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Il caso Giorgia Meloni: Social network, cultura pop e comunicazione politica
Il caso Giorgia Meloni: Social network, cultura pop e comunicazione politica
Il caso Giorgia Meloni: Social network, cultura pop e comunicazione politica
E-book201 pagine2 ore

Il caso Giorgia Meloni: Social network, cultura pop e comunicazione politica

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Info su questo ebook

Nata come oratoria nell’agorà greca, la comunicazione politica si è trasformata in concomitanza con i cambiamenti della stampa ed è stata protagonista della rivoluzione televisiva, arrivando a reinventarsi in occasione dell’avvento dei social media e rivelando la sua abilità nel plasmare il campo della politica, dell’opinione pubblica e della società civile. Attraverso l’analisi del caso studio della comunicazione politica di Giorgia Meloni su Twitter (in un arco temporale compreso tra aprile 2019 e aprile 2020), Sara Emilia Pasculli definisce il concetto di comunicazione politica, con tutte le difficoltà semantiche dovute all’interdisciplinarietà dell’argomento, e ne ripercorre le trasformazioni concettuali e storiche.
LinguaItaliano
Data di uscita27 lug 2023
ISBN9788831327596
Il caso Giorgia Meloni: Social network, cultura pop e comunicazione politica

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    Anteprima del libro

    Il caso Giorgia Meloni - Sara Emilia Pasculli

    Il_caso_Giorgia_Meloni_(copertina_solo_fronte).jpg

    Ricerche.

    Scienze sociologiche - Università di Padova

    Sara Emilia Pasculli

    Il caso Giorgia Meloni

    Social network, cultura pop

    e comunicazione politica

    edizioni epoké

    ISBN 978-88-31327-59-6

    ©2023 Edizioni Epoké

    Prima edizione: 2023

    Edizioni Epoké. Via N. Bixio, 5

    15067, Novi Ligure (AL)

    www.edizioniepoke.it

    epoke@edizioniepoke.it

    Editing e progetto grafico: Noemi Eva Maria Filoni, Edoardo Traverso

    Il testo è stato sottoposto a peer review /

    This text has been peer reviewed

    I edizione

    Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta o archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo – elettronico, meccanico, reprografico, digitale – se non nei termini previsti dalla legge che tutela il diritto d’autore.

    Indice

    Introduzione

    Capitolo uno

    Definizioni, teorie e approcci

    della comunicazione politica

    1.1 La comunicazione politica: caratteristiche ed evoluzioni 

    1.2 I mass media come Ambiente del dialogo tra le parti 

    1.3 Modello pubblicistico-dialogico e modello mediatico

    a confronto

    1.4 Teorie moderne sulla comunicazione: dall’ago

    ipodermico all’agenda setting

    Capitolo due

    Social network e politica

    2.1 Politainment e infotainment, i nuovi concetti mediali

    2.2 I social network: trappole e partecipazione

    nello spazio pubblico 2.0

    2.3 Gli effetti della politica pop online su impegno politico e cultura civica

    Capitolo tre

    La comunicazione politica

    di Giorgia Meloni

    3.1 La Destra italiana: dal Movimento Sociale Italiano

    ad Alleanza Nazionale

    3.2 Giorgia Meloni dal Fronte della Gioventù

    a Fratelli D’Italia 

    3.3 Dal confronto con Matteo Salvini all’Intimate Leader meloniano

    3.3 Giorgia Meloni in un anno su Twitter: cordoglio, economia, opposizione e pandemia

    Conclusioni

    Bibliografia

    Ringraziamenti

    Sara Emilia Pasculli

    Introduzione

    Esplorare la comunicazione politica significa affacciarsi a una storia lunga secoli, che ha attraversato ogni momento storico del vivere comunitario e lo ha influenzato in ciascun aspetto. Pur vedendo la prima luce nell’agorà greca, il reale exploit della comunicazione politica arriva in concomitanza con l’avvento della televisione, strumento nuovo e carico di opportunità per un ambito politico che necessita di svecchiarsi entrando nelle logiche di media e mercato. Il nuovo millennio fa il resto: la comunicazione politica si riscopre come materia viva e capace di entrare nelle vite e nelle case delle persone, rimbalzando da un social network all’altro e condividendo i momenti intimi e privati assieme a quelli solenni e formali. I meme critici e ironici, i videogiochi a premi, i remix virali, tutto questo fa presagire l’attracco della comunicazione politica a un mondo nuovo, che ha riposizionato i propri confini e ritrattato il senso delle relazioni personali. 

