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Il tuo cuore è il mio cuore
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E-book378 pagine5 ore

Il tuo cuore è il mio cuore

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Info su questo ebook

Amanda e Dylan s'incontrano casualmente e fra loro nasce subito un particolare feeling che sboccerà in amore. Per i due non sarà semplice vivere appieno i loro reciproci sentimenti e, fra parole non dette ed equivoci, più di una volta si allontaneranno. C'è, però, “qualcosa”, come un filo invisibile, che li lega e li spinge a modificare i programmi del loro futuro, in cui riaffioreranno anche alcuni ricordi del passato
LinguaItaliano
Data di uscita7 dic 2022
ISBN9791222037868
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    Anteprima del libro

    Il tuo cuore è il mio cuore - Eleonora Ghezzi

    Eleonora Ghezzi

    IL TUO CUORE È IL MIO CUORE

    Atile edizioni

    " Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, che sarà e non sarà."

    Khalil Gibran

    Romanzo classificato

    tra i finalisti del concorso R come Romance 2022,

    sezione premio speciale A come amore.

    PREFAZIONE

    Non è mai facile per uno scrittore/scrittrice fare scorrere la propria creatività, il proprio stile, il proprio impeto narrante nel letto del fiume d’inchiostro (figurativo nel mondo digitale) nato dalla sorgente della prima opera. Eleonora Ghezzi ci prova e ci riesce! E ci pone nelle mani il secondo libro che, oltre a profumare di nuovo, ci racconta, con il suo stile scorrevole e intenso, un’altra storia che ci terrà incollati alle pagine o ai display. È sempre la geografia di Santa Barbara lo scenario che avvolge la complicata trama rosa su cui si muove, sempre con estrema fantasia, il film di cui possiamo tranquillamente essere i registi. Eh sì, perché Eleonora eccelle in questo. Nel farci vivere con lo sguardo ciò che stiamo leggendo.

    Semplice, scorrevole, ardita, furba, nel senso più positivo del termine, la romanziera bergamasca ha la capacità di una sceneggiatrice navigata, tanto è che non sarebbe una sorpresa se i suoi testi diventassero un’idea per una serie a episodi separati sul mondo giovanile di questa particolare contea californiana che si affaccia nel blu oceanico.

    È sempre l’emisfero giovanile, infatti, ad animare da protago-nista le storie di Eleonora, ed ecco che la bella e piccola Amanda ne è la primadonna, umile, piccola, tenera e simpatica prima-donna. Anche qui, come nel precedente romanzo, possiamo dire che la penna di Eleonora cada inconsapevolmente su se stessa, sui propri sogni, sulle proprie aspirazioni.

    Stavolta la trama s’infittisce ancor più di tinte rosa / scuro perché le complicanze e le sfumature di un passato doloroso animano le scie di più di un personaggio. Il cavaliere dal cavallo alato si incarna in diversi ragazzi. Il passato e il futuro appaiono come situazioni estremamente opposte ma logicamente legate. Dapprima Will, il promesso sposo, che la vita cancella come una gomma maligna potrebbe fare in un bel quadro, e poi ecco Dylan, principe dei semplici ma l’eroe della salvezza. E gli inghippi che prendono forma a volte nei malintesi a volte in altri nomi. Ed ecco Aron, amico di Dylan. Ed ecco Aron dal fisico e dalla bellezza da super eroe. Ma a volte basta un semplice eroe, magari uno che abbia un cuore più vero e profondo, un eroe che sappia proteggerti davvero. Il mondo di Ami (come la chiama chi narra) si tinge di personaggi allegri e necessari. L’ amica Tessa, classica confidente, simpatici cagnoloni che aprono alla visione Eco dell’intero romanzo. Non a caso Amanda è una neo-veterinaria. Il cuore, in questo bel dipinto scorrevole e godibile, non si tinge solo di rosa, ma si veste anch’esso da protagonista del passato e del futuro. Lo scoprirete pagina per pagina.

