Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Alessandro Magno: l'alba di un Impero
Alessandro Magno: l'alba di un Impero
Alessandro Magno: l'alba di un Impero
E-book67 pagine45 minuti

Alessandro Magno: l'alba di un Impero

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Era il Novembre del 333 a.C. quando Alessandro di Macedonia, che sarebbe stato ricordato nei millenni con l'appellativo "Magno" (il Grande) per la sua serie ininterrotta di vittorie e conquiste contro Regni, roccaforti e tribù, emulato e osannato da condottieri successivi come Cesare e Napoleone, si ritrovò ad affrontare l'armata persiana al completo guidata personalmente dal Re dei Re Dario nella leggendaria Battaglia di Isso. Si ritrovò faccia a faccia contro un Impero. 
Un confronto armato fondamentale dal cui esito dipendeva la conquista delle città costiere dell'Asia Minore necessaria per porre le basi della nascita del futuro Impero del condottiero macedone, un immenso agglomerato di popoli che si estendeva dalla Grecia all'Egitto fino in India. 
Il racconto romanzato, e a seguire l'analisi storica dei fatti e delle fonti, di quella leggendaria battaglia; la più titanica mai combattuta da Alessandro Magno.
LinguaItaliano
Data di uscita29 ott 2020
ISBN9791220213868
Alessandro Magno: l'alba di un Impero

Leggi altro di Yvan Argeadi

Correlato a Alessandro Magno

Ebook correlati

Storia antica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Alessandro Magno

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Alessandro Magno - Yvan Argeadi

    RINGRAZIAMENTI

    Prologo

    La donna si avvicinò al ragazzino sorridendogli e prendendolo tra le sue braccia.

    《 Tu diventerai una leggenda 》 spiegò con voce profonda e amorevole 《 sei il figlio di Zeus. 》

    Il ragazzino si lasciò abbracciare stringendola a sua volta.

    《 Mio padre è un Dio? 》 chiese confuso.

    《 Filippo non è tuo padre 》 rispose la donna con un leggero tono di rimprovero 《 e non vivrà abbastanza per vedere con i suoi occhi la tua grandezza 》 aggiunse con un timbro vocale che tradiva rancore.

    《 Ti amo madre 》 mormorò il giovane Alessandro.

    《 Ti amo mio Alessandro 》 rispose la Regina Olimpiade baciandogli la fronte 《 ma ricorda, non dovrai mai amare nessuno più della tua gloria. Le persone vanno e vengono così come il loro affetto, ma il tuo nome resterà per l'eternità. Alessandro il grande, il nuovo Achille. 》

    Lo strinse forte al proprio petto spostando lo sguardo verso l'altare su cui officiava i suoi oscuri rituali con le candele spente ancora fumanti, e sorrise malevola in quel silenzio nel palazzo reale di Pella rotto solo dal sibilante verso dei serpenti di cui amava circondarsi.

    Stava nutrendo l'animo di un giovane che un giorno sarebbe stato sia eroe che distruttore.

    15 anni dopo...

    Salito al trono di Macedonia alla morte del padre Filippo, Alessandro consolidò il proprio potere in Grecia con una campagna militare che culminò con la totale distruzione della città di Tebe e lo sterminio o schiavitù di oltre 30.000 cittadini.

    Dopodiché, arruolando un esercito di 45.000 soldati ben addestrati salpò per l'Asia, scagliando dalla nave la propria lancia che conficcandosi ancora vibrante in suolo asiatico portò con sé un chiaro messaggio di conquista.

    Poi ebbe inizio la sua avanzata.

    Fiera fu la resistenza guidata da Memnone di Rodi nella battaglia del Granico prima e nell'assedio della città di Alicarnasso in seguito, che tuttavia cadde bombardata dalle baliste macedoni e sfondata dagli arieti.

    Città dopo città, un Regno vassallo dopo l'altro, tutte le forze che osavano opporsi all'espansione macedone furono annientate.

    Alessandro mostrò grande clemenza nei confronti di coloro i quali gli aprivano le porte, come nel caso dell'anziana Ada, Regina di Caria, la quale non avendo avuto figli chiese addirittura al Sovrano il permesso di adottarlo.

    Alessandro intenerito acconsentì, dopotutto era sempre meglio della sua vera madre, quella Olimpiade Principessa d'Epiro dedita agli oscuri culti di Samotracia e verso cui ancora riservava rancore per l'assassinio del padre.

    Nessuno in Macedonia sospettava che fosse stata la Regina ad armare la mano di Pausania, l'assassino di Re Filippo, preferendo scaricare tale responsabilità sull'Imperatore di Persia Dario e sul suo oro. E certamente questo fece comodo ad Alessandro come giusto pretesto di vendetta per cominciare la guerra che lo avrebbe elevato alla gloria eterna. Tuttavia in cuor suo egli sapeva la verità è nonostante tutto una parte di lui ancora le era legata.

    E ancora mostrò rispetto verso il suo avversario Memnone, incaricato da Dario di fermare l'avanzata macedone in Asia Minore, quando questi venne avvelenato dai suoi stessi uomini.

    Prima di morire riconobbe il valore del Re macedone, di gran lunga superiore a quello del Re che aveva servito con tanta veemenza, per il fatto che combatteva personalmente le proprie battaglie al fianco dei suoi uomini invece di rimanere al sicuro nel proprio palazzo reale e che, a differenza di qualunque altro comandante militare in tutta la storia dell'umanità vissuto prima e dopo di lui, egli invece di combattere nelle retrovie era sempre il primo a guidare personalmente la carica. Il primo a venire in contatto col nemico, il primo a rischiare la vita.

    La sua richiesta di onorare le sue spoglie e prendersi cura della propria moglie non rimase inascoltata quando Alessandro prese come propria amante la Principessa persiana Barsine, una delle figlie di Dario.

    E tuttavia,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1