    Già soltanto nel caso italiano ci si trova davanti a numeri sconvolgenti. Infatti, a 60 milioni di abitanti della penisola corrispondono circa 80 milioni di device mobili. Inoltre, l’84% della popolazione italiana risulta quotidianamente attiva sul web con ben 35 milioni di utenti attivi sui social network ogni giorno. Non è quindi necessario sottolineare l’essenzialità del buon uso di questi sorprendenti mezzi da parte degli attori politici, i quali si sono rivelati abili nel non trascurare i benefici di un’autopromozione digitale e hanno messo a disposizione della realtà social addirittura le casse dei partiti. I budget investiti in comunicazione politica da parte degli amministratori pubblici parlano da soli: dando un’occhiata alla Libreria Inserzioni di Facebook degli ultimi due anni, si palesano gli investimenti dei gruppi partitici su questa piattaforma online, che vanno dai 55.896 euro spesi da Fratelli d’Italia per Giorgia Meloni ai 159.470 euro finanziati, prima da Siamo Europei e poi da Azione, per Carlo Calenda, fino a giungere all’esorbitante somma di 390.785 euro stanziati da Lega - Salvini Premier per le inserzioni di Matteo Salvini.

    La necessità di investimenti sulla gestione comunicativa dei profili va di pari passo a un furbo utilizzo delle pubblicazioni, che devono seguire i trend del momento, non perdere di vista l’evento mediatico che suscita scalpore nei 280 caratteri di Twitter, né tantomeno lasciarsi sfuggire quell’hashtag di tendenza su Instagram. La trasformazione della comunicazione ha così trascinato con sé la politica, aprendola a un mondo di intimizzazione e personalizzazione, selfie e meme, foto con i cani e con i figli, immagini del proprio tempo libero trascorso al mare o in montagna e, infine, scatti nelle aule di Montecitorio. L’introduzione di queste caratteristiche ha generato diverse evoluzioni per tutti gli amministratori della cosa pubblica, rendendo oggi possibile la registrazione di un crescente livello di engagement e interazioni di Giorgia Meloni, l’avverarsi di un vero e proprio fenomeno collettivo di triplicazione dei follower di Giuseppe Conte, l’avvicendarsi delle continue pubblicazioni di Di Maio sui temi di attualità (Italia, AGI-Agenzia 2020).

    Il presente elaborato si incastra proprio in questo quadro inedito, volendo offrire un contributo utile all’approfondimento dell’evoluzione della comunicazione politica, che compie il proprio percorso trasformativo attraverso mezzi di comunicazione di massa un tempo inesistenti. Nel loro innovativo palesarsi, però, questi strumenti ormai non più sconosciuti, donano opportunità di crescita e aprono nuove finestre di conoscenza, ridisegnando la politica e arricchendola con le sfumature del terzo millennio. Il quadro teorico, alla base di questo lavoro, mira a ricostruire il percorso della comunicazione politica sino alla nostra epoca, mettendone in evidenza alcuni fondamentali aspetti. Sarà quindi presentato un caso di analisi della comunicazione di una rappresentante politica dei nostri giorni, Giorgia Meloni. L’indagine, che offre un contributo alla ancora contenuta letteratura sulla leader di Fratelli d’Italia, ricostruisce il bagaglio tematico della comunicazione meloniana. Esso risulta caratterizzato in particolare da specifici macro-temi che si muovono attorno a diversi campi semantici, spaziando dall’economia all’opposizione politica, dalla sicurezza alla pandemia, ripercorrendo filoni ideologici e tendenze mediali che permeano la comunicazione di Meloni.

    Il testo presenta la struttura in tre capitoli di seguito spiegata, così da garantire il corretto orientamento tra le diverse parti di questo libro. 

    Il capitolo 1 si occupa della definizione del concetto di comunicazione politica e delle sue difficoltà semantiche. Difatti, l’interdisciplinarietà dell’argomento conferisce tratti variegati e talvolta confusi a questo tema, che ha attraversato i secoli dall’antica Grecia a oggi subendo innumerevoli trasformazioni. Il ruolo dei mass media come ambiente dell’interazione cambia le logiche attuative di grandi fette della società, travolgendo la politica e portandola nei talk show televisivi, trasformandola in infotainment e in politainment, anche grazie all’impetuosa rivoluzione stilistica rappresentata dal berlusconismo. 

    Il capitolo 2 si concentra sull’avvento dei social network, che costituiscono spazi utili per la messa in atto di diverse forme partecipative, ma anche come luoghi costellati di trappole a danno del sano confronto e dell’approccio democratico (è il caso delle filter bubble e delle echo chamber). Inoltre, essi offrono possibilità alla cultura popolarizzata di fagocitare quella politica, così da dar vita a una forma di politica pop, di cui tanto i governanti che i cittadini, divenendo tutti utenti, sono protagonisti.

    Il capitolo 3, infine, dà spazio a una ricerca focalizzata sui cambiamenti tematici rilevati nella comunicazione impiegata da Giorgia Meloni su Twitter nel corso di un intero anno, compreso tra l’aprile del 2019 e l’aprile del 2020. A seguito della ricognizione della letteratura viene presentata la metodologia di ricerca. Subito dopo si passa alla presentazione dei risultati, che mettono in luce le tipologie di argomenti affrontati durante il primo semestre di analisi e quelli presenti nel secondo. Seguono le conclusioni e i riferimenti bibliografici e sitografici.

