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La potente voce della Dea: Cinque dialoghi teatrali sul femminile integrato
La potente voce della Dea: Cinque dialoghi teatrali sul femminile integrato
La potente voce della Dea: Cinque dialoghi teatrali sul femminile integrato
E-book114 pagine1 ora

La potente voce della Dea: Cinque dialoghi teatrali sul femminile integrato

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Info su questo ebook

Questo libro è un potente atto d’amore e uno straordinario strumento di consapevolezza e di risveglio. Ve ne accorgerete leggendolo. Un libro pensato per dare voce al teatro in un momento in cui non vi sono altri modi per fare passare messaggi boicottati dal mainstream. Le autrici, attive nel gruppo ScuolAgire Italia, hanno espresso la propria creatività in un momento storico in cui sembrava che ogni occasione fosse buona per stroncarla. Significativa la scelta di personaggi femminili poco conosciuti, alcuni mitici o entrati nel mito, altri assolutamente reali, che con il loro esempio di donne, madri e lavoratrici stanno dando lustro alla nostra storia.
La potente voce della Dea si compone di cinque monologhi pensati per il teatro, un teatro all’aperto o al chiuso, grande come un anfiteatro o piccolo come un salotto di casa, da leggere insieme, magari in cerchio, da condividere con chi si ama, per ritessere trame brutalmente spezzate negli ultimi due anni.
La cultura è la migliore arma contro le tenebre dell’ignoranza. Quando il maschile e il femminile si integrano tutto diventa più facile, tutto ricomincia ad avere senso e vivere su questo pianeta diventa ancora più bello.
LinguaItaliano
Data di uscita30 nov 2022
ISBN9791255041924
La potente voce della Dea: Cinque dialoghi teatrali sul femminile integrato

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    Anteprima del libro

    La potente voce della Dea - Adele Caprio

    SIMBOLI & MITI

    ScuolAgire Italia

    a cura di

    ADELE CAPRIO

    LA POTENTE VOCE DELLA DEA

    CINQUE DIALOGHI TEATRALI SUL FEMMINILE INTEGRATO

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE

    Edizioni Aurora Boreale

    Titolo: La potente voce della Dea

    A cura di: Adele Caprio

    Collana: Simboli & Miti

    Con prefazione di Nicola Bizzi

    Editing a cura di Nicola Bizzi

    ISBN versione e-book: 979-12-5504-192-4

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE

    Edizioni Aurora Boreale

    © 2022 Edizioni Aurora Boreale

    Via del Fiordaliso 14 - 59100 Prato - Italia

    edizioniauroraboreale@gmail.com

    www.auroraboreale-edizioni.com

    Questa pubblicazione è soggetta a copyright. Tutti i diritti sono riservati, essendo estesi a tutto e a parte del materiale, riguardando specificatamente i diritti di ristampa, riutilizzo delle illustrazioni, citazione, diffusione radiotelevisiva, riproduzione su microfilm o su altro supporto, memorizzazione su banche dati. La duplicazione di questa pubblicazione, intera o di una sua parte, è pertanto permessa solo in conformità alla legge italiana sui diritti d’autore nella sua attuale versione, ed il permesso per il suo utilizzo deve essere sempre ottenuto dall’Editore. Qualsiasi violazione del copyright è soggetta a persecuzione giudiziaria in base alla vigente normativa italiana sui diritti d’autore.

    L’uso in questa pubblicazione di nomi e termini descrittivi generali, nomi registrati, marchi commerciali, etc., non implica, anche in assenza di una specifica dichiarazione, che essi siano esenti da leggi e regolamenti che ne tutelino la protezione e che pertanto siano liberamente disponibili per un loro utilizzo generale.

    NOTA DELLA CURATRICE

    Questo libro è un atto d’amore. Ve ne accorgerete leggendolo. Un amore profondo a più livelli. Da parte mia nel volere, con la mia solita testardaggine, dare voce al teatro in un momento in cui non c’è nessun altro modo per fare passare certi messaggi boicottati dal mainstream. Da parte delle autrici, attive nel gruppo ScuolAgire Italia, che hanno felicemente colto, durante il nostro laboratorio di Teatro Evolutivo, la possibilità di poter dare voce alla propria creatività in un momento storico in cui sembra che ogni occasione sia buona per stroncarla. Infine la scelta di dare voce a personaggi femminili poco conosciuti, alcuni mitici o entrati nel mito, altri assolutamente reali che con il loro esempio di donne, madri e lavoratrici stanno dando lustro alla nostra storia.

    Sono cinque monologhi pensati per il teatro, un teatro all’aperto o al chiuso, grande come un anfiteatro o piccolo come un salotto di casa, da leggere insieme, magari in cerchio, da condividere con chi ami, per ritessere quelle trame che sono state brutalmente tagliate in questi due ultimi anni.

