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Alessandro Magno: i due imperi
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Alessandro Magno: i due imperi
E-book99 pagine1 ora

Alessandro Magno: i due imperi

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Info su questo ebook

Dopo aver sconfitto le armate di Dario III a Gaugamela e aver varcato le soglie di Babilonia, Alessandro Magno si ritrovò investito del titolo di Imperatore di un dominio multietnico esteso su tre continenti.
In quel momento però, il grande Impero si spaccò in due. Mentre a Occidente regnava Alessandro, a Oriente un nuovo Sovrano noto come Artaserse V reclamò il dominio di quelle terre lontane, facendo leva sull'astuto Satrapo persiano Spitamene e sulle forze militari di cui egli disponeva.
Fu l'inizio di una guerriglia tra due Imperi per il dominio dell'Asia, ma anche del concretizzarsi del sogno di Alessandro. 
Un sogno che andava ben oltre il mero raggiungimento della gloria personale. 
LinguaItaliano
Data di uscita26 giu 2021
ISBN9791220819268
Alessandro Magno: i due imperi

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    Anteprima del libro

    Alessandro Magno - Yvan Argeadi

    PROLOGO

    In precedenza...

    Alessandro accelerò il passo e gli uomini alle sue spalle fecero altrettanto. La cavalleria procedeva inesorabile verso l'obiettivo mentre la falange teneva duro impegnando il grosso dell'armata di Dario.

    La polvere sollevata dal conflitto era tale da non riuscire a vedere a oltre cinque passi di distanza, ma dal lato in cui si trovava Alessandro la visibilità era ancora discreta.

    Spronò ancora una volta Bucefalo accelerando ulteriormente al punto che veniva difficile ai cavalieri alle sue spalle reggere l'andatura di quel cavallo che sembrava posseduto dallo spirito di Pegaso.

    Finalmente dopo altri trecento passi Alessandro riuscì a scorgere la breccia creatasi tra le linee nemiche e in fondo a essa svettavano maestose le insegne della dinastia reale Achemenide issate ai lati di un grande carro d'oro che ostentava opulente ricchezza.

    《 Andiamo macedoni, abbatteteli! 》 urlò il condottiero estraendo la propria spada poco prima di travolgere la prima fila di soldati persiani che caddero al suolo con le ossa frantumate per essere stati investiti dalla possanza del suo nero destriero.

    《 Non è possibile 》 mormorò Dario scorgendo tra la polvere l'elmo con la cresta rossa che sapeva bene appartenere ad Alessandro, a poche decine di metri da lui.

    《 Fermatelo! 》 ordinò al corpo scelto degli Immortali i quali si precipitarono nella direzione del macedone in assetto scomposto e costringendo la cavalleria a rallentare considerevolmente la sua avanzata.

    《 Dario! 》 lo chiamò venendo assalito da un soldato ma riuscendo a metterlo fuori combattimento.

    L'Imperatore osservò il suo grande nemico avvicinarsi evitando attacchi e mettendo fuori gioco ogni assalitore.

    Il macedone afferrò una lancia scagliando l'arma nella sua direzione proprio come avvenuto in occasione del loro precedente incontro a Isso.

    Dario afferrò l'uomo alla sua destra tirandolo verso di sé e facendosi scudo col suo corpo il quale fu trafitto al petto.

    Lasciò cadere il cadavere di lato tornando a fissare il suo avversario in lontananza.

    《 Sei riuscito a stupirmi giovane macedone 》 mormorò mentre l'esercito lo abbandonava intravedendo l'imminente disfatta. Il Re dei Re comprese che a differenza di quel condottiero amato dal suo popolo egli era solo.

    《 Maestà 》 esclamò Mazeo con il volto visibilmente spaventato.

    《 Torna a Babilonia, salvati 》 gli ordinò il Re 《 e quando arriverà, sii fedele al nuovo Grande Re come lo sei stato a me. 》

    Il Satrapo trattenne faticosamente una lacrima, baciò un'ultima volta il dorso della mano di quel Sovrano che aveva servito per anni e si allontanò.

    Dario montò a sua volta in sella a un cavallo voltandosi ancora verso Alessandro che aveva frenato la sua corsa e a sua volta lo fissava.

