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Il micro digiuno: Il digiuno intermittente per una vita più sana, lunga, snella
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E-book328 pagine9 ore

Il micro digiuno: Il digiuno intermittente per una vita più sana, lunga, snella

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Info su questo ebook

Nel libro "Il Micro digiuno" il medico Rüdiger Dahlke esamina le dinamiche del digiuno intermittente. L’essere umano è nato per il digiuno temporaneo. Lo dimostrano gli enormi benefici per la salute di chi pratica il micro-digiuno. Cuore e intestino sono alleggeriti, depressioni alleviate e cellule dell’organismo ringiovanite. Ma anche il nostro peso ne risente. Tra gli effetti dell'alternanza alimentazione digiuno c'è anche lo snellimento del corpo. È infatti consigliabile il digiuno per dimagrire in modo facile ed evitare l'effetto yo-yo.
Grazie alla varianti sviluppate negli ultimi anni si sta scoprendo una dimensione nuova e completamente diversa della dieta mima digiuno. Sono sempre più numerose infatti le ricerche scientifiche che dimostrano i benefici del digiuno. In più sta diminuendo l'ostruzionismo messo in piedi per decenni dalla medicina ufficiale. Milioni di persone oggi hanno accesso a una delle terapie più semplici, efficaci ed economiche che può risolvere molte delle malattie legate al benessere che affliggono la salute della società contemporanea.
In questo libro Dahlke spiega tutte le diverse varianti di questa dieta per ottenere una vita più sana, lunga e snella. L'autore infatti - noto esperto e praticante di digiuno intermittente - spiega i benefici del digiuno breve. L'Autore mostra come sia possibile a livello pratico, passo dopo passo, avvicinarsi a questa terapia e integrarla nella quotidianità. Ultimamente sono nati molti nomi per definire il digiuno breve. Il metodo più noto di digiuno alternato è ad intervalli o, detto anche, intermittente, che comporta una fase di astensione dal cibo ogni due giorni. Le varianti sono molteplici e ogni dieta può portare benefici anche molto diversi. Si va dalle 16 ore del digiuno giornaliero fino al digiuno massimo di sei giorni.
I benefici del digiuno terapeutico: come farlo e come integrarlo al proprio stile di vita
Quasi ogni persona può o dovrebbe seguire questi nuovi tipi di digiuno controllato. Il consiglio che il medico Rüdiger Dahlke da ai suoi pazienti è di seguire il micro digiuno ogni giorno e fare un digiuno prolungato due volte l'anno preferibilmente in autunno e in primavera. È la strada che segue lui stesso da decenni. Contemporaneamente Dahlke sottolinea l'importanza di tenere conto delle proprie condizioni psicofisiche e delle motivazioni interiori che portano ad intraprendere questo tipo di regime alimentare. Fondamentale è infatti capire quale sia il tipo di alternanza più adatta alle esigenze personali, del proprio corpo e dello stile di vita.
LinguaItaliano
Data di uscita3 set 2019
ISBN9788827229668
Il micro digiuno: Il digiuno intermittente per una vita più sana, lunga, snella
Autore

Rüdiger Dahlke

Nato nel 1951, laureato in medicina presso l'Università di Monaco, specialista in terapie naturali e psicoterapia, si occupa in particolare del digiuno come strumento di purificazione ed elevazione spirituale. Con la moglie Margit dirige un centro di medicina naturale a Johanniskirchen, tiene seminari e corsi di medicina esoterica e meditazione. È autore di numerosi libri riguardanti il rapporto tra malattia, psiche e autocoscienza.

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    Anteprima del libro

    Il micro digiuno - Rüdiger Dahlke

    Prefazione

    Perché ancora un libro sul digiuno, per giunta scritto da me, che ne ho pubblicato già altri su questo argomento? Sono diverse le ragioni che mi hanno spinto a farlo, in particolar modo il fatto che negli ultimi anni sono stati pubblicati studi scientifici sul digiuno talmente innovativi da renderlo un tema sempre più interessante per il grande pubblico. Se da una parte sta lentamente diminuendo l’ostruzionismo messo in piedi per decenni dalla medicina ufficiale nei suoi confronti, dall’altra ci sono milioni di persone che ora hanno accesso a una delle terapie più efficaci, economiche e semplici di questo mondo, una terapia che potrebbe diventare una vera e propria panacea per la risoluzione di molti dei problemi che affliggono i giorni nostri. In un’epoca in cui il lusso ha raggiunto livelli insopportabili, il digiuno può ricoprire sempre più le vesti di un rimedio universale, ed è per questo motivo che sento il dovere di dare un ulteriore contributo alla sua diffusione.

