Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Sentire l'Osteopatia: Indagine sensoriale ed energetica
Sentire l'Osteopatia: Indagine sensoriale ed energetica
Sentire l'Osteopatia: Indagine sensoriale ed energetica
E-book305 pagine2 ore

Sentire l'Osteopatia: Indagine sensoriale ed energetica

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Sebbene la maggior parte delle persone possa prontamente accettare che l’“emozione” possa essere un elemento importante sia dei processi mentali che delle sensazioni fisiche, sorgono tremende difficoltà quando sperimentiamo ed espandiamo concetti semplici di emozione in una analisi ampia e utile.
Allo scopo di fare ciò trascurerò la descrizione usuale di “un emozione” come un evento enigmatico discreto e, invece, descriverò alcuni aspetti di un vasto continuum di interazione tra differenti funzioni emozionali.
LinguaItaliano
Data di uscita21 lug 2022
ISBN9788869829628
Sentire l'Osteopatia: Indagine sensoriale ed energetica

Leggi altro di Giovanni Trimboli

Correlato a Sentire l'Osteopatia

Ebook correlati

Medicina per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Sentire l'Osteopatia

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Sentire l'Osteopatia - Giovanni Trimboli

    Capitolo 1 - (P.A.S.)  POSTURA AGGRESSIVA SOSTENUTA

    3,920 Lion Front View Stock Photos, Pictures & Royalty-Free Images - iStock

    Il Sig. P.A.S. aveva localizzato, quasi il suo intero essere, nei suoi occhi e nella sua bocca (osservate qualsiasi animale che minaccia o attacca e questa conclusione è inevitabile).

    Questa singola impressione del paziente in piedi diceva molto riguardo al resto del corpo, una struttura di sostegno per il suo portamento facciale.

    L’impressione globale data dal resto del suo corpo era di sforzo.

    Il tono di ogni muscolo molto importante; le natiche strette, le spalle sollevate, in fuori, all’indietro e rigide; i muscoli della schiena duri e tesi, il collo rigido che proietta vigorosamente la posizione della testa in avanti, il suo respiro simile ad un muggito affannoso.

    Queste osservazioni corporee sono ovvie - ma possono essere trascurate perché il quadro è offuscato dalle buone maniere sociali e dal carattere del paziente che non si conformano necessariamente direttamente con la presentazione corporea.

    Il disagio del Sig. P.A.S. aumentò visibilmente appena mi avvicinai a lui.

    Quando gli venne chiesto di mostrare i movimenti delle braccia, del collo, delle gambe e del tronco li eseguì bruscamente.

    Il movimento passivo dei suoi arti e del corpo poteva essere ottenuto solo contro una forte riluttanza.

    Quando gli fu chiesto di rilassarsi fu evidente che interpretava il rilassamento come non fare niente.

    Un ulteriore esame clinico rivelò che questi muscoli scheletrici iper contratti rispecchiavano lo stato del suo muscolo liscio involontario interno, in particolare i muscoli che rivestono tutti i vasi sanguigni (causando un aumento nella pressione diastolica del sangue e ad un’ipertrofia del muscolo cardiaco).

    Insieme ad altri aspetti esterni, risultava che il suo sangue conteneva uno squilibrio misurabile di ormoni da stress e di sottoprodotti colesterolici di questi ormoni, indicanti il suo stato neuro-endocrino scarsamente equilibrato.

    Diverse aree della sua pelle erano al tatto appiccicose e umide, oppure molto calde e secche, oppure fredde e senza vitalità e la sua colorazione era similmente irregolare. Il suo alito e il suo corpo avevano odore di spossatezza e di alcool del giorno precedente.

    Dopo molti approcci indiretti il Sig. P.A.S. era in grado di parlare di una minuscola porzione della sua funzione corporea e delle sue sensazioni.

    Contrariamente ad una sensazione di fondo di stanchezza (sempre lievemente presente, ma più marcata in certi momenti del giorno e specialmente mezzora dopo aver finito il lavoro) le sue sensazioni prevalenti erano di compulsione e di irrequietezza (devo/ho da/devo essere… e i loro contrari.

