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Biologia quantistica e Cronobiologia fasciale osteopatica
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E-book149 pagine1 ora

Biologia quantistica e Cronobiologia fasciale osteopatica

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Il testo, ricco di riferimenti in materia quantistica, correla questa visione scientifica micro modulare vibrazionale alle varie terapie dove emerge l’energia prodotta nei nostri organismi non solo sotto un aspetto quantistico-qualitativo ma, soprattutto, come mezzo di comunicazione con la patologia.
Tutto è connesso a tutto, in una interattività permanente, questo è il messaggio della fisica quantistica che rappresenta, sinteticamente, la vita di ognuno di noi.
LinguaItaliano
Data di uscita2 feb 2022
ISBN9788869829437
Biologia quantistica e Cronobiologia fasciale osteopatica

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    Anteprima del libro

    Biologia quantistica e Cronobiologia fasciale osteopatica - Giovanni Trimboli

    INTRODUZIONE

    In questi ultimi decenni il respiro della scienza va decisamente ampliandosi.

    La focale delle avanguardie non è più soltanto su un conglomerato di parti che agiscono in contesti rigidi e angusti, si tenta invece di abbracciare sistemi che interagiscono in ambiti più vasti.

    Oggi ancora però, nonostante la posizione umile e matura della moderna epistemologia, c’è un pericoloso equivoco da chiarire: è rimasta cioè una specie di sinonimia tra vero e scientifico; permane cioè ancora nell’opinione comune, il dogma dell’immacolata percezione, di una presunta, asettica, oggettiva capacità dello scienziato nell’accesso e nell’utilizzo dei dati.

    Oltre alla dea bendata, nel desolato scenario di un Olimpo ormai obsoleto, la dea della scienza è rimasta l’unica dea di moda cui appellarsi per trovare luce, con tutti i rischi e le incognite di un credo.

    E, in effetti, la vera scienza, cioè la vera conoscenza sistematizzata dei fenomeni, dovrebbe essere in grado di creare un ponte, una sintonia tra il soggetto conoscente e l’oggetto, tra il pensiero e la realtà, tra mente e materia, tra astrazioni teoriche e constatazioni empiriche, costrutti sintetici e dati analitici.

    "La crisi della scienza contemporanea - osserva il Di salvo – viene ad essere prodotta da una crisi del concetto tradizionale della imitatio naturae in conseguenza di un più intimo contatto tra scienza e tecnica. Il laboratorio non è più il modello della natura perché’ in molti campi …non riproduce artificialmente fenomeni naturali, ma produce fenomeni che in natura (secondo il concetto classico di natura) non esistono affatto, ma sono soltanto sporadici e rari. Il processo di produzione tecnica non esemplificata, non prova la legge o l’ipotesi scientifica, poiché è esso stesso la legge o l’ipotesi; la legge non serve più semplicemente a predire i risultati di un esperimento ottenuto con vari accorgimenti tecnici, ma formula il procedimento tecnico stesso".

    Cap. 1 – TERAPIA QUANTISTICA

    Nel 1943, Erwin Schrödinger, premio Nobel e fondatore della teoria quantistica, propose che la materia vivente a livello cellulare potesse essere pensata in termini di meccanica quantistica: fisica e chimica pura.  Da allora, i biologi hanno lottato per comprendere e abbracciare le infinite possibilità della biologia quantistica. 

     La comprensione medica dei meccanismi d’azione quantistica e/o di specifici trattamenti quantistici, tuttavia, è in ritardo, poiché il ruolo della fisica quantistica in biologia non è né ben compreso né insegnato nelle scuole di medicina. 

     In effetti, è stato solo negli anni ‘90 che i ricercatori hanno iniziato a esplorare la biologia attraverso la teoria quantistica.

    È facile capire, quindi, perché la maggior parte dei medici, con un’esposizione minima al vocabolario della biologia quantistica, guarda con scetticismo al vasto potenziale terapeutico della medicina energetica per fornire risultati reali centrati sul paziente. Al momento attuale, l’applicazione clinica dell’energia di segnalazione cellulare innovativa e le modalità quantistiche combinate forniscono un importante contributo alla mitigazione del dolore.

    COMPRENDERE LA TERMINOLOGIA

    Assumiamo che la vita sia un processo molecolare. I processi molecolari operano secondo la teoria quantistica; quindi, la vita è un processo quantistico. Con oltre 50 trilioni di cellule viventi quantistiche, gli esseri umani interagiscono con tutti gli altri campi quantistici nel loro ambiente. La parola quantum deriva dalla parola latina quantus, che significa quantoQuanta è plurale per quanto. 

    Il Quantum è la quantità minima di qualsiasi entità fisica coinvolta in un’interazione. Dietro questo, si trova la nozione fondamentale che una proprietà fisica può essere quantificata e come tale ha determinati valori discreti. Questa è chiamata ipotesi di quantizzazione. La grandezza di questi valori ha anche alcuni valori discreti. Ad esempio, un’entità, come le cellule nervose umane,

    Possiamo anche considerare che un prerequisito per la vita è la capacità di fornire una condizione di stato stazionario attraverso un flusso di energia bioelettrica e sostanze chimiche. Questa condizione di stato stazionario mantiene uno squilibrio elettrochimico attraverso le biomembrane; trasduce e amplifica segnali minuti in azioni definite; evoca energia a volontà; e impegna una trasformazione energetica estremamente rapida ed efficiente. 10 Dal lavoro di Pischinger e, recentemente, Pienta e Coffey, sappiamo che la trasformazione dell’energia avviene attraverso una matrice cellulare coerente.

