Fulmini in Valle Intrasca

Di Monica Gagliardi

Nell'estate del 1907 la Valle Intrasca fu teatro di un tragico avvenimento causato della caduta di un fulmine che colpì una comitiva di studenti nel corso di un'escursione. Il fatto ebbe grande risonanza, tanto che gli venne dedicata anche una pagina illustrata del famoso settimanale «La Domenica del Corriere».Questa pubblicazione oltre a ripercorrere la cronaca della vicenda, raccoglie notizie di eventi simili capitati in questo territorio e propone un excursus sulle credenze popolari e religiose diffuse in Valle Intrasca relative alla caduta dei fulmini.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 28 lug 2022
• ISBN: 9791221402124

Anteprima del libro

25 luglio 1907 il fulmine colpisce in Valle Intrasca: il racconto del tragico evento

Nel mese di luglio del 1907 il giornale locale «La Vedetta» pubblicò un supplemento¹ dal titolo «Orribile disgrazia nell’alta montagna: una comitiva di studenti tedeschi villeggianti al Collegio San Luigi colpiti dal fulmine. Due morti, un moribondo, cinque feriti gravemente». La pubblicazione informava i lettori in merito ai dettagli di un evento che all’epoca suscitò molto scalpore.

Il racconto della vicenda venne ripreso dai quotidiani nazionali,² e gli venne dedicata una pagina illustrata de «La Domenica del Corriere» pubblicata il 4 agosto 1907 con disegno di Achille Beltrame dal titolo «Strage del fulmine in una schiera di collegiali sulle Alpi di Aurano».

Nell’estate di quell’anno, alcuni studenti del Collegio Germanico di San Bonifacio in Penango³ si trovavano in villeggiatura presso il Collegio San Luigi di Intra.

Negli anni dal 1900 al 1912 il Collegio di Penango era un istituto destinato alla formazione delle vocazioni salesiane dei giovani provenienti dai paesi di lingua tedesca.

Esso accoglieva i così detti «Figli di Maria» nome con cui si indicavano i giovani dai 16 a 30 anni che aspiravano ad intraprendere la carriera ecclesiastica; dopo aver compiuto gli studi di filosofia e teologia vestendo l’abito chiericale, questi Salesiani erano liberi di ritornare alla propria Diocesi, partire per le missioni oppure abbracciare lo stato religioso.⁴

Quel giorno quindi, cinquantadue studenti accompagnati dal direttore don Aurelio Guadagnoli e da alcuni assistenti, partirono a piedi verso le ore 6,30 dal Collegio San Luigi situato ad Intra, frazione dell’odierna Verbania, con l’intenzione di raggiungere gli alpeggi di Aurano.

La loro meta era l’alpe Segletta; questo alpeggio si trova poco sopra l’abitato di Aurano. La sua origine è molto antica, esso viene infatti già menzionato in un atto notarile risalente al XV secolo. Il nome dell’alpeggio è riportato anche in alcuni documenti redatti nei secoli successivi, indicato come «Sigleto» o «Sigletta».

La comitiva dei ragazzi si mise in viaggio sebbene il tempo non promettesse nulla di buono.

Ecco il racconto della vicenda, riportato nel supplemento del giornale «La Vedetta»:⁵

«(...) Il tempo non era troppo bello, che alcune nuvole poco rassicuranti avevan