    Pagine di vita quotidiana, una vita in questo caso un po’ attratta dalle coincidenze e dal fato. Ma pur sempre quotidianità pos-sibile, sostenibile. Non si passa mai al roboante con Eleonora. Tutto è sempre possibile e in un certo senso reale. Sì, tutto questo può essere sempre una storia vera. E ripeto, un mondo che può diventare una serie Tv, almeno per me. E parlo di una serie fatta di episodi e protagonisti diversi. Dalla fantasia di Eleonora, così ispirata da questa geografia statunitense, area in cui ha parzialmente vissuto e di cui ne conosce a perfezione le tradizioni, dalla fantasia della piccola biondina possono nascere mille mondi e mille storie. E sono convinto che questo profumo di nuovo e di libro da gustare diventerà una tradizione per tutti i lettori della piccola e espressiva scrittrice che è Eleonora Ghezzi.

    Davide Bordoni (scrittore e poeta)

    DUE ANNI FA

    AMANDA:

    Ieri sera siamo tornati talmente tardi che non riesco nemmeno ad aprire gli occhi, sento un profumino di qualcosa di dolce, mmm potrebbero essere brioches croccanti, cerco di schiuderli, obbligo il mio cervello a farlo, ma sono bloccata, non capisco se sia sogno o realtà.

    Poco dopo, in sottofondo, sento una voce familiare: Will mi accarezza il viso e mi stampa un bacio sulla fronte.

    Amore sono le undici, è ora di alzarsi. Mi ripete per ben due volte.

    Finalmente mi sveglio, Will è lì, fermo, a guardarmi con i suoi occhi color ghiaccio, bello come il sole, mi sorride e rimane immobile.

    Che succede? Gli domando mentre mi metto seduta.

    Sì, lo so, ho i capelli più in disordine del solito e ho le occhiaie, ma è stato uno shock questo risveglio. Esclamo con il broncio.

    Ti amo tanto, lo sai, vero? Interviene lui, non staccandomi lo sguardo di dosso. Ti amo ogni giorno di più, ti amo appena sveglia, durante il giorno e prima di andare a dormire, ti amo in ogni istante.

    Io rimango in silenzio, d’un tratto gli occhi mi diventano lucidi, Will se ne accorge e mi abbraccia subito.

    Ti amo tanto anche io, Will. Replico mentre torniamo a guardarci.

    In quell’istante afferra dal comodino una scatolina e io mi sento svenire.

    Si siede di nuovo sul letto e mi afferra le mani.

    Forse non è il momento più adatto né il luogo ideale per ciò che sto per dirti, ma non mi importa, perché ciò che conta è che il mio amore per te sarà sempre unico e profondo. Amanda… mi vuoi sposare?

    La mia bocca si allarga in un enorme sorriso, come potrei anche solo pensare di rifiutare la sua proposta? Siamo fidanzati da cinque anni e conviviamo da due, è il ragazzo più fantastico che abbia mai conosciuto e sento di voler passare il resto della mia vita accanto a lui.

    Sì, Will, lo voglio. Gli rispondo mentre mi avvicino per baciarlo, ma mi blocco: odio i baci appena sveglia. Anche se lo fanno in tutti i film romantici, baciarsi appena svegli, a mio parere, è un suicidio, una lavata di denti è il minimo.

    Così opto per un altro super abbraccio, appena dopo essermi messa al dito il favoloso anello che ha scelto per me.

    Conobbi Will all’università, io ero al primo anno, mentre lui al terzo, entrambi scegliemmo la stessa facoltà, veterinaria, ma, mentre a me mancano ancora due anni, lui si è laureato l’anno scorso e ora lavora con un suo amico nel loro splendido studio in centro città.

    Mi sono trasferita da Santa Barbara a San Francisco cinque anni fa, proprio per iniziare l’università, volevo solo pensare a studiare e a coronare il mio sogno, ma in tutto questo è arrivata la sorpresa più bella, ovvero Will.

    Venerdì sera siamo venuti a Santa Barbara e ieri c’è stata la festa di compleanno della mia migliore amica Tessa, anche lei, un mese dopo di me, ha raggiunto il quarto di secolo; io e Will abbiamo deciso di passare il weekend qui, lui sa quanto ami questa città, la mia città, così, spesso, ci godiamo qualche fine settimana con i miei amici di infanzia nel mio posto preferito.

    Tu sei pazzo, lo sai? Mi rivolgo a Will e nel frattempo addento un croissant caldo.

    Perché dovrei esserlo? Replica.

    Farmi questa proposta, indecente. Sorrido, mentre gli accarezzo il braccio.

    Ahhh pensi che la mia proposta sia indecente? Mi stuzzica, facendomi il solletico. Forse fartela in una camera d’albergo, senza Cookie che ci riempie di baci non è il massimo, ma una volta tornati a casa, te la riproporrò come si deve.

