Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

GIà che sei lì passami la cerata e prepara qualcosa da mangiare
GIà che sei lì passami la cerata e prepara qualcosa da mangiare
GIà che sei lì passami la cerata e prepara qualcosa da mangiare
E-book50 pagine34 minuti

GIà che sei lì passami la cerata e prepara qualcosa da mangiare

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Questo ricettario mi è stato rivelato da una barca, ad uso degli
umani che, solo per il fatto di essere seduti al riparo dalle
intemperie, si trovano all'improvviso a dover sfamare un
equipaggio zuppo ed infreddolito di vagabondi,
senza sapere da dove cominciare.
Vi aiuterà a rinfrancare animi e corpi, e a rendere le bolinate
meno ardue, i laschi più piacevoli e le impoppate sublimi.
LinguaItaliano
Data di uscita15 set 2014
ISBN9786050321876
GIà che sei lì passami la cerata e prepara qualcosa da mangiare

Correlato a GIà che sei lì passami la cerata e prepara qualcosa da mangiare

Ebook correlati

Cucina, cibo e vino per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su GIà che sei lì passami la cerata e prepara qualcosa da mangiare

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    GIà che sei lì passami la cerata e prepara qualcosa da mangiare - Silvia Ancillotti

    ricette

    PROLOGO

    Durante una vacanza in India la mia amica si schifa della sporcizia, storce il naso sul cibo, si inorridisce delle antiche abitudini di questi sudicioni di indiani, è scandalizzata dal disordine e dalla puzza che invade case, strade e città.

    Poi finalmente finisce la vacanza, torna a casa, organizza cena con visione insieme agli amici delle migliaia di foto fatte in India durante quella vacanza e racconta di come sia stata bella ed affascinante.

    Il ricordo della vacanza assumerà una direzione che mai avrebbe pensato assumesse durante e sul luogo della vacanza... e rimarrà per sempre, e la sporcizia, e la puzza perdono d'importanza.

    Alla mia amica non è piaciuta la vacanza, non si è nutrita l'animo e il cuore di cibi mai mangiati, di odori mai sentiti prima, d'immagini variegate e colorate che non le appartenevano, di rumori insopportabili.

    Ha passato del tempo fra cose che non le piacevano ma, una volta lontana da tutto ciò, al fascino del viaggio difficile ed avventuroso è prevalso il raccontare da protagonista e le immagini negative si sono affievolite.

    La barca anche se è grande, è sempre scomoda.

    Al suo interno non c'è quasi mai spazio sufficiente.

    I frigoriferi sono piccoli o ancora peggio a pozzetto.

    La maggior parte del tempo sta inclinata o da un lato o dall'altro.

    C'è sempre un posto dove invariabilmente si picchia lo stinco, i trabocchetti sono dovunque.

    Dopo pochi giorni i vestiti saranno tutti in disordine e puzzeranno anche un po'.

    Ma per incantesimo tutti questi innumerevoli disagi scompariranno, e la maggior parte degli ospiti dirà che la vacanza è stata meravigliosa.

    Metto una pulce nell'orecchio di chi legge e lo esorto alla concentrazione su quello che si appropinqua a fare, vuotando completamente il cervello da aspettative che mai si avvereranno.

    Succederà così che la calma piatta interiore lo farà navigare e scoprirà isole, mari, vento, sole, pioggia, verdi incantevoli, stelle fantastiche, buffi folletti ed extraterrestri che suonano l'armonica nel cielo sotto l'arcobaleno.

    In mare, Settembre 2014

    Capitolo I

    Navigo da poco tempo ma la mia fibra è forte, il fischio del vento fra le sartie mi eccita, il blu che mi circonda mi culla.

    Mi chiedono spesso grandi prestazioni anche quando l'armonia con gli elementi non richiede sforzi.

    Io sono sempre con loro, li aiuto e li induco al buon senso, a non sprecare energie, a navigare seguendo il ritmo del tempo che lentamente scorre miglio dopo miglio.

    Sento dentro e sopra di me i passi pesanti di uomini e donne incerti e fuori ritmo, col fiato sospeso e sospettoso.

    Guardano il mare troppo da vicino per essere compreso, o forse non lo guardano proprio.

    Poi col passare del tempo, un giorno è quasi sempre sufficiente, i loro passi si fanno più leggeri e sicuri.

    Sanno dove appoggiarsi e dove tenersi con le mani per non cadere, non inciampano quasi più anche

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1