    Le cellule e gli elementi intracellulari sono in grado di vibrare in modo dinamico con armoniche complesse, la cui frequenza può ora essere misurata e analizzata in modo quantitativo mediante l’analisi di Fourier [e altri metodi], hanno scritto Pienta e Coffey. Gli autori hanno anche notato che i fattori di crescita o il processo di cancerogenesi possono alterare queste vibrazioni. "È importante comprendere il meccanismo mediante il quale queste informazioni vibrazionali vengono trasferite direttamente attraverso la cellula [e in tutto l’organismo]. Da queste osservazioni proponiamo che l’informazione vibrazionale sia trasferita attraverso una matrice di tensegrità tissutale che agisce come un oscillatore armonico accoppiato che opera come un sistema di trasduzione del segnale dalla periferia cellulare al nucleo e infine all’acido desossiribonucleico [DNA]. Le interazioni vibrazionali avvengono attraverso un sistema di matrice tissutale costituito dalla matrice nucleare, dal citoscheletro [microtubulare] e dalla matrice extracellulare che è pronta ad accoppiare le oscillazioni biologiche della cellula dalla membrana periferica al DNA.

    Un altro termine non comune per il trattamento del dolore, ma applicabile qui, è risonanza. Sebbene sia generalmente riconosciuto come aumento del suono o delle vibrazioni, il termine risonanza può anche applicarsi al miglioramento dell’elettricità o dell’energia. Le modalità di trattamento del dolore e gli strumenti che operano sulla teoria quantistica utilizzano la risonanza per aumentare l’energia all’interno e tra le cellule. La risonanza molecolare si comprende meglio con un’analogia nel mondo macroscopico. Quando un accordatore di pianoforte colpisce un diapason vicino al pianoforte, la specifica corda del pianoforte vibrerà quando è sintonizzata correttamente sulla stessa frequenza. Allo stesso modo, le cellule risuonano e il trasferimento di energia tra le molecole è un processo molto veloce (da 10-8 a 10-15 secondi). 

    Proponiamo un concetto di modello comprensivo chiamato Quantum Resonance Induction per sottolineare che le correnti elettriche e i campi di energia elettromagnetica somministrati per il trattamento del dolore inducono e amplificano elettronicamente i movimenti e l’attività delle particelle subatomiche risonanti per creare guarigione all’interno delle cellule.

    L’idea di molecole che comunicano e scambiano energia per risonanza elettromagnetica si adatta all’accumularsi di prove che le cellule e gli organismi sono cristallini liquidi, che tutte le molecole, specialmente quelle costituite per il 70% da acqua, sono allineate in una sincronizzazione caotica, lavorando in modo coerente insieme.  Poiché le molecole si autoassemblano in strutture su tutte le scale, non ci si sorprenderebbe di trovare vibrazioni e risonanze sull’intera gamma di frequenze in tutta la cellula, e in effetti in tutto il corpo. 

    I ricercatori serbi Veljković e Cosić hanno essenzialmente posto una domanda fondamentale in biologia: cos’è che ha permesso alle decine di migliaia di diversi tipi di molecole in un organismo di riconoscere i loro obiettivi specifici?  Hanno proposto che le interazioni molecolari siano di natura elettrica e che avvengano su distanze grandi rispetto alle dimensioni delle molecole. Il Dr. Cosić in seguito ha introdotto l’idea delle interazioni dinamiche del campo elettromagnetico, l’idea che le molecole riconoscano i loro particolari obiettivi e viceversa tramite la risonanza elettromagnetica. 8In altre parole, le molecole emettono frequenze specifiche di onde elettromagnetiche, che non solo consentono loro di vedere e sentirsi a vicenda, ma consentono anche loro di influenzarsi a distanza e di essere ineluttabilmente attratte l’una dall’altra se vibrano fuori fase (in modo complementare).

    Il Dr. Cosić ha studiato come le cariche che si spostano verso la proteina eccitata o lo scheletro dell’acido nucleico zucchero-fosfato produrranno radiazioni elettromagnetiche di frequenze specifiche corrispondenti alla distribuzione di energia elettronica lungo la catena. Ha ripetuto la procedura per molte proteine con la stessa funzione e ha scoperto che erano state analizzate più di 1.000 proteine da più di 30 gruppi funzionali. Sorprendentemente, i risultati hanno mostrato che le proteine con la stessa funzione biologica condividono un singolo picco di frequenza, mentre non esiste un picco significativo in comune per proteine con funzioni diverse. Inoltre, la frequenza di picco caratteristica differisce per varie funzioni biologiche. Gli stessi risultati sono stati ottenuti quando

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