    Sebbene il nostro cane non sia qui con noi, è tutto perfetto anche così. Mi alzo. Vado a farmi una doccia e credo che anche tu ne abbia bisogno. E, facendogli l’occhiolino, in un attimo ci troviamo nudi a fare l’amore sotto una pioggia di acqua bollente.

    Nooo, non ci posso credere! Ti ha fatto la proposta? Tessa mi guarda sorpresa, mentre siamo fuori a pranzo, senza uomini, in questa calda domenica mattina.

    Sììì, e sono al settimo cielo! Rispondo io, una volta finito di sorseggiare la mia coca zero. Abbiamo già deciso la data, sarà il dieci settembre, Will ha praticamente già organizzato tutto e sarà una cerimonia molto tranquilla, qui a Santa Barbara.

    Il dieci settembre di quest’anno? Era proprio sicurissimo che gli dicessi di sì. Replica la mia amica, ancora più sorpresa.

    Esatto. Sorrido. Ed esattamente tra poco meno di cinque mesi saremo marito e moglie.

    Tessa si avvicina e mi abbraccia forte.

    Sono così felice, ti vedo splendere accanto a Will, è proprio il ragazzo giusto per te, dopo quello che hai vissuto in passato.

    Io ricambio l’abbraccio promettendole che d’ora in poi le dedicherò più tempo, in questi ultimi anni è stato tutto molto difficile, l’università è tosta e ho dovuto metterci il massimo impegno. A ottobre inizierò gli ultimi due anni ma cercherò di vedere più spesso la mia migliore amica.

    Non voglio pensare a ciò che ho vissuto in passato, come dice la parola stessa, sono solo ricordi, ora voglio godermi la vita accanto a Will.

    Passiamo tre ore insieme a parlare di noi e dei nostri ricordi d’infanzia, è da un mese, dal mio compleanno per la precisione, che non vedo Tessa e vederla così di rado, dopo essere cresciute e aver condiviso tanti momenti insieme, mi rattrista.

    Tessa è una ragazza meravigliosa, parecchio alta per essere una donna, accanto a me sembra un gigante, anche perché io sarò trenta centimetri più bassa di lei, vicine formiamo l’articolo ‘il’, come ci dicono in tanti. Ha i capelli ricci, neri come la pece, e gli occhi verdi, una bellezza rara; ha da sempre avuto la fila di ragazzi con cui uscire, ma è spesso attratta da ragazzi un pochino disagiati.

    Ben, il ragazzo che frequenta ora, è un chitarrista squattrinato, di dieci anni più vecchio, sembra un barbone; in quanto a uomini Tessa è un vero flop, ma l’importante è che sia felice, lei sa che per qualsiasi cosa può contare su di me.

    Tessa è sempre stata al mio fianco, nel bene e nel male, sfortunatamente in passato, per la precisione durante il liceo, ho vissuto un brutto periodo con un ragazzo, di cui mi ero follemen-te innamorata.

    Madre Natura mi ha dato diversi doni ma non quello dell’altezza. Quindi, a causa di questo, durante il liceo sono stata presa un po’ di mira, soprattutto da ragazze spocchiose e stupide.

    Non ho mai avuto problemi, sono sempre stata la mascotte per tutti i miei compagni, ma, durante l’adolescenza, le cose cambiano e, oltre a episodi spiacevoli dovuti alla mia altezza, sono stata ferita da una persona che credevo tenesse a me.

    Durante l’ultimo anno ho frequentato questo ragazzo, è stato il primo con cui ho fatto l’amore e mi sono lasciata andare, mi ha fatto credere che tra noi stesse nascendo qualcosa di importante, invece, dopo quasi un anno, in cui lui sapeva benissimo ciò che provavo, è completamente sparito, di punto in bianco non l’ho più visto e, dopo avermi bloccato sul telefono, ho perso ogni contatto con lui.

    Ho vissuto un periodo molto difficile, se aggiungiamo anche la perdita dei miei genitori, che solo grazie a Tessa sono riuscita a superare. L’anno dopo iniziai l’università e tutto si sistemò nel migliore dei modi.

    Mi raccomando, non far passare un altro mese senza vederci. Mi prega Tessa, mentre ci saluta all’aeroporto.

    Settimana prossima avrò l’ultimo esame e poi sarò più libera, Ti aspetto tra due weekend La abbraccio.

