Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Belle e Sam
Belle e Sam
Belle e Sam
E-book151 pagine1 ora

Belle e Sam

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Una romantica storia d'amore da Londra all'Irlanda. Un viaggio nei sentimenti e in terre bellissime. Impossibile non amare i protagonisti. Adatto a giovani donne e non solo.
LinguaItaliano
Data di uscita29 dic 2021
ISBN9791220879743
Belle e Sam

Correlato a Belle e Sam

Ebook correlati

Relazioni per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Belle e Sam

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Belle e Sam - Silver Lady

    Capitolo I

    Accidenti a lui!

    Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano e mi decido finalmente a uscire.

    Ho bisogno di convincermi che sia solo una fredda giornata invernale, come tutte le altre. Natale si avvicina e non è così che dovrei sentirmi.

    Indosso un paio di morbidi calzoni di velluto bianchi, un maglioncino rosso, gli stivali con risvolto di pelliccia e una mantella di caldo loden. Raccolgo i capelli nel solito codino alto e lo specchio mi rimanda una ragazza bionda triste, con un aspetto natalizio malriuscito. Sembro appena uscita da una vecchia pubblicità del pandoro, peccato che  che il mio sorriso assomigli più a un ghigno amaro, che a un’accattivante promessa.

    Divago per un po’ nelle vie del centro e poi raggiungo la piazza, dove si radunano gli amici di sempre, scambio qualche saluto frettoloso e mi rinsacco in un angolino di freddo marmo, davanti al monumento cittadino.

    Le vetrine decorate, le luminarie e il grosso albero addobbato mi danno quasi sui nervi. Forse non è stata una buona idea uscire.

    Sospiro e mi stringo nelle spalle pensando che sarà un Natale quantomeno triste per me. Tutta colpa dell’ennesima storia finita male, avverto un dolore quasi fisico.

    Investo sempre così tanto nei rapporti che ogni qualvolta l'incanto si rompe, ho la tendenza a cadere in un abisso di sfiducia e apatia. Mi dico che non amerò mai più e riempio pagine e pagine del mio diario di frasi pessimistiche, del tipo: No more love for me .

    Non ho perso solo Mark, ma anche una porzione di fiducia in me stessa e nelle persone,  tendo a chiudermi sempre più nel mio scomodo guscio e mi convinco di avere qualcosa di sbagliato. Non so perché, ma non piaccio mai fino in fondo.

    Ho ancora nelle orecchie le parole dello stronzo: Sei molto carina, ma non hai carattere...

    Forse aveva ragione, mi sto auto convincendo di essere inadeguata e incapace di gestire sia i miei sentimenti che la vita stessa.

    Rimugino e strappo con rabbia pelucchi inesistenti dai miei pantaloni di velluto, quando una voce calda e vibrante mi strappa dal mio limbo di auto commiserazione.

    «Allora, Belle, che si dice?»

    Sergio, il mio migliore amico, si avvicina dondolando sulle gambe magre. Non si separa mai dal suo basso e dalla sua moto, spesso abbiamo condiviso gite fuori porta, dietro l'ispirazione del momento. È l’amico dei lunghi discorsi, quello che c’è sempre quando ne hai bisogno. Lo ringrazio mentalmente per non avere infierito con il solito Te lo avevo detto…, ma non ho voglia di parlare delle mie disgrazie e cerco di sviare il discorso.

    «Oh, Sergio, direi che non è esattamente un buon periodo per me. Hai  qualcosa da propormi?» Penso ai soliti localini fumosi dove mi trascina la maggior parte delle volte. La sua musica è spesso protagonista delle nostre serate.

    «Ho avuto un'idea pazzesca! Sei abbondantemente maggiorenne, giusto? Hai  conseguito la maturità da un pezzo e stai ancora valutando cosa fare, e in più sei molto portata per le lingue straniere, così ho pensato: perché non cominciare una nuova avventura altrove? Cittadini del mondo, ricordi i nostri discorsi?»

    Sergio ha messo molta enfasi nelle sue parole. Ha l’abitudine di gesticolare con quelle sue braccia scarne che lo fanno somigliare a uno sgraziato spaventapasseri, qualsiasi cosa indossi. Ma non capisco dove voglia andare a parare.

    «Tranquilla, niente di troppo avventuroso o spericolato. Una mia amica, ha un'agenzia di lavoro interinale a Londra, si occupa di trovare personale per varie esigenze, sarebbe l'occasione giusta per te. Io devo incontrare delle persone per una collaborazione musicale, potrei accompagnarti. Non saresti sola, perlomeno non all'inizio.»

    Lo guardo di traverso, poco convinta. Lui continua in preda all’entusiasmo.