    Grazie alle varianti che sono state sviluppate di recente, quella a intervalli e quella abbreviata, si sta scoprendo una dimensione completamente diversa del digiuno che lo ha portato nuovamente al centro dell’attenzione, soprattutto ora che l’efficacia della sua versione part-time è stata dimostrata scientificamente. Come il lavoro part-time risulta più facile rispetto a quello a tempo pieno, la stessa cosa accade per il digiuno; anzi, la variante part-time offre opportunità sorprendenti: da una chiara sensazione di benessere a un netto miglioramento degli esami di laboratorio che neanche la medicina ufficiale può negare. Effettivamente, quello che si presenta ai nostri occhi ha dell’incredibile: valori migliorati dell’emocromo, diminuzione dei marcatori di infiammazione e dei valori relativi al glucosio e insulina, fino alla prevenzione di diabete, attacchi cardiaci, cancro, morbo di Alzheimer e altre patologie. È stato scientificamente dimostrato che persino i geni del nostro patrimonio genetico sono condizionati dall’influenza positiva del digiuno. Secondo l’epigenetica, la scienza che sta sempre più rubando la scena alla genetica, i geni possono essere attivati e disattivati da fattori esterni, compreso il digiuno, cosa che rende le forme abbreviate di digiuno un apripista straordinario per l’epigenetica e, allo stesso tempo, un metodo incomparabilmente semplice, facile e allettante.

    Ultimamente sono stati coniati molti nomi per definire un digiuno breve, cioè della durata inferiore di una settimana. Il digiuno a intervalli o intermittente è il metodo più noto di digiuno alternato, che comporta una fase di digiuno ogni due giorni. L’espressione micro-digiuno mi sembra un termine appropriato per definire la molteplicità di varianti che seguono questa direzione, varianti che, peraltro, non sono affatto nuove. Già nel XIX secolo il medico americano Edward Dewey Hooker (1837-1904) aveva diffuso questo tipo di digiuno, e lo stesso ha fatto il medico francese Guillaume Guelpa (1850-1930) nel XX secolo. Ma è solo ai tempi nostri che il micro-digiuno è diventato estremamente popolare grazie alle numerose prove scientifiche a sostegno del suo utilizzo, nonché in seguito alla gravità dell’attuale situazione sociale.

    Il micro-digiuno è anche un tipo di digiuno che da decenni pratico con le sue molteplici varianti tutto l’anno e che quindi mi sento di raccomandare col cuore e in tutta coscienza. Anche se condivido con molte persone la passione per il cibo, fin da giovane ho sviluppato anche la passione per il digiuno, che mi ha aiutato molto nella vita e che mi piace trasmettere in qualità di medico.

    Nei quasi 40 anni in cui ho svolto questa professione sono venuto in contatto con la vasta panoramica delle tradizioni legate al digiuno, dal digiuno terapeutico classico, che ho intrapreso sotto la guida dell’ultra novantenne Hellmut Lützner e praticato seguendo i dettami di Otto Buchinger, fino a forme di digiuno nuove e più raffinate, incredibilmente efficaci, che possono essere seguite senza l’ausilio né di seminari né di ospedali, ma possono essere facilmente integrate nella vita di tutti i giorni. A mio parere quasi ogni persona può e dovrebbe seguire questi nuovi tipi di digiuno, semplicemente perché non c’è modo migliore e più facile per rimanere in buona salute e allungare la propria vita. Di fatto, le diverse forme di digiuno consentono non solo una vita migliore ma anche più lunga, lo dicono una serie di dati scientifici emersi da esperimenti sugli animali. Se non risultasse vero per gli esseri umani, saremmo l’unica eccezione sul nostro pianeta.

    Da un punto di vista scientifico, il digiuno è l’unico metodo collaudato che consente di allungare l’aspettativa di vita, e le varianti di micro-digiuno, facilmente integrabili nella vita quotidiana, potrebbero ulteriormente facilitare questa possibilità; queste varianti hanno soprattutto il potenziale di garantire non solo la quantità ma anche la qualità della vita.