    Contaci. Replica.

    Così come promesso, le settimane seguenti si susseguono con mille impegni per via del matrimonio e i fine settimana passano con Will in compagnia di Tessa e dei suoi nuovi flirt.

    Io e Will abbiamo dato la notizia alla sua famiglia e così abbiamo trascorso le vacanze estive in Colorado, dove vivono i suoi genitori. È stata un’estate unica, adoro la famiglia di Will e loro adorano me. Ha due sorelle e tre fratelli, lui è il più piccolo e anche il più coccolato; dopo aver perso i miei, otto anni fa, loro, da quando li ho conosciuti, sono diventati la mia seconda famiglia.

    Mancano due settimane. Mi sussurra Will all’orecchio, sdraiati sul letto, con Cookie rannicchiata in fondo ai piedi.

    Non vedo l’ora. Gli dico, guardandolo negli occhi.

    Allora sei pronta a diventare ufficialmente la signora Sheffield!?

    Non desidero altro. Lo bacio. A proposito, ho chiesto a tuo fratello Jensen di accompagnarmi all’altare, so che ci teneva.

    Sì, infatti, per un single incallito come lui è l’unico modo per salire sull’altare. Ride.

    Daiii. Continuo io: Jensen ti adora.

    Semmai adora te. Mi ticchetta sul naso. No, dai, hai ragione, diciamo che adora entrambi.

    In quel preciso istante a Cookie parte una puzzetta e io e Will incominciamo a ridere.

    Cookie!! Ma che fai!? Senti che puzza! Esclama Will spostandola con i piedi, mentre lei è incurante di tutto.

    Dai, lasciala stare, non ha fatto apposta, almeno non sono puzzose come le tue. Mi rivolgo a lui, ridendo.

    Cosa vorresti dire? Mi rimprovera, scherzando.

    Nulla, nulla. Gli faccio la linguaccia.

    Di colpo mi afferra per i fianchi e mi fa il solletico. Cookie, che fino a quel momento dormiva pacifica, si precipita subito in mio soccorso e tutti e tre iniziamo a fare la lotta.

    Questo è il mio concetto di felicità, niente mi farebbe stare meglio, non mi serve altro.

    L’ultimo weekend da signorina! Esclama Tessa durante il confezionamento delle bomboniere.

    Siamo andate a ritirarle oggi, a una settimana dalle nozze. Tessa è venuta apposta a San Francisco e mi aiuterà, portando via alcune cose che mi serviranno, visto che il matrimonio sarà a Santa Barbara.

    Sììì! E sai che non vedo l’ora di diventare una signora! La abbraccio con forza Dai, dammi una mano con queste ultime scatole che sono le più pesanti; si è pure messo a piovere, uffa!

    Non appena arriviamo a casa, sono quasi le sette, prepariamo la cena, in attesa che Will rientri dalla partita di calcetto, ogni sabato pomeriggio è impegnato con i suoi amici; Tessa, come sempre, si ferma due giorni e dopo cena usciremo con i nostri amici, che ormai anche lei conosce benissimo.

    Ci sarà anche Luke stasera? Mi domanda.

    Credo proprio di sì, perché? È un problema?

    No, affatto, anzi… Si blocca.

    Anzi che? Qui sento profumino di cottarella. La spintono mentre appoggio i piatti sul tavolo.

    Ma che dici?! Sì, è vero, è molto carino, ma non è il mio tipo.

    Sentiamo… perché non sarebbe il tuo tipo? Perché non fuma, non beve e non si droga?

    No, non c’entra quello, solo che è un tipo troppo... troppo normale, ecco!

    Tu sei pazza! È un ragazzo favoloso e lo sai anche tu!

    Siamo troppo distanti! Continua lei.

    Ma se sei spesso qui! Smettila di cercare scuse.

    Non cerco scuse!

    Sarà, comunque stasera ci penso io a voi due. Rido.

    Non ti azzardare! Mi rincorre intorno al tavolo mentre all’ improvviso suona il campanello.

    Strano che Will citofoni, non ha le chiavi? Interviene Tessa.

    Sì, in effetti è strano, ma sbadato com’è potrebbe anche averle dimenticate da qualche parte. Proseguo io, mentre mi precipito alla porta.

    Appena la apro, due poliziotti sono in piedi davanti a me e io rimango pietrificata.