    Egli percepiva che la sua determinazione inflessibile, sebbene attaccata ad oggetti poco definiti, era una grande dote, ma non riusciva a capire che non era diretta verso alcun oggetto reale e distorceva soltanto quelle persone, quei pensieri e quegli oggetti che entravano nella sua (della determinazione, non del Sig. P.A.S.) sfera di influenza. Essa lo rendeva in grado di superare la sua stanchezza e la sua noia e di portare a termine le cose.

    Godere di andare a letto per andarsene a dormire era un piacere solamente quando era più che esausto, quando aveva fatto un grosso lavoro durante il giorno ed era preferibilmente semi narcotizzato (di solito da alcool).

    Era consapevole che il sonno doveva offrire qualche risoluzione di qualsiasi squilibrio fisico e mentale, ma non era in grado di riferire alcun ricordo di sogni o di mostrare una qualche consapevolezza dell’attività onirica fin da circa i suoi 16 anni. Fatta eccezione per il fatto che si era svegliato in diverse occasioni improvvisamente con una sensazione di panico, di battito veloce del cuore, di respiro affannoso e di spasmi muscolari. Per la verità egli aveva subito ciò per diversi anni, a dispetto della rassicurazione medica secondo cui egli non aveva alcun disturbo al cuore.

    Sua moglie, egli raccontava, si era lamentata dei suoi movimenti violenti nel sonno.

    Egli non parlava di sua moglie o di qualsiasi relazione emotiva/familiare più di quello riferito sopra; di questioni sessuali non parlava per nulla tranne che per rassicurarmi che ogni cosa era a posto in quel settore.

    Il suo unico uso scorretto, di primaria importanza, del linguaggio stava nel descrivere sue parti come il cuore, la gamba, la tua schiena, i propri polmoni invece di il mio cuore, la mia gamba, la mia schiena, i miei polmoni" e così via.

    Di sogni ad occhi aperti, di desideri, di paure e di ambizioni per quanto assurdi – il regno della fantasia conscia – non aveva nulla da offrire tranne che delle sue speranze per una vita lavorativa, sociale e familiare tranquilla. Secondo lui, momenti di sensibilità intensa erano vissuti occasionalmente durante una musica meravigliosa e dai giovani innamorati, ma da parte sua egli doveva sforzare la sua memoria per fornire una reminiscenza personale.

    Ci si può ben chiedere quale trattamento o approccio potrebbe essere, possibilmente, scelto per cambiare o influenzare questa persona?

    Questa è la domanda sbagliata.

    C’è qualcosa di meno confuso nei suoi confronti? Nel giudizio terapista, i test clinici possono essere tutti dentro gli intervalli normali comunemente accettati; egli può essere stato mandato dai suoi datori di lavoro per un controllo; può essere comparso su mia richiesta perché un altro membro della sua famiglia aveva problemi.

    Ci sono diversi fattori importanti che mancano da questo breve profilo del Sig. P.A.S. Affinché ogni osservazione diventi significativa essa deve essere considerata come l’equilibrio o lo squilibrio risultante tra molte influenze componenti.

    Per progredire ulteriormente avremmo bisogno di una comprensione più profonda di come è arrivato ad essere quello che è, e questa comprensione conterrebbe alcuni indizi su come potrebbe essere aiutato a cambiare.

    Ci si accorgerà che non ho descritto le sue buone maniere sociali.

    Quantunque un paziente possa essere il personaggio più affascinante e pacifico, la sua personalità o il suo carattere esteriore sono gli elementi meno informativi o utili nei miei studi.

    Considerate il Sig. P.A.S. con:

    psicosi paranoidea

    oppure        mal di schiena

    oppureemorroidi e costipazione cronica

    oppureritenzione urinaria e disturbi alla prostata

    oppuredepressione agitata oppure – emicranie

    Ogni volta che un sintomo si aggiunge la forza dei suoi dati clinici sembra mutare per fornire un quadro più concreto.

    Comunque questa è una interpretazione di cattiva salute ed è molto meglio considerarlo come una persona in salute e in forma il cui raggio di funzione confortevole è diventato gravemente circoscritto: un individuo cresciuto con ben poco potenziale per la crescita.