    «Puoi starci quanto vuoi, cominceresti con un contratto di tre mesi per baby sitting, vitto e alloggio compreso. Se poi ti trovi bene e ti ambienti, potresti accettare qualcosa di meglio e cercare un appartamento da condividere. Diventando padrona della lingua, potrai trovare lavoro più facilmente al tuo rientro o decidere di continuare gli studi. Intanto ti divertiresti e faresti nuove esperienze. Non lasciarti scappare quest'occasione, devi imparare a credere in te stessa!»

    «Certo, tutto bellissimo, ma bisognerà convincere i miei e dovrò intaccare i pochi risparmi che ho, per pagarmi il viaggio.»

    Penso alla mia esigua famiglia al femminile e ai miei due fratelli lontani che si riuniranno a noi soltanto per Natale, per un pranzo appena più affollato del solito. Un’altra fuggitiva non sarà troppo per le donne di casa?

    «La partenza non è immediata, si parla di maggio», insiste Sergio, « hai tutto il tempo per convincere, preparare e intascare ancora qualcosa con il lavoro al ristorante.»

    Lavoro nel fine settimana in un locale a conduzione familiare, che fa sempre il pienone il sabato e la domenica. La paga non è male e le mance incrementano il guadagno. A pensarci bene la cosa non è del tutto impossibile, ma non voglio sbilanciarmi, non ancora. Il mio amico mi legge nel pensiero.

    «Pensaci, valuta, rifletti, ne riparliamo dopo le feste. Ora andiamo a fare un giro con la moto per mercatini, ho ancora qualche regalo da scegliere e il tuo parere femminile è di vitale importanza.»Non me lo faccio ripetere due volte, ho sempre adorato lo shopping natalizio, fanculo Mark, non mi rovinerai questo Natale.

    Afferro il casco, che mi porge Sergio, e balzo sulla moto, decisa a cancellare lo stronzo dai miei ricordi. Si vedrà chi non ha carattere.

    💕

    Rientro a casa per cena e decido di non dire ancora niente della proposta di Sergio, voglio prima meditare per bene per conto mio e affrontare il discorso dopo le feste.

    Natale passa come previsto in famiglia, pranzo tipico, scambio di regali, momenti di noia mortale, qualche attimo di privacy nella mia stanzetta a messaggiare e ascoltare musica, mentre la televisione in sottofondo  propone vecchie pellicole.

    Per Capodanno qualcuno ha messo a disposizione una casa sulle alture. Sergio mi spinge a partecipare. Siamo una quindicina in tutto, caminetto scoppiettante, polenta, salsicce arrostite, e naturalmente vino e spumante in abbondanza.

    Allo scoccare della mezzanotte, dopo aver brindato e baciato guance avvinazzate, mi apparto per un po’ nella gelida campagna, ammantata di bianco e illuminata da una pallida luna che pare d’argento.

    Sono una stupida ragazza romantica, lo so, ma mi perdo come sempre nel contemplare le meraviglie della natura. 

    Il mio più dolce amico è il mare che con la sua carezzevole cantilena sembra più consono ad ascoltarmi e  a consigliarmi: mi piace pensare che prenda i miei pensieri che vagano come onde nell'oceano, li riunisca tutti sulla battigia e poi li allontani nuovamente verso l'orizzonte. Da qui posso solo scorgerlo in lontananza, ma la luna è  una consigliera altrettanto buona.

    Avverto un tocco leggero sulla spalla, è Sergio, lo sguardo sorridente e comprensivo, ma anche carico di aspettativa.

    «Auguri Belle, pronta per il nuovo anno e la nuova vita?»

    Ebbene sì, proprio in questo breve istante di solitudine ho deciso di accettare la sua proposta. Partirò per Londra e tirerò fuori il carattere.

    Capitolo II 

    My name is Isabelle, Belle, for my friends. How do you do?

    Ripasso mentalmente le classiche frasi di presentazione.

    Un conto è essere bravina a scuola, un altro interagire con la lingua madre. Dovrò sforzarmi per farmi capire e soprattutto  capire.

    I preparativi sono a buon punto: il grande trolley è pronto, il bagaglio a mano è in fase di allestimento, le sterline le ho cambiate, il biglietto aereo, nella sua bella custodia rosso fuoco, spicca ammiccante su tutto.

    Ripongo l'immancabile lettore mp3 blu, con le cuffiette, il vecchio e caro cellulare, i documenti e la trousse dei trucchi, nelle tasche dello zainetto, che mi ha regalato zia Ines.

    Non è stato poi così difficile ottenere l'approvazione dalle mie donne, dicono che si fidano di me, che sanno che non mi metterò nei guai. Questo è tutto da vedere, ma è giunto il momento di lasciarmi prendere il volo per cominciare a sorvolare

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1