    Buonasera. Abbozzo qualcosa.

    Buonasera. Fanno eco loro. Lei è la signorina Stiles? Continua uno dei due.

    Sì, sono io. Mi raggiunge Tessa mentre io rimango un po’ spaesata.

    Salve, qualcosa non va? Interviene lei.

    Possiamo entrare un attimo?

    Certo, prego. Gli faccio cenno di entrare e ci accomodiamo in soggiorno.

    L’atmosfera in meno di due minuti diventa pesante, non appena seduti, uno dei due agenti, in palese difficoltà, inizia a parlare.

    Will Sheffield vive con lei, giusto? Siete una coppia.

    Sì, certo, è il mio fidanzato e tra una settimana ci sposiamo. Rispondo un po’ alterata. Volete dirmi cosa succede, per favore?

    Si tratta di Will…

    Cioè? Che è successo a Will? Lo interrompo, mentre Tessa mi tiene la mano.

    Ha avuto un incidente poco fa.

    Le lacrime iniziano a scendermi lungo il viso, ma cerco di non lasciarmi andare.

    Come sta? Sta bene vero? È stato ricoverato? Dove? Tremo e Tessa interviene al posto mio.

    Will sta bene, vero? Continua lei.

    Ha avuto un brutto incidente, pensiamo sia stato per la velocità sull’asfalto bagnato, vista la forte pioggia, ha perso il controllo dell’auto, è uscito di strada e si è schiantato contro un palo. L’agente rivolge lo sguardo verso terra. Ci dispiace, purtroppo non ce l’ha fatta, è morto sul colpo.

    In quell’ istante mi sento crollare il mondo addosso, inizia a girarmi la testa e ho un senso di nausea fortissimo, mi alzo e di colpo mi accascio a terra, tra le braccia di Tessa.

    D’improvviso il giramento di testa mi fa perdere i sensi e sento solo voci lontane. Tessa sta parlando con i poliziotti ma io sono incapace di intendere ciò che dicono.

    Non appena riprendo i sensi, Tessa con Cookie sono accanto a me, credo proprio sia stato solo un brutto sogno.

    Will è tornato? Devo essermi addormentata un attimo e ho fatto un sogno orribile. Mi rivolgo alla mia amica.

    Lei mi guarda e incomincia a piangere, mi abbraccia forte senza dire una parola.

    Era tutto vero? Continuo io, piangendo a mia volta.

    Ci stacchiamo dall’abbraccio e mi fa cenno di sì con la testa.

    Corro in bagno, dove poco dopo vomito, la testa mi fa sempre più male e non la smetto più di piangere.

    Ma come può essere?

    Lei mi racconta tutto ciò che le hanno detto gli agenti e io non desidero altro che vedere Will, ovunque lui sia.

    Tesoro, no, non è il caso, ora non potresti nemmeno vederlo, domani andremo insieme d’accordo? Tessa non riesce nem-meno a dire che dovremo andare all’obitorio.

    Passo tutta la notte insonne con Tessa e Cookie sempre al mio fianco, solo verso le cinque di mattina i miei occhi, per la stanchezza si chiudono, ma dopo sole due ore mi sistemo e con la mia amica mi dirigo dove si trova Will.

    Lì ci stanno aspettando altri agenti che iniziano a farmi mille domande alle quali ho molta difficoltà a rispondere, per fortuna Tessa è con me e poco dopo ci raggiungono anche i nostri amici, sconvolti.

    Riesco finalmente a vedere Will, appena si apre la porta della camera mortuaria. Il suo corpo avvolto da un lenzuolo bianco mi provoca un colpo al cuore.

    Piango ma il suo viso è quasi sorridente. Ha delle ferite, una più profonda si vede in fronte, ma è comunque bellissimo.

    Will, amore, manca poco, sabato prossimo saremo sposati e non potrai più fare a meno di me. Gli accarezzo i capelli biondi.

    Ti prego, dimmi qualcosa… ti prego, Will, parlami, dimmi qualcosa… Will!!! Urlo, piangendo, mentre Tessa appare dietro di me.

    Amanda, tesoro, vieni, usciamo.

    No!!! Lasciami stare, devo stare con Will. Le rispondo in malo modo.

    Lei capisce il mio stato d’animo e si allontana, io resto lì, in quella stanza gelida, abbracciata a Will, che ormai non può più rispondermi.