    Quante volte ho ascoltato commenti improntati allo scetticismo ogni volta che sono apparse sulla scena nuove idee, metodologie o procedure, del tipo: questo è davvero troppo. Alla notizia che tutto è di natura psicosomatica la classica reazione era: non esageriamo. La risposta all’informazione sulla necessità di bere in quantità sufficienti acqua sorgiva non trattata era la solita: ma c’è di meglio! La dieta ideale per tutti sarebbe a base di alimenti vegetali e integrali? Ma è troppo sana! Sì, talmente sana che ha permesso sia a me che ai miei pazienti di aprire le porte al raggiungimento di obiettivi di tutto riguardo.

    Migliorare la qualità della vita è per molti veramente importante, e il micro-digiuno spiana la strada verso quella direzione. Il consiglio che do anche ai miei pazienti è quello di seguire il micro-digiuno ogni giorno, e fare un digiuno prolungato due volte l’anno, preferibilmente in primavera e in autunno. È la strada che seguo io stesso da decenni, e mi sento magnificamente. Chi poi segue una dieta salutare al di fuori del digiuno, che per me significa nutrirsi con alimenti a base vegetale e integrale, anche in linea con una dimensione etica, evita mali a sé e agli altri. In questo modo, oltre a sistemare cose importanti come la salute fisica e mentale, potremmo migliorare anche lo spirito.

    Una migliore alimentazione e una conoscenza più profonda hanno molto in comune, compreso il lato dell’ombra, intesa come arroganza, da cui Ildegarda di Bingen aveva già messo in guardia chi intraprende il digiuno. Ma entrambe le cose hanno anche un lato meraviglioso pieno di luce, che è importante mettere in evidenza. Chi sa di più digiuna meglio, e chi vuole mangiare meglio potrà farlo con tutta facilità dopo il digiuno. Dopo aver letto questo libro vi sarà senz’altro più chiaro quello di cui sto parlando. La scienza, che ha molto da dire a proposito di digiuno, ci viene in aiuto per arricchire le nostre conoscenze, anche se, volendo, potete saltare le sezioni del testo in cui vengono riportate informazioni di carattere scientifico e limitarvi a leggere gli elementi che voi stessi ritenete importanti.

    Vorrei qui riportare una citazione splendida di Mark Twain: Gran parte della mia vita è stata spesa a preoccuparmi di cose che non sono mai accadute. Seguendo entrambi i tipi di digiuno, il micro-digiuno e il digiuno prolungato, la speranza si trasforma in realtà quotidiana. Ridurre al minimo le preoccupazioni senza cadere nell’arroganza è uno dei compiti che si propone questo libro per aiutarvi a trovare la strada verso una vita più sana, più lunga e anche più snella.

    Il digiuno: la mia storia personale

    Le mie prime esperienze di digiuno le devo alla curiosità. Se qualcosa viene rigorosamente rifiutato dalla medicina ufficiale è degno di maggior attenzione, ecco cosa mi hanno insegnato 40 anni di professione come medico. Ho avuto questa sensazione fin dall’inizio, quando sono cominciati i miei conflitti con la medicina. Quando andavo a scuola feci amicizia con un bambino con cui nessuno voleva parlare solo perché aveva i capelli rossi: diventò il mio migliore amico.

    Quando iniziai con la pratica del digiuno incappai in molti errori, fino a quando mi sono imbattuto nel libro del medico tedesco Hellmut Lützner e, per la prima volta, ho potuto intraprendere un digiuno in modo corretto e goderne tutti i benefici. Mi sono veramente sentito come rinato, come promette il titolo del suo bestseller sul digiuno Wie neugeboren durch Fasten¹ (Sentirsi rinati con il digiuno).

    Mi sono accorto come, digiunando, riuscivo a entrare in profondità nei miei esercizi di meditazione e nel suo silenzio, cosa che ha rivestito un’enorme importanza durante la mia adolescenza. Presto mi sono anche reso conto di quanto erano aumentati la capacità di concentrazione e il livello di astrazione; in sintesi, i miei pensieri risultavano più puri e profondi quando non mangiavo.

    I miei tentativi di trovare delle spiegazioni a questi fenomeni con l’ausilio della medicina ufficiale fallirono ben presto, a causa del suo rigido rifiuto all’epoca di occuparsi del digiuno. Questa riluttanza irrazionale che percepivo, come ho già spiegato, mi rendeva ancora più ostinato nell’andare a fondo su questo tema. Come può qualcosa che esiste in ogni cultura, religione e tradizione essere del tutto sbagliato o addirittura pericoloso? Come si fa a rifiutare qualcosa senza conoscerla o analizzarla, come mi è capitato più volte nel dialogo con i colleghi della scuola medica classica, che sminuivano il valore di qualcosa che in realtà non conoscevano, né a livello di esperienza né di ricerca scientifica? Questo tipo di atteggiamento mi ha sempre lasciato molto perplesso.

