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I fiumi devono scorrere con l'energia
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I fiumi devono scorrere con l'energia
E-book172 pagine2 ore

I fiumi devono scorrere con l'energia

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Info su questo ebook

Vieni a scoprire il potere esoterico dei fiumi e il loro ruolo come meridiani energetici della Terra in un viaggio straordinario attraverso luoghi misteriosi in tutto il mondo.

Riccardo Scornajenghi, notaio e istruttore di Pranic Healing, rivela la sua esperienza come "idraulico energetico" richiamato in servizio dall'antico Ordine di Melchisedek per riportare in equilibrio il flusso di importanti fiumi terrestri.

Esplora la connessione tra i fiumi, i meridiani energetici e i portali energetici nascosti in luoghi evocativi, con l'aiuto di compagni di viaggio affascinanti. Con un Glossario Express e una sezione sul Moderno Pranic Healing, questo libro ti guiderà in un viaggio al di là della razionalità e ti lascerà con una maggiore comprensione del potere nascosto della natura.

Acquistando il libro, sosterrai anche progetti umanitari in Italia e in Colombia attraverso l'associazione Atma Namastè di Rende.
LinguaItaliano
Data di uscita6 apr 2023
ISBN9791221463439
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    Anteprima del libro

    I fiumi devono scorrere con l'energia - Riccardo Scornajenghi

    CAPITOLO 1

    CHI NASCE TONDO

    NON MUORE QUADRATO 2016

    Fino a qualche tempo fa, non avrei mai immaginato di trovarmi a scorrere velocemente sulla tastiera di un computer per scrivere qualcosa riguardo agli incredibili eventi che mi sono successi negli ultimi anni.

    Ma si sa che non sempre è possibile prevedere cosa succederà e anche questa avventura letteraria è appunto una avventura per me inaspettata.

    Desidero considerare la stesura di questi appunti una sorta di taccuino di viaggio che sarà a volte fisico, a volte interiore, altre puramente spirituale, ma comunque sarà un viaggio, così come lo è la nostra vita.

    Sinceramente non mi aspetto neanche che tutto quello che sarà qui narrato sia creduto come reale dal lettore.

    Alcune cose sono effettivamente molto al di là dell’ordinario, ma ciò che è certo è che ci sarà sempre un totale rispetto della realtà dei fatti o, meglio, di come i fatti siano stati vissuti da me e, ancora meglio, di come me li ricordo.

    Non dimenticherò mai la sera in cui tutto è iniziato. Era una serata come tante. Finito il lavoro in studio e fatto qualche trattamento, all’ora prevista per la meditazione sui Cuori Gemelli, la meditazione più semplice e allo stesso tempo più bella del Pranic Healing, ricordo esattamente dove ero seduto e ancora di più il suo arrivo.

    Non sono chiaroveggente, non sono mai stato capace di vedere il mondo sottile, quindi vedere quella grande e maestosa figura avanzare verso di me durante la meditazione è stato incredibile. Non ho avuto paura, a dire il vero non ricordo nessuna emozione, ricordo solo le parole che mi sono risuonate nella mente tranquille e pacate: «É arrivato il momento di tornare in servizio, l’Ordine ti aspetta, tu appartieni all’Ordine». La grande figura visualizzata ha proseguito il suo cammino nella sala ed io ho continuato a meditare. Quando la meditazione è finita, pian piano tutti siamo tornati alla realtà del nostro corpo e una chiaroveggente si avvicina dicendomi: «Fantastico ho visto Gesù che camminava tra noi. É stato a lungo davanti a te e insieme a lui c’erano anche il Maestro Choa Kok Sui e un altro che non conosco con un turbante».

    Ho sorriso e ho risposto che non avevamo certezza di chi avesse camminato tra noi, ma che si trattava senza dubbio di una manifestazione divina, di Grandi Esseri luminosi.

    Era difficile smettere di ripensare a quello che era successo e credere che fosse successo davvero.

    Ma, invece, non avrei dovuto meravigliarmi tanto. Erano anni che mi succedevano cose fuori dall’ordinario. Cose che per lungo tempo avevo disperatamente cercato di mantenere fuori dalla mia vita quotidiana per paura che potessero destabilizzare me, tutto ciò che ruotava intorno a me, o più semplicemente per paura. Paura di non poter gestire ciò che non conoscevo, paura di tornare ad essere un corpo estraneo alla società nella quale vivevo, paura dell’ignoto.

    Tutto era iniziato molti anni prima ma, sinceramente, credevo che non avrei dovuto più affrontare altre manifestazioni particolari, che il cerchio si fosse definitivamente chiuso, che la mia vita avesse finalmente preso la direzione che mi consentiva di rimanere in equilibrio tra le mie innegabili propensioni alla spiritualità e la doverosa accettazione degli impegni derivanti dalla professione notarile e che cercavo di portare avanti nel modo più spirituale possibile.