    Passano i giorni e diventa tutto più difficile, Will mi manca ogni giorno di più, mi sento così sola, ho dovuto avvisare i suoi genitori, che, dopo il funerale, si sono fermati un po’ per starmi vicino e così hanno fatto anche i miei amici, in primis Tessa.

    Anche se la perdita di Will non era prevista, ho cercato di rispettare le sue volontà, quando ci capitava di parlare di cose del genere, lui mi diceva sempre che se avesse potuto avrebbe voluto donare i suoi organi e così, con il consenso dei suoi genitori, abbiamo deciso di onorare il suo desiderio.

    Io ho ripreso gli studi e ho deciso di traslocare con Cookie in un appartamento più piccolo e meno costoso.

    Non appena finirò l’università me ne andrò da San Francisco, mi sta stretta questa città, la amo e mi trovo benissimo però ho troppi ricordi di Will e, se tutto va bene, una volta laureata potrò trovare lavoro in qualsiasi altro posto.

    DUE ANNI DOPO - OGGI

    AMANDA

    Amanda sei pronta? Tessa grida dal corridoio.

    Arrivooo, dammi due minuti. Mi guardo allo specchio. Baby, quale mi sta meglio per il colloquio tra i due? Mi rivolgo a Cookie che sta distruggendo l’ennesimo giochino.

    Eh sì che ha quasi quattro anni ormai, ma sembra ancora una cucciolona; ricordo quando io e Will l’abbiamo scelta tra cento altri cani, al canile; in realtà è stata lei a sceglierci ed è stato amore a prima vista.

    È una cagnolona di taglia medio-grande, un incrocio tra un pastore australiano e qualcosa d’altro che non abbiamo mai capito cosa fosse, è un mix di razze; ho sempre adorato i meticci, o cani fantasia come li chiamo io, sono i migliori.

    Eccomi. Mi precipito alla porta, dove Tessa mi sta aspettando.

    Sei carina. Accenna un complimento. Bella la gonna sbavata. Mi prende in giro.

    Oh, porca miseria, Cookie. Mi guardo la gonna. Vabbè, è uno studio veterinario, capiranno; su, andiamo o faremo tardi.

    Colpa mia, ovvio Tessa alza gli occhi al cielo.

    In bocca al lupo, Ami. La voce di Luke rimbomba dalla cucina.

    Viva il lupo! Grazieee.

    Finalmente mi sono laureata ed esattamente tre mesi fa, sono tornata a Santa Barbara dove Tessa mi sta ospitando, temporaneamente, anche se lei vorrebbe che restassi per sempre, ma non voglio approfittare e non appena avrò un lavoro mi troverò un posticino tranquillo per me e Cookie, magari vicino a lei.

    Oggi ho un colloquio presso un veterinario in centro città, come primo lavoro sarebbe perfetto, visto che stanno cercando un neolaureato, incrociamo le dita.

    Allora, com'è andata? Mi domanda Tessa non appena esco dallo studio.

    Alla grande, comincio lunedì. Rispondo entusiasta.

    Ottimo, direi che stasera si deve festeggiare.

    Che cosa dovremmo festeggiare?

    Il tuo primo, vero lavoro. Mi abbraccia. Stasera offro io.

    Okay, ci sto, ma nulla di impegnativo eh! Le rammento.

    Conosco Tessa come le mie tasche e so benissimo che quando si mette in testa una cosa, la deve sempre fare in grande.

    Invece con Luke come va? Cambio argomento, mentre stiamo rientrando a casa.

    Alla grande direi, ci vediamo poco e così sono libera di fare ciò che voglio. Sghignazza.

    Ma smettila, su, è da due anni che vi frequentate e sono sicura che non ce ne sono altri. Mi guarda perplessa. Sono felice per te, Luke è un ragazzo favoloso.

    Certo, perché ha trovato me che sono altrettanto favolosa. Fa la spavalda.

    Ovvio. La bacio.

    Da quando è morto Will, Tessa ha passato gran parte del tempo con me a San Francisco, non appena aveva dei giorni liberi arrivava a farmi compagnia, in questo modo ha fortificato anche i rapporti con i miei amici, tra cui Luke, il quale ha da sempre avuto una cotta per lei.

    È un ragazzo estremamente buono, ha la pelle scura come l’ebano e gli occhi di un marrone intenso, molto espressivi, da quando l'ho conosciuto mi ha ispirato fiducia e non mi sono mai sbagliata.

