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Alessandro: l'erede di Achille
Alessandro: l'erede di Achille
Alessandro: l'erede di Achille
E-book56 pagine38 minuti

Alessandro: l'erede di Achille

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Info su questo ebook

Era il 332 a.C. quando Alessandro Magno, dopo aver sconfitto l'armata persiana a Isso, giunse alle porte di Gaza. 
Immensa fu in lui la rabbia suscitata dalle offese del Sovrano di quella città considerata una fortezza inespugnabile, e ancor più cruenta si mostrò la battaglia sotto le mura. 
Ma lo stolto monarca che aveva sfidato il Re dei macedoni considerandosi al sicuro nella sua roccaforte ignorava che egli possedesse in sé la forza per riuscire a conquistare il mondo, e ancor più importante era all'oscuro del fatto che nelle vene di quel giovane conquistatore venuto da Occidente scorresse il sangue eroico e irato di Achille. 
LinguaItaliano
Data di uscita10 nov 2020
ISBN9791220218764
Alessandro: l'erede di Achille

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    Anteprima del libro

    Alessandro - Yvan Argeadi

    Achille

    PROLOGO

    Un anno prima...

    Sottomessa l'Ellade e giunto in terra asiatica, prima di cominciare qualunque conquista, il giovane Re di Macedonia volle visitare la tomba del suo antenato Achille.

    Lasciato il suo indomabile destriero Bucefalo all'esterno con i suoi generali più fidati, varcò la soglia di un tempio scavato nella roccia erosa dal tempo.

    Percorse l'angusto corridoio naturale fino a trovarsi davanti ad una cripta intagliata nella pietra, con ai lati due fiaccole accese a illuminare l'area.

    《 Questa è la tomba di colui che espugnò la città di Troia 》 spiegò il sacerdote voltandosi poi in direzione di un piccolo altare sopra cui vi era esposta una panoplia 《 e quelle sono le vesti che gli appartenevano. 》

    Alessandro ascoltò ammirato le parole del vecchio avvicinandosi all'altare. Toccò la corazza con le dita, quasi come se temesse di danneggiarla.

    Si voltò poi verso l'uomo.

    《 Questa è mia 》 esordì 《 mi appartiene per diritto di sangue. 》

    《 Come dite Sire? 》 chiese esterrefatto l'anziano.

    《 Mia madre, la Regina Olimpiade, è la diretta discendente di Achille. Pertanto tutto ciò che è qui dentro mi appartiene 》 spiegò avviandosi verso l'uscita 《 mando a prendere l'armatura, poi farò sigillare questo posto. Non posso permettere che venga profanato da individui indegni. In quanto a te 》 lo fissò 《 sarai lautamente ricompensato. 》

    Alessandro mantenne la parola. Dopo aver officiato un sacrificio in onore del leggendario semidio, fece requisire la corazza e murare l'accesso al tempio.

    Il sacerdote fortunato fu retribuito a tal punto che l'indomani lasciò la vita di culto, acquistò una reggia e molte donne e divenne uno dei più importanti proprietari terrieri della regione.

    CAPITOLO 1

    La Principessa

    Alessandro varcò la soglia della tenda reale contrassegnata dal simbolo del sole a sedici raggi, emblema della casata reale degli Argeadi.

    Ad attenderlo vi era la bella Barsine, moglie del generale greco Memnone assoldato un anno prima dal Re di Persia Dario per cercare di fermare l'avanzata del macedone nei propri territori.

    Nonostante fossero stati avversari, Alessandro provò stima e rispetto verso colui che solo era riuscito a tenergli testa sul campo di battaglia. Quando questi fu avvelenato dagli uomini a lui più vicini, in punto di morte dichiarò a sua volta il rispetto nutrito nei confronti di quel Re venuto da Occidente che a differenza del Sovrano che aveva servito per anni combatteva personalmente le sue battaglie invece di mandare i propri uomini a morire, sopportando con loro le medesime fatiche e privazioni e trattando i propri generali da pari invece che da schiavi. Lasciò la sua amata moglie al condottiero macedone con la richiesta di prendersene cura.

    Alessandro onorò le spoglie del suo avversario e prese la Principessa Barsine con sé. Da quel momento sarebbe divenuta la sua amante e non importava quante nobili donne avrebbe sposato negli anni a venire, Barsine, pur non divenendo mai una sua consorte ufficiale, sarebbe stata ugualmente al suo fianco e avrebbe avuto per sempre un posto speciale nel cuore del condottiero.

    Ma questi fatti nessuno dei due poteva ancora prevederli, vittime come ogni uomo e ogni donna nella storia dello scorrere immutabile del destino dove anche la più piccola

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