    Se da una parte prendevo atto del rifiuto unanime del digiuno da parte della medicina ufficiale, dall’altra constatavo la posizione favorevole nei suoi confronti di tutti i padri delle grandi religioni, da Gesù Cristo a Buddha fino a Maometto, così come dei profeti della Bibbia e dei rishi, i saggi indù. In questo libro ho voluto approfondire anche le tracce antiche del digiuno, soprattutto in un momento in cui gli effetti del digiuno consacrati nell’antichità coincidono sorprendentemente con quelli emersi dagli studi di scienziati coraggiosi che, sfidando la resistenza della medicina ufficiale, hanno studiato il digiuno e ne hanno confermato i benefici. Non posso che esprimere la mia soddisfazione verso questa nuova sinergia che emerge tra vecchia tradizione e scienza moderna.

    Per questo motivo, dopo quasi 40 anni di professione come medico esperto di digiuno, sono qui a suggerirvi ancora una volta, e con più enfasi, di intraprendere la strada del digiuno, soprattutto se associato a un cambiamento delle abitudini alimentari. Nessun altro tipo di terapia come il digiuno consente di liberarsi di vecchie abitudini e persino della dipendenza, anche nelle sue forme più gravi. Dopo una sola settimana di digiuno diventa un gioco da ragazzi abbandonare un’alimentazione dannosa all’organismo per passare a una dieta sana basata su alimenti vegetali e integrali che favorisce la crescita e la salute. Anche durante il micro-digiuno se non è affatto obbligatorio seguire una dieta basata su alimenti vegetali e integrali, può essere utile farlo, considerando che è una tendenza prevedibile e che lo si farà comunque una volta pienamente immersi nella pratica del digiuno. A livello personale già all’inizio della mia esperienza con il digiuno, che ora sfiora il mezzo secolo, mi sono accorto di quanto la mia vita sia diventata molto più facile e semplice grazie a questa pratica. Dopo alcuni periodi di digiuno potevo saltare i pasti a mio piacimento, grazie al fatto che il mio corpo si era ben abituato all’entrata in azione del metabolismo lipidico.

    Ecco perché, nel corso della mia carriera come medico, mi sono adoperato da anni per il riconoscimento del digiuno, occupandomi anche della formazione di consulenti sul digiuno, e intendo continuare su questa strada ancora per un bel po’ di tempo.

    Avvicinarsi al digiuno con corsi online

    Nel 2012 abbiamo inaugurato in Austria, nella regione della Stiria meridionale, il centro TamanGa, dove si svolgono cure e seminari di e sul digiuno. Questo centro offre un ambiente ideale per i vari seminari di digiuno che organizzo in primavera, estate e autunno.

    Il maggior contributo che ho dato alla diffusione della pratica del digiuno è l’istituzione del primo corso di digiuno online. Lo scopo di questo corso, inteso a proporre un digiuno con l’accompagnamento di una guida esperta, è quello di permettere a madri con bambini piccoli o altre persone che, per un qualsiasi motivo, non hanno la possibilità di gestire da sole una settimana di digiuno, di trarre beneficio da questa pratica. Questo programma di digiuno online sta ottenendo un discreto successo: sul sito web dedicato sono a disposizione tutti i video con le mie lezioni su una tipica settimana di digiuno classico, mentre ogni sera viene organizzata una sessione in diretta di domande e risposte per chiarire dubbi e interrogativi emersi nel corso della giornata. Il corso offre anche la possibilità di usufruire di esercizi di yoga e altre tecniche come il Tai-Chi e la ginnastica consapevole, nonché di integrare la pratica del digiuno con le mie meditazioni guidate, pittura di mandala ecc. In questo modo si ha la possibilità di fare una settimana di digiuno da casa e seguire un programma di perfezionamento e transizione a un’alimentazione basata su cibi vegetali e integrali. Il corso viene costantemente ampliato con programmi integrativi, quindi è possibile adattare il corso online alle esigenze individuali in modo da consentire la continuazione del micro-digiuno se lo si desidera. Ne consegue che i programmi possono essere completamente personalizzati; ad esempio, è possibile registrare, per poi vederla quando si ha tempo, la sessione con le domande dal vivo, in cui vengono prese in considerazione anche le domande inviate per e-mail.

