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Alfred Adler e la psicologia individuale nel nuovo millennio: Strategie, principi e modelli operativi alla base del pensiero del fondatore della Psicologia Individuale
Alfred Adler e la psicologia individuale nel nuovo millennio: Strategie, principi e modelli operativi alla base del pensiero del fondatore della Psicologia Individuale
Alfred Adler e la psicologia individuale nel nuovo millennio: Strategie, principi e modelli operativi alla base del pensiero del fondatore della Psicologia Individuale
E-book241 pagine1 ora

Alfred Adler e la psicologia individuale nel nuovo millennio: Strategie, principi e modelli operativi alla base del pensiero del fondatore della Psicologia Individuale

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Info su questo ebook

Chi era Alfred Adler e perché i suoi studi sono stati fondamentali per la psicologia del profondo? In che modo la Psicologia Individuale da lui teorizzata ha cambiato per sempre la storia del pensiero umano? Qual è stato l'impatto di Adler nel mondo?
Questo libro è un viaggio nell’eredità della teoria adleriana e nella psicologia del profondo. All'intero si esplora il significato della psicologia individuale nella società passata e attuale. 
Il percorso di approfondimento parte dalla vita di Adler e dal ruolo giocato nel movimento psicoanalitico, per proseguire con i principi di funzionamento della teoria psicologica adleriana. Scopriremo così l'impatto e l'importanza di Adler nello sviluppo della psicodinamica e i principi di funzionamento della teoria adleriana attraverso concetti chiave come il sentimento di inferiorità, le nevrosi, lo stile di vita e lo sviluppo del sentimento sociale.
Il libro si occuperà anche di evidenziare i risvolti pratici delle teorie aderiate nella società attuale, dalla pedagogia alla sociologia e alla cultura generale. Infine, si procederà in un percorso di scoperta verso le organizzazioni e istituzioni che hanno raccolto l'eredità adleriana operando in tutto il mondo e diffondendo i principi della psicologia individuale.
 
LinguaItaliano
Data di uscita18 feb 2021
ISBN9791220265683
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    Anteprima del libro

    Alfred Adler e la psicologia individuale nel nuovo millennio - Stefano Calicchio

    riservati

    INTRODUZIONE

    Alfred Adler rappresenta una figura chiave non solo per la Psicologia Individuale (della quale è il padre fondatore), ma per tutta la psicologia del profondo. Il suo messaggio, lasciato in eredità ai posteri, si rivela ancora oggi quanto mai attuale.

    Questo presupposto è alla base del lavoro che verrà svolto e sviluppato in questo libro. Da un lato definire con chiarezza i principi delineati da Adler ed i meccanismi di analisi e funzionamento della Psicologia Individuale. Dall’altro lato si punta a riscoprirne l’eredità, tanto da un punto di vista teorico quanto da quello pragmatico / clinico.

    D’altra parte, l’orientamento adleriano possiede nel proprio DNA molti dei metodi che oggi vengono dati per scontato nella ricerca scientifica: dall’approccio multidisciplinare a quello multicausale, fino al riconoscimento ed allo studio dell’uomo nella sua totalità e come un elemento in grado di agire all’interno di un sistema sociale più ampio.

    Per riuscire ad assolvere questi scopi di base, ci si deve quindi porre delle domande specifiche: non si tratta semplicemente di delineare l’ideazione e lo sviluppo delle idee alla base della Psicologia Individuale. Piuttosto, è necessario comprendere prima di tutto perché si sono sviluppate (ed in quale contesto), e successivamente quale impatto abbiano avuto non solo nel campo specifico della psicologia, ma anche in settori oggi imprescindibilmente correlati come la sociologia, la pedagogia e più in generale le scienze sociali.

    È partendo da queste basi che diventa possibile riconoscere (e pertanto valorizzare) la vasta eredità teorica e pratica lasciataci da Alfred Adler, riscoprendone così anche la validità operativa sul campo clinico. Per comprendere l’attualità del lascito adleriano non basta infatti riconoscere quanto le sue teorizzazioni siano entrate nel linguaggio comune (basti pensare all’utilizzo quotidiano di termini come stile di vita e senso di inferiorità).