    I due si scrutarono a lungo e sorridendo abbandonò il campo di battaglia.

    Dal lato opposto la falange macedone guidata da Antigono, Cratero e Parmenione proseguiva gli ultimi tafferugli infilzando nemici sul posto con le lunghe sarisse mentre la cavalleria usata da Alessandro per colpire lateralmente lo schieramento persiano e aprirsi il varco che conduceva a Dario riuscì a mettere in fuga il comandante della cavalleria avversaria, Besso.

    Con l'Imperatore in ritirata l'armata persiana si disperse in ogni direzione.

    La battaglia di Gaugamela era stata vinta con un'azione rapida e mirata nonostante la spropositata inferiorità numerica macedone e Alessandro sarebbe stato incoronato nuovo Imperatore d'Asia entrando per sempre nella storia con l'appellativo Magno, il Grande.

    CAPITOLO 1

    I due imperi

    Anni dopo...

    Il sole alto nel cielo bagnava con la propria luce gli appariscenti palazzi di Maracanda, la città più ricca e prospera della Sogdiana, mentre un uomo dall'imponente stazza e dallo sguardo severo e astuto sedeva sul proprio reggio di governatore.

    Si passò la mano sulla folta barba assorto in sconosciuti e preoccupati pensieri, quando un uomo varcò la soglia della stanza.

    《 Satibarzane 》 esordì 《 cosa ti porta nei miei domini? 》

    《 Perdonami se non mi sono fatto annunciare Spitamene, la situazione è grave. 》

    《 Dimmi tutto. 》

    《 Persepoli, Susa e Babilonia sono state prese 》 riferì.

    《 Che cosa? Persepoli è caduta? 》

    《 Persepoli non esiste più 》 spiegò con voce rammaricata 《 sorte diversa è toccata a Babilonia che ha aperto le porte ai greci e ha incoronato l'invasore. 》

    Spitamene rifletté in silenzio su quelle parole.

    《 Stanno marciando verso l'Aria, la mia Satrapia 》 continuò Satibarzane 《 se dovessi cadere, il prossimo saresti tu. 》

    《 Non capisco, cosa vogliono ancora? Hanno Babilonia e tutto l'Impero occidentale. 》

    《 Cercano Dario. Dopo Gaugamela l'Imperatore è fuggito e pare che abbia trovato riparo in Battria dal Satrapo Besso. 》

    Ancora piombò il silenzio, che fu infranto dall'arrivo di un messaggero portavoce di una missiva reale.

    《 Signore 》 proruppe chinando il capo in segno di riverenza per poi avvicinarsi di qualche passo 《 mi è stato ordinato da Besso di Battria di recapitarvi questa 》 spiegò porgendo la lettera.

    Spitamene la afferrò iniziando a leggerne il contenuto.

    《 Cosa dice? 》 chiese Satibarzane.

    Il Satrapo fece un profondo respiro chiudendo gli occhi per qualche istante.

    《 L'Imperatore Dario è stato deposto 》 rispose tutto d'un fiato.

    《 Che cosa? 》 chiese a voce alta il Satrapo di Aria.

    《 È morto 》 proseguì Spitamene 《 lasciando a Besso il titolo. 》

    《 Besso nuovo Imperatore? 》

    《 Artaserse è ora il suo nome, Sovrano dell'Impero d'Oriente. Forse abbiamo una speranza di salvare l'Impero, ma dobbiamo giocarcela bene 》 spiegò spostando poi lo sguardo verso il suo interlocutore 《 torna ai tuoi domini e fai atto di resa al macedone 》 ordinò 《 lascialo transitare, una volta che sarà giunto ai confini della Sogdiana insorgerai e gli taglierai le retrovie. Si ritroverà assalito frontalmente dalle mie forze e alle spalle dalle tue, lo schiacceremo! 》

    Satibarzane annuì e lasciò la stanza mentre Spitamene si diresse ad ammirare l'orizzonte dalla terrazza, quando fu raggiunto da due ragazzini che giocavano divertiti.

    《 Padre 》 lo chiamò uno di questi 《 i cattivi sono

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