Le Incredibili Avventure del Cavalier Cotoletta Vol. II

Di Paolo Mascherpa

Le incredibili avventure del Cavalier Cotoletta sono una serie di fiabe per bambini ambientate in un luogo bucolico, la Contea di Terranova, in un’epoca indefinita.

Narrano le vicende del Cavalier Cotoletta che, vestito di un’armatura d’argento e in sella alla sua bicicletta, vaga per la campagna, insieme al suo cagnolino Spyke, per offrire i servigi più disparati.

Questa volta non saranno fanciulle rapite o soli rubati a tenerlo occupato, bensì un nuovo personaggio: il Cavalier Ferro che, spuntato da un mondo parallelo, si divertirà a compiere piccoli furti in compagnia del suo fedele cagnolino Dinky.

Le incredibili avventure del Cavalier Cotoletta è una raccolta di storie originali con spunti umoristici e ingegnose soluzioni alle difficoltà che incontrano i personaggi.

Ognuna ha uno svolgimento completo a sé stante pur inserendosi in una narrazione che progredisce col passare delle fiabe.

La freschezza e la leggerezza delle avventure del Cavalier Cotoletta intrattengono in modo ironico e intelligente contribuendo a insegnare i valori dell’amicizia e della condivisione.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 16 nov 2020
• ISBN: 9788831699044

Anteprima del libro

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LA STANZA MAGICA

Un giorno il Cavalier Cotoletta e Spyke andavano a zonzo in bicicletta per la campagna della Contea di Terranova.

Era una luminosa mattina con il cielo azzurro e un paio di nuvolette che si rincorrevano. I contadini lavoravano i campi, i pescatori pescavano nel fiume con delle lunghe canne da pesca, mentre le mucche ruminavano tranquille l’erbetta fresca e un branco di cavalli scorrazzava. Gruppetti di uccellini colorati saltavano di ramo in ramo cinguettando contenti e sfiorando i frutti quasi maturi.

Come sempre, quando il Cavaliere non riusciva a evitare una buca con la bici, si sentiva sdeng, sdeng il rumore dell’armatura d’argento che rimbalzava sul sellino, ma ormai nessuna delle persone e degli animali che vivevano da quelle parti si stupiva più. In quella zona molti conoscevano il Cavaliere con il suo particolarissimo abbigliamento e il suo amichetto a quattro zampe.

Quando arrivarono al paesello di Ruota Quadrata, sopra la collina, pedalarono lungo la via principale passando davanti alla bottega del fabbro. Furono salutati dal lattaio che portava le bottiglie di latte a casa dei clienti e videro alcuni bambini che, per la ricreazione, facevano il bagno nel fiume sotto lo sguardo attento di una graziosa bagnina. Dirigendosi verso la piazza principale del paesello, attratti dalla musica di un’armonica e dal profumo di pane caldo e salbau, il salame adorato da Spyke, i nostri amici notarono una casetta nuova. Era molto più nuova delle altre, colorata di azzurro, con tanti fiori bianchi, rossi e gialli sul balcone e le persiane verdi aperte.

Uh, che bella casa! Hai visto, Spyke?.

Arf arf bau arf bau, gnam gnam – Sì, proprio bella Cavaliere, ma adesso andiamo a mangiare.

Va bene, effettivamente sono già cinquanta minuti che non facciamo un bello spuntino.

Appena ebbe finito di pronunciare quelle parole videro un ragazzotto che indossava dei pantaloni bucati e una vecchia camicia con una manica strappata: sembrava un poverello. Il ragazzotto correva perché aveva appena rubato un’arancia, non si sa se per fame o per fare uno scherzetto, dalla bancarella del fruttivendolo, e questi lo inseguiva.

Il ragazzotto era veloce ma il fruttivendolo arrabbiato lo stava per raggiungere quando il giovane si nascose nella casetta azzurra. Il Cavaliere lasciò la bicicletta e andò a cercare il ragazzo, sia per restituire l’arancia al fruttivendolo sia per chiedergli se uno dei suoi tanti servigi potesse essergli utile oppure, semplicemente, per offrirgli una bella cotoletta con l’insalata sotto gli alberi della piazza. Spyke, scodinzolando e annusando in giro, aveva seguito il suo padrone fin dentro la casetta.

Non appena Cotoletta aprì la porta capì che quella casa era strana, davvero molto particolare. Non c’era il salotto, né la cucina, ma solo una grande stanza piena di cose bizzarre: specchi, giochi, macchinine, bambole, palloni, festoni, una piccola tenda, una pioggia continua di coriandoli che non si capiva da dove venisse e una musichetta simpatica e ritmata con chitarra, batteria e violino.

Che bella stanza dei giochi!, affermò stupito il Cavaliere.

Arf arf bau bau, bau arf stanz magic – Sì bella, sembra una stanza magica, rispose il cagnolino mentre saltellava per afferrare i coriandoli in volo.

Già, ma dov’è finito il ragazzo?.

"Arf arf bau bau – E che ne so io? Sono