    Inoltre, l’attualità delle ipotesi di funzionamento psichico della psicologia adleriana è facilmente riscontrabile ancora oggi, non solo nell’individuazione dei problemi alla base delle nevrosi e dei meccanismi di funzionamento disadattivi individuali.

    La formula suggerita da Adler per la crescita personale, tanto dell’individuo quanto della società nel suo complesso (approfondita nella terza parte del libro), risulta ancora di straordinaria attualità, così come lo sono i problemi da risolvere per riuscire a comprendere in profondità l’approccio all’esistenza definito all’interno del testo Il senso della vita [¹] . Dall’amore, dal senso di amicizia e dalla necessità di risultare di aiuto per gli altri (attraverso il proprio lavoro) deriva infatti la possibilità di sviluppare una società che basa il proprio funzionamento sul sentimento sociale, piuttosto che sull’istinto di predominio e sulla volontà di potenza.

    All’interno delle prossime pagine si svilupperanno quindi queste linee di approfondimento, sia esplorando le basi teoriche e pratiche della psicologia adleriana, sia individuandone l’eredità diretta (attraverso il successivo lavoro di autori e ricercatori di settore) che quella indiretta (avviando una ricerca estesa degli Istituti e delle Organizzazioni che oggi portano avanti l’approccio adleriano). Per raggiungere questi obiettivi passeremo in rassegna la vita di Alfred Adler, i principi della Psicologia Individuale e l’impatto delle teorie adleriane nella psicologia, mentre l’ultima parte di questo libro è oggetto di una ricerca estesa finalizzata a raccogliere informazioni ed a creare un database statistico di organizzazioni adleriane attualmente in corso di attività in tutto il mondo (suddivise e organizzate per base geografica).

    LA VITA DI ALFRED ADLER ED IL RUOLO NEL MOVIMENTO PSICOANALITICO

    Riscoprire Alfred Adler: le evidenze biografiche dell’infanzia

    Questo libro è dedicato alla famiglia umana, nella speranza che i suoi membri possano imparare dalle sue pagine a comprendere meglio se stessi [²] .

    Alfred Adler

    La riscoperta del valore delle tesi adleriane non può che partire dalla storia della sua biografia e dai risvolti che gli accadimenti della vita hanno avuto nelle sue formulazioni teoriche e pratiche. Infatti, lo stesso Adler ha posto l’accento sull’importanza delle prime esperienze di vita come elemento fondamentale per la messa a punto del proprio stile dinamico, un principio che rappresenterà poi per ogni individuo il presupposto per superare la naturale condizione di inadeguatezza, conseguente ai confronti sfavorevoli di ordine fisico e conoscitivo con gli adulti in genere e con l’ambiente ancora inesplorato che gli sta intorno [³] .

    Alfred Adler è venuto al mondo a Penzing (nelle vicinanze di Vienna) il 7 febbraio del 1870, da una famiglia ebrea di origine ungherese. Nato da Leopold Adler e Pauline Beer Adler (marito di Raissa Timofeyewna Adler, Padre di Dr. Valentine Dina Adler-Sas; Dr. Alexandra Adler; Kurt Alfred Adler e Cornelia Nelly Sternberg [⁴] ). Fu il secondo figlio tra sette (fratello di Sigmund Adler; Hermine Ratz; Rudolf Adler; Irma Fried; Dr. Phil. Max Adler; e Richard Adler): un dettaglio che fu messo in risalto dallo stesso psicoanalista quando si trovò ad analizzare l’impatto sulla psiche dell’ordine di nascita all’interno della famiglia, evidenziando che spesso i secondogeniti diventano persone ambiziose, poiché fin dall’infanzia cercano di eguagliare i bambini più grandi di loro [⁵] .

    Il contesto storico è quello dell’impero austro-ungarico in via di profondo cambiamento. A pochi anni prima (nel 1867) risaliva infatti la firma dell’Ausgleich da parte di Francesco Giuseppe, con il quale si arrivava ad un compromesso storico tra l’impero asburgico ed il regno di Ungheria, mentre dopo meno di quindici anni si sarebbe verificato l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo (nel 1914) e l’avvio del primo conflitto mondiale.