    Domande e risposte vengono regolarmente compilate e messe a disposizione online, e durante ogni corso è possibile usufruire anche dei set di domande e risposte dei corsi precedenti. Con l’aiuto del nostro sito web, seguire il corso di digiuno online diventa possibile in qualsiasi momento dell’anno e in qualsiasi luogo dove sia disponibile una connessione Internet. L’organizzazione di questo tipo di corsi apre le porte alla possibilità di un boom del digiuno nel prossimo futuro.

    Già durante il primo corso online abbiamo ricevuto 560 iscrizioni, salite a 4000 in quello più recente. Fin dal suo inizio, il corso di digiuno online in primavera e autunno è incluso nel sito web della LebensWandelSchule, dove vengono trattati i temi al centro della mia attività lavorativa. Questo corso è naturalmente a disposizione di tutti coloro che sono interessati, senza dover affrontare spese di viaggio o di alloggio, e a un costo molto inferiore rispetto a quello dei seminari. Questo nuovo progetto mi sta dando molta soddisfazione, perché offre un’introduzione ideale a una delle tante varianti di micro-digiuno fino ad approfondire quella applicabile alla vita quotidiana, la cui versione vorrei realmente raccomandare a tutti – senza eccezione alcuna.

    L’ultimo nato della serie di corsi disponibili è la Online Challenge del Peso Ideale che combina entrambi i tipi di digiuno, cioè il micro-digiuno e il digiuno prolungato. Si inizia con una settimana disintossicante, seguita da una settimana in cui viene introdotto il micro-digiuno, che apre a tutti la possibilità di raggiungere finalmente il proprio peso ideale (www.lebenswandelschule.com).

    Detto questo, va ovviamente considerata la diversa qualità di un’esperienza di gruppo vissuta in un ambiente ideale come quello offerto dal centro TamanGa, un’esperienza altrettanto valida che apre la strada a una vita più sana.

    Il digiuno è una cosa naturale

    Per chi ha già provato i metodi di micro-digiuno descritti in questo libro intraprendere un digiuno prolungato sarà un gioco da ragazzi, perché il corpo è calibrato per il metabolismo lipidico (o del digiuno) (vedi pagina 31), una condizione metabolica che conosciamo molto bene fin dagli albori della nostra storia e senza la quale non saremmo mai arrivati tanto lontano.

    In retrospettiva, ho oggi molta più chiarezza sui risultati sorprendenti delle terapie che io e i miei pazienti abbiamo ottenuto grazie al digiuno. Da un lato, c’è l’entrata in azione del metabolismo lipidico, sperimentato costantemente dai nostri antenati non appena finivano il cibo, quindi un fenomeno del tutto naturale verificatosi per milioni di anni. Dall’altro lato, il digiuno è da considerarsi una forma di alimentazione di tipo chetogenico, senza glutine, a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi, perché, quando digiuniamo, ci nutriamo in realtà dei nostri stessi tessuti e soprattutto del grasso di riserva. Per questo motivo il professor Frank Madeo dell’università di Graz parla di autofagia, cioè il nutrirsi del proprio corpo, come fenomeno legato al digiuno.

    Personalmente non voglio più fare a meno del digiuno, che pratico io stesso da quasi 50 anni nel corso di otto settimane di seminari ogni anno, senza contare che da anni seguo il micro-digiuno ogni giorno! Ogni volta che ne ho occasione, faccio la prima colazione tardi, preferibilmente dopo le 11 del mattino, e ceno presto, possibilmente entro le 19. Al centro TamanGa sono previsti il brunch alle 11 di mattina e la cena alle 18:30, tradotto in un digiuno quotidiano di 16 ore, che deliberatamente non interrompo con degli spuntini tra questi due pasti. Naturalmente ci sono molte altre varianti di micro-digiuno, ognuna delle quali offre dei vantaggi che permettono di inserire adeguatamente il digiuno nella propria vita quotidiana. Tratterò in dettaglio queste varianti nel secondo capitolo del libro.


    1. Hellmut Lützner, Wie neugeboren durch Fasten: der bewährte ärztliche Fastenführer für Gesunde abnehmen, entschlacken, wohlfühlen, Gräfe und Unzer Verlag, Monaco, 1995.

