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Yoga Chitta Vritti Nirodha: la Meditazione è Conoscenza
Yoga Chitta Vritti Nirodha: la Meditazione è Conoscenza
Yoga Chitta Vritti Nirodha: la Meditazione è Conoscenza
E-book86 pagine1 ora

Yoga Chitta Vritti Nirodha: la Meditazione è Conoscenza

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Yoga Chitta Vritti Nirodha significa, tradotto liberamente, La realizzazione dello Yoga consiste nell’arresto dei vortici della sostanza mentale, ed è la frase con la quale cominciano gli Yogasutra di Patanjali, il massimo trattato sul Raja Yoga. Questa frase non è stata molto compresa, per cui si sono generati tanti fraintendimenti riguardo alla meditazione, strumento elettivo per la realizzazione della nostra vera natura. Si è spesso interpretata l’affermazione considerando che la meditazione dovesse essere una specie di trance mistica, nella quale si realizza un ipotetico vuoto mentale, ma se studiamo e pratichiamo in maniera approfondita il Raja Yoga, e quindi la meditazione, ci rendiamo conto che questa non è altro che un mezzo di vera conoscenza, che ci conduce sulla soglia di quell’infinito nascosto dentro di noi.
LinguaItaliano
Data di uscita10 mag 2023
ISBN9788863530810
Yoga Chitta Vritti Nirodha: la Meditazione è Conoscenza

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    Anteprima del libro

    Yoga Chitta Vritti Nirodha - Massimo Rodolfi

    1. Vita e percezione nella cosiddetta normalità

    La nostra coscienza attraversa tutti gli stati dell’Essere ed arriviamo al regno umano emergendo dai regni inferiori, che per lungo tempo sono il nostro campo di sperimentazione. Se immaginiamo la nostra storia come un lungo nastro sul quale viene registrato tutto quello che ci riguarda, allora dobbiamo pensare che fino ad oggi gran parte di questo nastro conserva le registrazioni delle nostre esperienze nel regno minerale, in quello vegetale e in quello animale. Come si afferma esotericamente, in questi regni ci si evolve per anime di gruppo, cosa che non credo semplice da comprendere per una coscienza ‘ordinaria’, eppure le monadi alla base di ciò che siamo hanno bisogno di sperimentare l’attraversamento dei tre regni inferiori, prima di approdare al quarto regno di natura. Questo passaggio, come ho ricordato più volte in altri miei libri, avviene attraverso il processo di individuazione, che rappresenta un vero e proprio momento iniziatico nell’evoluzione dei regni di natura, grazie al quale si ha la corrispondenza di un’anima con una sola coscienza, a differenza delle anime di gruppo dei regni inferiori.

    Qua cominciamo il nostro percorso di umani, con una percezione solo sensoriale, visto che approdiamo a questi lidi iniziando a sperimentare semplicemente dal corpo fisico-eterico, che rappresenta il punto più basso delle potenzialità della coscienza umana. Diciamo che il corpo fisico è la nostra prima dotazione in questo regno, nel quale, realizzando il nostro percorso evolutivo, arriviamo fino alle soglie del Regno dei Cieli, per aver parte nel quale serve aver sviluppato il corpo causale. Realizzare in altre parole la nostra anima è il vero obiettivo della vita nel regno umano, che passa attraverso lo sviluppo e l’utilizzo dei vari veicoli attraverso i quali la nostra coscienza deve manifestarsi, quello fisico-eterico per l’appunto, quello astrale, quello mentale, ed infine l’anima, che a sua volta lascerà il posto a strumenti superiori della coscienza. Mi piace anche spesso ricordare che l’evoluzione non è una faccenda individuale, come magari a noi piace pensare finché non allarghiamo i nostri orizzonti, ma riguarda l’intera vita del pianeta, del Logos Planetario, che metabolizza la sua esistenza attraverso le sue cellule che noi siamo. Così come le nostre celluline contribuiscono alla vita dei nostri corpicini.

    Come dovreste sapere, esistono tre Sentieri che l’umanità calca progressivamente nel corso della propria evoluzione, il Sentiero del Dolore, il Sentiero della Prova e il Sentiero Iniziatico, che rappresentano una progressione legata, e funzionale, al grado di sviluppo. Il grado di sviluppo è a sua volta determinato dall’espansione di coscienza, ossia da quanto la nostra coscienza può interagire con l’ambiente, dalla elementarità dei sensi fisici fino all’intuizione che l’anima esprime. L’umanità nel suo complesso in questo momento si trova tra il Sentiero della Prova e quello Iniziatico, anche se potrebbe non sembrare da quello che si vede in giro. Ovviamente, nel corso di tutta la nostra storia ci sono state quantità di individui che hanno compiuto tutto il percorso, liberandosi dalla propria natura umana, ed entrando di diritto nel Regno dei Cieli, andando così ad ingrossare le fila della Gerarchia Planetaria. Questo pianeta, in teoria, sarebbe sul punto di diventare un pianeta sacro, visto che il ritorno di Cristo segnerebbe il passaggio della Prima Iniziazione da parte del Logos Planetario, ma si sa, il buio più fitto è sempre prima dell’alba, e la gravissima crisi planetaria che stiamo vivendo ci racconta proprio questo. Forte è la tensione tra quella parte di umanità, costituita da miliardi di persone, che rappresenta la materialità ancora accentuata, e quell’altra invece, minoritaria, ma più significativa, che incarna il senso del risveglio. In mezzo a questo conflitto ci sta la possibilità del cambiamento della coscienza planetaria, che per ora pare lontana, ma che forse, o almeno lo speriamo, così lontana non

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