    Oggi sono consapevole della ingenuità dei miei pensieri e di quanto mi fossi accomodato nella mia confort zone adeguandomi man mano agli eventi della vita, nella consapevolezza che comunque le leggi sono le leggi e una che mi piace particolarmente è quella del continuo divenire.

    Ma non avevo considerato che questo continuo divenire ha uno scopo e che se qualcosa deve essere affrontata si può anche riuscire a rimandarla, per un poco, ma prima o poi ritorna a chiedere attenzione per consentire che l’Anima prosegua nel suo cammino evolutivo. Eppure avrei dovuto essere consapevole di come da tempo fossi diventato una specie di catalizzatore, di terminale, per il lavoro di Grandi Esseri.

    Oggi è facile vedere il filo logico e constatare come tutto fosse legato e costituisse il risultato di una sapiente ed amorevole regia. Capire come tutto fosse meravigliosamente imprevedibile dal nostro limitato punto di vista umano e di come possa essere meravigliosa la vita quando ci si apre alla impollinazione dello Spirito, quando si smette di fare resistenza, quando ci si sforza di rimuovere meccanismi di chiusura e punti di attrito, quando si diventa conduttivi e recettivi. Quando si comincia a manifestare la fede.

    CAPITOLO 2

    PRIMA CRISI MISTICA 1986

    Era un momento molto difficile della mia vita, avevo cambiato città, lavoro e il matrimonio era in profonda crisi.

    Avevo preso l’abitudine di andare al mare durante la pausa pranzo. Era un piacere poter nuovamente nuotare in un mare pulito che mi ricordava la mia infanzia ed adolescenza.

    Quel giorno mi ero allontanato dalla riva più del solito e la corrente aveva iniziato ad allontanarmi sempre più. Rientrare era estremamente faticoso, ma lentamente mi avvicinavo alla riva. Poi all’improvviso un crampo, anzi una serie di crampi e paura di non farcela; ma anche allora qualcuno vegliava su di me, piano piano aiutandomi con la corrente favorevole vedo avvicinarsi la spiaggia. Ero stanchissimo ma alla fine riesco a toccare terra spinto dalle onde.

    Ricordo il mio volto nella sabbia e le mie mani avvinghiate a delle gambe: realizzo che sono praticamente finito addosso a qualcuno ed alzo lo sguardo per scusarmi. Due occhi verdi stanno guardandomi preoccupati.

    «Dottore, come sta? Ha bisogno di aiuto?».

    «Scusa ti conosco? Chi sei?».

    «Sono Carmela (nome di fantasia) ricorda? Ci hanno presentati l’altra sera».

    «Vero. Tutto bene ora. Giusto il tempo di riprendermi. L’ho vista brutta».

    «Non dovrebbe allontanarsi da solo, le correnti qui sono molto pericolose».

    «Ora lo so. Ma dove siamo? I miei vestiti sono al lido centrale».

    «É quasi un chilometro da qui. Si riprenda poi la accompagnerò con la macchina».

    «Grazie, non vorrei disturbare».

    Dialogo banale starete pensando, ma per tutto il tempo di questa conversazione ero rimasto praticamente su di lei come se fosse la cosa più naturale del mondo. I miei occhi erano dentro di lei, i suoi dentro di me e pian piano si stavano ridestando antichi ricordi, emozioni profonde ed anche una forte eccitazione che finalmente riuscì a scuotermi ed a farmi allontanare da lei. Solo allora realizzai quanto fosse bella e mi chiesi come avevo potuto non notarlo quando eravamo stati presentati.

    Quella notte feci un incredibile sogno. Ero con Carmela, facevamo l’amore all’aperto, sentivo il grande fiume, i profumi della notte ed ero in un corpo femminile.

    A dire il vero non avevo mai avuto dubbi sul fatto che avessi vissuto altre volte, andando indietro con la memoria. Non credo di ricordare un momento della mia vita in cui non sia stato tranquillamente convinto della naturalezza della reincarnazione ma, mai avevo pensato di poter essere stato donna.

    Mi svegliai di soprassalto, stavo sudando, avevo sete, nel frigo c’era solo vino e per la prima volta da settimane realizzai che la tensione del periodo mi aveva portato a bere tanto, anzi troppo e che ero decisamente sovrappeso.

    Fu come stappare un contenitore che per anni avevo tenuto rigorosamente chiuso. Da quel momento le notti diventarono un’avventura incredibile e quasi mai piacevole, tutta la mia capacità di percezione extrasensoriale, che avevo faticosamente allontanato dalla mia vita, si risvegliò con veemenza nuova.

    Una notte mi svegliai da un incubo nel quale qualcosa o qualcuno tentava di prendere possesso del mio corpo ed io resistevo strenuamente. Avevo vinto, ma incredibilmente le molle del materasso erano rotte come se la lotta avesse avuto realmente

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