Mondo ellittico

Di Alessandro Lattarulo

Non siamo solamente figli del tempo attuale, ma anche percorsi da un’intima stagionalità dell’esistenza che influenza l’approccio a ciò che ci circonda. Instauriamo, ma con decrescente convinzione, un rapporto dialettico con l’immanenza, che costituisce la premessa qualitativa di un domani che non si è sperimentato e che tocca conoscere per la prima volta, così come il passato lo è stato del presente. È tale vertigine che deforma il mondo e lo rende ellittico secondo i nostri schemi mentali, fortemente plasmati da convenzioni sociali a cui aderiamo stancamente, illudendoci che per spezzare le gabbie di tanta costrizione “libertà” significhi in ultima istanza assumere comportamenti improntati a uno sterile narcisismo edonistico, che è invece sintomatico delle angosce che annichiliscono l’amore, unica ancora di salvezza.

• Lingua: Italiano
• Editore: Wip Edizioni
• Data di uscita: 31 mar 2020
• ISBN: 9788884595751

Anteprima del libro

SpazioTempo

Collana di Narrativa e Poesia/33

curata da

Alessandro Lattarulo

Alessandro Lattarulo

Mondo ellittico

Edizione: aprile 2020

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ISBN 978-88-8459-575-1

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WIP Edizioni Srl

Via Capaldi, 37/A - 70125 Bari

tel. [phone] - fax [phone]

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In copertina: Moderni colossei, fotografia di Manlio Ranieri

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È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, senza l’autorizzazione dell’Autore e dell’Editore.

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Indice

Introduzione

Mondo ellittico

Sognando a piedi nudi

La guerra che (forse) verrà

Stanza deserta

Sospiri alcolici

La scelta

Come un elastico

Si impastano emozioni

È un giorno che aspetto

Ostinata destinazione

Carrelli

I miei occhi

Paesaggi di cenere

Ulisse non torna

Cassandra

Tiresia

Cantami, o Musa

Morte di un senza volto e nome

Mendicanti

Lo aveva atteso

Ho aspettato

Dentellature torbide

Sul confine del tempo

Catastrofi cosmiche

Sosta e fuga

Mi copro di mare

Sillabe di un commiato

Colora la notte

Precaria la notte

Parole al buio

Congedo

Quel che perderemo

Dalla feritoia

Interrogativi abrasivi

Con lo sguardo

Se adesso non ci sei

Fremiti di cristallo

Piovono fiocchi

Sorrisi affilati

Sortilegi rammendati

Ci sono giorni

Costretto al futuro

Sinergie di colori

Appigli inconsapevoli

Cassetti di perché

Le porte della mia nudità

Sull’altalena

La luna

Beltà inevitabile

Stella del confine

Stelle da contare

Stelle sui lampioni

Notte stellata

Insonnie vagabonde

Ricorre l’alba

Linguaggi urbani

Angelo

Tracce diroccate

Visioni rarefatte

Papaveri

Uccelli

Nuvole di passaggio

Il sentiero del viandante

Parole arrugginite

Amplessi ipnotici

INTRODUZIONE

Quando a fine Ottocento concepì il Palazzo della Secessione, poi innalzato nel cuore di una Vienna oggetto di profonde trasformazioni urbanistiche, Joseph Maria Olbrich volle che sopra il portale venisse riportato