    Ringraziamo di cuore Nicola Bizzi che si è fatto alfiere, con la sua devozione verso la Dea, del nostro progetto culturale… La cultura è la migliore arma contro le tenebre dell’ignoranza e della violenza. Quando il maschile e il femminile si integrano tutto diventa più facile, tutto ricomincia ad avere senso… e vivere su questo pianeta diventa ancora più bello...

    Adele Caprio

    Dante Gabriel Rossetti: The Day Dream o Monna Primavera, 1880

    (Londra, Victoria and Albert Museum)

    INTRODUZIONE

    IL NUOVO FEMMINILE

    di Lisa Merlini

    Per comprendere la vita delle donne, il loro percorso di risveglio spirituale nel mondo di oggi, e l’ascesa della Dea nella nostra coscienza collettiva, ho riflettuto sul ruolo della donna in genere, nella storia e nel presente, nonché sul mio personale vissuto e quello delle donne che mi circondano o che ho avuto vicine nel momento della mia crescita.

    Sono esistite diverse epoche sul pianeta: ognuna con una sua diversa configurazione energetica. Al variare delle energie astrologiche, delle configurazioni planetarie e delle energie cosmiche, avanza lo sviluppo della coscienza sul pianeta e si manifestano le diverse età dell’essere umano.

    Il maschile e il femminile sono i lati di una stessa medaglia che riguardano tutti noi, nella nostra natura più intima. Ci sono ovvie differenze che riguardano i corpi fisici dei due sessi e la rispettiva biologia, ma se parliamo di archetipi maschile e femminile, ecco che parliamo di tutto ciò che ci circonda: il sole, la luna, il fuoco, l’acqua, la natura.

    In questa mia analisi personale rilevo che, da un punto di vista sociologico e semplificando al massimo, posso riferire del patriarcato come un sistema sociale in cui gli uomini detengono il potere e predominano in ruoli di leadership politica, privilegio sociale, autorità morale, proprietà privata ecc., manifestando in maniera esponenziale ciò che il maschile può rappresentare: fondamentalmente divisione, anche sotto forma di ascetismo, soppressione delle emozioni e inibizioni. Potrei dire che la visione del maschile di un’organizzazione è quella di una piramide. L’Archetipo maschile comprende aspetti come solarità, razionalità, ordine, logica, analisi sociale e dominio. La vista è il senso prevalente.

    Invece nel matriarcato il potere è demandato alle donne, con tutte le peculiarità del mondo femminile e dei suoi tratti generalmente riconosciuti o riconoscibili: sensibilità, pazienza, vulnerabilità e bellezza. Potrei dire che la visione femminile di un’organizzazione è quella di una rete. L’Archetipo femminile risponde a lunarità, invisibilità, sentimento, anima, cura del particolare, nel senso di attenzione, in tutto (o quasi) ciò che fa e che vive. Il senso prevalente è il tatto che è legato al mondo delle coccole, delle carezze, al gesto che guarisce.

    Il matriarcato sappiamo che è già esistito, con tutte le sue possibilità, successi e insuccessi ma soprattutto con l’incapacità di difendersi efficacemente dagli attacchi e le incursioni delle forze che volevano che sparisse; ed infatti questo modello è stato sterminato (salvo rarissime eccezioni) per lasciare spazio al patriarcato che piano piano però sta sfumando, si sta trasformando in qualcosa di nuovo… oggi, sotto i nostri occhi.

    Matriarcato e patriarcato sono dunque due modelli antagonisti: ciascuno centra l’esercizio del potere sulle donne o sugli uomini. Come se i due modelli (maschile e femminile) potessero prevalere uno sull’altro, ovvero il giorno potesse esistere senza la notte, la luna senza il sole, l’inspirazione senza l’espirazione e via discorrendo, potrei andare avanti per ore.

    Ovvio che l’archetipo maschile e quello femminile sono distinti e separati, ma è indiscussa prerogativa del primo tentare e portare avanti la prevaricazione sul secondo. Esattamente come già accaduto.

    Se pensiamo alla condizione generale dell’essere umano oggi ed in particolare alla condizione della donna, nella sua espressione del femminile declinato sia emotivamente che lavorativamente, direi possiamo concludere che le esperienze passate ci hanno lasciato con molte difficoltà e perplessità: non potrebbe essere altrimenti, dato che le basi e le regolamentazioni del mondo del lavoro sono state gettate in un’epoca in cui la forza lavoro era prevalentemente maschile, così come erano sempre uomini coloro che dette basi le gettavano. Quando le donne hanno iniziato ad introdursi nel mondo del lavoro, si è dato per scontato che dovessero adattarsi a ciò che già c’era; quindi, si è presunto che si dovessero comportare come gli uomini. Le donne si sono adattate a queste aspettative e le

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