La compagnia della pozza

Di ELEONORA ORIGGI e SARA PACIOTTI

Sulle Prealpi lombarde è estate.
Dei ragazzi in età preadolescenziale si ritrovano per trascorrere le vacanze nella vallata di Gorio, piccolo nucleo di cascinali della Valsassina.
Jessica, protagonista principale, durante un’escursione si imbatte in una pozza lungo il fiume. Un luogo inesplorato ed incantevole che insieme alla compagnia, successivamente decide di perlustrare.
La magia ipnotica di quel luogo nasconde però un segreto.
Tra il susseguirsi dinamico degli eventi fioriscono i primi amori, le prime controversie, passaggio dovuto per oltrepassare la linea di confine per l'adolescenza.

• Lingua: Italiano
• Editore: Eleonora Origgi
• Data di uscita: 3 ago 2022
• ISBN: 9788894037746

Anteprima del libro

La Compagnia della Pozza

Scritto da

Eleonora Origgi

Copyright 2022 Origgi Eleonora

Design di copertina ed immagini inserite nel testo, copyright Origgi Eleonora

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Il presente romanzo è opera di pura fantasia.

Ogni riferimento a nomi di persona, luoghi, avvenimenti, indirizzi, fatti storici, siano essi realmente esistiti od esistenti, è da considerarsi puramente casuale.

ISBN: 978-88-940377-6-0

http://www.eleonoraoriggi.com

Un sincero ringraziamento a Sara

Il vento soffiò delicatamente tra i rami colmi di foglie verde brillante.

La luce del sole si rifletteva sull’acqua della pozza, formando uno specchio nel quale ci si poteva vedere qualsiasi cosa, se solo lo avessi sognato.

L’odore delle felci lì accostate, si sparse in tutto il circondario, donando un tocco in più a quel paradiso terrestre.

Mi trovai in quel luogo per sbaglio; la mia incoerenza mi premiò con quel meraviglioso scorcio, trascinandomi in un mondo incantato. In lontananza sentii le voci dei miei compagni che, con apprensione, mi stavano cercando.

Di corsa, volsi un ultimo sguardo alla pozza, per memorizzare quel fantastico mondo, che certamente avrei rivisto.

Appena li raggiunsi, mi accorsi di quanto si fossero preoccupati per la mia assenza.

Dove sei stata? domandò subito Stefano; una valanga di riccioli castani e due grandi occhi verdi mi vennero incontro. Il sole alle sue spalle accentuava la corporatura muscolosa ed i lineamenti del viso: zigomi alti appena segnati, naso dritto ed affusolato, mento a triangolo. Una meraviglia.

Raccontai la mia storia, descrivendo ogni dettaglio di quel luogo magico: Una pozza nella quale ci sono sassi tondi come il sole. L’acqua è verde smeraldo e proviene da uno scivolo di pietra levigata. Delle felci incorniciano il tutto, insieme alla brezza che le muove dolcemente.

Non ci credo! disse Anna scrutandomi dubbiosa.

Perché non dovresti crederci? Se Jessica dice di averlo visto, sarà vero. Sicuramente ci porterà a vederlo disse Ombretta guardandomi Vero Jessica?

Certo, con piacere! risposi, anche se poco convinta, perché quel mondo era mio e nessuno avrebbe mai dovuto portarmelo via.

Finiamola con questi discorsi. Andiamo a casa, si sta facendo buio, i nostri genitori si preoccuperanno! concluse Mauro che, spingendomi sul sentiero, mi disse sotto voce:

Lascia stare, Anna si diverte sempre a stuzzicare.

Sì, era vero. Anna con la sua superbia, cercava sempre di farmi sentire a disagio. Ogni occasione era buona.

Il giorno dopo, sveglia alle otto. Era sempre difficile alzarsi, tranne quando la colazione era composta da tè e brioches calde. Successivamente ci saremmo incontrati al grande noce, punto di ritrovo della compagnia.

Come sempre la prima ad arrivare fui io, subito dopo Mauro e Stefano, che erano cugini, poi Ombretta, Giulio e Anna.

Riuniti, decidemmo cosa fare nel pomeriggio.

"Potremmo andare a vedere il paradiso terrestre che ha tanto decantato