Io, lui, me

Di Gabriele Finizio

Gabriele Finizio, nato a Modena nel 2000, è un giovane autore italiano alle prime armi con il "mondo dei grandi".
Dall'animo ribelle ed emotivamente disordinato, cresce con musica, film e sport.
Questa raccolta di frasi e aforismi, vagamente ispirata a Charles Bukowsy, ci racconta di come l'autore viva di donne e vizi, proprio come il suo idolo. 

• Lingua: Italiano
• Editore: Mosaico Edizioni
• Data di uscita: 7 nov 2020
• ISBN: 9791220217132

Anteprima del libro

Gabriele Finizio

Io lui me

Gabriele Finizio

Io, lui, me

©Gabriele Finizio

Tutti i diritti riservati

Prima Edizione digitale: novembre 2020

ISBN 9791220217132

Mosaico Edizioni 2020

www.mosaicoedizioni.it

ISBN: 9791220217132

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Indice dei contenuti

Nessun fottuto psicologo potrà mai spiegarmi per quale motivo mi venga in mente lei quando penso al mio futuro.

* * *

Ho le palle piene di vivere in un mondo pieno di persone vuote.

* * *

Per quel che può valere, sacrificherei la mia vita pur di tornare a quel cazzo di lunedì.

* * *

Ho l’impressione che avrei potuto accendere proprio quella miccia che stavi cercando di non accendere.

* * *

Così confuso da amare chi dovrei odiare.

* * *

Non dormo per paura di sognarti.

* * *

Non mi sto innamorando. Voglio solo che tu mi faccia del male, e sembri una che può riuscirci.

* * *

Non so chi tra il cuore e il cervello abbia i ricordi peggiori.

* * *

Non voglio volerti; vorrei volerti ignorare.

* * *

Come se rileggere quelle parole potesse riportarmi lì.

* * *

Il tuo sguardo è il più letale dei cecchini.

* * *

Lei è il mio bipolarismo: con uno schiocco di dita può causarmi emozioni che rimbalzano impazzite tra l’euforia e la depressione come le palline di un flipper. E nemmeno lo sa.

* * *

Odio le persone troppo buone: mi fanno sentire troppo cattivo.

* * *

Era come uscire nel cuore della notte a fare brutte cose: sapevo che era sbagliato, che mi avrebbe rovinato, ma non potevo farne a meno.

* * *

Interno. Inferno. Eterno.

* * *

Non credere a tutto quello che dicono di me. Non mi conoscerebbero nemmeno se glielo permettessi.

* * *

Il problema non è volerti ignorare, sono talmente stupido che potrei volerlo. Il problema è poterlo fare.

* * *

Una morte così solare!

* * *

Di notte sento lanciare bombe dalla testa al petto,

per colpa tua, che hai due pregi per ogni mio difetto.

* * *

Lacrime trasparenti attraverso le quali leggere sentimenti.

* * *

Comete cadono dal cielo e illuminano il buio, come te.

* * *

Come puoi essere sia la lama più tagliente che la cura più potente?

* * *

Ragazza fragile che veste abiti indistruttibili.

* * *

Sei la mia paura preferita.

* * *

Quel pomeriggio anche il cielo mi fece capire quanto fosse impossibile dimenticare.

* * *

L’amore è il pappone di quella puttana della vita.

* * *

Sono solo un personaggio, di quelli scritti da ubriaco alle tre di notte, poco prima di suicidarsi; di quelli che vivono quando gli altri dormono e che fanno credere alle persone di essere ciò che vogliono far credere di essere; di quelli che preferiscono lo splendore della luna in una fredda e buia notte d’inverno ai caldi raggi del sole in un pomeriggio estivo; di quelli che possono sembrare stronzi a molti e dolci a pochi, che preferiscono le sigarette alle persone e che sceglierebbero di andare a fuoco piuttosto che annegare. Ma sono solo il personaggio sbagliato nella