    Questi riferimenti storici aiutano a contestualizzare i grandi moti di cambiamento che hanno caratterizzato la società nella quale Adler è nato e cresciuto.

    I genitori del futuro fondatore della psicologia individuale provenivano dal Burgenland; oggi è un piccolo land austriaco che confina con l’Ungheria, ma in quei tempi rappresentava un territorio ungherese posto al confine con l’Austria. Di fatto, la zona fungeva da area di collegamento tra i due Stati, prima della loro unione territoriale.

    Il padre si trasferì in Austria assieme alla famiglia prima della nascita di Alfred e qui tentò di avviare la propria attività; era un commerciante di cereali, mentre la madre assolveva il ruolo della casalinga e si occupava della cura della prole. Il padre risultava una figura rassicurante, ottimista e presente in famiglia. Oltre a ciò, sembrava avere un atteggiamento particolarmente indulgente verso il figlio, tanto che si faceva accompagnare da lui in lunghe passeggiate e gli dava consigli pratici sulla vita (Bosetto, 2015 p. 1).

    Alfred Adler sembra quindi aver ereditato dal padre un background importante nell’interpretazione del senso della vita, oltre alla capacità di vivere al meglio il proprio tempo; un’attitudine che gli venne riconosciuta universalmente in vita ed a posteriori.

    La sua condizione familiare era all’inizio leggermente migliore rispetto a quella vissuta in origine da molti cittadini di religione ebraica dell’impero austriaco (in virtù di una particolare caratterizzazione giuridica riconosciuta a livello regionale [⁶] ), ma nonostante ciò dovettero affrontare ben presto una difficile situazione economica e quindi il dissesto finanziario. Come già evidenziato, il padre avviò una piccola attività imprenditoriale, ma senza riuscire mai a raggiungere il successo economico. Una condizione che si trascinò nel tempo e che trovò sollievo solo quando il fratello di Alfred riuscì a garantire un livello di vita migliore a tutta la famiglia, divenendo un abile imprenditore.

    Durante l’infanzia i genitori dovettero quindi adattarsi ad una difficile situazione economica variando in più occasioni la propria residenza. Anche questo aspetto influenzò le prime esperienze del giovane Alfred, ponendolo di fronte a cambiamenti di ambiente non solo dal punto di vista fisici, ma anche sociali e culturali.

    Dove c’è una sfida esiste anche un’opportunità e questo aspetto fu sicuramente di aiuto nello sviluppo del senso di amicizia e di integrazione sociale che rappresenterà il filo rosso di tutta la teorizzazione adleriana e che affonda le proprie radici in questo periodo della vita del futuro psichiatra e psicoterapeuta.

    Un altro aspetto da sottolineare in questa fase della vita del giovane Adler è la sua delicatezza di salute. Alfred fu infatti affetto da rachitismo, una malattia tipica dell’infanzia caratterizzata da un’alterata mineralizzazione della matrice organica della cartilagine e dell’osso in fase di accrescimento. Ne derivano ossa molli e cedevoli che si incurvano per il peso del corpo, associate a una esagerata sporgenza delle bozze frontali, la ritardata chiusura delle fontanelle e anomalie nella dentizione [⁷] .

    Essere affetti da rachitismo tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento significava subire delle forti limitazioni nella possibilità di muoversi e fare attività fisica. Un freno che contrastava in tutta evidenza con la necessità ed il desiderio infantile manifestato da qualsiasi bambino di correre e giocare negli spazi aperti. Questo a dispetto del fatto che l’ambiente infantile di riferimento era quello della campagna, stante che la famiglia Adler viveva in quegli anni in un contesto che potremmo definire contadino. L’ambiente risultava quindi popolato da spazi aperti e animali d’allevamento, come galline, mucche, capre e cavalli. Un aspetto che quindi non può non essere considerato con attenzione nel successivo sviluppo dell’autore e nella sua vocazione molto precoce per lo studio della medicina [⁸] .

    D’altra parte, l’importanza delle esperienze giovanili per Alfred Adler furono sottolineate anche durante il processo di autoanalisi dello stesso psicoanalista, che portarono alla pubblicazione anonima di un testo intitolato "Dalle esperienze di psicologia individuale riguardanti disturbi del sonno (titolo originale: Aus den individualpsychologischen

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