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Calore dolce: Vampira 1, #1
Calore dolce: Vampira 1, #1
Calore dolce: Vampira 1, #1
E-book174 pagine2 ore

Calore dolce: Vampira 1, #1

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Info su questo ebook

In fuga da un matrimonio combinato, Juliette Dárques si nasconde all'interno di Vampira, una setta segreta di vampire che vivono segretamente tra gli umani, ma hanno rinunciato al sesso con i maschi. 
Julie pensa di essere al sicuro fino a che inizia a fare sogni roventi che le fanno desiderare ogni sexy centimetro pulsante dei due vampiri da poco assunti nella sua azienda. Ogni notte i due le mandano a fuoco i canini, prendendola in mezzo tra i loro forti corpi nudi e trascinandola in un mondi di estasi proibite. 
Caleb e Zander da sempre condividono un legame unico, che include il bisogno di condividere le loro femmine. Negli ultimi tempi hanno cominciato a desiderare follemente Julie... e tramano per sedurla anche fuori dai sogni e di averla tra le braccia.

Altri ebook di Vampira:

Vampira 1~ Calore dolce

Vampira 2 ~ Calore Oscuro

Vampira 3 ~ Calore Liquido

Vampira 4 - Calore Scarlatto

LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2024
ISBN9781071573389
Calore dolce: Vampira 1, #1

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    Anteprima del libro

    Calore dolce - Jan Springer

    Calore dolce

    Vampira 1

    Jan Springer

    In fuga da un matrimonio combinato, Juliette Dárques si nasconde all'interno di Vampira, una setta segreta di vampire che vivono segretamente tra gli umani, ma hanno rinunciato al sesso con i maschi. 

    Julie pensa di essere al sicuro fino a che inizia a fare sogni roventi che le fanno desiderare ogni sexy centimetro pulsante dei due vampiri da poco assunti nella sua azienda. Ogni notte i due le mandano a fuoco i canini, prendendola in mezzo tra i loro forti corpi nudi e trascinandola in un mondi di estasi proibite. 

    Caleb e Zander da sempre condividono un legame unico, che include il bisogno di condividere le loro femmine. Negli ultimi tempi hanno cominciato a desiderare follemente Julie... e tramano per sedurla anche fuori dai sogni e di averla tra le braccia.

    Altri ebook di Vampira:

    Vampira 1~ Calore dolce

    Vampira 2 ~ Calore Oscuro

    Vampira 3 ~ Calore Liquido

    Vampira 4 - Calore Scarlatto

    Autorizzazioni di utilizzo

    Questo ebook è ad esclusivo uso personale.

    Note dell’autrice

    Questa è un’opera di fantasia. Personaggi, luoghi, ambientazioni ed eventi presentati in questo libro sono esclusivo frutto della fantasia dell’autrice e non hanno alcuna attinenza con persone reali, in vita o decedute, o con luoghi e/o ambientazioni esistenti.

    Capitolo Uno

    1910 Alpi francesi

    Farai esattamente quello che ordina tuo padre e ti presenterai alle tue nozze! Krystal Dárques era esplosa con tanta veemenza che Juliette non poté evitare di rabbrividire di paura. Gli occhi color ambra dorata della madre lampeggiavano, il che significava che era arrivata alla fine della pazienza con la sua figliola minore. Però la mammina non era la sola ad essere irritata, rimuginava Juliette tra sé. Per tutto il secolo trascorso avevano avuto di questi scontri moltissime volte.

    Eppure stasera le cose erano diverse. Juliette si sentiva soffocare dalla disperazione, poiché si era letteralmente alla vigilia del suo matrimonio organizzato con due vampiri che non aveva mai incontrato. Per i suoi genitori, che lei non avesse alcuna voglia di procedere con questa unione, solo per permettere a suo padre di formare una delle più potenti congreghe di Francia, era l'ultimo dei problemi. Per lei, però, era un problema proprio pesante!

    Le sue sorelle maggiori, beate loro, avevano devotamente obbedito al sovrano e sembravano contente dei compagni che erano stati scelti per loro. Ma Juliette non cercava la felicità. Voleva l'avventura e la libertà dai vincoli severi della vita Tradizionalista! Malgrado l'appartenenza a questo intollerante gruppo, che vietava alle donne non sposate di andare in giro da sole, Juliette era sgattaiolata via molte volte per esplorare la bellezza della notte, e anche per incontrare alcune amiche vampire che sfidavano, anch'esse, regole e genitori.

    Così aveva imparato che c'era un vasto mondo là fuori, un mondo in cui tante umane cominciavano a liberarsi delle loro catene. Ed era stato così che era venuta a sapere dell'esistenza di Vampira, un gruppo di potenti vampire che segretamente vivevano in mezzo agli umani e accoglievano le femmine in fuga da regimi oppressivi come i Tradizionalisti.

    Adesso la tensione scoppiettava nell'aria come se corressero dei fulmini, i genitori la stavano guardando con tanta delusione ed estrema furia che lei non voleva altro che fuggir via, nascondersi da loro per sempre.  Per tutti i vampiri!  Era proprio quello che avrebbe fatto, se quei due non l'avessero finita con questo enorme incubo! Giurò a se stessa che si sarebbe unita a Vampira.

    Come osi umiliarmi, femmina! tuonò il padre. Il Conte Dárques, uno strenuo Tradizionalista, prendeva tanto seriamente i matrimoni combinati quanto il suo diritto di prendere parecchie mogli e di tenere tutti gli  schiavi-di-sangue che desiderava. Durante il litigio di Juliette con la madre, lui era rimasto in silenzio, seduto al lungo tavolo di quercia della sala da pranzo, impegnato a contare un enorme mucchio di monete d'oro che gli erano state inviate quella sera dai signori suoi futuri generi.