    Il crescente interesse da me nutrito per i temi affrontati nel presente libro, deriva da una più generale e profonda attenzione ai temi politici, essenziali per lo sviluppo di un buon vivere comunitario e fondamentali nella gestione ordinata e democratica di una società e della sua cittadinanza. L’attuale inscindibilità dell’ambito pubblico dagli innovativi aspetti del mondo digitale mi ha guidata nella realizzazione di questo testo, che si auspica possa offrire un contributo allo studio della comunicazione politica e al dibattito scientifico sulla trasformazione della politica.

    Capitolo uno

    Definizioni, teorie e approcci

    della comunicazione politica

    1.1 La comunicazione politica: caratteristiche ed evoluzioni 

    Parlare di comunicazione politica comporta la necessaria fusione delle due categorie che strutturano tale materia, dunque quella della comunicazione e quella della politica. L’uso incrociato di questi termini sottintende un’interdipendenza tra due mondi ampi ed estremamente vari, la cui combinazione genera un oggetto multiforme che ha in sé ulteriori fenomeni. Difatti, la comunicazione politica si caratterizza per la profonda interdisciplinarità, che la rende in grado di suscitare interesse nella scienza politica, nella sociologia, nella psicologia sociale, così come nelle scienze del linguaggio e in quelle della comunicazione, coinvolgendo simultaneamente elementi della sfera dell’agire politico, delle pratiche e dei ruoli professionali e, soprattutto, dei mass media. Più in generale, quindi, si può asserire che all’interno della comunicazione politica sviluppatasi nel contesto delle moderne democrazie ricoprano un ruolo centrale il sistema politico e le sue istituzioni, il sistema mediatico e i suoi strumenti, i cittadini e la società civile (Ceccarini e Diamanti 2018). Tutt’ora, in virtù della flessibilità e del continuo allargamento dei confini di questa materia, è difficile rintracciare una sistematizzazione univoca che ne includa tutti gli aspetti, pur potendola identificare, come sostiene Mazzoleni, con «lo scambio e il confronto dei contenuti di interesse pubblico-politico prodotti dal sistema politico stesso, dal sistema dei mass-media e dal cittadino, non solamente nella sua veste di elettore» (Mazzoleni 2012, 34).

    Difatti, tutte le discipline che tentano di concettualizzare la comunicazione politica pongono l’accento solo su singoli ambiti, escludendone altri altrettanto fondamentali. Pertanto, essa riesce a sfuggire da una precisa categorizzazione, andando di volta in volta ad autodefinire sé stessa e i suoi confini, continuamente riposizionati alla luce dei rapidissimi cambiamenti connessi agli sviluppi tecnologici. La letteratura è per questo sprovvista di una soddisfacente definizione onnicomprensiva del fenomeno. 

    Si può però ritenere che la comunicazione politica vanti una storia lunghissima che attraversa i secoli e che si evolve parallelamente alle trasformazioni tecniche, tecnologiche e digitali dei diversi contesti storici, servendosi continuamente di quei nuovi strumenti del comunicare che ne determinano l’adattabilità ai tempi. È all’antica Grecia che si fa risalire il suo primo palcoscenico, fase storica in cui la retorica, la dialettica e la sofistica applicate all’attività politica assumevano un ruolo centrale per la vita e la gestione della polis. Ciò denota il legame indissolubile che connette il linguaggio e la comunicazione politica, fondamentale per ogni momento di dibattito e scambio pubblico nell’agorà greca. Successivamente, anche la Repubblica Romana, che godeva di un governo amministrato da magistrati eletti dai cittadini, considerò essenziale la formazione comunicativa e persuasiva insegnata nelle scuole romane, così come l’utilizzo di una buona oratoria protesa alla conquista dell’elettorato. Questa fase della comunicazione politica è stata tanto incisiva che ad oggi ancora utilizziamo delle parole dal significato specifico provenienti dal lessico della Repubblica. Ne è esempio l’impiego del termine candidato, denominazione attribuita a quanti aspirassero alle cariche pubbliche indossando una toga bianca nel periodo della campagna elettorale per venire riconosciuti. Anche la parola comizio, che indicava un’assemblea popolare in cui un oratore presentava le proprie posizioni con l’obiettivo di persuadere l’uditorio, viene dal mondo romano. A seguito delle grandi rivoluzioni del Settecento, con la fine delle monarchie assolutiste e la formazione degli stati nazionali, la comunicazione politica subisce una innovativa spinta sulla linea delle nuove costituzioni. Tramite la diffusione di ideali libertari e sull’impulso dei processi di democratizzazione dei paesi europei, le carte costituzionali sancivano la libera circolazione delle idee, anche di quelle contrastanti con gli obiettivi dei regimi costituiti, e l’indebolimento delle censure. In tal contesto, la

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