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I Naturelli e la pentola magica. Dolce dormire
I Naturelli e la pentola magica. Dolce dormire
I Naturelli e la pentola magica. Dolce dormire
E-book79 pagine47 minuti

I Naturelli e la pentola magica. Dolce dormire

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Info su questo ebook

“Una nuova avventura attende Bacco e Galatea nel meraviglioso Mondo Natura. Come nei due episodi precedenti, ad attenderli il temutissimo Sovrano Tossick, che in questo terzo volume ha in serbo per i bimbi amare sorprese. I piccoli eroi finiranno infatti nella pancia oscura della Terra, tra pericolosissimi Battistrelli e antri bui, da cui usciranno grazie all’immancabile aiuto della pentola Reginalia e al dolce amore di Papà Gustavo. Soltanto mediante il forte sodalizio con la Natura e i suoi abitanti, i due piccoli guerrieri sapranno anche questa volta proteggere i pomodori ciliegia Dorino e Pomigio, la patata novella Lella, Gino il soncino e Ricciola, l’insalata riccia, insieme a tutti i Frutti della Terra, dalle grinfie dei Rifiuti e del Generale Batterius Virula. Un terzo volume che chiama al fianco dei buoni anche gli animali che abitano il Pianeta, per ricordare a grandi e piccini che noi tutti siamo ospiti di questo incantevole paradiso chiamato Terra.”
LinguaItaliano
Data di uscita4 ago 2020
ISBN9788831685948
I Naturelli e la pentola magica. Dolce dormire

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    Anteprima del libro

    I Naturelli e la pentola magica. Dolce dormire - Stefano Silba

    mollare.

    Volume 3

    Dolce dormire

    Tic! Tac! Tic! Tac! Tic! Tac! L’orologio sul comodino scandisce il passare dei secondi. Ogni battito, nel silenzio della notte, sembra una violenta martellata. Tic! Tac! Tic! Tac! Tic! Tac! Nel buio della stanza, il signor Carlo si gira e rigira nel letto in cerca della posizione più adatta per prendere sonno.

    Prima a pancia in giù, poi abbracciato al cuscino, tenta sul fianco destro, e ancora lungo, disteso, rannicchiato con le ginocchia al petto. Ma di arrivare il sonno non ne vuole proprio sapere. Allora, lento e appesantito come la ruota di un trattore, rotola sul fianco sinistro, porta il cuscino davanti a sé e lo avvolge con il proprio corpo; insofferente, lo stringe, lo arrotola, lo stritola tra le braccia iniziando una lotta all’ultimo respiro, per liberarsene infine disperato finendo a pancia insù a osservare il soffitto buio. Proprio non c’è soluzione: Carlo infila la testa sotto il maltrattato cuscino e si arrende all’idea di non riuscire a chiudere occhio neppure questa notte. La moglie, svegliata dai movimenti da bisonte del marito, si siede, gli solleva il guanciale e incrocia le braccia.

    «Anche stanotte non riesci a dormire, vero?»

    «Uff! Non ce la faccio più! Questo silenzio m’innervosisce, non so cosa fare!»

    «Sei troppo stressato dal tuo lavoro. Dovresti stare più tranquillo… E cercare di mangiare in maniera corretta! A cena sei abituato ad abbuffarti !»

    Carlo scopre appena il viso e, alle parole d’invito della moglie, la guarda sconsolato.

    «Sei sicura che sia questo il motivo? Mangio perché ho fame! All’alba dovrò essere in forma, mi aspetta un’altra giornata impegnativa… e la notte vorrei tanto dormire!»

    Qualche ora più tardi, nella loro cameretta, Bacco e Galatea giocano a mosca cieca rincorrendosi per tutta la stanza.

    «Preso! – Galatea, con la benda sugli occhi, cattura il fratello afferrandolo per un braccio – Eheheh! Visto come sono brava in questo gioco? Ora tocca a te!»

    Galatea tira via la fascia dal viso e la pone sugli occhi del fratello per il prossimo turno di gioco.

    «Dai, prendimi! Sono qua! – urla Galatea cercando di depistare Bacco – No, adesso sono qua!» Una volta dietro un’anta dell’armadio, un’altra alle spalle della scrivania, la piccola birbante si sposta continuamente come un’ape di fiore in fiore per confondere il fratello maggiore. Bacco ascolta la sua voce, ne segue il richiamo, tenta di acciuffarla, ma Galatea è agile come una gazzella e non vuol essere catturata. Ridono di gusto i due giovani eroi, felici, saltellando di qua e di là, mettendo a soqquadro l’intera cameretta.

    Proprio nell’attimo in cui le mani di Bacco stanno per acciuffare Galatea, irrompe nella stanza Gustavo distraendoli dal gioco.

    «Ciao ragazzi, io sto uscendo, vado al ristorante!»

    Galatea si volta verso il papà accennando un piccolo sorriso e zap! Quella piccola distrazione le costa una clamorosa sconfitta e la fine del suo saltellare come un grillo da una parte all’altra della stanza.

    «Presa!»

    Oh oh: l'improvvisa intrusione del papà l'ha messa fuori gioco! Interdetta, irritata e un pochino delusa, la tenera bambina incrocia le braccia al petto e imbroncia il muso.

    «Ma papà! Proprio adesso che stavo vincendo!?»

    Anche Gustavo è dispiaciuto! Non si era accorto del momento culmine e divertente del loro svago. Così si avvicina alla figlia e prova in qualche modo a rimediare al fattaccio.

    «Scusami tanto, tesoro! Non era mia intenzione disturbarti! Sai, quando ero bambino, mi divertivo con un gioco molto simile a questo… Passavo ore a sfidare i miei amichetti per diventare sempre più bravo! Sono sicuro che vi piacerà! Volete provare a

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