    Lo avevano pagato per lei.

    Maledetto! Ma lei non si sarebbe lasciata vendere come una misera schiava-di-sangue a dei vampiri che non amava, anzi, che non aveva mai visto!

    Per la rabbia verso entrambi i genitori che insistevano perché si sposasse, cominciò ad arrotare i canini. Con atteggiamento di sfida scrollò le spalle. La mia decisione è presa. Non mi sposerò.

    Il gridolino di sorpresa della madre di fronte alla testarda disobbedienza di Juliette fu sopraffatto dal fracasso della sedia del padre sbattuta sul duro pavimento di marmo. Il Conte si dematerializzò e, prima che lei avesse il tempo di sfuggire alla sua rabbia, le riapparve dinanzi e l'afferrò per i lunghi capelli neri e lisci. Sentì un dolore acuto mentre lui avvolgeva la mano nella sua chioma per tirarla a sé con violenza.  Coi suoi minacciosi due metri di altezza, a fronte del metro e settanta di lei, era una figura davvero spaventosa. Aveva sfoderato i canini, di un bianco sfolgorante e pericolosamente appuntiti.

    Fu percorsa da brividi gelidi: riaffioravano alla memoria certe scene a cui aveva assistito: il padre in preda alla rabbia che uccideva servi o schiavi-di-sangue proprio con quei canini, strappando loro la gola con furia cieca  Per qualche secondo temette di fare la stessa fine, ma poi ricordò che lei valeva troppo, e con molta probabilità lui non l'avrebbe ferita. Sì, valeva troppo.

    Gli occhi castani di lui fiammeggiavano di lampi rossi. Juliette faticò molto a non correre a nascondersi quando fu investita dalla voce gelida e troppo controllata del padre, come da una secchiata di ghiaccio.

    Io ho organizzato questa unione dal giorno in cui sei stata concepita. Ho già ricevuto beni e oro di dote, secondo la tradizione. Basta così, non si discute. Gli occhi erano delle fessure minacciose e la voce era diventata più potente. Tu sei una femmina. Io sono il tuo padrone. Farai quello che dico io. Sarai unita a loro esattamente tra ventiquattro ore. Ora ritirati nelle tue stanze. Nutriti bene con gli schiavi-di-sangue così sarai pronta per i tuoi mariti. Sistemati i capelli e sbatti le ciglia suoi tuoi occhi blu ai tuoi uomini, quando li vedi. Almeno fingi di volerli. Così sarà più facile, per te. Non voglio più sentire le tue ciance e non voglio più vederti fino al momento in cui ti consegnerò ai tuoi mariti.

    Sciolse la stretta sui capelli di lei e la lasciò andare. Juliette sentì l'ansia avvolgerla come una coperta soffocante. Non poteva farcela! Non poteva! Se si fosse legata ai maschi la sua scintilla di vita si sarebbe spenta. Doveva essere libera, quello che voleva era esplorare il mondo intorno a sé. Era infinitamente contrariata dal fatto di non aver mai potuto avventurarsi al di fuori di quella valle nascosta al resto del mondo. E ancora suo padre insisteva a vietarle quello che desiderava di più. Di nuovo fu sopraffatta dalla rabbia.

    Non lo farò! esplose, e d'improvviso non le importava che lui l'uccidesse. Meglio la morte che quell'unione.

    Ora basta! ruggì lui.

    Una manona atterrò sulla sua guancia sinistra, provocandole un dolore inatteso e un'esplosione di stelline dietro alle palpebre. Il colpo la mandò a sbattere contro la parete, lasciandola senza fiato. Si sforzò di restare in piedi, attraversata da emozioni brutali.  Odiava essere picchiata, una cosa normale nelle congreghe Tradizionaliste.

    Quando le stelline che le offuscavano la vista si dispersero e riuscì a vederci di nuovo, Juliette si rese conto che il padre si era rimesso a sedere al tavolo. Il volto manifestava compiacimento nel contare ancora una volta le monete d'oro.

    Sua madre non si vedeva più, come accadeva spesso quando il padre si arrabbiava. Come la maggior parte dei vampiri, lei aveva il dono incomparabile di scomparire e riapparire in qualche altro luogo. Juliette invece, sfortunatamente, non era mai riuscita a padroneggiare quest'arte, per quanto ci provasse con tutte le forze.

    Accorgersi dell'abbandono della madre la lasciò con un terribile senso di tradimento. Non riuscì a frenare le lacrime che le sgorgavano abbondanti dagli occhi.

    Strinse i pugni rabbiosa e digrignò i denti. Come potevano farle questo? Come potevano forzarla a sposarsi con degli sconosciuti? Non le avevano neanche detto i nomi dei suoi futuri mariti!

    Così andavano le cose in quella setta. Sapeva che il padre e le sue mogli si erano incontrati per la prima volta solo il giorno dei loro matrimoni combinati. Proprio come era successo ai loro genitori. Proprio come era successo ai suoi fratelli e sorelle prima di lei. Una lunga tradizione di matrimoni combinati non si poteva certo interrompere perché lei non voleva congiungersi con due assoluti estranei.

    Ma per lei questo era troppo. Dentro sentiva un'irrequietezza insopprimibile. L'urgenza di starsene da sola. Una smania di libertà dalle catene in cui

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