo dell’umile stilla
di cento capanne:
raccolgo l’uguale tributo
d’ulivo
da tutta la villa, e il saluto
del colle sassoso e del rivo
sonante di canne:
e incende, il mio raggío, di sera,
tra l’ombra di mesta viola,
nel ciglio che prega e dispera,
la povera lagrima sola;
e muore, nei lucidi albori,
tremando, il mio pallido raggio,
tra cori di vergini e fiori
di maggio:
IV
o quella, velata, che al fianco
t’addita
la donna più bianca del bianco
lenzuolo, che in grembo, assopita,
matura il tuo seme;
o quella che irraggia una cuna
- la barca
che, alzando il fanal di fortuna,
nel mare dell’essere varca,
si dondola, e geme -;
o quella che illumina tacita
tombe profonde - con visi
scarniti di vecchi; tenaci
di vergini bionde sorrisi;
tua madre!... nell’ombra senz’ore,
per te, dal suo triste riposo,
congiunge le mani al suo cuore
già róso! -
V
Io sono la lampada ch’arde
soave!
nell’ore più sole e più tarde,
nell’ombra più mesta, più grave,
più buona, o fratello!
Ch’io penda sul capo a fanciulla
che pensa,
su madre che prega, su culla
che piange, su garrula mensa,
su tacito avello;
lontano risplende l’ardore
mio casto all’errante che trita
notturno, piangendo nel cuore,
la pallida via della vita:
s’arresta; ma vede il mio raggio,
che gli arde nell’anima blando:
riprende l’oscuro viaggio
cantando.
LA PARTENZA DEL BOSCAIOLO
I
La scure prendi su, Lombardo,
da Fiumalbo e Frassinoro!
Il vento ha già spiumato il cardo,
fruga la tua barba d’oro.
Lombardo, prendi su la scure,
da Civago e da Cerù:
è tempo di passar l’alture:
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
II
Più fondo scavano, le talpe
nelle prata in cui già brina.
È tempo che tu passi l’Alpe,
chè la neve s’avvicina.
Le talpe scavano più fondo.
Vanno più alte le gru.
Fa come queste e va pel mondo:
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
III
Per le faggete e l’abetine,
dalle fratte e dal ruscello,
quel canto suona senza fine,
chiaro come un campanello.
Per l’abetine e le faggete
canta, ogni ora ogni dì più,
la cinciallegra e ti ripete:
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
IV
Di bosco è come te, la cincia:
campa su la macchia anch’essa.
Sa che, col verno che comincia,
ti finisce la rimessa.
La cincia è come te, di bosco:
sa che pane non n’hai più.
Va dove n’ha rimesso il Tosco:
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
V
Le gemme qua e là col becco
picchia: anch’essa è taglialegna.
Nel bosco è un picchierellar secco
della cincia che t’insegna.
Col becco qua e là le gemme
picchia al mo’ che picchi tu.
Va, taglialegna, alle maremme...
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
VI
Ha il nido qua e là nei buchi
d’ischie o d’olmi, ove gli garba;
e pensa forse a que’ tuoi duchi,
grandi, dalla lunga barba.
Nei buchi erbiti dove ha il nido,
pensa al gran tempo che fu;
e getta ancora il vecchio grido:
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
VII
Un’azza è quella con cui squadri
là, nel verno, il pino e il cerro;
con cui picchiavano i tuoi padri
sopra i grandi elmi di ferro.
Tu squadri i tronchi, ora; con l’azza
butti le foreste giù.
Va ora senza più corazza...
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
VIII
Rimane nella valle il canto.
Sono ormai, le cincie, sole.
La scure dei lombardi intanto
lassù brilla contro al sole.
E sempre il canto che rimane,
giunge in alto alla tribù,
che parte a guadagnarsi il pane:
tient’a su! tiet’a su! tient’a su!
L’UCCELLINO DEL FREDDO
I
Viene il freddo. Giri per dirlo
tu, sgricciolo, intorno le siepi;
e sentire fai nel tuo zirlo