Tutto quello che non abbiamo capito

Di Flavio D'Ippolito

Fantascienza - racconto lungo (34 pagine) - Se hai visto quelle immagini vuol dire che sei stato nella Biblioteca

Un’altra manifestazione della Biblioteca è comparsa in Italia: in un piccolo paese. Una grotta che permette ai lettori che possono leggere la Biblioteca di ricavare informazioni spendibili per l’economia e il potere degli Stati.

Bisogna capire i messaggi che la Biblioteca vuole consegnare alla civiltà, interpretare le visioni dei lettori, usare le Bolle per indurre deprivazioni sensoriali che alimentino nuove informazioni.

Ma è necessario sbrigarsi, perché non è una corsa contro il tempo solo qui, sulla Terra.

Flavio D'Ippolito, classe 1989, di acquisizione barese ma di origini tarantine, ha una laurea in fisica, un lavoro in ambito informatico e una serie di passioni più o meno collaterali alle due ultime cose. Dopo molti anni da lettore e un notevole numero di ceri accesi a Lem, Borges e Chiang, ha da poco fatto il passo più lungo della gamba, provando a scrivere qualcosa di suo. Ha esordito con il racconto Le assenze nell’antologia sul realismo magico La boutique degli incanti (Delos Digital) ed è finalista del premio Short Kipple 2021.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 15 mar 2022
• ISBN: 9788825419702

Anteprima del libro

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A cura di Sergio Donato

Delos Digital

Flavio D'Ippolito

Tutto quello che non abbiamo capito

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825419702

© 2022 Flavio D'Ippolito

Edizione ebook © 2022 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

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Collana a cura di Sergio Donato

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Tutto quello che non abbiamo capito

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

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Il libro

Se hai visto quelle immagini vuol dire che sei stato nella Biblioteca

Un’altra manifestazione della Biblioteca è comparsa in Italia: in un piccolo paese. Una grotta che permette ai lettori che possono leggere la Biblioteca di ricavare informazioni spendibili per l’economia e il potere degli Stati.

Bisogna capire i messaggi che la Biblioteca vuole consegnare alla civiltà, interpretare le visioni dei lettori, usare le Bolle per indurre deprivazioni sensoriali che alimentino nuove informazioni.

Ma è necessario sbrigarsi, perché non è una corsa contro il tempo solo qui, sulla Terra.

L'autore

Flavio D'Ippolito, classe 1989, di acquisizione barese ma di origini tarantine, ha una laurea in fisica, un lavoro in ambito informatico e una serie di passioni più o meno collaterali alle due ultime cose. Dopo molti anni da lettore e un notevole numero di ceri accesi a Lem, Borges e Chiang, ha da poco fatto il passo più lungo della gamba, provando a scrivere qualcosa di suo. Ha esordito con il racconto Le assenze nell’antologia sul realismo magico La boutique degli incanti (Delos Digital) ed è finalista del premio Short Kipple 2021.

1

Deve essere il suono delle campane. Il dottor Levi scostò di poco uno dei pannelli rigidi che fungevano da tendaggio e poggiando la guancia al vetro sbirciò alla ricerca di un campanile. Non può che essere il suono delle campane, pensò. Il vetro era freddo contro la calura estiva e il ronzio del climatizzatore riempiva gli spazi vuoti che la dottoressa Geiger disseminava appositamente durante il colloquio.

– E poi ci sono tutte queste… dita, che vogliono fare così – biascicò il ragazzino, e staccando una delle mani che prima lo tenevano ancorato alla sedia, fece convergere le dita verso il centro del palmo. Fissò per qualche secondo la mano come fosse un simulacro estraneo da cui ricavare le informazioni mancanti.

– Ma solo un dito ci può davvero arrivare. Bisogna sbrigarsi! – continuò. I suoi occhi piccoli erano a fuoco su un punto ben oltre Geiger e le pareti ocra dell’ufficio.

La fetta di paesino visibile era una linea discontinua di edifici color terra. Levi avrebbe voluto salire sulla terrazza e stanare quel maledetto campanile. Ce n’era sempre almeno uno in quei borghi diroccati; stavano lì, ben puntati verso l’alto come radici estroflesse, pronte a succhiare la sostanza divina dal cielo per distribuirla alle