    Tessa è sempre stata refrattaria ma alla fine, visto l’interesse anche da parte sua, ha ceduto e si è lasciata andare.

    Luke vorrebbe trasferirsi a Santa Barbara per starle più vicino e, non appena troverà lavoro qui, potranno finalmente stare davvero insieme.

    Quanto si ferma? Le domando, a proposito di Luke.

    Fino a domenica sera.

    Uau, ancora tre giorni di fuoco! Tranquilla che domani sto via tutto il giorno con Cookie, così avrete la casa tutta per voi! Le faccio l’occhiolino.

    Non è mica quello il problema, tesoro, facciamo sesso anche se tu sei in casa. Si fa seria. Sai, credo dovresti ricominciare anche tu.

    Tessa, no, non ricominciamo con questo discorso per favore.

    Okay, okay, come vuoi, non dirò più nulla ma ricordati che…

    Eh no! La interrompo. Hai detto che non dici più nulla. La spintono.

    Da quando ho perso Will, non sono più uscita con nessuno, in realtà ho deciso di concentrarmi così tanto sullo studio che, anche volendo, non ne avrei avuto il tempo.

    Comunque, oltre a non avere tempo, non ho mai nemmeno avuto voglia di frequentazioni con nuovi ragazzi.

    Mi manca tremendamente ogni giorno di più, però devo andare avanti, altrimenti la vivo troppo male e so che Will non vorrebbe questo, ma vorrebbe che fossi felice; ha sempre desiderato il meglio per me e io non voglio deluderlo.

    Amanda, io e Luke siamo pronti, tu a che punto sei? Tessa mi chiama.

    Arrivo subito.

    Sei stupenda, perfetta, direi. Esclama Tessa non appena mi vede e Luke mi accarezza la testa dolcemente.

    Ragazzi va tutto bene? Domando.

    Ah, non guardare me. Replica Luke.

    Dai Luke andiamo, suuu. Interviene Tessa appena saliti in macchina.

    Una volta arrivati al locale, il The Red Piano, in cui non sono mai stata, Tessa e io aspettiamo Luke fuori, mentre lui cerca parcheggio. In quell’istante un ragazzo di bell’aspetto con i capelli lunghi, legati in una coda bassa, inizia a parlare con Tessa.

    Hey Matt, ciao, come stai? Si abbracciano.

    Benissimo e tu?

    Alla grande, ops si volta verso di me: Questa è Amanda, una mia amica. La guardo storta.

    Ciao, piacere, Amanda.

    Il piacere è tutto mio. Esordisce lui.

    Amanda, Matt insegna matematica nella mia stessa scuola, si può dire che siamo colleghi, vero?

    Certo, sei anche la collega più simpatica che io abbia, ma non dirlo a nessuno. Ridono.

    Sei troppo carino, mi fai arrossire così.

    Il siparietto continua per cinque minuti, finché, finalmente ci raggiunge anche Luke, una volta entrati ci accomodiamo e, per Tessa, ogni scusa è buona per farmi parlare con Matt, chissà perché?

    Passiamo la serata tra conoscenze e discorsi buffi, non è stata male, ma di certo Matt non è comparso lì per caso.

    Potevi dirmelo che la serata era stata organizzata per farmi conoscere qualcuno, mi sarei messa in tiro. Mi rivolgo a Tessa, mentre siamo in macchina verso il ritorno.

    Ma figurati, sei bellissima e a Matt sei piaciuta molto. Capisce la battuta e si mette le mani sugli occhi.

    Porca miseria, Tessa, quante volte te lo devo dire che così non mi aiuti? La guardo scocciata. Non sei tu che devi trovarmi un uomo.

    Amanda, mi dispiace, è solo che sono triste al pensiero che tu stia ancora soffrendo per Will dopo due anni, non è giusto, mi fa male vederti così e lo sento che piangi una sera sì e l’altra pure. Mi afferra la mano.

    Ti voglio un gran bene, amica mia, però finché non sarò pronta io a lasciarmi di nuovo andare è inutile che tu mi presenti uomini.

    Ha ragione, tesoro. Interviene Luke, mentre le appoggia la mano sul ginocchio.

    " Okay, d’accordo, avete ragione, scusami Amanda, ti prometto che la finirò con queste mie fantasie di volerti vedere a tutti i costi con qualcuno; spero che prima o poi potrai trovare la persona

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