    POSTURA

    I processi mentali coinvolti nello sviluppare una prospettiva più completa non sono facili da descrivere, ed è essenziale essere capaci di vedere sia il soggetto che l’oggetto da una serie di punti di vista separati prima di parlare di qualsiasi conclusione.

    Quando i pazienti si sono tolti i loro abiti e stanno in piedi per una visita medica in genere non sono rilassati.

    Ad esempio ci può essere una impressione di imbarazzo nel mantenere una postura buona/corretta/eretta.

    Questa immagine della postura, sebbene dia l’impressione di un tentativo deliberato di produrre un effetto nell’osservatore, è di rado qualcosa di cui il paziente è consapevole.

    Quando gli viene dato l’ordine di rilassarsi più che può, i muscoli che stanno mantenendo l’immagine tendono a lasciarsi andare e la postura di solito cambia in quella più simile ad un crollo.

    Qui l’impressione principale è quella dell’azione della gravità sul corpo e della risposta neutrale del corpo ad essa.

    In questa seconda fase è pure comune notare gruppi di muscoli che sono inutilmente attivi, ad esempio le mani, i piedi, il collo, la mandibola e i muscoli facciali che stringono e si torcono.

    Se il paziente a questo punto si sdraia per rilassarsi, si può individuare un terzo livello di contrazione muscolare.

    La gravità è ora solo un fattore minore, ma alcuni muscoli, specialmente gli strati più profondi dei muscoli piccoli, possono essere percepiti e a volte essere visti in uno stato di contrazione maggiore di quello che uno si aspetterebbe da muscoli rilassati. Questi muscoli stanno mantenendo ancora una terza postura che è tipica per il paziente; una postura residua che sembra essere più o meno sostenuta tutte le volte; prescindendo dalla gravità e dai requisiti meccanici, e sottosta’ alla prima postura immagine e alla seconda postura crollo.

    Top 5 Yoga Poses for Relaxation - DoYou

    Voglio mettere in evidenza la natura complicata degli elementi che vanno a formare la postura. Sfortunatamente, questi tre livelli di attività non possono essere esaminati con alcuna accuratezza quanto il paziente stesso è attivo. Si possono fare diverse osservazioni generali.

    Ad esempio, in condizioni di stanchezza e di inattività la il crollo tende a prevalere sull’ immagine: in condizioni di particolari forme di stress l’immagine può essere drammaticamente evidente – rinforzando, competendo o alternandosi con la postura crollo.

    Comunque, queste posture hanno poco significato o valore clinicamente; ed è peggio piuttosto che inutile discutere di questi modelli superficiali con pazienti che non hanno i mezzi per cambiarli.

    Fortunatamente, la postura residua è la configurazione più importante ad emergere da questo studio ed è prontamente palpabile sul lettino per il trattamento, nella tranquillità e nel confort dello studio del terapista.

    Lasciando da parte la pelle, il sudore e la circolazione, la postura residua è lo strato della cipolla più profondo ad essere disponibile ad un esame esterno interamente non-distruttivo del corpo.

    È mia esperienza clinica che questo livello più profondo di attività muscolare è enormemente variabile da persona a persona:

    può variare clamorosamente in ogni individuo secondo il suo stato mentale e il suo benessere fisico;

    riporta accuratamente una registrazione o uno schema psico-fisico di risposta, sviluppato fin dal concepimento, degli accomodamenti e delle interazioni del paziente con il suo ambiente;

    gli schemi di contrazione portano ad una tolleranza e una relazione diretta all’ inconscio ipotizzata dalla psicologia investigativa e aprono una strada più affidabile e utile sia per la scoperta che per il trattamento;

    oltre a partecipare a quella straordinarietà di attitudini caratteristiche di qualsiasi specie animale, la funzione di questi muscoli è parzialmente sensoriale nel senso che la produzione di una sensazione muscolare può essere considerata come uno degli obbiettivi primari della loro contrazione.

    Sebbene la postura residua sia la più importante devono essere eseguite le osservazioni più superficiali. Il terapista deve farsi un’opinione esauriente dell’intera persona come è prima di iniziare un’indagine più profonda o più invasiva.