    Sul mangiare e non mangiare

    Consumare cibo, azione oggi spesso portata a livelli esasperati, è il polo opposto di digiunare, azione che ancora apprezziamo e utilizziamo troppo poco. Infatti, mangiamo sempre di più e sempre peggio. Ad esempio, al termine della seconda guerra mondiale, in Germania si spendeva il 50% del reddito in cibo, mentre oggi non si arriva all’11%, il che implica una riduzione crescente del prezzo dei prodotti alimentari, una cosa che non necessariamente va di pari passo con un aumento della qualità, anzi, direi tutt’altro. Tuttavia, accusare l’industria alimentare, che risponde a esigenze ben chiare, lascia il tempo che trova: gran parte di chi compra vuole sempre di più pagando sempre meno, un paradigma che vale non solo per questo, ma anche per altri settori. In una breve fase di esperienza professionale come albergatore, sono rimasto stupito di quante persone chiedevano di pagare cifre da ostello della gioventù per alloggi di alta qualità.

    È facile spiegare chi o cosa è responsabile di tutto questo. Bisogna tornare ai tempi della preistoria, quando il cibo scarseggiava e si tentava con mezzi del tutto naturali di procacciarsi il più possibile con lo sforzo minore. Queste condizioni che riguardavano la maggioranza degli esseri umani, secondo l’epigenetica, hanno plasmato non i nostri geni, bensì le nostre vite. La minoranza di nobili (anche ecclesiastici) e notabili, in via di estinzione, non riuscì ad affermarsi (epi)geneticamente a causa del loro numero ristretto, per quanto eroi patriarcali come Augusto II di Polonia, detto il Forte, abbiano fatto del loro meglio². L’industria alimentare si è adattata a questa esigenza e ha quindi ottenuto un enorme successo, anche finanziario, ma non in termini di salute. Uno dei temi principali della storia dell’umanità è stato l’accumulo: da una parte la scarsità era imperante, dall’altra i più hanno avuto troppo poco. Ora abbiamo superato i tempi delle vacche magre, anzi, siamo arrivati a raggiungere l’altro polo, quello dell’abbondanza materiale, e pur avendo la possibilità di scegliere di tornare alla qualità, è passato ancora troppo poco tempo perché questo possa riflettersi sul piano epigenetico. Anche tralasciando ogni considerazione sul genoma, dobbiamo ammettere che siamo ancora molto lontani dal raggiungere un cambiamento in quella direzione. Pur impegnandoci ad accrescere la nostra consapevolezza sul tipo di alimentazione da scegliere tra un periodo di digiuno e l’altro, questa fase storica dello sviluppo umano è troppo recente per affermarsi: ha ancora bisogno in futuro di ulteriori idee e impulsi.

    Italia: obesità in aumento

    Dai risultati dell’Indagine Multiscopo dell’Istat Aspetti della Vita Quotidiana emerge che, in Italia, nel 2016, più di un terzo della popolazione adulta (35,5%) è in sovrappeso, mentre poco più di una persona su 10 è obesa (10,4%); complessivamente, il 45,9% dei soggetti di età superiore ai 18 anni è in eccesso ponderale³.

    Questa dolorosa e triste situazione attuale affonda le sue radici nella storia, seppur breve, del nostro sviluppo, ed è probabilmente riconducibile al grande miracolo economico. Fortunatamente, è ancora possibile fare qualcosa per invertire questa tendenza, data la sua comparsa in tempi relativamente recenti.

    Se alla base dell’industria alimentare ci sono le esigenze delle persone che l’han­no creata, da tempo questa situazione si è capovolta, e ora è l’industria stessa a dar vita a bisogni per guadagnare sempre di più, senza minimamente curarsi della salute del consumatore finale.

    È arrivato il momento di aprire gli occhi e prendere atto delle nuove esigenze, per poter realizzare un’inversione di tendenza partendo dalla sostenibilità. Da un comportamento alimentare caratterizzato dall’eccesso, oggi si potrebbero creare condizioni di vita migliori che integrino la pratica del digiuno e diano al cibo un valore diverso. Da un lato, si deve intervenire sulla produzione alimentare, che dovrebbe convertirsi all’agricoltura biologica, e, dall’altro, sulla distribuzione, che dovrebbe concentrarsi sui prodotti regionali e stagionali al fine di garantire la freschezza. L’importanza fondamentale di questi due elementi viene descritta in un mio libro intitolato Das Geheimnis der Lebensenergie in unserer Nahrung⁴ (Il segreto dell’energia vitale nella nostra alimentazione). Inoltre, abbiamo bisogno di seguire un comportamento alimentare (valido anche per il digiuno), in modo da assumerci la responsabilità nei confronti della creazione e

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