    METODOLOGIA CLINICA

    La postura del paziente può suggerire un’immagine complessiva davvero straordinaria se ci apriamo a tali impressioni:

    testa pendente con vergogna/colpevolezza

    portare sulle spalle il fardello proprio/del mondo

    permaloso

    un portamento militare

    pilastro della società

    persona timida

    stanco della vita… e così via.

    Trovo affascinante osservare le incoerenze dell’immagine, specialmente tra il corpo e l’espressione del viso.

    Ad esempio, un viso con occhi attenti, cordiale e intenso con un corpo affaticato, delicato ed esitante.

    Se c’è un conflitto autentico dell’immagine, questa differenza viene mantenuta attraverso uno sforzo considerevole e può focalizzare l’attenzione su una causa di dolore psicosomatico (Distress):

    La postura immagine è soggettiva: una creazione nella mente del terapista.

    L’esame della postura crollo è interamente oggettivo e meccanico, qui i punti di vista sistematici e la procedura di routine sono tutti importanti.

    Ad esempio:

    Mettiamoci in piedi dietro al paziente e osserviamo:

    le orecchie sono allo stesso livello?

    le punte delle spalle sono allo stesso livello?

    gli angoli inferiori delle scapole sono allo stesso livello?

    lo spazio tra le braccia e il tronco è simmetrico?

    l’equilibrio complessivo di testa e spalle

    la colonna toracica e quella lombare sono in equilibrio.

    Le SIPS sono allo stesso livello?

    le radici delle cosce sono allo stesso livello?

    l’equilibrio complessivo del tronco e della cintura pelvica

    le cosce (e i polpacci e i piedi) sono rivolti in dentro/ in fuori?

    le ginocchia sono flesse in avanti/spinte indietro?

    arcate dei piedi uguali

    ripetere l’intera ispezione dai piedi verso l’alto

    bilancio complessivo / equilibrio complessivo della massa e dello sviluppo dei vari distretti corporei

    massa muscolare e distribuzione del grasso, ecc.

    Una procedura di routine similare dal punto di vista frontale.

    Lateralmente cerco curvature adeguate della colonna vertebrale (all’indietro nelle vertebre cervicali e lombari, in avanti nelle vertebre toraciche) e giudico se il peso del corpo sia distribuito adeguatamente o compresso inopportunamente in una ampiezza ristretta.

    Cerco l’asimmetria; e considero come le curvature individuali del paziente si bilancino le une con le altre.

    La causa di molti disturbi muscolo-scheletrici può essere trovata dove le asimmetrie sono le meno compatibili.

    Questi esami statici spesso iniziano a rivelare aree di incoerenza di mancanza di un equilibrio ben-compensato. Comunque, per quanto riguarda lo stato psico-somatico del paziente le radici di queste disfunzioni si troveranno ad un livello più profondo.

    L’esame della postura residua è un’abilità del tutto differente.

    Un senso del tatto ben-sviluppato è di grande aiuto in sé; ma, sfortunatamente, tutti questi muscoli sono piccoli e posti più in profondità – meno accessibili.

    I più facili da palpare sono i muscoli profondi dei palmi delle mani e delle piante dei piedi.

    Altri muscoli profondi sono più difficili da sentire: l’incavo del gomito, dietro il ginocchio, appena sopra la rotula, sull’inserzione dell’egresso pelvico, dell’addome superiore presso il plesso solare e alla base del cranio.

    I muscoli del viso, della mandibola, dello scalpo (Epicranico) e delle tempie sono casi particolari: ma probabilmente i più difficili di tutti sono i piccoli muscoli molto profondi lungo la colonna vertebrale.

    Spesso occorre una pressione considerevole per percepirli, mentre la pressione aumenta la sensibilità del tocco fine diminuisce.

    Alla radice del collo, ad esempio, posso percepire cinque strati separati di muscolo fino al più profondo di.

    Per questo tipo di esame è necessaria una chiara visualizzazione dell’effettivo dettaglio anatomico.

    Migliore sarà la nostra comprensione dell’anatomia tridimensionale dettagliata, migliore sarà la nostra comprensione di ciò che percepiamo.

    LA NATURA CICLICA DELLA FUNZIONE EMOZIONALE

    Sebbene la maggior parte

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1